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BR79T2 - È il pensiero lo strumento della giusta azione?
Secondo discorso pubblico
Brockwood Park, Inghilterra
26 agosto 1979



1:11 Se posso ricordarvelo, questo non è un intrattenimento. Non siete qui per essere convertiti a nulla. Questo non è un incontro di propaganda. Siamo qui per uno scopo serio almeno, per chi vi parla lo è e spero che anche voi siate molto seri.
1:51 Quello che abbiamo detto ieri penso che debba essere ripetuto brevemente perché possono esserci delle persone nuove stamattina. Abbiamo parlato di autoconsapevolezza essere consapevoli di sè stessi, delle proprie reazioni dei propri pensieri e delle ambizioni delle varie forme di sofferenza del piacere e di tutta la fatica degli esseri umani essere consapevoli di tutto questo. Consapevoli senza scelta, essere semplicemente consapevoli senza obbiettivi, senza alcun tipo di pressione semplicemente essere consapevoli di tutte le attività interiori ed esteriori che sono in atto e specialmente dell'attività psicologica della mente umana. Questo richiede un'attenzione seria non analisi, ma pura osservazione osservare senza alcuna scelta senza alcuna direzione, senza alcun senso di pressione e questo richiede un'attenzione davvero profonda.
3:56 E dicevamo anche che la religione è l'unico fattore che potrebbe riunire tutta l'umanità est, ovest, nord, sud. Ma, ad oggi le religioni sono per loro stessa natura distruttive, disgreganti divisive, basate su fedi, dogmi, riti tradizione e ordine gerarchico; tutte queste religioni organizzate non sono affatto religione si tratta di un grande senso di superstizione in cui il desiderio gioca una parte tremenda portando a una grande quantità di illusioni.
5:06 La religione può esserci solo attraverso la meditazione di cui parleremo durante questi quattro discorsi e domande e risposte. Ci siamo anche chiesti se possiamo pensare insieme. Perché per la maggior parte di noi la carriera assorbe completamente il nostro pensiero: se siete architetto, ingegnere, scienziato e così via. Tutto il nostro pensiero è orientato in una certa direzione. Tutta la nostra vita dipende da questo e così siamo condizionati a una certa linea di pensiero a una forma di pensiero. E diventa molto difficile per chi è preso in un certo canale di pensiero riuscire a pensare, non a qualcosa di specifico ma l'intero movimento del pensiero stesso. E' questo che stavamo dicendo ieri. E diventa straordinariamente importante ora come sempre, probabilmente, che gli esseri umani stiano insieme non sulla base di una fede, di un ideale o di qualche autorità ma che abbiano la capacità l'intenzione e la serietà di pensare insieme. Non pensare a qualcosa - che è relativamente facile ma avere affetto, cura, attenzione e magari amore così da essere capaci di comunicare tra di noi senza alcuna barriera in modo che il vostro pensiero e il pensiero di chi vi parla siano insieme.
7:57 Poi dicevamo che dovremmo essere capaci di creare una buona società. Gli antichi greci, gli antichi indù e altri parlavano di creare una buona società in un vago futuro, basata su ideali, concetti conclusioni intellettuali e, forse raramente, sulle loro esperienze: dicevano che ci devono essere nel mondo delle persone che creino una società sostanzialmente buona, cosi che l'umanità possa vivere su questa terra felicemente, senza conflitti, senza guerre senza ammazzarsi l'uno con l'altro. Ma questa società non esiste malgrado i 2 o 3 o 5, 10 milioni di anni di esistenza umana. Le religioni ci hanno provato ma nella loro stessa natura, con la loro stessa organizzazione portano divisione, sono basate su credi dogmi, riti, autorità e tutto il resto e diventano veramente senza significato. Anche se organizzazioni di questo tipo danno un certo senso di sicurezza questa stessa sicurezza diventa insicurezza quando è basata sull'illusione. Penso che sia tutto molto chiaro se avete approfondito davvero la questione.
10:12 Ed è possibile mentre viviamo su questa terra che non è britannica, o inglese britannica o francese o quello che volete ma è la nostra terra. Possiamo viverci in pace, ora? E questo non significa una società idealistica futura basata sulla bontà ma effettivamente nella nostra vita quotidiana, ora possiamo creare questa buona società? Questo significa avere la giusta relazione gli uni con gli altri. Una relazione non basata su immagini passate costruite dal pensiero ma una relazione in cui quello che accade veramente - in questa relazione di reazione essere consapevoli di quelle reazioni senza costruire da quelle reazioni varie forme di immagini che impediscono una reale relazione con gli altri, intima o impersonale che sia. E' possibile questo? Cioè: può la mente umana che è stata tanto condizionata per millenni può una mente così condizionata essere consapevole di sè stessa conoscere tutti i meandri e le complessità e le reazioni della mente umana che si basano sui sensi e divenendo consapevole di sè stessa apportare una profonda trasformazione, una mutazione in sè stessa? Questo è il vero problema. Spero che stiamo comunicando tra di noi. O sto andando troppo veloce?
13:02 Forse molti di noi non sono abituati a questo genere di pensiero o a questo tipo di spiegazione. Le spiegazioni non sono la realtà. Potete descrivere la montagna ma essere vicini alla montagna vederne effettivamente la bellezza, la solennità la maestosità, è del tutto diverso dalla descrizione di quella montagna. Ma la maggior parte di noi si accontenta di starsene in poltrona ad ascoltare qualcosa di romantico a proposito delle montagne, guardando dei quadri e così via. Ma noi veramente ci stiamo occupando non di montagne, ma della nostra vita reale di ogni giorno. Questa vita, che è ora una fatica penosa piena di sforzo, lotta, competizione, brutalità terrore - sapete tutto quello che succede nella nostra vita quotidiana - può essere trasformata? Non in un idealistico futuro quando l'ambiente sia completamente cambiato per poterlo fare, il che è impossibile. I regimi totalitari hanno provato a cambiare l'ambiente affermando che la mente umana può trasformarsi, ma si è dimostrata un'assurdità. Ci sono anche quelli che dicono che il condizionamento dell'uomo la condizione delle mente umana non si potrà mai cambiare che bisogna accettarla, conviverci, modificarla ..raffinarla e renderla molto più piacevole. Ma quello che stiamo dicendo è proprio il contrario di queste due cose e cioè che la mente umana può essere trasformata senza cadere in un altro condizionamento in un altro insieme di credi, di dogmi e tutte quelle assurdità ma portando realmente dentro sè stessi una qualità religiosa che è l'unico fattore in grado di creare unità fra tutti gli esseri umani. Tutte le organizzazioni hanno fallito e a quanto pare non riusciamo mai a vedere che tali organizzazioni non ce la potranno mai fare eppure siamo schiavi di queste organizzazioni, sono come droghe come il whisky e così via. Pensiamo che se potessimo organizzare, tutto sarebbe a posto.
16:35 Alcuni di voi hanno sentito questa storia che ho ripetuto spesso: Ci sono due amici che camminano per la strada e mentre camminano uno raccoglie qualcosa da terra, la guarda e cambia completamente espressione diventa luminoso, felice, e si mette l'oggetto in tasca. L'altro gli chiede, "Che cos'hai trovato?" "Come mai sei così felice?" "Oh!", risponde il primo, "Ho raccolto un pezzo di verità è una cosa talmente bella!". E subito l'altro gli fa: "Allora bisogna organizzarla!" Noi pensiamo che tramite le organizzazioni - ma, per quanto importanti patrocinate, piene di soldi, e così via o benedette da tutti i pezzi grossi del mondo tali organizzazioni non hanno mai prodotto l'unità della mente umana perché per la loro stessa struttura e natura non possono che disgregare, separare sono basate su qualche forma di idealismo o di fede e quindi sono essenzialmente distruttive non possono creare questa unità della mente, della mente umana che richiede amore, affetto, cura, attenzione, responsabilità. Spero che ci stiamo incontrando, vero? O sto parlando a me stesso?
18:34 Q: Posso farle una domanda?
18:36 K: Lo faremo dopodomani, signore. Se sarà ancora qui, se sarà ancora interessato.
18:49 Così la nostra domanda è, ed è sempre stata: Può la mente umana, la coscienza umana con tutto il suo contenuto di dolore, tristezza, ansia, solitudine senso di disperazione, desiderio di realizzazione, frustrazione tutta la lotta dell'uomo è quella la coscienza con tutte le sue immagini di Dio, sapete, tutto quanto. Può quella coscienza essere trasformata? Altrimenti saremo sempre fonte di separazione. Per favore, state attenti: saremo divisi, distruttivi, egocentrici sempre in guerra e con questa perenne divisione di nazionalità, razze, colore e tutto il resto. Allora, se siamo seri e profondamente interessati all'umanità all'uomo con tutti i suoi problemi economici, sociali, religiosi - e così via può questa mente essere cambiata completamente?
20:53 E chi vi parla dice che può, che deve essere cambiata. E allora nasce la domanda: In che modo può accadere? Ci vuole disciplina? Va bene? Stiamo comunicando? State seguendo? Non verbalmente, non intellettualmente ma diventando davvero consapevoli del proprio condizionamento di tutte le credenze, le esperienze, i dogmi sapete, tutta l'esistenza umana. Diventandone consapevoli vi chiedereste se sia possibile trasformare questo enorme passato, con tutta la conoscenza acquisita. Può essere trasformato? Dove c'è conoscenza sia passata che presente, acquisizione di conoscenza la conoscenza è sempre incompleta. Non esiste la conoscenza totale. Quindi insieme alla conoscenza c'è l'ignoranza. Vi prego di capirlo, è molto importante che lo comprendiate. Dato che la conoscenza non può mai essere completa la conoscenza sta quindi sempre con l'ignoranza. Parte della conoscenza fa parte dell'ignoranza. E quando contiamo completamente sulla conoscenza come mezzo di avanzamento, come mezzo di ascesa per l'uomo manteniamo anche l'ignoranza. Così c'è sempre questa lotta tra ignoranza e conoscenza.
23:28 E, dato che gli esseri umani vivono le loro vite nel passato tutta la loro vita è un movimento del passato. Se lo osservate da voi, potete vedere come viviamo nelle migliaia di ieri tutti i nostri ricordi, le nostre esperienze le nostre ferite, i fallimenti sapete, tutto il movimento del tempo, che è il passato. Può questo movimento giungere a una fine in modo che la mente sia fresca, giovane, viva, nuova? Ad un certo livello la conoscenza è necessaria. Se siete un medico dovete avere conoscenza ..un chirurgo deve avere conoscenza. Se siete un bravo falegname dovete avere un'ottima conoscenza del legno, degli utensili e così via. Ma la conoscenza è il risultato dell'esperienza accumulata da migliaia e migliaia di persone nei millenni. Quella conoscenza è immagazzinata nel nostro cervello fin dall'infanzia dalla genetica, ecc. ecc. E quella conoscenza, basata sull'esperienza, è memoria. Seguite? Tutto questo è molto semplice non è qualcosa di altamente intellettuale o altro. E il pensiero è il risultato di quel movimento della memoria E siccome la conoscenza sta sempre con l'ignoranza la nostra memoria è sempre limitata. E quindi il pensiero è sempre limitato. Il pensiero può immaginare di percepire o vedere o fare l'esperienza del senza limite, ma il pensiero in sè stesso è il risultato della conoscenza con la sua ignoranza e quindi è essenzialmente, fondamentalmente limitato frammentato, e non potrà mai concepire il tutto. Questo diventa molto semplice e chiaro se affrontate l'intera questione del pensiero la nostra intera natura, l'intera civilizzazione tutte le cattedrali, tutto ciò che vi è contenuto i riti, tutto quel circo, si basa tutto sul pensiero. Quindi il pensiero non può mai essere sacro Anche se può creare una immagine e chiamarla sacra ..ma quello che ha creato non è sacro perché il pensiero stesso è limitato. E noi siamo prigionieri nelle immagini create dal pensiero. Quindi il pensiero - per favore, seguite Il pensiero non potrà mai produrre una completa trasformazione della mente umana. Giusto? Perché tutto quello che il pensiero ha messo insieme come coscienza - ma, vi interessa tutto questo?
27:43 Pubblico: Continui, continui.

K:No?
27:46 Pubblico: Continui, continui, per favore.
27:50 K:Se non vi interessa non disturbatevi ad ascoltare perché questa è una cosa veramente molto, molto seria. Vi siete presi il disturbo di venire qui con questo brutto tempo e volete scoprire quello che chi vi parla sta cercando di dire perciò dovete ascoltare, dovete scoprire. Ed è proprio scoprendolo che potete provarlo. Non accettate nulla di quello che dice chi vi parla. Anche se siede in alto su un palco questo non gli dà alcuna autorità. Stiamo indagando l'intera natura dell'uomo e ci chiediamo se può essere trasformata. Perché il nostro modo di vivere è terribile, distruttivo senza significato: andare in ufficio o in fabbrica ogni giorno conoscete queste cose. Dopo aver superato gli esami scolastici o qualunque cosa sia, per il resto della vita andare in ufficio, e lottare, lottare, lottare. Così la vita diventa completamente priva di significato.
29:19 Stiamo dicendo: il pensiero ha creato un'architettura bellissima sia in oriente che in occidente. E le cose che sono state messe dentro le varie chiese - non arrabbiatevi, vi prego stiamo solo descrivendo il fatto. Non fate resistenza, guardatelo, ascoltate semplicemente e se non volete ascoltare tappatevi le orecchie o, se non volete essere maleducati, andate via in silenzio. Perché quello che stiamo dicendo è completamente contrario a tutto quello che avviene nel mondo. Noi stiamo chiedendo una rivoluzione psicologica il che significa la trasformazione della mente umana con tutto quello che il pensiero ci ha messo dentro.
30:42 Così stiamo dicendo che, qualunque cosa faccia, il pensiero essendo in se stesso parziale, limitato, ristretto basato sulla conoscenza, che sta sempre con l'ignoranza qualunque cosa il pensiero faccia può scrivere le più belle teorie romantiche, celestiali su Dio, teorie su quello che la società dovrebbe essere e così via, qualunque cosa faccia non può assolutamente produrre un cambiamento radicale. Ma il pensiero ha il suo proprio posto. Non potete andare a casa senza sapere, senza pensare. Se vi capitasse un'amnesia totale sareste perduti. Per cui il pensiero ha il suo giusto posto ma il pensiero non può portare questo cambiamento. Se per una volta lo vedete e lo ammettete, almeno intellettualmente allora che cosa bisogna fare? Capite la mia domanda?
32:14 Vi prego di capirlo molto profondamente altrimenti mancate l'intero punto. L'uomo ci ha provato, sia in oriente che in occidente facendo affidamento sul pensiero gli antichi greci, gli antichi indù e gli antichi cinesi hanno fatto affidamento sul pensiero dicendo che avrebbe aiutato l'uomo a cambiare, a far nascere una cultura diversa una società diversa ma il pensiero non ci è riuscito. Se ci si rende conto realmente, profondamente di questo fatto, che non è una teoria non è qualcosa a cui si arriva con discussioni attraverso opinioni opposte, ma è un fatto reale Allora la domanda successiva è: Qual è il fattore che porterà questo cambiamento? Se non è il pensiero, che cosa potrà farlo? Seguite? Se un bravo falegname ha un utensile che non serve più, lo butta via. Ma noi non lo facciamo. Noi ce lo teniamo. Sperando che, per qualche miracolo, funzionerà. Non lo gettiamo via e non abbiamo la capacità di guardare in un'altra direzione perché abbiamo paura che se il pensiero non è la soluzione di tutti i nostri problemi inclusi quelli politici, religiosi, economici se il pensiero non è la soluzione, e se dite "Va bene, lascerò da parte il pensiero perché il pensiero ha il suo posto" allora le nostre menti sono libere da questo strumento inutile che ha il suo posto e allora ha la capacità di guardare in altre direzioni. Mi chiedo se state seguendo tutto questo. Spero lo stiate facendo, e non solo ascoltando un mucchio di parole che considerate inutili e poi ve ne andate.
35:06 Allora cosa c'è? Se il pensiero non è lo strumento per l'azione giusta allora qual è lo strumento? - giusto? Siamo insieme in tutto questo? Che cosa dite? I nostri sensi costruiscono in parte la nostra intera mente, è ovvio. Ma noi usiamo i nostri sensi in modo parziale - giusto? Uno o due sensi sono molto svegli, molto sviluppati gli altri sono inattivi - giusto? Ed è possibile osservare con tutti i sensi non solo con uno o due ma con tutti i sensi pienamente svegli? Capite la domanda? Cioè, c'è un'osservazione che non è lo strumento del pensiero? State seguendo? Posso andare avanti su questo? Non per intrattenervi ma voi lo state facendo insieme a chi vi parla. Lo stiamo facendo insieme. Cioè lo stiamo facendo insieme con cura con attenzione, con affetto, con amore, insieme. Altrimenti non ha nessun significato. Voi accettate un mucchio di parole e ve ne andate via sarà solo cenere nelle vostre mani.
37:30 Allora, esiste un'osservazione non parziale, ma un osservare con tutti i sensi? Cioè, esiste un'osservazione senza il passato? I sensi non hanno passato, i sensi agiscono. Lo capite? E' una cosa meravigliosa. Sto scoprendo qualcosa io stesso. I sensi rispondono ad ogni sollecitazione e quando i sensi funzionano completamente allora c'è pura osservazione. Non è vero? Mi chiedo se lo vedete. E questa osservazione non è indotta dal pensiero. Giusto? In questa osservazione non c'è nessun centro da cui si osserva. C'è soltanto osservazione, pura e semplice senza tutta la pressione e il peso del passato. Giusto? Questo implica che si deve approfondire l'intera questione della disciplina, perché ci siamo abituati. Noi siamo abituati a fare degli sforzi Imparare è uno sforzo - una lingua o qualunque cosa - bisogna fare uno sforzo tremendo. C'è la possibilità di vivere - vi prego, ascoltate bene - cè la possibilità di vivere senza una sola ombra di sforzo? Chiedetevelo vi prego, trovate la risposta perché noi abbiamo fatto sforzi in ogni direzione ma non abbiamo creato una buona società in cui la gente possa vivere felicemente senza paura, senza terrore, senza incertezza seguite? - tutto quello che succede nel mondo d'oggi. E noi diciamo che con l'organizzazione sforzandoci di creare un'organizzazione, risolveremo le cose.
40:44 Noi mettiamo in dubbio l'intero movimento dello sforzo sforzo per raggiungere Dio, se c'è un Dio sforzo per elevarsi sforzo per avere una giusta responsabilità nella nostra relazione. E così lo sforzo implica l'azione della volontà. Seguite? Volontà è desiderio E ci sono molteplici forme di desiderio. E l'attività del desiderio deve creare sforzo. Se voglio un bel vestito devo fare uno sforzo. Se voglio essere "buono", tra virgolette devo fare uno sforzo per essere buono. Se voglio raggiungere Dio - non discuteremo di Dio - devo digiunare, rimanere celibe, prendere i voti bruciare interiormente, lottare, lottare, lottare faccio sforzi enormi per raggiungere l'ideale, il principio più alto. Noi mettiamo in questione questo sforzo perché stiamo dicendo che nella pura osservazione di cui vi ho un po' spiegato, non c'è nessuno sforzo c'è solo osservazione e azione. Mi chiedo se lo capite. Ne parlerò più in dettaglio fra poco.
43:08 E' per questo che bisogna capire l'intera natura del desiderio perché noi siamo guidati dal desiderio che si tratti di sesso, di ambizione sapete come stanno le cose il desiderio diventa la base della nostra esistenza. Così dobbiamo approfondire l'intera questione del desiderio. I monaci di tutto il mondo hanno detto: niente desiderio Se volete raggiungere Dio, il principio più alto il desiderio deve essere soppresso - conoscete queste cose. Guardate tutti i monaci del mondo sono esseri umani normali, hanno fatto voto di servire Dio e vi concentrano tutte le loro energie cioè il desiderio deve essere tenuto a bada soppresso o sublimato, ecc. ecc. Perciò bisogna indagare il desiderio. Osservare il desiderio, non controllare, reprimere o trasformare ma semplicemente osservare il desiderio. Lo capite? Pura osservazione del desiderio. In tutto questo, se lo approfondite bene il pensiero non c'entra affatto come abbiamo spiegato proprio adesso, spero. Devo ripeterlo di nuovo?
45:00 Stiamo dicendo che, poiché uno dei maggiori fattori della vita è il desiderio, bisogna capire che cos'è il desiderio e come domina le nostre vite - perché? Che si tratti di desiderio del paradiso o dell'illuminazione Che sia il desiderio di una casa e così via, sapete, desiderio. Come sorge il desiderio? Qual è la relazione - vi prego di seguire, lentamente lo approfondiremo bene Che relazione c'è tra i sensi e il desiderio? Capite la mia domanda? I sensi - vedere qualcosa in una vetrina un vestito, una camicia, qualunque cosa, un bel mobile una bella macchina - cioè: vista e desiderio. Capite la mia domanda? Qual è la relazione tra le due cose? Come fate a scoprirlo? Leggendo un libro? Andando da uno psicologo? Da un professore? Da un guru? Da qualcuno che vi dice "è così"? Come lo scoprirete? Perché noi siamo così dipendenti dalle spiegazioni di altri Giusto? Vogliamo che tutto ci venga detto. Chi vi parla rifiuta che gli venga detto qualcosa dai libri, dai professori da tutta la gerarchia del sapere. Allora, come si fa a scoprire? Se escludiamo tutto questo rimaniano con noi stessi. Come potete scoprire qual è la relazione fra l'attività dei sensi e il desiderio? O devono essere sempre insieme? Capite la mia domanda? State seguendo? Vi interessa tutto questo? Mio Dio! Vi prego di ricordare, se non vi dispiace che non vogliamo convertirvi a niente ..a nuovi aspetti del desiderio, a questo o quello, niente. Noi stiamo investigando insieme.
48:58 Se osservate molto da vicino il movimento del desiderio: Vedete qualcosa in vetrina un vestito, una camicia, dei pantaloni, qualunque cosa I sensi sono risvegliati da quella percezione dalla vista di quella camicia, di quel vestito - giusto? I sensi sono risvegliati. Poi voi toccate il tessuto c'è il contatto e poi la sensazione - giusto? Vi prego di seguire passo per passo. Vista, contatto, sensazione. Giusto? Poi - osservatelo bene, lo vedrete da voi Poi viene il pensiero che crea un'immagine e dice quanto sarebbe bello indossare quella camicia blu. Giusto? Così, quando il pensiero crea l'immagine di voi con quell'abito il vestito, e creando l'immagine di voi con quel vestito e di come vi starebbe bene, ha inizio il desiderio. State seguendo? Vi prego, è molto interessante se lo approfondite bene. Vista, contatto, sensazione, è perfettamente normale, è così. Poi arriva il pensiero e crea l'immagine di voi seduto alla guida della macchina con l'ebbrezza della velocità e tutto il resto Voi avete creato l'immagine. Perciò, quando il pensiero domina i sensi e crea l'immagine, allora comincia il desiderio.
51:37 La domanda successiva è: se le cose stanno così la domanda successiva è: perché il pensiero crea l'immagine? Capite? Va benissimo guardare una bella macchina ammirarla, toccarla, provare sensazioni. Poi si intromette il pensiero di voi che sedete al volante e la guidate. Sperando che si tratti di una macchina veloce nonostante i problemi energetici! Così il pensiero ha creato questo. Se lo si comprende, non a parole, non intellettualmente ma effettivamente, allora il pensiero non ha alcuna relazione con la sensazione - lo capite? Mi chiedo se lo vedete. Perciò, non si tratta di fare uno sforzo per disciplinare il desiderio per reprimerlo per trasformare il desiderio. Perché noi siamo abituati, allenati a fare sforzi - c'è il desiderio giusto, quello sbagliato, il desiderio nobile, quello ignobile secondo lo schema delle varie culture culture che sono costruite dal pensiero - giusto?
53:22 La disciplina, allora ha un significato completamente diverso. Disciplina ora significa controllo - giusto? Lottare per diventare quello che ci viene imposto vittoriano o moderno, permissivo o non permissivo disciplinarci per diventare qualcosa controllarci - seguite? Tutto questo si basa su uno sforzo per essere, per divenire per ottenere - psicologicamente, intendiamo. Perciò, quando capite la natura del desiderio che posto ha lo sforzo? Capite? Lo sforzo psicologico. Che posto ha la disciplina? In realtà, disciplina significa imparare Deriva dalla parola discepolo. Colui che vuole imparare dall'insegnante - imparare. Il significato vero è imparare. Noi abbiamo imparato. Capite? Noi abbiamo imparato insieme la natura del desiderio. Allora, dov'è tutto il movimento di una cultura che parla di disciplina? Che significa conformarsi, imitare, paragonare - mi seguite? Tutto questo è implicito nella disciplina e c'è anche molto di più naturalmente.
55:28 Allora, è possibile vivere una vita quotidiana senza un solo sforzo? Capite? Senza alcun senso di controllo. Attenzione, questo è molto pericoloso specialmente in una società permissiva. Non vogliamo sostenere la permissività o il suo opposto. Stiamo esaminando l'intera struttura della mente umana che è stata allenata a controllarsi e la reazione è lasciarsi andare, fare quello che si vuole, fare tutto quello che volete. Al contrario, stiamo dicendo: comprendete, guardate, osservate siate consapevoli della vostra intera esistenza, non solo di una parte essere permissivi quando avete vent'anni. Dall'inizio della vita fino alla fine, guardatelo perché tutte le religioni organizzate con i loro dogmi ecc., hanno sempre preteso questo, la disciplina per servire Dio, disciplina e sforzo. Non potete sforzarvi di amare - no? Il pensiero può fare uno sforzo e dire "Cercherò di amare" ma questo non è amore, è ancora un movimento del pensiero basato sulla conoscenza con la relativa ignoranza e il pensiero non potrà mai avere quella qualità d'amore che è totale.
57:46 Quindi stiamo dicendo che la condizione umana che è la coscienza umana non solo la coscienza individuale, particolare quella coscienza fa parte della totalità della coscienza. Mi domando se lo vedete. La vostra coscienza - vivendo in una città o in un paesino, vivendo con un marito moglie, ragazza o ragazzo, quella piccola coscienza con tutti i suoi problemi, che viviate in una comunità felice o non in comunità, che viviate felicemente con vostra moglie, o ragazza o altro "felicemente" tra virgolette, quella piccola particolare coscienza è la coscienza di tutta l'umanità perché sono tutte piccole particolari coscienze. Mi domando se lo capite. Così la vostra coscienza non è separata. So che a ognuno piace pensare di essere del tutto speciale Ma la nostra coscienza con il suo contenuto è costruita dal pensiero - giusto? Il pensiero ha costruito questa coscienza limitata. Ora, osserviamo questa coscienza comunque limitata osserviamo la sua attività senza alcuna direzione osserviamola soltanto senza scegliere: "Tengo questo e lascio perdere quest'altro" Limitiamoci ad osservare l'intero contenuto. Quando osservate in questo modo significa che non c'è osservatore, che è il passato e allora quella coscienza non ha alcun centro. Mi domando se lo vedete. La nostra coscienza adesso è egocentrica - giusto? Io e le mie attività, io e i miei problemi, io e il mio lavoro io e mia moglie, io e la mia seconda moglie, l'altra ragazza io e - così via, così via, così via. Questa coscienza è il movimento del pensiero. Il pensiero ha introdotto in questa coscienza varie attività credenze, dogmi, riti - da un lato - sapete tutto quello che avviene sotto il nome di religione e poi ci sono gli affari, le relazioni personali dolore, sofferenza, pena, ansia, senso di colpa conoscete queste cose - tutto questo è la nostra coscienza. E quella è la coscienza della gente che vive in Russia, in India, in Cina o in America. Perciò, se ci rendiamo conto che siamo parte dell'intera umanità e non inglesi, britannici, seguite? tutto questo se ne va. E allora diventiamo straordinariamente responsabili Non della mia piccola famiglia, ma di tutti gli esseri umani. Dopo tutto questo è amore, non è così? Sentirsi completamente responsabili dei miei figli, che devono ricevere una buona educazione e non essere condizionati a un particolare punto di vista britannico.. o francese russo, o totalitario, o quello che sia devono essere educati in modo che diventino esseri umani religiosi. Perché in quella religione c'è unità che non ha bisogno di essere organizzata. Una giusta educazione implica un senso di libertà dalla paura, dalla tremenda ansia di successo, e così via. Non è il momento di parlare della giusta educazione.
1:03:13 Così, quando si sente di rappresentare tutta l'umanità allora si diventa straordinariamente responsabili per tutta l'umanità, perciò non ci saranno più guerre. Oh, voi non lo vedete! Non ci saranno più nazionalità. E' una realtà, capite, questa non è una teoria quando sentite che la vostra coscienza è il resto dell'umanità - perché tutti soffrono, in India come voi qui, in America, e così via, così via. La nostra coscienza è la coscienza dell'umanità e liberando quella coscienza dai suoi contenuti noi siamo responsabili verso il tutto. Questa è sostanzialmente la natura dell'amore e della compassione.
1:04:34 Ci incontreremo dopodomani. Invece dei dialoghi e discussioni che abbiamo provato a fare dappertutto in momenti diversi abbiamo pensato che sarebbe una buona idea sentire le vostre domande. Potete fare qualsiasi domanda noi cercheremo di rispondere a ciascuna. Martedì mattina.