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BR76D2 - Può il pensiero percepire la totalità?
Secondo incontro domande e risposte
Brockwood Park, UK
2 settembre 1976



0:22 Di cosa vogliamo parlare questa mattina?
0:28 Domanda: C'è una domanda scritta che le è stata consegnata, dice brevemente che quando l'energia non è sprecata dal pensiero, quando siamo liberi dal pensiero, cos'è che governa le nostre azioni? Su che base viviamo?
0:51 K: La domanda è: quando non sprechiamo la nostra energia attraverso il conflitto del pensiero, con desideri contrastanti e contraddizioni, come viene utilizzata quell'energia? Come si vive con quell'energia nella quotidianità? Questa è una delle domande.
1:25 D: Che succede quando la paura è così forte da distruggere la capacità di osservare?
1:33 K: Quando la paura è talmente forte ... si rimane paralizzati, e si perde la capacità di osservare.
1:48 D: Volevo chiedere se possiamo parlare dell'osservazione, inclusa l'arte di ascoltare, e del perché lo troviamo così difficile.
1:57 K: Perché troviamo tanto difficile ascoltare - l'arte di ascoltare, e osservare.
2:10 D: Possiamo continuare da dove eravamo rimasti l'ultima volta?
2:17 K: Qual era l'argomento?
2:20 D: Stavamo parlando di ...
2:30 K: Anch'io non ricordo!
2:41 D: Potremmo parlare del problema dei sogni?
2:48 K: Potremmo parlare del problema del sonno e del sogno.
2:53 D: Potremmo parlare del ruolo, del motivo e dello sforzo riguardo questi discorsi?
3:11 K: In relazione al pensiero?
3:15 D: No, a questi discorsi. I discorsi che tiene qui.
3:42 K: Non capisco bene la domanda.
3:47 K: Qual è il motivo per venire qui ad ascoltare questi discorsi?
3:58 D: Il motivo e lo sforzo.
4:00 K: Motivo e sforzo coinvolti nell'assistere a questi discorsi. Penso che voi potreste rispondere meglio di me su questo.
4:15 D: Dei gruppi etnici devono affrontare pericoli enormi per sopravvivere ...
4:33 K: Che cosa bisogna fare in un mondo ... in cui gruppi minoritari in questo paese, o in altre parti del mondo, faticano a sopravvivere, e che cosa ne dice?
4:51 D: Potrebbe dire qualcosa a proposito dell'illuminazione?
4:56 K: Che cos'è l'illuminazione, e che cosa significa per lei?
5:09 D: Che cosa intende per 'comunione'? Potrebbe dire qualcosa su comunicazione e comunione?
5:23 K: Che cosa intende per comunione? Che relazione c'è fra comunicazione e comunione? Basta così, prego. Potremmo partire dalla prima domanda? Cioè ... potrebbe ripeterla per favore?
5:48 D: Quando, con la consapevolezza, si supera l'azione del pensiero, che cosa governa la nostra vita quotidiana?
5:59 K: Possiamo parlare di questa domanda? Cioè, quando si comprende la natura e la struttura del pensiero e di quello che il pensiero ha combinato in questo mondo - minoranze razziali, differenze di colore, divisioni nazionali, e così via - quando il pensiero riconosce i propri limiti e rimane entro questi e quindi c'è libertà dal pensiero, che cosa accade? E qual è l'azione di tutto questo nella nostra vita?
6:47 D: Penso volesse anche dire che nel pensiero normale c'è uno schema stabilito. Quando siamo liberi da quello schema ...
6:58 K: Sì, sì. Possiamo parlare di questa domanda? E forse vi includeremo anche tutte le altre. Possiamo continuare su questa domanda?
7:20 Mi chiedo se ci rendiamo conto di quanto il pensiero sia limitato, benché il pensiero pretenda di non essere limitato. Mi domando se ci rendiamo conto, prima di tutto, che tutto il nostro pensiero - in campo politico, religioso, sociale, in ogni direzione, ad ogni livello dell'esistenza umana, noi, come esseri umani, ci accorgiamo che il pensiero è molto limitato - limitato nel senso che è il prodotto o la risposta di conoscenza, esperienza e memoria e, quindi, è vincolato al tempo e perciò limitato? Lo vediamo? Il pensiero è un frammento. E' un frammento perché è il prodotto o la risposta della conoscenza passata e quindi è limitato. Lo vediamo? Vogliamo parlare di questo? Possiamo cominciare da qui, innanzitutto?
9:05 Può il pensiero percepire la totalità? La totalità, nel senso dell'intera esistenza umana, sia conscia sia inconscia, le varie divisioni create dal pensiero, divisioni di religione, di pensiero politico, e così via. Quindi, il pensiero è un frammento perché è basato sulla conoscenza, e la conoscenza è esperienza immagazzinata come memoria nel cervello. Penso che molti accettino il fatto che il pensiero è molto limitato. Cominciamo da qui? E il pensiero, qualunque cosa faccia, qualunque sua azione, le sue capacità, invenzioni, sono sempre limitate, divisive. Cioè, divide il mondo in nazionalità, minoranze, pregiudizi in base al colore, sapete, la divisione fra cattolici, protestanti, indù, è il risultato del pensiero. Giusto? Penso sia piuttosto ovvio, almeno per quelli che ci riflettono.
10:47 La domanda successiva è: lo vediamo come una realtà? Perché dobbiamo distinguere fra realtà e verità, che ora prenderemo in esame. Vediamo la realtà - realtà nel senso di cosa è effettivo - non di 'ciò che dovrebbe essere', o che 'avrebbe potuto essere', ma effettivamente 'ciò che è' - vediamo davvero che cosa ha fatto il pensiero nel mondo, sia tecnologicamente, con tutto l'eccezionale sviluppo e quello che il pensiero ha fatto come guerre, antagonismo - e tutto il resto. Questa è una realtà, incluse le illusioni che il pensiero ha creato. Mi domando se lo vedete. Capite la mia domanda? La vediamo la realtà del pensiero e della sua azione? La realtà creata dal pensiero, come la guerra - è una realtà. La realtà che il pensiero ha creato come credo 'Io credo in Dio', o 'Io non credo in Dio'. Il pensiero che ha creato le divisioni fra esseri umani, è una realtà. Quindi, quello che il pensiero crea è una realtà, incluse le cose che il pensiero crea come le illusioni, che sono nevrotiche. Tutto questo è una realtà. Va bene?
13:12 Il pensiero non ha creato la natura, gli alberi, i monti, i fiumi. Quindi il pensiero ha creato la realtà, nella quale viviamo - gelosie, ansie, paure, piaceri - tutto questo è una realtà nella nostra vita quotidiana. Giusto? Quando lo si riconosce e si va oltre, è possibile? Capite la mia domanda? Si riconosce che il pensiero ha creato tutti i disastri, le infelicità, la confusione, gli straordinari conflitti che ci sono nel mondo che sono una realtà, le illusioni alle quali la mente si aggrappa, che sono una realtà, le azioni nevrotiche a cui ci si abitua, sono una realtà. Quando si arriva a quel punto e ci si rende conto, profondamente, allora che cosa accade? Capite la mia domanda?
14:43 Che cosa avviene quando vedo, quando osservo, effettivamente, che il pensiero divide gli uomini. Giusto? Non è così? - che il pensiero ha diviso l'uomo dall'uomo, per varie ragioni di sicurezza, piacere, senso di esistenza separata, sperando così di trovare ... ecc. ecc. Quindi, quando ve ne rendete conto, avete un insight in questa realtà, che cosa accade? Avete capito la mia domanda? Su, per favore, avanti, questo è un dialogo. Non è un discorso per me soltanto.
15:43 Domanda: (inudibile)
15:52 K: Signore, la prego risponda alla mia domanda, se non le dispiace, restiamo su questo argomento. Ci rendiamo conto della natura del pensiero?
16:04 D: Volevo rispondere alla domanda.
16:10 K: Come? ... Risponda alla domanda.
16:13 D: Penso che quando si diventa consapevoli di questa realtà diventa inutile.

K: No, no. Davvero?
16:23 D: (Inudibile)
16:24 K: No, prego. Quando ci si rende conto. Che cosa intende con rendersi conto? Significa che lei vede veramente il fatto, oppure che ha un insight nel fatto del movimento del pensiero, quello che il pensiero ha fatto nel mondo. Giusto? Le cose belle, quelle orribili, quelle tecnologiche - quello che il pensiero ha fatto nel mondo. Quando avete un insight in questo che cosa succede alla vostra coscienza? Capite la mia domanda? Che cosa avviene quando vi accorgete davvero di qualcosa? E come ve ne rendete conto? Mi rendo conto, vedo, osservo, che un serpente mi ha morso. E' un fatto. E allora, che cosa avviene? C'è l'esperienza, il dolore, la sofferenza e così l'intelligenza mi dice di stare attento a quel serpente. Giusto? L'intelligenza si risveglia, non è vero? Il risveglio dell'intelligenza fa rendere conto che il pensiero, qualsiasi cosa crei, è una realtà. Quindi, la realizzazione della realtà, o l'avere un insight nella realtà, è il risveglio dell'intelligenza. Avete capito? L'avete capito voi? Non io. Quindi vedete la limitatezza del pensiero. E vedere la limitatezza con tutte le implicazioni è intelligenza, non è vero? Mi domando se lo capite. Giusto? Possiamo continuare da qui?
19:01 Qual è il rapporto fra realtà, intelligenza e verità? Seguite? Vi interessa tutto questo? Non verbalmente, ma come parte del vostro sangue.
19:29 D: Come ci si rende conto che tutto il pensiero è limitato? Parti del pensiero sono necessarie.
19:39 K: L'abbiamo detto.
19:41 D: (inudibile)
19:52 K: Come ci si accorge che il pensiero è limitato? Questa è la domanda che è stata posta. Abbiamo detto che il pensiero è limitato perché è frammentario, è frammentario perché è basato ... è la risposta della memoria, e la memoria è molto limitata. E nonostante la memoria sia limitata, deve essere ordinata. Mi domando se lo vedete. Il pensiero deve funzionare in modo sano, razionale, nel mondo ... della conoscenza, nel mondo tecnologico. Ma quando il pensiero lavora nei rapporti umani, crea disordine, è una realtà. Mi chiedo se lo vedete. Perché il pensiero crea l'immagine di voi e voi la create degli altri. Il pensiero è un processo di creazione di immagini. Giusto? Il pensiero crea disordine nella relazione. No? Quindi, il disordine indica come opera il pensiero nella relazione. E quando il pensiero funziona nel campo della conoscenza, è ordinato. Il mondo tecnologico deve essere completamente ordinato.
22:04 Quindi, ci rendiamo conto, vi rendete conto, o avete un insight nel funzionamento del movimento del pensiero? - della sua natura, della sua struttura, della sua attività, sia a livello conscio sia a livello più profondo, tutto il movimento del pensiero, che fa parte delle meditazione - non il controllo del pensiero ma la consapevolezza del movimento del pensiero, e vedere i suoi limiti. Possiamo continuare da qui? Lo so che siete impazienti di andare verso qualcosa quando non l'avete realmente fatta. Io mi attengo a questo fatto: se non è così per voi non potete andare molto più in là.
23:17 D: Penso dovremmo parlare di più di questo punto finché non ci sia chiaro come avvenga questa percezione di tutto il movimento del pensiero.
23:28 K: Giusto. Come vedete il movimento del pensiero? Come vedete la totalità di qualcosa? Come vedete la totalità di voi stessi? Iniziamo da qui - molto meglio. Come vedete la totalità, i sogni, la divisione fra il conscio e l'inconscio, i tanti pregiudizi, le paure, le ansie, il dolore, la sofferenza, l'affetto, la gelosia, l'antagonismo, la fede in qualcosa che non esiste ma in cui credete, specialmente i cristiani hanno questa fede. Quindi, riusciamo a vedere la totalità di tutto questo, non frammentato, non di ogni frammento? Capite quello che dico? No? E' possibile vedere la totalità di tutto questo? Che cosa ci impedisce di vedere tutto il movimento? I miei attaccamenti, i miei pregiudizi, i miei credo, la mia esperienza, i miei desideri, i conflitti contraddittori, l'infelicità, la confusione - seguite? - tutto questo. Che cosa ci impedisce di vederne la totalità? Solo quando ne vediamo la totalità c'è azione completa, altrimenti è un'azione frammentaria. Ci stiamo incontrando ora?
25:52 La nostra vita è frammentata, vado in ufficio, dove divento una persona diversa, con le liti, le ambizioni, e tutto il resto, vengo a casa e sono una persona ancora diversa, e poi vado in chiesa - se ci vado - e lì sono ancora diverso, e così via, sono frammentato, a pezzi. E così le nostre azioni sono sono a pezzi e quindi contraddittorie e di conseguenza producono ansia, rimpianti, confusione. Quindi, per mettere fine a tutto qusto deve vederne la totalità. Va bene? La totalità della mia vita - le azioni, i desideri, le relazioni, le brame, le paure, e tutto il resto. Che cosa lo impedisce?
27:02 D: Il pensiero.
27:03 K: Il pensiero ha creato tutto questo, non è vero?
27:09 D: Quando guardo la gelosia, la guardo dal punto di vista della gelosia. Penso che le due cose siano differenti.
27:15 K: Sì, questo è il punto. Cioè, l'osservatore è la cosa osservata, come abbiamo già spiegato. Non voglio riparlarne di nuovo, ancora e ancora. Diventa piuttosto noioso.
27:26 D: Penso che la sensazione di paura ci impedisca di vederlo.
27:32 K: Sì, signore, la paura. La paura vi impedisce di vedere la totalità della vita, della vostra vita?
27:49 D: L'immagine di 'me' che il pensiero ha prodotto.
27:57 K: Il 'me' prodotto dal pensiero. Ma l'io è tutto questo, no? - le mie paure, le mie ansie, i miei bisogni sessuali, questo e quello, decine e decine di cose diverse sono io. Che cosa lo impedisce? Non state rispondendo alla mia domanda.
28:20 D: Non abbiamo l'energia.
28:26 K: Quando avete l'energia. Non avete l'energia? Non avete avuto l'energia di venire qui ad ascoltare questi poveri discorsi? Vi siete presi il disturbo, spendendo denaro, per venire qui. Avete un mucchio di energia quando volete fare qualcosa.
28:51 D: (Inudibile)
28:54 K: Vi sto ponendo una domanda, per favore rispondete. Che cosa vi impedisce di vedere l'esistenza totale della vostra vita, della vostra vita di tutti i giorni?
29:06 D: (Inudibile)
29:18 K: Non state rispondendo alla domanda.

D: Perché non vogliamo farlo.
29:24 K: Io non voglio nulla, signore. Vi sto facendo una domanda molto semplice. Vi sto chiedendo che cosa vi impedisce di vedere la totalità della vostra vita. Dite che è per mancanza di energia. Ma voi avete molta energia quando volete fare qualcosa. Quando volete guadagnare molti soldi vi date da fare per riuscirci.
29:59 D: Non vogliamo vedere noi stessi.
30:00 K: E' che non volete vedere la totalità, o che non ne avete la capacità? La capacità implica cultura, nutrimento, non è vero? Quindi vi ci vorrà del tempo per vedere la totalità della vostra vita, un altro paio d'anni per scoprire qualcosa?
30:24 D: Nulla potrebbe essere più spaventoso che guardare questa miseria.
30:27 K: Voi non rispondete. E' la paura? E' perché non lo volete vedere? E' per abitudine, tradizione, condizionamento?
30:43 D: Il frammento che cerca di osservare l'intero.
30:47 K: Lo sto chiedendo a voi. Sta dicendo che il frammento non può vedere l'intero? Quindi state usando il pensiero per vedere l'intero. E' così? Come sapete, allo stesso tempo, il pensiero è frammentario, quindi attraverso il frammento sperate di vedere l'intero - è così? Perciò non vi rendete conto davvero che il pensiero è un frammento. Mettendo molti frammenti insieme, come fa il pensiero, che esso chiama 'integrazione', sperando di vedere l'intero. Ma non può. Quindi, ci rendiamo conto che il pensiero non può vedere l'intero?
31:54 D: E' che lo capiamo, almeno, io lo capisco, ma non me ne rendo conto. Rendersi conto è qualcosa che ...
32:04 K: Dice: 'Io lo capisco ma non me ne rendo conto'. Quando usa la parola 'capisco' che cosa intende? Lo capisce intellettualmente, verbalmente.
32:16 D: Vedo la verità di quello che lei dice.
32:18 K: Se vede la verità, è tutto. No, prego, non risponda a me. Vorrebbe gentilmente guardarlo per un minuto? Non rispondete alla mia domanda. Vi prego, scopritelo. Prego, ascoltate quello che dico. Ascoltare, capite, ascoltare. senza tradurre quello che dico nella vostra terminologia, non l'interpretate, ascoltate soltanto come ascoltereste il vento, il vento tra le foglie. Semplicemente ascoltate. Vi sto chiedendo che cosa impedisce a un essere umano, come voi, di vedere il movimento totale delle vostre attività che portano sofferenza, dolore, ecc., di vederle con un solo sguardo?
33:21 D: Perché noi tentiamo di esprimerlo in parole.
33:33 D: Penso che se siamo confusi dentro di noi, come possiamo arrivarci?
33:43 K: Sì, quindi lei sta dicendo, 'Sono confuso, quindi non posso vedere la totalità'.
33:51 D: No, a meno che io abbia la tranqullità di vederlo effettivamente.
33:58 K: Sì, esattamente. E' la stessa cosa. Sta dicendo che per osservare, la mente deve essere quieta, giusto? Quindi la sua mente non è quieta, quindi lei non sta osservando. Quindi lei sta dicendo che uno dei fattori è, che per vedere qualcosa come un tutto, la mia mente dev'essere quieta. Quindi sorge la domanda, come rendere la mente quieta? Ripetendo delle parole? Controllando i pensieri? E allora, chi è il controllore? E così via. Capite? Continuate a girarci intorno.
34:56 D: Invece di essere disposti a cambiare e ad osservare il tutto siamo pigri e aspettiamo che ci regalino la tecnica.
35:05 K: Siamo pigri invece di cambiare, di fare qualcosa, siamo veramente persone pigre. E' per questo?
35:15 D: (inudibile)
35:19 K: Posso formulare la domanda in modo diverso? Vi prego, non rispondete a me perché è soltanto ... Siete consapevoli, se posso chiedervelo, con tutto il rispetto, senza alcuna mancanza di rispetto, siete consapevoli di essere condizionati? Lo siete? Totalmente condizionati, non parzialmente. Le parole vi condizionano - vero? - l'educazione, la cultura, vi condizionano, l'ambiente, la propaganda di duemila anni vi condizionano o cinquemila anni di sacerdoti vi hanno condizionato. Quindi, siete condizionati, completamente. Quando dite di credere in Dio, fa parte del vostro condizionamento - e lo stesso vale per chi dice di non credere in Dio.
36:29 Quindi, ci rendiamo conto che questo è un fatto? Un condizionamento totale. Allora, quando ve ne rendete conto, che cosa accade? Dite che dovete decondizionarvi? Seguite? Quindi, chi è l''io' - quell'io è parte del vostro condizionamento. E allora, che cosa fate? Vi prego, rimanete su questo semplice punto.
37:12 Mi accorgo di essere condizionato: come indù, mi stacco da quello e divento qualcos'altro, divento cristiano, o quello che sia, sono condizionato dalla cultura, dal cibo che mangio, dal clima, dall'ereditarietà, dalle mie attività, dall'ambiente tutto il mio essere è modellato, condizionato, plasmato. Me ne rendo conto? Cioè, vedo davvero questo fatto, non l'idea, ma la realtà effettiva di tutto questo? Cioè, è proprio così. Piove. E' una bella giornata. E' un fatto. C'è vento. Allo stesso modo, vedo l'assoluta realtà che la mia mente è condizionata? Quando me ne rendo conto quando vedo completamente che sono condizionato, allora quale movimento si verifica? E' questo che voglio scoprire. Capite la mia domanda ora?
38:52 Dopo di che dico 'Sì, sono condizionato, è terribile, bisogna che mi decondizioni'. E ha inizio il conflitto. Vero? L' 'io' allora diventa parte ... l' 'io' pensa di essere separato, ma fa parte del condizionamento. Quindi, che succede quando lo vedete?
39:20 D: Nessun movimento.

K: Nessun movimento. Che signfica? Con calma, vi prego. Non buttate lì delle parole. Che cosa accade quando mi accorgo di essere completamente condizionato? L'azione cessa, non è vero? Vado in ufficio, ma l'azione di cambiare il condizionamento non c'è più.
39:59 D: (inudibile)
40:14 K: Quindi, sto dicendo, signore. La prego. Guardi, io devo andare in ufficio, o in fabbrica, come impiegato o segretaria. Devo andare a lavorare. Lavoro nell'orto, o insegno, o altro. E' così. Ma mi rendo conto di essere condizionato. Che cosa accade quando mi accorgo, totalmente, di questo stato? Smetto di agire in quello stato, no? Non c'è alcuna azione. Sono totalmente prigioniero. Non mi ci ribello contro, perché se lo faccio mi sto ribellando contro il mio stesso condizionamento - giusto? - che è stato costruito dal pensiero, che è l'io. Mi domando se lo capite. Quindi, in quest'area di condizionamento non c'è alcuna azione.
41:26 D: (Inudibile)
41:27 K: Ascolti. Non c'è azione, quindi, cosa accade?
41:32 D: (Inudibile)
41:43 K: Signore, lo faccia, lo faccia. Scopra che cosa succede.
41:48 D: Si diventa liberi dentro.
42:11 D: Ci si sente stanchi, tristi e sfiduciati.
42:17 K: Sì, ci si sente stanchi di tutto. Quindi, che cosa fate quando siete stanchi - aspetti, ascolti - quando siete stanchi di tutto, che cosa fate?
42:30 Q: Ci si arrende.
42:32 K: Vi prendete una pausa da tutto, no? Quando siete stanchi di qualcosa, quando siete stanchi vi sdraiate, vi sedete tranquilli. Ma voi non lo fate.
42:53 Quindi, soltanto quanto la mente è quieta, vedete la totalità della vita. Giusto? Ma la nostra mente chiacchiera, cerca di trovare una risposta, girando continuamente intorno a questo condizionamento e, quindi, non c'è risposta. Ma se voi dite: 'Va bene, voglio proprio vedere. Ho visto tutto il movimento del pensiero, che è la mia vita, e qualsiasi movimento diverso dal condizionamento non è reale.' Capite che cosa sto dicendo? Quindi, la mente rimane con la totalità del condizionamento, rimane lì, non si muove. Stiamo comunicando qualcosa fra di noi?
44:13 Torniamo indietro e vediamo, il pensiero è un frammento, quindi, è limitato. E' frammentario perché basato su conoscenza, esperienza e memoria, che è il movimento del tempo. Giusto? Quindi il pensiero, prigioniero del movimento del tempo, è limitato. E' ovvio. Qualunque cosa sia, che si tratti di una macchina, o qualsiasi altra cosa, prigioniera del tempo, deve essere limitato. Quindi, il pensiero è frammentario e limitato. E noi pensiamo di poter vedere la totalità attraverso il pensiero. Questa è la nostra difficoltà. Non diciamo che il pensiero non può vedere la totalità, e quindi diventare quieto. Se non posso vedere con i miei occhi - seguite? - divento quieto. Così, il pensiero diventa quieto. E allora percepisco il movimento di ciò che realmente avviene, nella sua totalità. Come abbiamo detto l'altro giorno, quando guardate una mappa la vedete nel suo insieme, giusto? vedete i vari paesi, i colori, le colline, tutto quanto. Ma se voi avete una meta, non vedete la totalità. Cioè, se volete andare da qui a Vienna vedete la direzione, il percorso, e trascurate il resto. Ma qui, finché avete una meta, un motivo, uno scopo, non potete vedere la totalità. Ci stiamo incontrando, ora?
46:34 Quindi, avete un motivo per venire qui, per indagare, per cercare di comprendere voi stessi, avete un motivo? Cioè, voglio comprendere me stesso perché sono terribilmente preoccupata per mio marito, e venendo qui spero di risolvere il problema. Oppure, ho perso mia moglie, o mio padre, mio figlio, ma voglio scoprire se potrò incontrarlo in un altro posto, o che cosa significa soffrire, quindi ho un motivo. Quindi, finché ho un motivo, non posso ascoltare in modo corretto. Capite? Finché ho un pregiudizio, non posso ascoltare quello che dite. Oppure ho letto tutti i libri che avete scritto e posso ripetere tutto, ma, ovviamente, questo impedisce di ascoltare.
47:51 Quindi, non si può vedere la totalità della propria vita perché non ci abbiamo mai pensato, non abbiamo mai dedicato nemmeno un secondo per guardare questa totalità perché siamo presi nei nostri piccoli frammenti. Giusto? Ora siamo insieme, cercando di esplorare, guardare tutta questa confusione, miseria, disgrazia con qualche sprazzo di felicità, cerchiamo di vedere tutto l'insieme. E' possibile vedere il tutto, solo quando non abbiamo meta, motivo, il che è molto difficile perché vogliamo essere felici, ricchi, vogliamo avere un buon rapporto con qualcuno, vogliamo soddisfare i nostri piaceri. Seguite?
49:03 E allora, che succede poi, è la prossima domanda, che succede, quindi, quando vi rendete conto, quando vedete, effettivamente, la totalità dell'esistenza, come vedete in una mappa, chiaramente tracciata, tutto chiaro, tutto a posto, in modo ordinato? Capite? La parola 'arte' significa mettere tutto al suo giusto posto. Questo è il vero significato della parola arte. Quindi, avendo messo tutto al suo giusto posto, poi, che cosa accade? Dando il giusto posto al mio ufficio, alla mia relazione, - seguite? ogni cosa in ordine.
50:08 Che cosa accade poi?
50:11 D: Si vive in modo intelligente.
50:18 K: Lo fate? Lo facciamo?
50:26 D: Non c'è più bisogno di pensare a quello che si fa, non più.
50:29 K: No. Vedete, siete pronti a rispondere, non ci siete arrivati, ma siete pronti a rispondere. Abbiamo messo in ordine la nostra casa? Non intendo la casa, sapete, ma quella interiore, avete messo tutto in ordine? Noi siamo in disordine - non è vero? - purtroppo. Siamo in disordine. Ora, stiamo su questo disordine, cerchiamo di comprenderlo. Perché dall'indagine di questo disordine, avviene l'ordine - vero? - non cercando di portare ordine. Mi domando se ... Attraverso la negazione, viene l'ordine.
51:30 Politicamente, se c'è disordine nel paese, da quel disordine cresce la tirannia. Vero? Accade in India, accade dovunque nel mondo. Dove c'è disordine, quello stesso disordine crea l'autorità. Ora, noi siamo in disordine. Perché? Volete dirmi perché siete in disordine? Senza inventare, soltanto vedere perché in me esiste questo disordine. Perché esiste? Perché ho dei desideri contrastanti - vero? - Voglio la pace e sono violento. Voglio amare le persone e sono carico di antagonismo. Voglio essere libero e sono attaccato a mia moglie, ai miei figli, alle mie proprietà, ai miei credo. Giusto? Quindi, in me c'è contraddizione e questa contraddizione significa confusione. Giusto? Sono attaccato a mia moglie, a mio marito, ai miei figli. Soo attaccato perché sono solo, sono disperato. Non posso vivere con me stesso, sono frustrato, infelice, dentro di me, quindi mi attacco a te. Ma nel profondo la paura della solitudine continua. Giusto? Quindi in me c'è contraddizione. Ci può essere libertà dall'attaccamento, che non è amore? Ci può essere libertà dall'attaccamento? Non poco a poco ... Libertà.
54:11 D: Sì, può esserci.
54:14 K: Lei può? Non lo chiedo a lei personalmente. Naturalmente, ci può essere. Ma è così? Lei è libero? Allora, a cosa serve parlarne? Diventa una discussione verbale, a cosa serve? Siamo qui, siamo persone serie, spero, per cercare di comprendere e creare una trasformazione nella nostra vita quotidiana, una trasformazione nella nostra mente, nella nostra coscienza. E se c'è una cosa che vedo completamente - diciamo per esempio l'attaccamento e ciò che comporta, gelosia, paura, piacere, compagnia, aggrapparsi l'uno all'altro, un senso di possesso, e quindi di paura di perdersi, tutto questo è implicito nell'attaccamento, che è una delle cause della mia confusione. Quindi, posso reciderlo, istantaneamente, ed esserne libero?
55:35 D: Noi vogliamo essere liberi dall'attaccamento ...
55:40 K: No, signore, l'attaccamento, alle cose che vi piacciono, attaccamento a quelle che non vi piacciono, tutto quanto. Non interrompete troppo ...
55:51 D: (Inudibile)
56:00 K: Attaccamento alla vostra fede, al vostro credo, attaccamento ai vostri dèi, alla vostra chiesa, attaccamento! Lo capite, non c'è bisogno di spiegarlo. E' una delle cause della confusione, del disordine, E per portare ordine indagando il disordine, scopro che è l'attaccamento uno dei fattori. Quindi, recidetelo! Perché noi abbiamo paura di reciderlo, perché che dirà mia moglie se le dico che non sono più attaccato? Perché noi traduciamo, quando siamo liberi dall'attaccamento, la moglie o il marito capiscono - la ragazza o il ragazzo - che siete liberi da lei, o da lui, e quindi lei si aggrappa a voi e così avete paura di ferirla, e tutto il resto che segue. Mi lasci finire, signore. Libertà dall'attaccamento significa responsabilità enorme. Voi non lo vedete. Vero?
57:37 Guardate, abbiamo costruito questo posto, Brockwood, sette anni fa. Ci abbiamo lavorato, alcuni di noi. Un mucchio di energia, lavoro, pensiero - abbiamo creato questa cosa. Se siamo attaccati a questo, creiamo confusione. Capite? Chi vi parla non è attaccato, assolutamente - posso andarmene domani. Dico sul serio, l'ho fatto. Non per Brockwood, ma in altri posti. Essere distaccati significa avere grande considerazione, grande responsabilità, vederlo funzionare bene. Capite? Non che mi allontano.
58:36 Quindi, quando c'è libertà dall'attaccamento, c'è amore. Capite? No, voi non capite. Questo vuol dire responsabilità, e quindi ordine. Allora, rendendovi conto che uno degli elementi di confusione della vita, del disordine e dell'infelicità, è l'attaccamento alle idee, ai credi, agli ideali, al proprio paese, alla moglie, e così via, si può essere liberi dall'attaccamento? Non domani, ora! Perché ne vedete la realtà, e che cosa fa nella vita. Sono attaccato al mio paese e quindi sono disposto a uccidere altri esseri umani per amore del mio paese.
59:56 D: Intende dire che bisogna essere responsabili del proprio paese ma senza esservi attaccati. E' questo che intende dire?
1:00:04 K: Non non è questo che intendo dire. Quello che voglio dire, signore, - lasciamo stare il paese. Vedete come si fa in fretta ad andare fuori discorso. Parlo dell'attaccamento a vostra moglie, a vostro marito, a un credo, a una fede, a un ideale, per il quale siete disposti a uccidere. E allora c'è disordine. Da questo disordine nasce la confusione e quindi in voi c'è confusione. E uno dei fattori è l'attaccamento. Potete interromperlo, allontanarvene?
1:00:55 D: Penso che parte del problema sia che quando lei dice 'Potete infrangerlo' significa che noi ...
1:01:06 K: Capisco, naturalmente, è un modo veloce di esprimerlo, come dire 'L'osservatore è l'osservato'. Ne abbiamo già parlato. Ci può essere fine all'attaccamento? Mettiamola così, se preferite.
1:01:24 D: Signore, mi sembra che ciascuno di noi si consideri un individuo ...
1:01:30 K: Io metto in dubbio che siano degli individui.
1:01:33 D: Sì.

K: No, non dica 'Sì'.
1:01:37 D: Dico che mi piacerebbe pensare di essere un individuo.
1:01:39 K: Le piace pensarlo.
1:01:41 D: Non sono 'collettivo'.

K: Signore, la prego! La parola 'individuo' significa indivisibile, non frammentato. Cioè, un essere umano frammentato non è un individuo. Individuo significa qualcuno che sia indivisibile in se stesso. La prego, è così.
1:02:15 Ora, prendiamo l'attaccamento. Quando vedete l'intero movimento dell'attaccamento: gelosia, ansia, odio, divisione, possesso, dominio - seguite? - tutto questo è implicito nella parola 'attaccamento' - vederne la totalità è intelligenza, non è vero? Vederne la totalità. Quindi, l'intelligenza ci dice di esserne liberi, non è che voi dite 'Devo esserne libero'. Così è l'ntelligenza che detta, che dice qual è l'azione corretta, dovunque siate. Capite? Qualunque sia la vostra vita, in ufficio, a casa, o dovunque sia, se opera questa intelligenza, allora non c'è problema, perché questa intelligenza è ordine supremo, che avviene perché avete guardato il disordine nella vita. Da questa indagine nel disordine, che è uno dei fattori dell'attaccamento, osserando quel disordine avviene il risveglio dell'intelligenza. Seguite? L'intelligenza si risveglia. L'intelligenza, non è vostra o mia, è intelligenza. Quindi, non è la mia intelligenza individuale a dirmi cosa fare - quella non è intelligenza. Ma quando vediamo il nostro disordine nella vita di tutti i giorni, come avviene, osservandolo, indagandolo in modo imparziale, obbiettivamente, senza alcun motivo, da quell'indagine si verifica il risveglio di questa meravigliosa intelligenza, che è anche amore. Capite?
1:04:44 D: Ma ci vorrà del tempo, perché ...
1:04:49 K: Ci vuole tempo?
1:04:54 D: Non ci vuole tempo, perché il tempo è prodotto dal pensiero.
1:05:05 K: Ci vuole tempo per coltivare l'amore? Potete coltivare l'amore? Dite 'Devo essere gentile, generoso, devo essere premuroso, cortese, devo donare' e fate tutte queste cose, giorno dopo giorno, giorno dopo giorno, ma alla fine avrete questo fiore meraviglioso chiamato 'amore'?
1:05:39 D: Ma come si fa a comprendere tutto in un giorno?
1:05:45 K: E' così, signore. Non in un giorno - ora.
1:05:51 D: (Inudibile)
1:05:54 K: Quando dice che è difficile, l'ha già reso difficile. Potrebbe essere la cosa più facile del mondo, lei non lo sa, ma ci pensa dicendo che è difficile, è arduo, ci vuole moltissima energia, ma non dice 'Io veramente non lo so', nel qual caso sarebbe libero di osservare. Capisce? Ma lei ha già tratto una conclusione. E la conclusione è la schiavitù, la barriera che impedisce di vedere davvero, all'istante.
1:06:40 D: L'intelligenza è libera dal pensiero quando non ci sono emozioni?
1:06:49 D: L'intelligenza suprema, in altre parole, è l'insight?
1:07:41 D: L'intelligenza suprema è percezione?
1:07:45 K: E' questa la domanda, signore? Se vuole metterla così. Che cosa importa, se ce l'ha? Le parole non contano. Vedete, gente, voi non ci lavorate.
1:08:06 D: Potremmo tornare a quello che diceva della prigionia?
1:08:11 K: Sì. Io vorrei continuare. Voi non conoscete la bellezza di tutto questo. Va bene, dipende da voi.
1:08:24 Ricominciamo. Il pensiero ha creato questo disordine, non è vero? La mia casa, la mia proprietà, mia moglie, il mio paese, il mio Dio, il mio credo, il mio dolore, il mio piacere - pensiero. Il pensiero ha creato anche il centro, che sostiene tutte queste attività, l'io. Il pensiero crea l'io con tutte le sue attività e azioni. Vero? Il pensiero crea tutto questo. Il pensiero crea i problemi, e poi dice che li risolverà. Ma il pensiero non ci è mai riuscito. Vero? I politici di tutto il mondo dicono 'Risolveremo tutti questi problemi pensandoci sopra per bene' con tutti i partiti politici, e tutti quei giochi. Ma non riusciranno a risolverli perché i problemi peggiorano sempre. Quindi, il pensiero ha creato tutti questi problemi. Il pensiero sono io, il pensiero è il mio problema. Il pensiero è il disordine in cui vivo. Esattamente.
1:09:54 Perciò vedo che il pensiero non può risolvere il problema. Vero? Lo capite? Il pensiero non può risolvere il problema che ho con mia moglie. Giusto? Va bene, signori? Il problema fra me e mia moglie è che penso di essere separato da lei, ho un'immagine di lei - vero? - un'immagine costruita dal pensiero in dieci anni, o due giorni, o quindici anni. Non è così? E lei ha un'immagine di me. Vero? Io la domino, la tormento, e cose simili - c'è di tutto, piacere sessuale, antagonismo, sono tutte immagini fra lei e me. D'accordo? E queste immagini creano disordine. Vero? Perciò non vedo mai mia moglie o la ragazza, o il ragazzo, completamente, interamente, per come è. Capite? Giusto? Quindi, ci può essere libertà dalle immagini? Capite? Vedo che ho un'immagine di mia moglie, dei politici, del mio vicino, dei miei figli, o chiunque sia, ho un'immagine di loro, o di lei. L'immagine si costruisce quando lei mi dice che sono un somaro, oppure mi infastidisce, o quando vuole qualcosa da me. Tutte queste cose creano un'immagine di lei in me, vero? Questo è semplice, voglio andare d'accordo. E lei ha un'immagine di me. Quindi la nostra relazione è fra queste due immagini. Giusto? Cioè? Sono immagini del pensiero. Il pensiero le ha costruite.
1:12:21 Il pensiero ha costruito queste immagini ed essendo frammentario, e distruttivo, essendo frammentario, cerca di risolvere questo problema. Può risolverlo soltanto quando non costruisce immagini, e allora posso vedere mia moglie, e lei può vedere me, così come siamo. Giusto? Capite? Quindi, è possibile non creare un'immagine quando mi insulta, quando brontola, quando mi dice di fare qualcosa irritandosi. Lo sapete molto bene, siete tutti sposati, quindi non vi devo dire io queste cose. Potreste non essere sposati - avete una ragazza non importa, signore.
1:13:19 E io vi chiedo se potete essere liberi dall'immagine che avete di lei. Perché se volete avere una relazione corretta, non ci devono essere immagini fra voi e lei, e lo stesso vale per lei, ovviamente. Come smettere di formare immagini? Capite la mia domanda? E' un processo meccanico. Vi prego, ascoltate bene. E' una cosa meccanica perché quando la moglie dice qualcosa di spiacevole, viene registrato. O quando dice qualcosa di bello: 'Sei un uomo meraviglioso'. viene registrato. Va bene? Capite? La registrazione è la formazione dell'immagine. D'accordo? Quando mi fate un complimento, o mi insultate, viene registrato nel cervello attraverso l'udito e il sistema nervoso, e viene registrato nel cervello. E il cervello, attraverso il pensiero, crea un'immagine. Ora, è possibile - vi prego ascoltate bene, se vi interessa - è possibile non registrare? Capite la mia domanda? Quando qualcuno vi dice che siete bellissimi, o che siete una grande persona, non registratelo. Nel momento in cui registrate, ha inizio l'immagine.
1:15:21 D: (Inudibile)
1:15:23 K: Mi lasci finire, signore, mi lasci finire. E quando lei vi dice qualcosa, o voi a lei, qualche insulto, viene registrato. Quindi, io chiedo, è possibile non registrare l'insulto o il complimento?
1:15:45 D: Sì, ascoltando con attenzione.
1:15:49 K: Lei lo ha sentito dire da me, e lo ripete. Non ripetete quello che ho detto. Scopritelo da soli, signori. Personalmente, io non leggo tutte queste cose . Guardate, potete fare tutto questo ... L'intera storia dell'umanità è dentro di voi, capite? Voi siete i depositari di migliaia di anni e più, un milione di anni di sforzi umani. Voi siete quello. Tutto è dentro di voi, se sapete leggerlo. Perciò, vi prego, leggete queste cose. Cioè, può finire questa costruzione di immagini? Scopritelo. Innanzitutto, vedete quanto è importante che finisca, vedete l'enorme necessità, sociale e in ogni maniera, quanto è importante non avere un'immagine - dire che siete indiani, lui è russo, o americano, o qualsiasi altra orribile cosa. Non avere una sola immagine. Quindi, non c'è nessuna minoranza o maggioranza. Mi domando se lo vedete.
1:17:18 D: (Inudibile)
1:17:24 K: E' possibile? Non registrare. E' molto importante. Vi prego ascoltate, se non vi dispiace. Dovete registrare le cose tecnologiche - giusto? - se volete imparare una lingua, è importantissimo registrare, le parole, i verbi, quelli irregolari, e tutto il resto, dovete registrare. E' molto importante quando volete imparare qualcosa: guidare la macchina e tutto il resto. Ed è anche molto importante imparare velocemente e ricordare. Ma non bisogna registrare nei rapporti fra esseri umani. E questo è molto più importante di tutto il resto. Il resto è molto semplice. Qui diventa importantissimo, perché il conflitto fra individui possa finire: fra moglie e marito, uomo e donna, fra nazionalità, fra gruppi di persone, seguite? Questo continuo conflitto fra le persone. Per mettervi fine, dato che siete i depositari di tutti i tentativi umani, se smettete di costruire immagini, allora siete esseri umani completi. Capite? Quindi, è possibile per voi smettere di costruire immagini?
1:19:09 D: Spesso mi capita di registrare cose che non vorrei. Non voglio registrare, molto spesso.
1:19:21 K: E allora non registri.
1:19:23 D: Ma accade così in fretta, non riesco a fermarlo.
1:19:31 K: Aspetti un attimo. Guardate che cosa accade. Registrare è un processo meccanico, vero? perché le nostre menti sono diventate ... i nostri cervelli sono diventati meccanici, almeno in parte. Viviamo una vita meccanica, vero? Ripetiamo lo stesso piacere sessuale, o qualche vecchia tradizione se siete cattolici andate in chiesa sempre le stesse cose - ripetere, ripetere, ripetere. Abbiamo trasformato la nostra vita in un processo meccanico perché in questo c'è grande sicurezza. Vero? Lo vedete? Essendo meccanico ci dà grande certezza.
1:20:23 Quindi ci chiediamo se questo processo meccanico - che in certi campi è assolutamente importante - ma nelle relazioni umane è del tutto pericoloso, molto pericoloso, assolutamente pericoloso, non relativamente, ma assolutamente pericoloso. Quindi, possiamo finire il pericolo? Vedete il pericolo? Se vedete il pericolo, è finito. Quando vedete il pericolo di un precipizio, non vi avvicinate. Quando vedete il pericolo di un animale selvaggio, lo evitate. Ma voi non vedete il pericolo. Non vedete il pericolo delle nazionalità, che alimentano la guerra. La vendita di armi; guardate che cosa accade, per amor di Dio, per il vostro mondo, quello che ne stiamo facendo.
1:21:38 D: Penso che vediamo il pericolo ma ne siamo distaccati. Lei dice che possiamo influenzare l'intera coscienza del mondo, è questo che dice ...
1:21:50 K: Non quello che dico, signore.
1:21:52 D: Lei lo ha detto, in qualche occasione, 'Voi siete la coscienza del mondo'.
1:21:55 K: Io l'ho detto, ma voi non lo vedete?
1:21:59 D: Sì, ma vede, noi siamo solo una piccolissima parte, siamo una parte molto limitata.
1:22:05 K: No, signore, guardi. Oh, non voglio riparlarne ancora, è molto semplice, no? Voi siete inglesi perché siete stati condizionati dall'infanzia a pensare di essere inglesi, voi siete cattolici perché vi hanno insegnato fin da bambini a pensare di essere cattolici con tutti i credo, le superstizioni, e tutte quelle assurdità. Oppure siete indù, è la stessa cosa, siete condizionati. Ogni essere umano, dovunque nel mondo, è condizionato. E' un fattore comune, quindi, voi siete il mondo.
1:22:48 Quindi, è possibile non registrare? Che significa avere una mente completamente innocente. Capite? Una mente che non può mai essere ferita e nemmeno adulata. E' possibile? Bisogna scoprirlo, vedere che cosa succede nella relazione umana se avete un'immagine di qualcuno. Voi avete un'immagine di me, non è vero? Ed è questo che vi impedisce di comprendere questo tpoveraccioizio.
1:23:47 E allora ci chiediamo: è possibile? Io dico di sì. E non come idea. Nella mia vita, è così. Non parlerei di cose che non fossero reali, sarei ipocrita, e io aborro quel genere di cose. Quindi io dico che è possibile, è così, si può fare. E allora voi mi chiederete 'Per favore, ci dica come si fa'. Aspettate, ascoltate bene. 'Per favore, mi dica come si fa'. Nel momento in cui dite 'come' volete un sistema. Un sistema implica un processo meccanico. Giusto? Quindi voi lo chiedete a una persona che nega i processi meccanici, e gli chiedete di dirvi un processo meccanico. Capite? Quindi, perdiamo ogni comunicazione. Perciò vi dico, per favore non chiedetemi 'come'. Vedete tutte le implicazioni della parola 'come' - meccanica, metodo, sistema, pratica, che è quello che fate, quello che fate quando parlate di meditazione, sono tutte sciocchezze, ne parleremo. Non chiedete mai 'come' ma guardate. Capite? Guardate la vostra immagine, divenitene consci, consapevoli, vedete che cosa fa. Quando vedete che cosa fa, la state guardando dall'esterno, oppure dite: 'Quello sono io, io sono quello, sono l'immagine. L'immagine non è diversa da me. Giusto? Lo vedete? Quindi, l'osservatore è la cosa osservata. E allora, che cosa avviene? Non c'è alcun movimento per creare altre immagini. Lo vedete? Se lo vedete, la cosa finisce.
1:26:34 Perciò, quando siamo confusi, cercare la luce nella confusione aumenta la confusione. Giusto? Mi domando se lo vedete. Sono confuso, qualsiasi cosa faccia, in quella confusione rimarrò confuso. Qualsiasi scelta faccia, sarà sempre confusa. Quindi, prima di tutto, è possibile ripulire questa confusione dentro di me? E' possibile quando - prendo questi due esempi: attaccamento e formazione di immagini. Quando c'è libertà da questi due, c'è chiarezza, assoluta, completa chiarezza. Quindi, non c'è scelta. Quindi, dalla comprensione del disordine, deriva l'ordine. Ma cercare l'ordine quando sono confuso, come i politici e tutti quanti fanno, porterà ulteriore confusione. Vero? Penso che basti per questa mattina, no?