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BR84Q2 - 2nd Question & Answer Meeting



1:54 Mi dispiace che il tempo stia peggiorando.
2:06 Prima di iniziare a indagare la domanda, o le domande, dovremmo... discutere insieme cosa sia la pace e la sua relazione con l'intelligenza. Vi dispiace se ne parlo?
2:39 In un mondo che si sta disintegrando con guerre, e nazionalismo... settarismo, idealismo e ogni forma di divisione... opinione contro opinione, dati contro dati... giudizio contro giudizio e così via, si può innanzitutto avere pace nel mondo? O possiamo vivere pacificamente?
3:25 Cosa significa vivere insieme, uomo, donna e così via... o un gruppo di persone, non votate a nessun credo o setta... o fede e così via, possiamo vivere pacificamente insieme? Apparentemente questa è una delle cose più difficili al mondo. Anche qui, in Inghilterra, sono in atto molti disordini... scioperi su scioperi, e tutti i travagli degli esseri umani. E nella ricerca della pace si va in monastero, ci si rade la testa... ci si mette addosso un abito e si prendono i voti. Questo è stato provato per generazioni, sia India... che in Occidente e in Estremo Oriente, un gruppo di persone impegnate... a vivere pacificamente e sottomettere le loro opinioni... conformandosi a certi modelli di idealismo.... certi dogmi, una certa vita monacale e così via. L'altro giorno abbiamo sentito di un fatto straordinario. C'era un uomo molto bravo nella scrittura - letteraria... se la cavava bene: quotidiani, riviste, e tutto il resto... e un bel giorno ha mollato tutto ed è andato in una sorta di ritiro... un ashram, un guru che raccoglie intorno a sé. E cosa pensate stia facendo laggiù? Estrae chiodi vecchi dal legno vecchio ed è molto felice. Capite tutto questo? E vive pacificamente, così dice. Questa è pace? Dimenticare completamente il mondo, e cosa accade nel mondo; dimenticare ogni tipo di responsabilità, mettere da parte ogni tipo di relazione... con un altro e sparire in una comune, in una comunità... oppure entrare in un monastero - che è molto organizzato... con l'abate al quale si deve obbedire e così via.
7:15 Come si trova la pace nel mondo, e dentro se stessi? Sono sicuro che ve la siete fatta questa domanda: vivere completamente in pace in relazione con gli altri... non isolandosi, che è piuttosto facile ma che ha anche i suoi pericoli. I pericoli sono che diventiate sempre più egocentrici... o che vi dedichiate a un simbolo, a un personaggio... o a qualche concetto dottrinale, dedicandogli tutte le vostre energie... tenendolo per sé, lavorando in un giardino, o in una vigna. Lo champagne e gli ottimi vini francesi erano prodotti dai monaci. (Risate) E i monaci hanno anche combattuto, e ucciso persone. Tutto questo è andato avanti per secoli. E viviamo in un mondo che è davvero mostruosamente distruttivo... divisivo, con ogni forma di brutalità e così via. Dove troviamo la pace? Può un gruppo di persone vivere insieme pacificamente? Che siano insegnanti, educatori, o uomo, donna e così via? Si cerca la pace? Oppure la pace si realizza? Capite? La pace si trova esternamente, fuori dalla pelle per così dire; o davvero si vuole la pace? Se si accantonano tutte le cose che il desiderio, la volontà, il pensiero... hanno concepito come pace, volere la pace, impegnandosi... con qualche forma di regolamento, cosiddetto spirituale o in altro modo. Molte persone sono scomparse nell'esercito perché... così non hanno responsabilità, è il governo che pensa a te.... come in un monastero, però lavori, marci, sei pronto a uccidere e così via.
11:04 Quindi, possiamo realizzare la pace dentro di noi ed è possibile... vivendo in questo mondo, sapendo cosa sta diventando sempre più... sia scientificamente che nazionalmente.. si può vivere, o portare, creare la pace? Capite la mia domanda? Possiamo aspettare qualche minuto...? (Rumore di elicottero) Vivere in pace implica nessun atto di divisione - giusto? Nessun atto di separazione, nessun senso di io per primo e tu dopo... sia in coda (risata) che a casa. È davvero possibile? - non solo per conto proprio... ma vivendo con un gruppo di persone. Chi vi parla è stato per molti, molti anni, 60 anni e oltre (rumore di elicottero)... chi vi parla ha vissuto per oltre 60 anni con un gruppo di persone... in India, in America, qui, in tutto il mondo, o meglio in una parte del mondo. E c'è sempre stata discussione, dissenso, un'opinione contro l'altra... perché non dovrei pensare così, tu pensi a modo tuo etc. Questo processo va avanti, non solo ora, oh, sempre, forse. E uno si chiede se sia davvero possibile creare la pace. Si usa la parola 'creare' nel senso comune della parola... non di creazione - che è un'altra questione. Si può, in un gruppo di persone, creare la pace... nella vostra casa, forse quattro di voi, o due di voi, in una famiglia? Possiamo realizzare la pace? Oppure è impossibile? Capite la mia domanda? Vogliamo davvero vivere in pace? E se è così, che prezzo pagate per averla? - non in monete... non in banconote e così via, ma cosa volete o desiderate... o dite, visto che dobbiamo vivere in pace, ed è solo quando vi è pace... che una persona può fiorire, cosa farete... cosa metterete da parte, che gesto farete? Capite? È molto facile dire superficialmente: "Sì, voglio vivere in pace. Mi unirò alla vostra orrenda piccola comunità, o la vostra comune... o seguirò un guru e andrò a vivere in quella comunità". è una cosa molto facile e piuttosto comoda da fare. Perdonate questa parola. Piuttosto indifferente rispetto a ciò che accade nel resto del mondo. È una forma di esclusività, non che uno sia contro l'élite... ma un modo esclusivo di guardare alla vita - capite?
17:23 Ora, siamo disposti a rinunciare, a mettere da parte le nostre opinioni... i nostri giudizi, non che non si debbano avere obiezioni... discussioni, affermare ciò che si pensa... e se uno vede che ciò che pensa non è corretto, cedere, cambiare? È davvero possibile tutto questo? Oppure siamo tutti così ostinati - capite la mia domanda? che non cediamo mai, in nessun caso, a meno che non siamo forzati. Siamo arrivati al punto, se si vuole la pace in se stessi... e nella propria famiglia, o gruppo, di essere molto sensibili... non solo rispetto ai propri desideri, - che è piuttosto semplice... o alle proprie immagini egocentriche,, ma essere sensibili alla natura... alle idee delle altre persone, al modo degli altri di guardare, le loro difficoltà... l'intero processo del vivere insieme, che richiede un enorme senso... di arrendevolezza e guardare e osservare, e molto... non interpretando ma vedendo cos'è l'altro: può essere brutale, può... essere insensibile, ma aiutarlo ad essere sensibile, aiutarlo a non essere... seguite? È un costante senso di movimento, senza prendere mai posizione. È davvero possibile tutto questo? Non solo in una famiglia, o in un gruppo di persone, come a scuola - e noi siamo... molto vicini a una scuola qui, e stiamo avendo parecchi problemi anche qui. Quindi questo è un grosso problema non solo per noi che siamo responsabili qui... alla scuola di Brockwood ma anche responsabili verso noi stessi... e verso il nostro ambiente, verso il modo in cui viviamo. Perché la pace richiede una grande intelligenza. Non potete solo dire, "Devo vivere pacificamente. Devo lasciare il posto dove c'è conflitto." e andare altrove... sperando di trovare dove c'è internamente - dove non c'è conflitto. Un posto così non esiste a meno che uno non diventi completamente noioso... completamente insensibile e non gli importi nulla di quello che accade.. scusate, vi dispiace? (risata) - e così via.
21:35 Quindi bisogna indagare anche cosa sia l'intelligenza. Perché la pace richiede un'intelligenza straordinaria. Non è una cosa che si acquista al mercato, o si trova nei libri... o ripetendo alcuni canti, o parole, o pregando per la pace - buon Dio! L'umanità ha pregato per la pace dall'inizio dei tempi... e non c'è stata pace nel mondo, o in se stessi. E avere quella qualità di pace che è incrollabile... che non ha ombra di turbamento in sé, richiede una grande intelligenza. Quindi dobbiamo chiederci: cos'è quell'intelligenza? È l'intelligenza nata dai libri? Quell'intelligenza è il prodotto di un pensiero complesso, sottile? Oppure è una proiezione di un ideale e conformarsi a quello schema? Il pensiero con il suo limite ha una certa qualità d'intelligenza... altrimenti non potremmo essere seduti qui. Serve intelligenza per viaggiare, per andare sulla Luna. Per andare sulla Luna devono esserci state migliaia di persone... cooperando insieme per produrre quel razzo che è arrivato lassù. Quella è una forma d'intelligenza. E uno scienziato, un chirurgo, per operare necessita di grandi competenze... necessita di qualche forma d'intelligenza. Quindi tutto questo è nato dalla conoscenza, dall'esperienza... dalle competenze accumulate con la loro alta disciplina... è tutto il risultato e il prodotto, il movimento del pensiero? Ed essendo il pensiero limitato, come abbiamo detto nei giorni scorsi... può il pensiero realizzare la pace? Che ha la sua propria intelligenza limitata. Giusto? O l'intelligenza non ha in alcun modo a che fare con l'attività del pensiero? State seguendo? Non solo verbalmente, ma vedetene la logica, la ragione. Il pensiero con il suo limite ha creato le cose più straordinarie... nel mondo moderno - la rapidità di comunicare, non so... se siate mai stati su una nave da guerra o sottomarino, le complicazioni... la straordinaria energia che ci è voluta per costruirli. E la dinamo, i motori e così via. Un'immensa energia, una gran quantità di pensiero, conoscenza, sono stati spesi... e quindi c'è quella qualità limitata d'intelligenza... perché è basata essenzialmente sul pensiero, o la conoscenza. E c'è un'intelligenza che non è limitata? Ci si deve porre queste domande se si vuole la pace. Ci si deve porre queste domande essenziali. Non solo la pace ma un modo di vivere con grande profondità, grande bellezza... ed è solo quella qualità d'intelligenza che può farli realizzare.
27:28 Cioè, ci può essere pace senza amore? Capite la mia domanda? Ci può essere pace senza un senso di compassione? Ci può essere compassione se si appartiene a una certa setta... religione, gruppo e così via? Capite la mia domanda? Se sono attaccato al mio particolare condizionamento... come induista, mussulmano, cristiano o buddista... Posso leggere libri che parlano di come la compassione sia essenziale. Non c'è fine alla produzione di libri - giusto? Ci siamo tutti? O sto parlando...? Quindi dove trovo - dove si trova quest'intelligenza, o dove si incontra? Non si può assolutamente coltivare quell'intelligenza. Potete coltivare l'intelligenza limitata nel mondo della scienza, biologia... matematica, arte e così via; quella può essere coltivata con cura... giorno dopo giorno, finché non avete quella straordinaria competenza. Ma la compassione, con la sua straordinaria intelligenza, è coltivabile?
29:41 E visto che non lo è, non potete coltivare giorno per giorno l'amore - giusto? Quindi cosa farete? Se volete vivere pacificamente, profondamente... senza una sola ombra di conflitto tra di noi, cosa facciamo? O non facciamo?
30:30 Si deve andare davvero in profondità nella questione del desiderio, volontà e amore. Abbiamo parlato per mezz'ora. Non sto rispondendo alle domande. Forse possiamo farlo sabato e domenica perché abbiamo molto... di cui parlare, non solo di intelligenza, amore e tutto il problema... del dolore, della sofferenza, della morte e della meditazione... della religione, e tutto ciò di cui dobbiamo discutere. Quindi sarà meglio passare alle domande.
31:29 PRIMA DOMANDA: Martedì lei ha parlato della bontà. Ma non mi è ancora del tutto chiaro se la qualità del bene o del male... sia fuori - sia un agente esterno... o siano forze esistenti nel mondo, o solo una proiezione del proprio pensiero.
32:01 Martedì lei ha parlato della bontà. Ma non mi è ancora del tutto chiaro se la qualità del bene o del male... sia un agente esterno, o una forza esistente nel mondo... o solo una proiezione del nostro pensiero.
32:30 Giusto? È chiara la domanda? Chi ha fatto la domanda, ci sembra, vuole sapere se il bene e il male... sono fuori, non hanno nulla a che fare con noi, ma mettendo noi stessi... da parte, il bene e il male esistono fuori, nell'aria, per così dire? È totalmente indipendente dal nostro essere umani? Capite? Questo chiede chi ha posto la domanda, se capiamo bene.
33:25 Ci sono state guerre - scusate se parlo di guerre... ci sono state guerre per migliaia e migliaia di anni. Ci sono stati milioni di esseri umani uccisi... e quelle uccisioni hanno creato un immenso dolore. Quel dolore è esterno, separato da noi? Abbiamo il nostro dolore, la nostra sofferenza, la nostra ansia, il nostro senso... di bontà e cattiveria - o se vi piace usare la parola "male". A parte ciò, esistono il bene e il male? Esistono. Capite? Cosa pensate? Come chiede chi ha fatto la domanda: è la nostra proiezione... il nostro pregiudizio, il nostro senso di buono e cattivo? O c'è il male... qualcosa del tutto separato dallo sforzo umano, dall'esistenza umana?
35:11 Questa è una domanda molto seria. Non è solo una domanda superficiale.
35:23 Le persone hanno parlato di bontà per anni. Aristotele, credo, ne abbia parlato... E Platone, e prima di loro, c'erano gli antichi induisti. E ancor prima c'era qualcun altro che ne parlava, indagando. La stessa cosa che stiamo facendo ora. Il male che l'uomo ha creato, il bene che l'uomo ha ricercato... gli ideali, la conformità e qualcosa che esiste fuori di noi. Ci sono persone nel mondo, come i terroristi, come gli imperialisti... i grandi conquistatori del mondo come Ghengis Khan... Napoleone, Hitler, sapete tutto il resto della storia. Volevano potere, il potere sperando di unificare l'Europa. La chiesa, la chiesa cattolica ha sperato di unificare tutta l'Europa con il dogma... i rituali, il credo, la tortura e tutto il resto. Guerre. E quelle esistono ancora, quella sensazione - giusto? Oppure avete da obiettare? E c'è stato un gran numero di persone che ha ricercato il bene, non... non persone conosciute, non persone famose... persone che dicevano, 'Vivrò una vita buona'. Non una vita buona nella nozione moderna, buon cibo, buone bevande... e tutto il resto... ma una vita austera, non solo indossando un perizoma o una veste. L'austerità è qualcosa di completamente diverso. E hanno ricercato quello e la costruzione di quel bene... nonostante quelle persone siano morte e andate, deve esistere. Non trovate che quando entrate in una casa... una casa strana, la sua atmosfera, no? Si può sentire se ci sono stati litigi in quella casa... se c'è stata violenza, se c'è stato conflitto continuo in quella casa. Lo si può sentire. Quindi è fuori - giusto? Obiettate a questo? Dunque c'è il bene e ciò che viene chiamato male o cattivo.. esiste nel mondo al di là del nostro contributo. E si può diventare molto sensibili a tutto ciò e mettere fine... ai nostri conflitti, divisioni, aggrapparsi alle opinioni, e dire... 'La mia opinione è un fatto' - conoscete il solito processo... di aggrapparsi a qualcosa e lottare per quello.
39:58 Tutto ciò richiede un'attenta osservazione... percezione di sé, percezione delle proprie attività, comportamenti. O si contribuisce al bene oppure a ciò che è chiamato male.
40:34 Questa è una domanda piuttosto vicina, vicina alla verità!
40:41 SECONDA DOMANDA: Le sue scuole, qui, o altrove... danno agli studenti una comprensione dell'intero problema umano... dell'immensità della vita umana e delle sue possibilità?
41:06 Le sue scuole (sottolineato) (risata) - qui o altrove danno agli studenti... una comprensione dell'intero problema umano... dell'immensità della vita umana e delle sue possibilità?
41:39 La domanda è stata posta a chi vi parla, quindi rilassatevi! (risata) Prima di tutto, chi vi parla ha aiutato in diversi paesi, in India ci sono... cinque scuole e ce ne saranno altre... e c'è una scuola qui a Brockwood, e una in California, a Ojai. Non sono le scuole di chi vi parla. Sono scuole... che non solo chi vi parla e altri hanno aiutato a realizzare. Quindi non può essere chiamata la sua scuola. So che si usa il nome di K, ma non è la sua scuola personale. E questo non sarebbe corretto e nemmeno vero. È una scuola - tutte le scuole nelle diverse parti del mondo... sono state costruite o realizzate con il lavoro di centinaia di persone. Capite? Non è solo una persona. Sarebbe terribile, non potreste farlo. Ci sono scuole in India che esistono da oltre sessant'anni... che abbiamo aiutato... chi vi parla ha aiutato a realizzarle insieme ad altri. Una nel Nord vicino a Benares... e l'altra nel Sud vicino Madras, e così via. E ce n'è una qui. E una in California.
43:55 Gli insegnanti, gli educatori sono come me e voi. Sono umani, hanno i loro problemi personali, le loro difficoltà... e gli studenti vengono già condizionati dai loro genitori... dai loro vicini, da altri bambini, e vengono in queste varie scuole. E anche gli insegnanti sono condizionati, purtroppo. E voi ponete una domanda sulla totale comprensione della vita... dell'immensità dell'esistenza umana e delle sue vaste possibilità. Prima di tutto, i genitori vogliono questo? Capite la mia domanda? Di solito i genitori vogliono che i loro figli abbiano un diploma... diploma tecnico o umanistico, diplomi umanistici, sapete... vari diplomi, cosicché possano ottenere un buon lavoro... sistemarsi nella vita e sposarsi, avere bambini, andare avanti. Di solito questo è quello che vogliono i genitori. I figli sentono una certa responsabilità nei confronti dei genitori... quindi più o meno, specialmente nel mondo asiatico, si conformano. In India. Volete che ne parliamo?
46:19 I genitori, chi vi parla li ha incontrati tutti, no - quasi tutti... in California, qui - ad alcuni non importa nulla. Che superino gli esami o no... purché i genitori siano liberati dai loro figli. Li mandano in un collegio - sapete tutto questo - anche in Inghilterra. E non hanno quasi alcuna relazione... con i loro figli, eccetto nelle vacanze estive, o invernali. E la responsabilità dell'educatore diventa immensa. E insegnare loro, aiutarli a capire l'immensa... l'immensità della vita umana, la vastità dell'esistenza, non solo la propria... personale esistenza ma l'esistenza: la natura, gli animali, l'intero universo. Ciò richiede non solo una mente capace, cervello e indagine in questo... ma anche insegnare un argomento specifico - capite? In quanto la società oggi è... se sei un bravo ingegnere ottieni un lavoro migliore. E anche gli studenti vogliono un buon lavoro... non vogliono diventare commesse o commessi in un negozio. Vogliono un buon lavoro. Tutta la loro concentrazione, potendo usare questa parola... è per ottenere un buon diploma, di maturità, superiori, e tutto il resto. E c'è una certa pressione della società che avete creato tutti quanti voi. E c'è la pressione dei genitori e così via. Capite le difficoltà di tutto questo? E se lo capite molto chiaramente e profondamente, vi unirete a noi? No, attenzione, non potete solo unirvi perché lo volete. Dovete fare qualcosa. Dovete essere un bravo cuoco, un bravo giardiniere, ah si... un bravo insegnante, un bravo genitore. Voi lo volete. Non lasciatelo a noi. L'educatore ha bisogno di essere educato, così come i genitori, e gli studenti. Dunque è un processo di vita, lavoro, cooperazione... sentirsi insieme, non lottare con le opinioni. E questo richiede una grande energia... e quale genitore, e ci sono molti genitori... credo che a Brockwood ci siano tra le 15 e le 19 nazionalità. E questa scuola non è ciò che dovrebbe essere, ma lo sarà. Ci stiamo lavorando. Aiutateci - capite? Non vi sto chiedendo soldi. Quella è una cosa facile! (risata) Ma unirsi per creare qualcosa insieme.
50:42 TERZA DOMANDA: Vorrebbe approfondire cosa intende... dicendo che il futuro è adesso? È che i semi del futuro - semi sottolineato... del futuro sono contenuti nel presente? O che il futuro esiste già completamente in una scala temporale diversa?
51:15 Vorrebbe approfondire cosa intende dicendo che il futuro è adesso? È che i semi del futuro - sottolineato - sono contenuti nel presente? O che il futuro esiste già completamente in una scala temporale diversa?
51:47 Certo che variamo le nostre domande, non è vero?! Questa, come tutti i problemi umani, è una domanda molto complicata. A parte la fantascienza, e le teorie degli scienziati... rispetto al tempo come una serie di movimenti e così via... a parte il bisogno che il futuro sia confortevole... sicuro e felice e tutto il resto, cos'è il tempo?
52:46 Possiamo approfondirlo insieme? Insieme. Non parlo solo io... chi vi parla dice qualcosa e voi concordate e lo buttate via. Questo richiede davvero un'indagine molto seria. Cos'è il tempo? Potete vedere il tempo come un movimento da un punto all'altro - giusto? Andare da qui alla vostra casa, a casa vostra... c'è una distanza che deve essere coperta e richiederà tempo. Ovvio. Il tempo è anche l'intero movimento del passato - giusto? Nel quale sono implicate tutte le tradizioni, le tradizioni accumulate... passate da una generazione a un'altra... - la loro conoscenza, i loro libri... - come suonare il violino e così via.. l'intero movimento di questo enorme passato è lì, ciò di cui siamo - giusto? Siamo il passato. Il passato è ricordi: voi siete l'intero movimento della memoria adesso. Giusto? È un fatto. Quindi voi siete un insieme di ricordi, che vi piaccia o no, è un fatto. Senza quei ricordi, piacevoli, spiacevoli, importanti, soddisfacenti... appaganti, tutti quei ricordi sono nel presente. E senza quei ricordi voi non esistereste. Potreste esistere come vegetale - no... forse gli alberi hanno la loro modalità di risposta, non entriamo nel dettaglio. Dunque voi siete - siamo, ognuno di noi, ricordi. Cioè, l'intero processo di accumulazione di conoscenza, risposte... reazioni, giudizi, condanna, accettazione, e così via... quest'intero processo che si è realizzato... non solo biologicamente, soggettivamente, è ciò che siamo ora. Siamo, dopo quaranta, cinquantamila anni, tutti quei secoli... quel vasto senso del tempo, è adesso. Perché voi siete questo. Questo è chiaro, vero? E questo è il futuro se non se non c'è interruzione. Questo è sicuramente semplice.
56:54 Un esempio molto semplice: il tribalismo è esistito dalla notte dei tempi. Io appartengo a quella tribù. Esiste ancora in Africa... ed esiste in ogni paese, glorificato come nazionalismo. È ancora tribalismo. Giusto? E quel tribalismo divide le persone... aggrappandosi alle proprie credenze e tutto il resto della storia. Dunque questa è l'intera accumulazione di un gruppo, o una tribù... o una nazione, o una comunità, è il passato. Giusto? E se considerate, dopo cinquantamila anni di esistenza umana... su questa meravigliosa Terra siamo ancora uguali - giusto? Psicologicamente, soggettivamente, internamente... siamo ancora molto, molto, molto primitivi. Potete alzare il telefono e parlare con l'altro capo del mondo... ma ciò che dite è ancora molto primitivo. (risata) Che si tratti di affari o d'insultare qualcuno... o parlare a qualcuno e dire, 'Tesoro, come stai?' È lo stesso processo che è andato avanti... più difficile nei secoli scorsi, ora può essere fatto in un secondo. Quindi il passato è ora, è ciò che siamo... ciò che siamo dopo 40.000 mila anni - capite? Come straordinariamente il tempo non ci ha cambiati - giusto? Siate onesti con voi stessi. Abbiamo realizzato il cosiddetto progresso tecnologico. Un progresso immenso, incredibile, ma dentro siamo in qualche modo molto... sulla superficie forse, ma al centro siamo barbari, primitivi - giusto? Uccidendoci a vicenda, e tutto il resto della questione.
1:00:06 Quindi il tempo, vi prego ascoltate - il tempo non ci ha cambiati. Giusto? Lo vediamo? L'evoluzione non ha cambiato la psiche. Al contrario la sta rendendo sempre più forte. La psiche essendo l'intero accumulo di ricordi... razziali, nazionali, tribali, divisioni religiose. Gli antichi sumeri, gli antichi indù - non si sono mai chiamati indù.. ma non importa - e gli egizi e da quei 40-50.000 anni... siamo ancora, dopo esserci evoluti, siamo ancora primitivi. Il tempo va avanti. Il tempo è un movimento. Dunque il futuro è ciò che siamo ora - giusto? Avremo guerre, ora sappiamo come uccidere milioni di persone in un colpo solo... ci odiamo, competiamo tra di noi, siamo arrabbiati... tra di noi, cercando appagamento sessuale, o altre forme di appagamento. Hanno fatto questo - capite? - e siamo ancora a questo punto. E il futuro è ancora ciò che siamo adesso. Quindi il futuro è adesso, non i suoi semi, ma la sua realtà. È possibile cambiare radicalmente tutto questo? Non consentire affatto il tempo - capite? Capite la mia domanda? Il tempo non ci ha cambiati, l'evoluzione non ci ha cambiati... organizzazioni diverse non ci hanno cambiati... diverse religioni non ci hanno cambiati, il dolore non ci ha cambiati. E abbiamo detto che il tempo ci aiuterà a cambiare. Ci sto arrivando, signori. Datemi un po' di tempo! (risate) Un po' di tempo!
1:03:27 Quindi stiamo dicendo, se si guarda al tempo, che è domani... realizzare un cambiamento è una speranza futile - giusto? È chiaro. Quindi dovete indagare: cos'è il cambiamento? Il cambiamento è in termini di futuro? Il cambiamento è trasformare una cosa in qualcos'altro? Vi prego approfonditelo, non... Sono questo, sarò quello. Io sarò quello significa futuro, realizzato dal desiderio... che è l'essenza della volontà, il desiderio è l'essenza della volontà. Perciò voi dite, 'Farò qualcosa dopo', 'Cambierò gradualmente' - giusto? 'Spero di diventare nobile', 'Mi sbarazzerò delle mie opinioni'- seguite? Tutto ciò implica che voi cercate il tempo per cambiare. Quindi ci stiamo chiedendo qual è il cambiamento nel quale non c'è tempo? Capite, signori? Il momento in cui dico a me stesso, 'Cambierò'... hai già ammesso il futuro. Giusto? 'Diventerò', 'Cambierò', 'Fiorirò', 'Amerò'... tutto ciò ammette il tempo e il tempo non ci ha cambiati - giusto? Perché ci siamo evoluti per 50.000 anni... e questo vasto spazio ed esperienza non ha nessun effetto profondo su di noi.
1:06:03 Quindi c'è una totale - vi prego comprendetelo... una totale cessazione di qualcosa che è stato, adesso. Capite cosa sto dicendo? Aspettate! Supponiamo sia avido - sapete cosa significa, tutti lo sanno... avido, invidioso - forse invidia è una parola migliore. Sono invidioso. Posso razionalizzarlo, dire che è naturale, è culturale, è parte di... un processo commerciale di guadagno e perdita - produzione, e tutta quella roba. Quindi posso dire, 'Sono avido'... e l'uomo è stato avido dall'inizio dei tempi - giusto? E il tempo non mi ha cambiato affatto. Perché attraverso l'avidità abbiamo creato questa società spaventosa. sia commercialmente che attraverso l'invidia... che è il confronto, ci siamo distrutti gli uni con gli altri. Questo è un fatto. Può quell'invidia cessare istantaneamente... non 'Lo farò gradualmente' - capite la mia domanda? Ho espresso bene la domanda? C'è una fine - una fine - e non una continuità? Una continuità implica tempo - giusto? Oh, suvvia, signori. Possiamo far sì che il tempo non entri affatto nel mondo del cambiamento?
1:08:33 Tale cambiamento significa finire. Finire senza sapere cosa accadrà... perché cosa potrebbe accadere è ancora speranza, tempo e così via. È possibile cessare l'invidia istantaneamente, completamente... cosicché non esista mai più? Si, signori! Ecco perché è molto importante capire la natura del tempo. Il tempo è un movimento, come il pensiero. E il tempo è necessario per imparare una lingua, acquisire una competenza... il tempo è necessario per andare sulla Luna... il tempo è necessario per costruire una nave da guerra, una dinamo, un motore. Ma psicologicamente, soggettivamente... se pensiamo in termini di tempo e cambiamento, non ci sarà mai cambiamento. Guardate cosa sta succedendo. Avete avuto le Nazioni Unite una volta - no, la Lega delle Nazioni... adesso avete le Nazioni Unite... un'altra esplosione e ci si sarà un'altra sorta di... altre Nazioni Unite. Ma è lo stesso processo - capite? Riorganizzando la stessa miseria in modi diversi.
1:10:34 Quindi è possibile non avere un domani? Guardare alla vita, vivere con quella vita che non ha assolutamente un domani.
1:11:14 Posso proseguire con la prossima domanda? Vedete questo implica cose enormi. Non state realmente comprendendo questa cosa: il tempo. Un tamburo è accordato con cura, e in quanto accordato, in quanto... dentro è vuoto, e quando lo colpite produce la nota giusta. E avere quella qualità interna di vuoto ma molto sensibile... allora avete qualcosa di straordinario. Chi vi parla non vi sta attirando verso qualcosa. Non vi sta persuadendo, ricompensando. Non c'è ricompensa o punizione.
1:12:44 QUARTA DOMANDA: Perché non trova valore nella preghiera?
1:12:50 Perché non trova valore nella preghiera? Voi trovate valore nella preghiera? Volete gentilmente... volete? Non so perché mi accusiate di non dare alcun valore alla preghiera.
1:13:18 Perché preghiamo? Sapete che ci sono intere comunità... o monaci che sono perennemente in preghiera. Un gruppo finisce di pregare, l'altro gruppo riprende. E preghiamo anche quando siamo in difficoltà. Quando c'è una grossa crisi nella nostra vita vogliamo pregare, o dire... 'Qualcuno mi aiuti, per favore'. Conoscete quella barzelletta dell'uomo aggrappato in un precipizio? Dice: 'Per favore, Dio, salvami' e Dio risponde: 'Abbi fede e salta!' (risata) E l'uomo aggrappato nel precipizio dice... "C'è qualcun altro là sopra?" (risata) Scusate!
1:14:45 Perché preghiamo? È andata avanti così, pregando, nel mondo cristiano, in quello islamico... e in altri modi nel mondo buddista e induista, pregare. Chi pregate? Un agente esterno? Un agente esterno che può essere Dio, o il Signore. Il Signore secondo diversi paesi e culture e tradizioni. L'Onnipotente in diversi concetti? Chi preghiamo? E perché preghiamo? Le preghiere rispondono alle nostre difficoltà? In alcuni casi quando pregate, non solo usando certe parole, cantando... e così via, ma pregare silenziosamente, senza parola, capite cosa sto dicendo? Forse avete la risposta perché il vostro cervello si è calmato. E in quella calma, in quella tranquillità del cervello... senza il movimento del pensiero, trovate una risposta. E perciò dite: 'Devo pregare sempre di più'. Ovvero, avete raggiunto, avete acquisito esperienza... e quell'esperienza ha portato certi risultati.. e quei risultati vi piacciono e perciò continuate. Di conseguenza diventa un'abitudine e voi avete perso tutto. Perché preghiamo? Non stiamo condannando o dicendo che va bene... ma stiamo mettendo in discussione il tutto con un certo scetticismo, con una certa qualità del cervello... che cerca la ragione, non solo reazioni emotive. Siamo in grandi difficoltà. C'è una grande crisi, dolore, sofferenza, - irrisolvibile. E in quel momento cerchiamo qualcuno che ci aiuti. E quel qualcuno non è mio marito, moglie, figli, il mio vicino... o qualcuno al di là della strada, perché li conosco troppo bene... e sono nella mia stessa posizione. E perciò mi rivolgo a un ente esterno. Un ente esterno non significa qualcosa di organizzato dal pensiero: Dio, Cristo e in India è un'altra divinità e così via. Prego in ginocchio perché non posso risolvere affatto questo problema. Non posso risolvere il mio dolore, la mia sofferenza, la mia solitudine... e gradualmente inizio a dipendere da qualcosa di esterno. Che sia il dottore, lo psichiatra o Dio. Sono tutti uguali, nel momento in cui voglio essere aiutato. Uno la può chiamare preghiera santa, l'altro dire, 'Beh, questo è banale'... pagate dieci sterline, e ottenete... sapete cosa succede. Non devo approfondirlo. Quindi sono entrambi uguali, tutti uguali. Quindi perché lo faccio? Perché voglio essere aiutato. Non sono capace di risolvere il problema. O penso di non essere capace di risolvere il problema È molto doloroso, devastante, disturba tutta la mia vita... e voglio qualcuno che calmi il mio essere, che mi aiuti a superarlo. E questo è stato fatto per quaranta, cinquantamila anni e oltre. Prima era il tuono, il fulmine, poi è stato il culto degli alberi... e ora il culto delle immagini e dei simboli. Non è molto diverso.
1:21:09 Quindi devo chiedere: perché voglio aiuto? Non è possibile - sembra piuttosto crudele, ma non lo è, una persona... che cerca sempre aiuto diventa sempre più debole, più ottusa. Di conseguenza diventa completamente dipendente da qualcosa, o... dalle droghe, dalle persone, dagli ideali, alla fine dal suo concetto di Dio. Che sia una droga o Dio è sempre sulla stessa linea... perché vuoi essere aiutato.
1:22:06 Adesso ci stiamo chiedendo: è possibile per me... risolvere da solo i miei problemi senza un solo aiuto da parte di un altro? Che richiede una grande forza, energia, andare avanti e dire... Dunque questo problema dell'invidia, cosa è l'invidia... è sempre paragone, e un po' più di paragone. Il desiderio, la voglia. E può cessare senza il tempo? Cosicché non debba pregare. Di conseguenza una persona così è totalmente libera... da ogni contaminazione di pensiero. Perciò è necessario comprendere la paura... essere capaci di stare in piedi da soli. E questo ora viene lentamente negato. Droghe, cocaina, eroina e tutto ciò che si sta diffondendo nel mondo. Siamo annoiati dalla vita e vogliamo dei surrogati. E quindi la preghiera è un vostro desiderio... per raggiungere qualcosa che sarà più gratificante. Un modo semplice di vivere senza nessuna comprensione. È molto più complicato delle dichiarazioni di chi vi parla. Vedete siamo tutti così meschini, dalla mente ristretta. E se potessimo uscire da questo - non domani, ora... allora la vita è qualcosa d'infinito, immenso.
1:25:16 È l'una meno dieci. Ah, ecco una bella domanda!
1:25:35 QUINTA DOMANDA: Quando non sarà più con noi fisicamente (risata) - tanto peggio! cosa faranno quelli di noi che comprendono il suo messaggio... anche se solo intellettualmente? Continuiamo a lavorare su noi stessi e dimentichiamo il resto del mondo? O cerchiamo di diffondere suoi insegnamenti come noi li vediamo?
1:26:06 Quando non sarà più con noi fisicamente - perché aggiungere 'fisicamente'? (risata) cosa faranno quelli di noi che comprendono il suo messaggio... anche se solo intellettualmente? Continuiamo a lavorare su noi stessi e dimentichiamo il resto del mondo? O cerchiamo di diffondere i suoi insegnamenti per come noi li vediamo? (risata) C'è bisogno che risponda a questa domanda? (risata)
1:26:53 Signore, è il suo messaggio, non il mio. È il suo libro, non il mio. Se il modo in cui vive è il messaggio, se vive nel modo... di cui stiamo parlando, senza tempo, - il suo stesso vivere è la luce. Questo non dipende da nessuno K - un fatto è certo nella vita, tutti moriremo. Questa è un fatto assoluto, irrevocabile. E il futuro è adesso, la morte è adesso. Capite? Cioè la fine è adesso, non fra dieci o cinquant'anni. E se uno vive in quel modo il vostro stesso vivere è il messaggio. Non è il messaggio di K, è il vostro. Perciò la vostra vita si diffonde. Voi diffondete ciò che state vivendo, il vivere stesso, il modo in cui vivete. Non diffondere ciò che qualcun altro ha detto. Capite? È così semplice. La bellezza è vostra, non di qualcun altro. Meglio fermarci adesso.
1:29:02 Posso alzarmi?