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BR83DSS2.0 - Intelligenza suprema è non avere illusioni
Dialogo a Brockwood Park School
Brockwood Park, Inghilterra
16 ottobre 1983



0:27 K: Di che cosa vogliamo parlare?
0:33 Q: Negli ultimi discorsi abbiamo parlato della questione dell'intelligenza e di come portare intelligenza nella nostra vita in modo che l'intelligenza operi nella nostra vita. Chiedo se possiamo continuare da lì.
0:55 K: Va bene. Altre domande?
0:59 Q: Quando e perché un essere umano si chiede che cos'è l'intelligenza? A questo proposito.
1:06 K: Perché ci chiediamo
1:08 Q: E quando.
1:10 K: Quando ci chiediamo che cos'è l'intelligenza.
1:12 Q: In modo genuino.

K: Sì. Altre domande?
1:17 Q: Qual è lo scopo del "morning meeting"? (incontro mattutino di silenzio)
1:26 K: Oh, signore! (risate) Qualcun altro?
1:35 Q: Perché lei tiene questi discorsi?
1:41 K: Perché tengo questi discorsi.

Q: Sì. (risate)
1:45 K: Preferisci che stia zitto? (risate)
1:54 Q: No. Ha qualche scopo nel tenere questi discorsi?
2:03 K: Perché io parlo? Veramente - no, non devo entrarci (risate) Basta così?
2:21 Q: Come fa a sapere tutte le cose di cui parla?
2:30 Q: Come si fa a sapere quando si sta diventando intelligenti?
2:37 K: Sì' - come faccio a sapere tutto quello di cui parlo. Non dai libri non da altre persone. I libri antichi, o quelli moderni, la filosofia moderna, e così via. Vi spiegherò tutto più tardi, strada facendo. D'accordo? Altre domande?
3:13 Q: Come si fa a sapere quando si comincia ad avere l'intelligenza a diventare intelligenti?
3:20 K: Come si fa a sapere che cos'è l'intelligenza.
3:24 Q: No, dentro di noi, quando si comincia a diventare più intelligenti.
3:31 Q: Come puoi dire che stai diventando intelligente?
3:34 K: Lo scopriremo fra poco. L'altro giorno stavamo viaggiando un paio di settimane fa, lungo la costa del Pacifico in California. Era una bella mattina. Aveva piovuto e di solito in California non piove in questo periodo dell'anno, era proprio una mattina stupenda. Non c'era nemmeno una nuvola in cielo. E l'oceano era blu, azzurro, calmo, come un immenso lago. Non era di quel blu scuro del Mediterraneo ma era di un blu chiaro, il sole cominciava a sfiorarlo creando una grande luce sul mare. E sulla nostra macchina - guidata da Mrs. Zimbalist - era una bella macchina, e sul paraurti c'era un adesivo. Su cui c'era scritto: "Metti in dubbio l'autorità". Così noi stamattina metteremo in dubbio l'autorità. (risate) E mettendo in dubbio l'autorità scopriremo per conto nostro comprendendo il complesso problema dell'autorità cominceremo a vedere da noi che cos'è l'intelligenza. Perché seguiamo qualcuno, perché accettiamo, perché obbediamo se autorità e accettazione dell'autorità portano all'intelligenza. Ne parleremo insieme. Va bene? Bene. Voi mettete in dubbio l'autorità? Sapete che cosa significa questa parola? Non entreremo nel significato della parola, nella sua etimologia ma ci occuperemo dell'autorità. Ci sono vari tipi di autorità. Giusto? L'autorità del governo, anche se si tratta di un pessimo governo l'autorità dei governi totalitari l'autorità del poliziotto l'autorità di un avvocato, quella di un giudice l'autorità del Papa, quella di un prete. Giusto? Sono tutte esterne, fuori dalla pelle. Ma interiormente, dentro la pelle c'è l'autorità dell'esperienza della propria esperienza, delle proprie convinzioni. Giusto? State seguendo tutto questo? L'autorità delle proprie opinioni l'autorità delle proprie convinzioni sono convinto di essere un grand'uomo - questo diventa l'autorità. Sono convinto di essere un buon poeta mentre potrei essere un poeta da strapazzo, ma sono convinto. Sono convinto di tantissime cose. Così l'esperienza e la conoscenza, diventano fonti di autorità. Giusto? State seguendo? Perché stiamo esaminando un problema molto complesso il problema dell'autorità. L'autorità dei genitori l'autorità della tradizione l'autorità della maggioranza degli elettori. Giusto? L'autorità dello specialista l'autorità dello scienziato - ce ne sono parecchi qui l'autorità della Bibbia e dei cosiddetti testi sacri indiani e così via - il Corano; sapete che cos'è il Corano la Bibbia dell'Islam, del mondo islamico, di Maometto li accettano completamente, obbediscono. Ci sono moltissime forme di autorità. Giusto? Ora, che cosa mettete in dubbio quando mettete in questione l'autorità, che cosa contestate? L'autorità delle regole l'autorità degli educatori che vi parlano, che vi informano? Ora, per favore, discutetene con me perché indagando molto attentamente, passo per passo andrò sempre più a fondo nella questione e voi comincerete a risvegliare la vostra stessa intelligenza. Capite? La vostra stessa percezione, il vostro modo guardare le cose con intelligenza, senza autorità. E' chiaro? Sono stato chiaro?
10:39 Voi siete chiari?

Q: Sì.

K: Bene! Siete sicuri? L'autorità che c'è fuori di noi la legge, i governi, la maggioranza che vota per un primo ministro l'autorità del poliziotto, l'autorità di un avvocato l'autorità di un chirurgo gli scienziati che stanno costruendo la bomba nucleare l'autorità degli stati totalitari, e così via - esteriormente. E dentro di noi, dico: "Io so" e quello diventa l'autorità. Oppure sono convinto, sono certo che la mia opinione sia giusta. Sono sicuro che la mia esperienza mi dica che cosa fare. Questo diventa l'autorità. Oppure pratico una certa disciplina e quella è diventata la mia autorità. Capite? Perciò, noi metteremo in dubbio tutto questo. L'esterno e l'interiore l'ambiente e il regno psicologico. Chiaro? Ora, andiamo avanti. Noi lo metteremo in dubbio, senza dire che è giusto o sbagliato ma indagheremo, metteremo in dubbio, in questione. Cominciamo. L'autorità del poliziotto. Giusto? La mettete in questione?
13:04 Q: Non è necessaria?

K: Ma prima chieditelo. Non accettare, non dire che è necessaria. Vedi, hai già accettato l'autorità.
13:20 Q: Sì. Sì, ma non è che possiamo fare molto al riguardo.
13:24 K: No, non puoi farci niente.
13:26 Q: Noi non vogliamo quel tipo di autorità. Ma non si può

K: Non volete quel tipo di autorità?
13:34 Vediamo: in Francia sono abituato a guidare sulla destra poi vengo qui, sono abituato a guidare a destra in Francia, in Austria, ecc. e quando vengo qui faccio lo stesso. Giusto? Guido sulla destra e provocherò degli incidenti. Giusto? Perciò il poliziotto mi dice: "Ehi torni indietro stia sulla sinistra". Se io continuo a tenere la destra mi darà la multa. Quindi io accetto l'autorità di un poliziotto che mi dice "Lei sta guidando sulla corsia sbagliata, tenga la sinistra" perché qui si usa così, è la legge di questo paese. Giusto?
14:39 Q: Questo è del tutto sensato.

K: Questo è molto sensato - certo. Poi c'è l'autorità dei governi. Questo è molto più complicato. L'autorità del governo vi dice che dovete fare il servizio militare. In Europa dovete fare il servizio militare per due anni per fortuna le donne no. In Svizzera, in Francia, in tutti i paesi europei dovete fare il servizio militare per due anni. Accettate quell'autorità?
15:37 Q: Se non lo fai, che cosa

K: No, pensaci
15:41 guardalo attentamente. Dicono: "Dobbiamo proteggere il nostro paese". Giusto? In caso di guerra siamo preparati a combattere il nemico. Non avete mai sentito la frase di quel generale: "Abbiamo incontrato il nemico, siamo noi". Non avete mai sentito questa frase? L'avete capita? Abbiamo incontrato il nemico, siamo noi. Noi siamo i nostri stessi nemici. Scusate! Perciò, scoprite. Il governo dice - tutti i governi anche il più inefficiente, dice "Tu devi combattere per il paese". C'è una tremenda autorità. Giusto? Qual è la vostra risposta?
17:07 Q: Se io fossi in quella situazione se fossi un cittadino svizzero e mi imponessero di fare il militare, io non lo farei.
17:17 K: E allora andresti in prigione.

Q: No, andrei in un altro paese.
17:21 K: Ah! Non te lo permetterebbero.

Q: Il modo c'è.
17:26 K: Oh, sì.
17:28 Ma non potresti più tornare nel tuo paese.
17:30 Q: Sì.
17:32 K: Conosco molte persone che hanno fatto così. Ma non possono più tornare nel loro paese. E' questa la risposta? Mettete in dubbio quello che state dicendo.
17:51 Q: Forse, per certi versi, è così.
17:55 K: Ho detto di mettere in dubbio, signore. Chiedetevi che cosa fareste quando un governo vi dice che siete coscritti, contingentati, come dicono in America - qui si usa la parola coscritti - e siete chiamati sotto le armi. E' l'autorità suprema. La contestate?
18:34 Q: Per contestare, lei intende dire da dove viene l'autorità?
18:37 K: No. Il governo dice che tu devi.
18:41 Q: OK, che cosa intende esattamente per contestare?
18:44 K: Intendo che stiamo mettendo in dubbio l'autorità - capisce?
18:51 Q: Non è chiaro, io non capisco.
18:55 K: L'ho spiegato, signore, no? Vi ho parlato di quell'adesivo in California che diceva "Metti in dubbio l'autorità". Questo vuol dire: accettate l'autorità? Dove accettate l'autorità dove disconoscete l'autorità? Giusto? Ora, il governo ti dice, dato che sei un giovane uomo o lo sarai a 18, 19, 20 anni ti dice che devi fare il militare per due anni. E ti danno altre alternative, che sono piuttosto noiose ma quando c'è una guerra, tutti i ragazzi di una certa età e gli uomini giovani vengono coscritti. Quella è l'autorità del governo. Voi mettete in dubbio quell'autorità?
19:59 Q: Sì, ma che cosa si può fare?
20:01 K: Lo scoprirete Lo scopriremo. Ma la prima domanda è: che cosa farete quando qualcuno il governo, vi chiederà di fare il militare? Questo è un problema molto complesso, non so se riuscite a vederlo. Loro dicono: "Dobbiamo proteggere il nostro paese". Giusto? Giusto? E allora dovete chiedervi: che cos'è il nostro paese?
20:41 Q: E' tutto quello che c'è intorno a noi, la nostra lingua
20:43 K: E questo che significa?

Q: Quello a cui siamo abituati.
20:46 K: Facciamo un esempio, l'Inghilterra vi dice il governo britannico vi dice che stiamo per essere attaccati da qualcuno e voi dovete essere pronti a usare delle armi, e combattere. Ora, qual è la vostra risposta? Poveretti!
21:21 Q: Probabilmente non vorrei farlo.

K: Probabilmente non vorresti farlo. E loro - se foste in Russia o in altri paesi vi fucilano. Oppure vi chiedono per quale ragione non volete farlo.
21:41 Q: Perché non vogliamo uccidere un altro uomo. Non vogliamo uccidere un altro essere umano.
21:46 K: E' questa la tua convinzione?
21:50 Q: No, io penso

K: Attento. Sto facendo una domanda. Lui dice che non vuole uccidere un altro essere umano è la vostra convinzione? E' la vostra religione? Anche i vostri genitori sono religiosi in questo modo? Ti fanno tutte queste domande, ragazzo, non me le sto inventando.
22:13 Q: Che senso ha uccidere qualcuno?
22:18 K: Che senso ha uccidere la gente? Lo hanno fatto per 5000 anni e più. Lo hanno fatto i Greci, gli Egizi i Sumeri e i Babilonesi, ecc. ecc. ecc. I grandi imperi si formavano così, uccidendo la gente. L'impero britannico, che è durato 150 anni non come l'impero persiano, o quello greco, o quello egizio la civiltà egizia è durata 3000 anni, indisturbata. Quindi, la gente ha continuato ad uccidere per gli ultimi 5000 anni e più. Allora, qual è la vostra risposta?
23:27 Q: Forse si può fare semplicemente il servizio militare Forse si può fare il militare ma senza pensare di farlo per il proprio paese e senza Perchè se si protesta, il fatto stesso di protestare in un certo senso diventa il tuo credo, il tuo fuoco.
23:49 K: Allora diventi un soldato e sei pronto ad uccidere.
23:55 Q: No.

K: Ha detto così. Lui ha detto che potresti fare il soldato. Questo significa che sei pronto a uccidere per il tuo paese. Giusto? Aspetta, aspetta, andiamo piano. Che cos'è il tuo paese, che cosa intendi per tuo paese? Stiamo mettendo in dubbio tutto, capisci? Che cosa intendi per il tuo paese?
24:25 Q: E' l'uso americano, si fa così.
24:30 Q: Voglio dire, non ci vai con senso patriottico ma se non ci vai magari ti mettono in prigione.
24:37 K: Lo so. Non ci vai per patriottismo, non ci vai per ragioni personali ma ucciderai delle persone.
24:48 Q: Cerchiamo di non farlo, non uccidiamo nessuno, portiamo solo delle armi. (risate)
24:58 K: E loro ti uccidono. Va bene. Conosco un tale che dovette arruolarsi, vi fu costretto e quando l'ufficiale gli disse: "Dobbiamo andare al fronte" lui, questo mio amico, disse: "Va bene, ma quando saremo al fronte, siccome lei è l'ufficiale per prima cosa sparerò a lei, .per avermi costretto in questa situazione". E allora dissero che era pazzo lo fecero esaminare da psicologi e psichiatri ma lui continuò a ripetere la stessa cosa e così lo rimandarono a casa. (risate) Ma voi non fate questi trucchi. Capite, lo stiamo mettendo in dubbio - ma voi non lo fate. Il governo indiano può impormi per fortuna non può più farlo, sono troppo vecchio ma, essendo indiano, mi chiamarono e mi dissero che dovevo fare il militare per proteggere il mio paese. Io contestai e chiesi: "Che cos'è il mio paese che cosa intendete per mio paese?" Giusto? Contestatelo! Chi dice che è il mio paese?
26:35 Q: Sì, ma loro non ascolteranno.
26:39 K: Io lo domando a me stesso, dimentica quello che dice il governo.
26:42 Q: Che cosa intende per il suo paese?
26:44 K: E' quello che sto chiedendo a voi. (risate)
26:47 Q: Il paese dove uno è nato si suppone sia il suo paese.
26:50 K: Dove sei nato.
26:52 Q: Sì, si suppone che quello sia il tuo paese.
26:54 K: Si suppone che quello sia il mio paese. Perché dico che è il mio paese?
26:59 Q: Perché sei vissuto lì e
27:00 K: Sì, e allora dici che è il tuo paese. E io dico che è il mio paese. Giusto? Perché diciamo così? Perché gli adulti lo dicono e anche i giovani lo dicono è stata la tradizione di migliaia di anni - è il mio paese lo devo proteggere, è il tuo paese, devi proteggerlo ammazziamoci a vicenda!
27:28 Q: Perché lo vogliono possedere e se quel possesso viene minacciato da un altro paese che vuole conquistarlo per sè allora ovviamente devono combattere per salvaguardarlo.
27:41 K: Lo so. Quindi sei disposto a uccidere per il tuo

Q: No.
27:46 Q: Se un altro paese, la Russia
27:51 se c'è una guerra e loro prendono il nostro paese
27:57 K: Come ti chiami?

Q: Tessa.
28:01 K: Sasha?

Q: Tessa.

K: Ah, Tessa! (risate)
28:22 Non state seguendo passo per passo. Che cos'è il mio paese? Perché il mondo la terra è stata divisa nel mio paese, il tuo paese - perché?
28:40 Q: E' sempre così: - è il mio libro, non è il tuo.
28:45 K: No. Avanti, mettete in dubbio tutto questo, Perché? Perché gli esseri umani per migliaia di anni hanno detto questo è il mio paese e quello è il tuo.
29:01 Q: Ma, noi

K: Perché?
29:02 Perché?

Q: OK. Lei ha la pelle scura, io ho la pelle chiara lei parla una certa lingua, io ne parlo un'altra intorno a me ci sono persone che parlano la stessa lingua intorno a lei le persone parlano la sua lingua e sono simili a lei. Quello è il suo paese e io sono nel mio paese.
29:20 K: Perché lo abbiamo fatto?

Q: Perché sembriamo diversi.
29:24 La lingua.

K: Va bene.
29:26 No. Ma siamo diversi?
29:28 Q: No, è solo che ti fanno paura

K: Rispondimi. Io sono nero

Q: In superficie, sì.
29:35 K: e tu sei rosa o blu. (risate) Scusate. Io sono nero e tu sei rosa, o bianco, o quello che vuoi. Ora, per questa ragione noi ci combattiamo?
29:56 Q: Sì, e tu ci credi

K: No, no, vai piano. Tu uccidi me e io uccido te perché io sono nero e tu sei quasi bianco - perché?
30:11 Q: Perché

K: No, mettilo in dubbio! Non rispondere, mettilo in dubbio prima.
30:20 Q: Io non credo quando dico che questo libro è mio ed è molto prezioso se il mio amico dice che è suo io lo uccido per il mio libro.
30:37 K: Sì.
30:38 Q: Non penso che sia perché lui è nero e io sono bianco.
30:43 K: Esattamente. E allora che cosa ne dite? Avanti. Perché facciamo così?

Q: Perché
30:52 K: Chieditelo, io lo chiedo a te, tu non te lo domandi.
31:06 Q: Non è una reazione naturale voler possedere qualcosa?
31:10 K: Sì, è una reazione naturale. Da dove comincia, quando comincia? Attenti, chiedetevelo, chiedetevelo non accettate nulla come naturale, non dite "è naturale", non fissatevi. Chiedetevi perché è naturale.

Q: Non credo che un bambino
31:28 K: Ecco, cominciamo dal bambino. (risate)
31:35 Giusto, cominciamo dal bambino piccolo. Gli date un giocattolo e lui se lo tiene. Giusto? Arriva un altro bambino e glielo porta via Vero? Non lo avete mai visto? Dunque comincia da lì. Il mio e il tuo, e la storia comincia.
31:58 Q: Ti fa sentire sicuro ti senti minacciato quando qualcuno lo vuole e allora tu

K: Esattamente. Perciò sto dicendo che lo costruiamo gradualmente crescendo questo è mio e quello è tuo. Io mi voglio tenere il mio e tu il tuo. Che cosa significa tutto questo? Chiedetevelo. Io dico che questo è il mio paese e tu dici che quello è il tuo. Chiedetevi perché la gente dice così.
32:43 Q: Forse con la ripetizione e l'educazione, vediamo che uno ha
32:47 K: Certo, attraverso l'educazione, la storia, la propaganda attraverso queste cose si arriva ad essere tanto condizionati da dire. "Questo è il mio paese e quello è il tuo".
33:00 Q: Forse perché
33:02 K: Chieditelo. Mettilo in dubbio, prima.
33:08 Q: Non è una questione di sicurezza?

K: Sicurezza. Ora, capite quello che ha detto Mr. Smith: è una questione di sicurezza. Mi sento sicuro con la mia famiglia - giusto? mio padre, mio fratello, mia sorella, mia zia sento che mi proteggeranno, sono parte di me - la famiglia. Poi la ampliamo: la comunità - giusto? ampliamo ancora di più: la nazione. Giusto? Mi identifico prima con la famiglia poi con la comunità, con la società e poi con la nazione - "Io sono inglese". Giusto? Questo significa che mi sento sicuro. Giusto? Giusto? Siamo d'accordo su questo? Siete davvero sicuri? Mi sento sicuro quando dico che sono inglese e il francese dice: "Sono francese". E' completamente sicuro: la lingua, gli usi, la tradizione l'approccio intellettuale, ecc. ecc. i francesi, gli inglesi, e i tedeschi dicono la stessa cosa. Giusto? Cioè, tutti vogliono la sicurezza, tutti quanti. Giusto? D'accordo? Ve lo state chiedendo: tutti vogliono la sicurezza.
34:56 Q: Sono disposti a uccidere per questo.

K: Proprio così.
35:00 Così tutti dicono: questa è la mia sicurezza e quella è la tua, perciò dobbiamo combatterci. E questo che cosa significa?
35:12 Q: Ma allora la tua vita è minacciata, perciò
35:15 K: Sì. Perciò non c'è sicurezza. Giusto? Prima guardatelo bene.
35:22 Q: Allora la tua sicurezza è completamente psicologica.
35:26 K: Esatto. Esatto.
35:27 Q: Non ha niente a che fare con quello che accade veramente.
35:30 K: Giustissimo. Così, ora, non avete forse imparato qualcosa non siete diventati più intelligenti? Giusto? Voi vedete qualcosa. Cioè, io cerco la sicurezza nella mia nazione, voi nella vostra e ci combatteremo a vicenda per essere sicuri. E i governi ci sfruttano, la gente ci sfrutta per questa ragione. Quindi non c'è nessuna sicurezza finché ci sono le nazionalità.
36:17 Q: Che cosa possiamo farci?

K: Aspetta, cara.
36:25 Q: Ma noi insistiamo a dire che c'è sicurezza nella nazione.
36:28 K: No, prima vedi che dubitando siamo arrivati a questo punto che quando cerchiamo di trovare sicurezza nella famiglia nella comunità, e così via, nella nazione e anche voi la cercate a modo vostro - nella nazione ma poi ci si combatte e ci si uccide la sicurezza viene negata a tutt'e due. Giusto? Quindi, nelle nazionalità non c'è sicurezza.
37:03 Q: Ma come facciamo a vederlo veramente? Che non c'è sicurezza in

K: E' ovvio.
37:12 Q: Non si può fare nulla se tutti la pensano così.
37:16 K: La stragrande maggioranza, il 99,9 percento dice "Sì, dobbiamo ucciderci a vicenda per essere sicuri".
37:26 Q: Ma questo è solo

Q: OK.
37:29 Se è così

K: Non è OK. (risate)
37:32 Q: No. Posso dire una cosa? Se è così ovvio, perché non cambiamo davvero? Dopo questi discorsi ho parlato con studenti e insegnanti e sono confusi come sempre. Se è davvero ovvio che non c'è sicurezza nel mio credo nel mio paese e cosi via.
37:50 K: Un momento, il mio paese. E' un'illusione, non è così?
37:58 Q: Lei intende che non è reale.

K: No. Non esiste. Io voglio sicurezza e tu vuoi sicurezza e diciamo che la sicurezza si trova nella mia nazione e la tua sicurezza si trova nella tua nazione e ci ammazziamo l'uno con l'altro. Giusto? Le Nazioni Unite sono così. Giusto? Quindi, non c'è sicurezza nelle nazionalità. Giusto?
38:42 Q: Noi lo vediamo, ma questo non cambia le cose dopo il discorso, rimane lo stesso, è il mio paese. Ho visto che non è una sicurezza, ma è sempre qui.
38:56 K: Come?
38:59 Q: Dice che le cose non cambiano pur sapendo che
39:02 K: Cambia tu. Non ti preoccupare del resto. Diventate intelligenti voi. Stiamo parlando di intelligenza. Quando vedete da voi che non c'è sicurezza nelle nazionalità quella stessa percezione è intelligenza.
39:24 Giusto?

Q: Ma lui sta dicendo che lo ha visto solo parzialmente e che quando se ne va la cosa continua.
39:31 K: E allora non l'hai visto. Sii semplice così. Se non lo vedi, non dire che è parziale. E' come un gruppo di ciechi che guardano un elefante.
39:51 Q: Perché diciamo tutti che lo vediamo?

K: E allora non siate nazionalisti.
40:01 Questa è intelligenza. Giusto?
40:06 Q: Io non so che cosa sia l'intelligenza.
40:09 K: Spiegateglielo, qualcuno lo spieghi.
40:12 Q: Qualcuno mi dica che cos'è l'intelligenza. Qualcuno.
40:16 Q: Lui l'ha già detto

Q: No. Ho già sentito quello che dice lui ora voglio sentire quello che qualcuno qui ha da dire.
40:23 Q: Intendi l'esatta definizione o
40:25 Q: No, l'intelligenza, che cos'è per voi?
40:27 Q: Per me? Vuoi dire - ma, io credo a quello che dice lui. (risate)
40:44 Q: No, qualcuno potrebbe spiegare
40:48 Q: Direi che è un'azione non contraddittoria
40:52 l'intelligenza deve essere completa, non può essere frammentata non dici qualcosa e poi fai completamente l'opposto.
41:02 Q: Ma tu vivi veramente così?

Q: No.
41:05 Q: E allora è solo un mucchio di parole.

Q: Sì.
41:09 Q: Ma, non farlo diventare così complicato, perché
41:12 Krishnaji sta solo parlando del nazionalismo e dice che se lasci cadere il nazionalismo, cominci a essere intelligente è l'inizio dell'intelligenza.
41:27 Q: Sì, noi parliamo sempre di questa intelligenza vogliamo vivere con intelligenza, ma non lo facciamo mai. Lasciamo questa stanza e

K: Dipende da te.

Q: Noi lo facciamo.

Q: Lo facciamo davvero? Lo fate?
41:38 Q: Tu lo stai facendo?

Q: No, io no.
41:41 Q: Da ora in poi fallo.
41:44 Q: E' chiaro che tutti qui sappiamo come vanno le cose
41:50 siamo abbastanza intelligenti, penso eppure vediamo che c'è confusione nella scuola. Voglio dire, è bello stare qui, ma ci sono esattamente gli stessi problemi come dovunque nel mondo.
42:02 Q: Si può capirlo, ma è difficile farlo veramente.
42:07 K: Capite, io sono vissuto in India e credo, sono convinto che la mia sicurezza sia in India e voi in Pakistan, vicinissimi, siete convinti che la vostra sicurezza stia in Pakistan e ci combattiamo a vicenda per la nostra sicurezza. Giusto? Ci uccidiamo a vicenda. Non avete nessuna sicurezza quando uccidete me e io non ho nessuna sicurezza se uccido voi. E' talmente ovvio. Giusto? Che cosa stiamo Questa è intelligenza.
42:51 Q: Ma, vede, c'è ancora questo blocco. Io non lo vedo veramente.

Q: Ken, tu sei nazionalista? O stai parlando di qualcosa di più sottile che noi
43:01 Q: Forse, non lo so. Lo posso vedere in superficie, sì, credere nel nazionalismo non dà sicurezza, ma

K: Va bene, lasciamo stare il nazionalismo.
43:11 Q: Ma c'è ancora qualcosa
43:14 io credo di dover sentire qualcosa per vederlo veramente.
43:17 Capisce quello che voglio dire?

K: Oh sì, capisco quello che intendi.
43:21 La gente si sente molto patriottica, non è vero? Se questo paese viene attaccato, o durante la guerra nelle Falklands la gente era tremendamente eccitata, patriottica. E per questa ragione va e uccide qualcuno.
43:44 Q: Siamo così meschini.
43:47 K: Come?

Q: Niente.
43:55 K: Prendiamo un altro esempio, forse potrà spiegarlo meglio.
44:01 Q: Ma se non vede questo, riuscirà a vedere? Se non vede questo come intelligenza, cosa può vedere? (risate)
44:19 K: Ti sta insultando! (risate)

Q: Non è mia intenzione.
44:28 K: Lei dice che se non riesci a vedere questo, che diavolo puoi vedere!?
44:37 Prendiamo qualcosa d'altro. Stiamo contestando l'autorità. Nel cristianesimo - non sto condannando il cristianesimo sto solo esaminando; nel cristiane- simo credo e fede sono essenziali. Giusto? Perché hanno reso il credo e la fede così importanti?
45:06 Q: Se vivo secondo il credo cristiano dopo la morte vivrò in eterno.
45:13 K: Sì, che cosa significa - chiedetevelo. Che cosa significa?
45:16 Q: E' un'altra specie di sicurezza.

K: Sì. Vedete? Giusto? Se credo in Gesù, se credo nella Vergine Maria se credo, se ho completa fede, mi sento sicuro. Giusto? E l'indiano, da 5000 anni dice: "Io non credo in Gesù ma credo nel mio Dio". Si sente perfettamente sicuro. E voi venite a dirmi che sono tutte stupidaggini. E' solo una credenza. Potete inventare qualsiasi credo e trovarvi sicurezza. Giusto? Quindi, c'è sicurezza in un credo?

Q: No.
46:06 K: Giusto? Perché dici di no?
46:09 Q: Perchè se tu
46:11 K: Perché dici di no? Chiediti perché dici di no.
46:14 Q: Perchè se lei crede in questo e io in quello, quando ci incontriamo
46:18 non c'è sicurezza perché noi ci faremo a pezzi a vicenda.
46:21 K: E' lo stesso con le nazionalità. Giusto? E' tutto qui. Perciò, capite ora, la maggior parte del mondo occidentale accetta credenza e fede in tutte le loro chiese, ci credono molto fortemente. E questo che cosa significa? Che creano un'illusione un'immagine, e ci credono. Il che significa che vivono nell'illusione. E l'illusione dà loro sicurezza. Si sentono sicuri nelle illusioni. Giusto? Ora, io ho delle illusioni? Voi avete delle illusioni?
47:19 Q: OK, forse ho visto

K: Aspetta, chieditelo.
47:24 Q: No, ho letto che la maggior parte dei nostri pensieri è controllata dal subconscio, di cui siamo inconsapevoli.
47:32 K: Ci arriveremo, ragazzo, fra poco. Ti sto chiedendo ti ho fatto una domanda, rispondi tu hai delle credenze così forti che ti danno conforto e ti fanno sentire di aver trovato qualcosa che ti dà soddisfazione? Cioè, stai vivendo nelle illusioni? Giusto? Hai delle illusioni?
48:03 Q: Sì.

K: Chiediti perché.
48:09 Q: Se tu pensi di essere un bravo studente,
48:13 ma poi vedi che un altro è migliore di te o che magari è più svelto di te, diventi geloso.
48:19 K: Sì, continua.

Q: E sicuramente
48:27 se cerchi di liberarti della gelosia reprimendola non funziona.
48:35 K: No. Ti sto chiedendo, vecchio mio - se permetti che ti chiami così ti sto chiedendo se hai delle illusioni.
48:45 Q: Sì.
48:48 K: Vero? Chiediti perché le hai.
48:54 Q: Perché

K: Domandatelo, chieditelo. Innanzitutto renditi conto, sii consapevole che hai delle illusioni. Giusto? Ho delle illusioni sul mio paese ho l'illusione di essere cristiano, seguo un culto, e tutto il resto. E' un'illusione. Hai qualche altro genere di illusioni?

Q: Abbiamo tutti delle idee o illusioni di chi o che cosa siamo.
49:25 K: Continua. Quindi le idee sono illusioni?
49:30 Avanti, signori, chiedetevelo. Gli ideali sono illusioni?
49:37 Q: Sì.

Q: Sì, perché non hanno mai a che fare con ciò che accade ora.

K: Giustissimo.
49:43 Q: E' sempre qualcosa che vuoi che sia, paragonato a qualcos'altro.
49:47 K: Quindi, ideali, idee - giusto? e i vostri credi, sono illusioni. Perché li avete?
50:01 Q: Perchè siamo insicuri.

K: Sì. Perciò avete trovato la sicurezza nelle illusioni.
50:11 Q: Lo pensano tutti.
50:12 K: E' quello che dico, tutti lo pensano, ma io lo sto chiedendo a te.
50:17 Q: Talvolta lo penso anch'io.

K: Non talvolta, ora.
50:24 Te lo sto chiedendo adesso, hai delle illusioni di questo tipo nelle quali e con le quali convivi? Per favore, capisci perché lo stiamo chiedendo. Noi stiamo mettendo in dubbio tutte queste cose e nel comprenderle rendendoci conto della loro natura diventiamo intelligenti. Se un uomo vive di false illusioni, non è intelligente. Giusto? Stiamo cercando di scoprire che cos'è la suprema intelligenza. Suprema intelligenza è non avere illusioni. Questo è solo l'inizio. Giusto? Tu hai delle illusioni?
51:23 Q: Forse mi sono fatto un'illusione dell'intelligenza. Penso che se scopro che cos'è l'intelligenza sarò completamente solo.

K: Oh no. Io potrei unirmi a te. (risate)
51:38 Q: Vede, questo mi fa molta paura.
51:41 K: Io potrei venire con te. Tutti noi potremmo unirci a te e dire: "Per Giove, che tipo intelligente vediamo come ha fatto a diventare così intelligente". Allora, tutti voi che siete qui, avete delle illusioni?
51:59 Q: Le sue parole non sono illusioni per noi?
52:14 Q: Questo dipende da te.
52:16 Q: Quello che lei dice non sono illusioni per noi?

K: Se tu lo accetti.
52:25 Ma tu comincia a mettere in dubbio le tue illusioni non le mie illusioni.
52:37 Q: Lei non sta dicendo di smettere o di sopprimere le illusioni ma solo di metterle in dubbio.

K: Sì. Se le sopprimete salteranno fuori ancora. (risate) Come i Kleenex!

Q: Signore sì, vai.
53:03 Q: Se No. (risate)

K: Prima le signore.
53:10 Q: Non è forse anche vero che molte delle nostre illusioni
53:14 nascono dal nostro condizionamento?

K: Sì.
53:17 Q: E mi chiedo - OK, questo vale solo per me che sono cresciuta in mezzo a quello di cui lei parla fin da quando ero piccola.

K: Aspetta un attimo, come dicevi
53:31 queste illusioni non indicano il nostro condizionamento?
53:39 Q: Sì.
53:40 K: Ora, metti in dubbio il tuo condizionamento ora.
53:43 Q: Io penso

K: Prima guardalo bene. Qual è il tuo condizionamento?
53:48 Q: Non ho avuto quel condizionamento religioso o politico.
53:53 K: Non hai avuto un condizionamento religioso o politico ma sei condizionata. Giusto? Mettilo in dubbio. Che cosa intendi per condizionamento? Sei condizionata?
54:06 Q: Sono condizionata perfino dalla mia esperienza. E forse

K: Esattamente. Allora comincia a mettere in dubbio la tua esperienza.
54:14 Q: Sto cercando di farlo. (ride) E' così difficile separarla.

K: No. Mettila in dubbio, senza dire ho ragione, ho torto - giusto? ma indagando, esplorando la tua mente, che è diventata ottusa con il condizionamento comincia a sveltirsi - non a sveltirsi - diventa più viva. Lo farete tutti? Voi siete a Brockwood non solo per essere eccellenti accademicamente ma anche altamente intelligenti psicologicamente.
55:15 Giusto?

Q: Questa è un'illusione. (risate)

K: Che cos'è?
55:21 Q: E' un'illusione, perché io posso ferire
55:27 K: No, no, no. Ascolta.
55:33 E' un'illusione che devi essere brava nelle materie accademiche?
55:43 Q: Se si lavora sodo si può essere bravi in quello.
55:47 K: Potete essere eccellenti accademicamente, no? Studiando.
55:53 Q: Sì, ma

K: Aspetta, aspetta. Vero? Studiando, applicandovi, stando attenti ai vostri orribili libri.
56:02 Q: Ma alcuni sono interessanti, che cosa c'è di male? Alcuni sono interessanti. Parte del lavoro che facciamo è interessante.

K: Sì, voi dovete essere perché se siete bravi negli studi potrete trovare un buon lavoro. Denaro. Dovete guadagnare del denaro. Ora, psicologicamente, non potete essere eccellenti? Che vuol dire vivere con intelligenza in modo che non ci siano mai conflitti, e così via. Non voglio entrare in tutto questo.
56:38 Q: Quindi dobbiamo pensare a tutto quello che facciamo, a tutte le nostre reazioni.
56:43 K: Sì. Dovete osservare quello che pensate, perché pensate perché avete certe emozioni, perché vi separate, ecc. Diventate consapevoli, diventate sensibili, vivi.
56:58 Q: Cerchiamo di farlo.
57:00 Q: Sì, penso che molti di noi abbiano cercato di farlo ma dopo un po' di tempo, ce ne dimentichiamo.
57:08 K: Potete dimenticare la fame?

Q: No. Ma diventiamo consapevoli di

K: No, non tergiversare.
57:16 Potete dimenticare il pericolo?
57:19 Q: No. Ma tutto questo fa parte dell'intelligenza del corpo.

K: Guardalo, ragazzo mio, aspetta un attimo. Puoi dimenticare il pericolo?

Q: No.
57:31 K: Perché? Perché non lo dimentichi?
57:34 Chieditelo. Io ti faccio una domanda e tu rispondi.
57:38 Q: Io non voglio morire. Se tu mi punti una pistola
57:42 K: Per favore, tu sai cos'è il pericolo.

Q: Sì.
57:46 K: Te ne dimentichi?

Q: No.
57:49 K: Perché no?

Q: Io penso di sì.
57:52 Q: OK, non dimentico il pericolo fisico.

K: Non lo fai.
57:58 Il nazionalismo non è pericoloso?
58:03 Q: Sì.
58:06 K: E allora dirai: "Non sono nazionalista non appartengo a nessun paese". Quello è un pericolo. Perché te ne dimentichi? Non puoi.
58:31 Q: Ma io lo faccio. Lo faccio.
58:35 K: Lo fai?
58:37 Q: Oh, per l'amor di Dio E' tutto così difficile.
58:41 K: No, no. Vedi, tu non stai mettendo in dubbio, dici delle cose senza io ti dico di dubitare di tutto quello che fai, che pensi, che vuoi.
58:59 Q: Forse questo non è possibile nella condizione moderna.
59:04 K: Questa è una scusa. Si può metterlo in dubbio.
59:10 Q: L'anno scorso credo veramente di aver messo in dubbio tutto quello che penso. E certe volte mi sembra di girare in tondo
59:19 solo nel mio

K: Naturalmente. Ma tu non metti in dubbio il pensiero.
59:25 Q: Lo sto mettendo in dubbio proprio adesso. (ride) Metto in dubbio che nel nostro intelletto cerchiamo di diventare più consapevoli dei pensieri è come se i pensieri fossero consapevoli di se stessi
59:35 è come

K: Sì, proprio così. Ma, guarda, io comincio a mettere in dubbio il nazionalismo. Giusto? Poi arrivo a mettere in dubbio il mio pensiero - il pensiero in sè.
59:50 Q: Quindi è come se l'intelletto fosse solo uno strumento è come se diventasse sempre più affilato, ma un certo punto diventa solo non ci si può fare più niente.
1:00:01 K: Diventa sempre più affilato perciò alla fine diventa fragile.

Q: E'

K: Hai capito quello che ho detto? Più affili uno strumento e più si logora e si ottunde. Giusto? Se continui a lucidare e usare uno scalpello, si ottunde. Chiediti perché la tua mente diventa ottusa se lavora continuamente.
1:00:39 Q: Perché è tutto pensiero, è solo
1:00:42 K: No, tu non te lo stai chiedendo. Sono depresso - supponiamo che lo sia, non è così, non ho depressioni non sono mai stato depresso - ma supponiamo che sia depresso. Dico: "Sì, sono molto depresso". Lo accetto. Non dico: "Perché sono depresso?" E' forse perché penso a me stesso? E' forse perché non posso avere quello che voglio? E' forse perché qualcuno è migliore di me? Qualcuno è più bello di me? Qualcuno è più ricco, ecc. ecc. è questa la ragione per cui sono depresso? Giusto? E se è così, mi chiedo: "Perché faccio così?" Seguite? Muovetevi. Giusto, signori? Lo state facendo?
1:02:06 Q: Penso che ci debba essere un risultato o una decisione da questo interrogarsi. Perciò dobbiamo continuare a mettere in dubbio (inudibile)
1:02:21 K: Non ho capito.
1:02:23 Q: Dice che mettere in dubbio produce un risultato. Dovremmo mettere in dubbio anche il risultato?
1:02:32 K: Naturalmente!
1:02:35 Q: Ma allora, quando reagiamo
1:02:38 K: Smettete di farvi domande solo quando non avete più domande. (Risate) Non è una battuta brillante, ma vedete che cosa succede. Quando cominciate a mettere in dubbio, seriamente, passo per passo si arriva a un punto in cui c'è solo quello stato della mente che non ha nessun problema. Non parlerò di questo. Ma voi non cominciate! Voi volete raggiungere la fine all'inizio.
1:03:21 Q: Se siamo depressi dobbiamo farci delle domande o esserne semplicemente consapevoli? Se si è depressi, sta dicendo che dovremmo farci delle domande
1:03:32 o soltanto esserne consapevoli?

K: Sì, sono depresso, - ascoltami. Voglio sapere perché sono depresso. Non dico "Sì, sono depresso". Dico: "Perché sono depresso?". Forse perché ho mangiato male? Non ho dormito bene? O sono depresso perché non posso avere quello che voglio o non sono bravo come te, non sono intelligente quanto te. Giusto? Il che significa che sto sempre paragonando. Perché faccio paragoni? E' possibile non paragonare? Mi chiedo tutte queste cose. Posso vivere senza paragonare?
1:04:30 Q: Se continuiamo a chiederci perché non è che questo processo rinforzi proprio quell'ego che stiamo cercando di mettere in dubbio?

K: Naturalmente. Per questo dico che va fatto con intelligenza. Perciò cominciate dalle cose più comuni.
1:04:52 Q: Noi non abbiamo quell'intelligenza. Noi cerchiamo di averla e per averla dobbiamo usare la nostra intelligenza.
1:05:01 Q: Sì, esattamente. (ride) Questo è il problema
1:05:08 Q: Di quale intelligenza sta parlando? Dalla descrizione di intelligenza capiamo che non è limitata dal pensiero o dall'esperienza.
1:05:19 K: Sì.
1:05:20 Q: Come posso usare l'intelligenza che ho adesso che è limitata dal pensiero e dall'esperienza?
1:05:25 Sembra che sia così

K: No.
1:05:27 Tu hai un'intelligenza ora?

Q: Qualche volta, sì.
1:05:31 K: Non qualche volta.

Q: Non posso dire di averla.
1:05:34 K: Vedi, tu fai Perché non te lo chiedi? Hai un'intelligenza ora?

Q: Non penso di averla, no.
1:05:41 No.

K: No. Quindi comincia.
1:05:42 Q: Non è il tipo di intelligenza che voglio.
1:05:44 K: E allora comincia. Sei nazionalista, cerchi sicurezza nella tua piccola famiglia cerchi sicurezza nelle tue idee? Sono io che sollevo tutte le domande, non voi.
1:05:58 Q: E se cerchi la sicurezza in certe cose e non in altre?
1:06:07 K: Sì. In che cosa cerchi la sicurezza? Nel tuo aspetto? Nella tua famiglia? In qualche Dio? In qualche illusione? Vedete, io sto facendo (ride) Signori, quello che sto dicendo molto semplicemente è che siamo talmente condizionati che diventiamo molto monotoni. Ripetiamo quello che altri hanno detto o leggiamo tantissimo, siamo molto colti, ma possiamo essere stupidi. Perciò vi dico, scoprite da voi che cos'è l'intelligenza. E potete scoprirlo facendovi domande, mettendo in questione, dubitando. Non potete dubitare di tutto: c'è l'elettricità, quella luce è lì, non potete dubitarne. Giusto? Non potete dubitare dell'albero, c'è. Giusto? Ci sono i governi, c'è il poliziotto tutte le chiese, con tutto quello che c'è dentro, sono lì. Allora cominciate a farvi domande.
1:07:41 Q: C'è la nostra ansia.

K: Sì, o gli scienziati.
1:07:48 Q: Lui ha detto l'ansia.

K: Ansia.
1:07:53 Va bene. Mettila in discussione. Perché sei ansioso? La maggior parte della gente è ansiosa. Giusto? Perché non hanno denaro o sono ansiosi perché il marito potrebbe guardare un'altra. Giusto? Ansia. Voi siete ansiosi? Qualcuno di voi? Tu sei ansiosa?
1:08:21 Q: Talvolta, sì.

K: Perché?
1:08:24 Q: Per cause diverse.

K: Dimmene una.
1:08:29 Q: No.
1:08:34 Q: La disperazione per la sicurezza è così forte che impedisce l'atmosfera del dubbio, è per questo che
1:08:47 K: Tunki, non riesco a sentirti.

Q: Dice che la ricerca disperata
1:08:54 della sicurezza impedisce di farsi delle domande.
1:08:58 K: Sì.
1:09:01 Q: E allora come possiamo

K: Aspetta un attimo, Tunki quando sono molto ansioso non posso farmi domande. Giusto? Ma poi comincio a. - non è che sono sempre ansioso. C'è ansia quando mi alzo e poi mentre prendo il caffè o il tè, o quello che volete quell'ansia un po' se ne va, allora comincio a mettere in questione.
1:09:42 Q: In questo chiederci perché è importante farsi domande senza cercare di trovare risposte. Sembra che, se cerchiamo di trovare una risposta troviamo solo delle scuse per quello che siamo.
1:09:53 K: Naturalmente. Se fate una domanda e trovate una risposta, mettetela in dubbio (ride). State seguendo? Imparate l'arte! Non si tratta semplicemente di dubitare di tutto imparate l'arte del mettere in dubbio. Smettete di farvi domande e chiedetevi: "Perché sto mettendo in dubbio?" Guardate senza far domande. Seguite? Imparate.
1:10:25 Q: Forse la gente si scoraggia a farsi delle domande perché non ne ricava nulla.
1:10:30 K: Sì. Si sentono scoraggiati, delusi, feriti.
1:10:35 Q: Perché vogliono qualcosa che gli dia sicurezza.
1:10:38 K: Sì. Oppure, prima ero sicuro e tu mi porti via quella sicurezza e divento ansioso. Quello che - solo due minuti, ascoltate soltanto. Va bene? Vi ho parlato di quell'adesivo sul paraurti dell'auto in California e mi chiedo se la persona che ha attaccato l'adesivo sul paraurti contesti davvero, o se sia solo uno slogan. Capite quello che sto dicendo? Se è solo uno slogan non si domanda mai: "Perché sto facendo questo? Perché sto pensando così? Perché credo?" Mettere in dubbio è una grande arte. Giusto? Non contesto soltanto, mi muovo, ne vedo tutte le sottigliezze. Giusto? Vedetene la profondità. E la bellezza dell'indagare vedete poco a poco quanto è complessa questa cosa. Perché l'uomo è vissuto nelle illusioni per migliaia di anni se non sono le divinità cristiane, ci sono quelle musulmane. Giusto? E se non sono quelle, ci sono stati dèi a migliaia per 5000 anni e più. Alcuni, come i buddisti, negano Dio ma c'è sempre questa ricerca la brama di qualcosa al di là di tutta questa miseria. Giusto? Tutto questo conflitto, tutte queste brutture nel mondo. Così inventano delle cose poi le adorano. Capite?
1:13:05 Q: Come l'illuminazione.

K: Sì, esatto. L'illuminazione non è qualcosa di cui potete fare esperienza o che qualcuno vi possa dare. Sono tutte assurdità. Perciò, come dicevo, scoprite l'arte di mettere in dubbio. Imparate tantissimo su questo. Voi dedicate tantissimo tempo, vero? per imparare la matematica. Giusto? O geografia, storia, o altro e non dedicate nemmeno dieci minuti a questo. Così diventate eccellenti in una direzione e ottusi nell'altra direzione. Che ora è?

Q: La una.
1:14:13 K: Penso sia meglio smettere qui, no? No? (ride) Volete provare una cosa?

Q: Sì.

K: State seduti tranquilli - solo un minuto - sedetevi. Rimanete seduti quieti, assolutamente quieti con gli occhi chiusi e scoprite che cosa state pensando. E perché pensate quel particolare pensiero o una serie di pensieri. Provateci. E scoprite se il vostro cervello può essere quieto, senza un solo pensiero.