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BR85Q1 - Primo incontro domande e risposte
Brockwood Park, Inghilterra
27 agosto 1985



0:32 Grazie, signore.
1:05 Sono state fatte molte domande. Non sarà possibile rispondere a tutte. Sono state scelte queste domande, da altri, non da chi vi parla. Io non le ho ancora viste e nemmeno voi. Probabilmente qualcuno di voi ha scritto queste domande.
1:38 Posso chiedervi, con il dovuto rispetto lo sto chiedendo a voi, perché siete qui? E' una domanda seria così come le domande che avete posto a chi vi parla. Perché ognuno di noi è qui, con questo brutto tempo così ventoso, speriamo che siate comodi, ma perché? Non sto chiedendo se siete comodi, ma perché siamo tutti qui? E' per curiosità, perché non c'è di meglio da fare? Ve lo sto chiedendo con rispetto, non voglio essere scortese. Siamo qui per essere stimolati, sfidati, per avere più energia o per emettere energia, o semplicemente per un flirt intellettuale? E' una bella definizione! - per romanticismo, per sentimentalismo o per qualche genere di aiuto, per essere aiutati da qualcuno? Se ci ponessimo tutte queste domande, quale sarebbe la nostra risposta? E anche voi potreste chiedere a chi vi parla perché lo fa. E' per abitudine? E' perché è contento di essere davanti a un pubblico che lo appaga e di cui ha bisogno? Tutte queste domande devono essere poste non solo a voi ma anche a chi vi parla. Dobbiamo indagare perché facciamo quello che stiamo facendo con tutti i problemi, i travagli, le ansie e le paure della vita. E se non si trova una risposta al perché chi vi parla si è spostato nei vari continenti e ha parlato negli ultimi 60, 70 anni... è un'abitudine per lui? Lo ha verificato, stando fermo per un anno e più. E una volta parlò al pubblico da dietro una tenda; (risate) ma si sentì un po' ridicolo (risate) e allora ritornò davanti al pubblico. Egli ha esaminato con molta attenzione se dipenda da altri per essere appagato, per essere, per divenire, per sentirsi famoso, tutte quelle stupidaggini. E di rimando egli vi chiede con molto rispetto, perché noi tutti siamo qui. E' perché siamo anziani e non abbiamo nulla di meglio da fare? E' perché vogliamo davvero comprendere noi stessi profondamente? Egli agisce solo come uno specchio in cui ciascuno di noi può vedere sè stesso così come siamo, senza deprimerci o esaltarci nello scoprire quello che siamo. Quello specchio è pulito, nitido, riflette tutto senza alcuna distorsione. E se lo specchio è pulito e vi vedete esattamente come siete, allora lo specchio non è importante. Potete rompere lo specchio senza temere disgrazie! E se potete rispondere alla domanda - è piuttosto seria perché ci comportiamo così, come ognuno di noi fa perché pensiamo in un certo modo; perché seguiamo qualcuno più è pazzo meglio è; perché immagazziniamo tutto quello che hanno detto tizio o caio perché non c'è niente in noi che sia veramente noi stessi? Per scoprire quello che siamo, noi stessi, il seme profondamente radicato non solo il seme culturale, la tradizione, la religione con tutte le loro conseguenze, ma andare molto, molto molto in profondità in sè stessi per scoprire l'origine di tutte le cose. Non mi riferisco alle cellule o ai geni che abbiamo ereditato, ma a qualcosa molto al di là di tutto questo. Possiamo approfondire un po'?
11:13 Qual è l'origine non il processo biologico evolutivo - l'origine di tutte le cose. Ci chiediamo, che cos'è la creazione? Che cos'è la creazione? Chi ha creato tutto questo, l'universo meraviglioso e tutto quello che ci vive dentro e fuori? Qual è l'origine di tutto questo? Volete approfondire tutto questo?
12:33 Pubblico: Sì.

K: Sicuri? Perché? (risate) Per divertimento? Come una forma di svago, qualcosa di nuovo? Ho paura che non sia nulla del genere.
13:02 I nostri cervelli hanno capacità straordinarie straordinarie, non comuni, al di là di tutte le solite cose. Quando osserviamo il mondo tecnologico quello che è stato fatto e che stanno facendo e quello che faranno - un progresso enorme. Il cervello ha questa capacità. Il computer sta prendendo sempre più il sopravvento su tutte le nostre attività più o meno, eccetto che per il sesso e probabilmente non può ammirare le stelle nella notte. Ma ci sta sostituendo in tutte le nostre attività - può creare una nuova industria, un modo nuovo di vivere, senza elettricità, funzionando con la luce C'è una grande competizione fra l'America e il Giappone, una concorrenza tremenda. E noi saremo tutti schiavi di quel dio - il computer. Stiamo dicendo che il cervello ha una capacità straordinaria ma è stato ristretto, limitato dall'educazione, dal nostro egoismo. Lo so che ascolterete tutto questo ma non farete nulla. Va bene anche così. Il cervello, che si è evoluto per secoli, per milioni di anni è diventato quello che è adesso vecchio, stanco, carico di problemi, conflitti e infelicità. Quel cervello, che è il centro di tutta la nostra esistenza, di tutto il nostro essere che è il futuro e il passato, ne abbiamo parlato l'altro giorno questo cervello vuole scoprire cosa c'è oltre tutto questo qual è l'origine, la sorgente, l'inizio. Potrà mai scoprirlo? Capite la mia domanda? Potrà mai scoprire che cos'è la fonte, la vita il principio di tutta la creazione, di tutte le cose non solo noi ma la tigre, gli alberi meravigliosi. Siete mai stati vicinissimi a una tigre? No. Noi siamo stati molto vicini, quasi a toccarla - selvaggia. Chi ha fatto tutto questo? - la natura inesauribile e i fiumi le montagne, gli alberi, i prati, i boschi, i frutteti e noi? Come lo scoprirete? Vi prego, fatevi questa domanda. Come faranno dei normali esseri umani come noi a scoprire qualcosa che la scienza, la biologia questo e quello, la gente che scava la terra per trovare nuove città, come lo scoprirete? Seguendo qualcuno? Arricchendo immensamente qualche guru? Come approfondirete queste cose? Questa è la domanda che vi pongo. Chi risponderà? State aspettando che risponda chi vi parla? O inventerete un nuovo dio che dirà di essere il creatore. Quell'invenzione, quell'immaginazione è ancora parte del cervello.
19:35 Allora, come lo scoprirete? Posso lasciarvi con questa domanda? Che cosa le darete? In termini di energia, capacità entusiasmo, passione, le darete tutto il vostro tempo per scoprire? Oppure direte "Oh, oggi ho troppo da fare ci penserò domani", oppure "E' una domanda da fare agli anziani non alle giovani generazioni, siamo troppo giovani per pensare a queste cose". Quanta energia ci metterete? Non parlo del ricevere o rilasciare energia, sono cose talmente infantili.
20:56 Posso passare alle domande?
21:07 PRIMA DOMANDA: In diversi momenti abbiamo avuto esperienze mistiche e spirituali. Come possiamo sapere se si tratta di illusioni se non conosciamo la realtà?
21:29 In diversi momenti abbiamo avuto esperienze mistiche e spirituali. Come possiamo sapere se si tratta di illusioni se non conosciamo la realtà?
21:49 Come rispondereste a una tale domanda? Se fosse posta a voi, come la affrontereste, quale sarebbe la vostra reazione? Come vi avvicinereste alla domanda così che si spieghi da sè? Capite? La domanda stessa comincia a svilupparsi. Se state semplicemente cercando una risposta, è una cosa già stabilita - giusto? Lo stiamo vedendo insieme? E' piuttosto facile trovare una risposta, ma immergersi nella domanda vedere tutte le complicazioni della domanda, è come avere una mappa del mondo davanti a voi, vedere tutti i paesi le capitali, i villaggi, i paesini, i fiumi gli oceani, le colline, le montagne, tutto quanto. Come guardate questa domanda? Non la risposta. Forse la risposta si trova nella domanda stessa. In diversi momenti abbiamo avuto esperienze mistiche e spirituali.
23:52 Che cos'è un'esperienza? Ce lo stiamo chiedendo reciprocamente. Che cos'è un'esperienza? E chi è che sperimenta? Giusto? Posso aver avuto o sto avendo qualche tipo di esperienza mistica. Prima di usare le parole mistica o esperienza, che cosa intendo per esperienza? L'esperienza implica riconoscimento? Giusto? Coinvolge un senso di qualcosa che mi accade dal cielo o da qualche parte, qualcosa che chiamo mistico che non è un'esperienza quotidiana ma qualcosa di completamente esterno che sta accadendo a me? E io lo chiamo mistico o spirituale. Vorrei insistere, se permettete, su queste due parole - esperienza e spirituale.
25:33 C'è esperienza senza sperimentatore? Capite la mia domanda? Siamo insieme nell'esplorazione della questione o state aspettando che chi vi parla esplori per voi? Stiamo camminando insieme, passo per passo lentamente o veloci, ma siamo insieme, un passo dopo l'altro. Siamo d'accordo su questo? Se non siamo d'accordo siamo due amici che parlano di questo problema. Ho avuto un'esperienza spirituale supponiamo, che cosa intendo con queste due parole? Esperienza, qualcosa di nuovo, qualcosa che ho già avuto e che si rinnova o qualcosa che sta succedendo a chi sperimenta - capite? Se lo sperimentatore sta sperimentando e quell'esperienza è una forma di riconoscimento, un ricordo un'identificazione ecc. con quello che chiamo esperienza allora in quel sentire ci deve essere qualcosa che ho già conosciuto altrimenti non potrei riconoscerlo. E' piuttosto semplice, no? Non voglio lavorare oltre su questo punto. E' piuttosto chiaro. Fintanto che c'è uno sperimentatore che fa esperienza, si tratta di qualcosa che succede allo sperimentatore, qualcosa di separato qualcosa di non usuale, non della solita noiosa, quotidiana esperienza - giusto? Stiamo giocando la partita insieme? Quindi, finché c'è chi sperimenta, qualsiasi genere di esperienza che sia mondana, spirituale, santa, sacra o che riguardi l'energia e tutta quella roba - che sono per la maggior parte sciocchezze - che cosa è importante in questo processo... - lo sperimentatore o l'esperienza? E' più importante lo sperimentatore - giusto? Che raccoglie. Quando c'è uno sperimentatore diventa sempre più sottilmente egotistico, sempre di più dice "Io conosco molte cose che tu non sai". "Ho avuto esperienze spirituali meravigliose". "Sono illuminato". "Tu invece non lo sei, poveraccio, vieni con me". "Dammi tutti i tuoi soldi e sarai al sicuro". (risate) E' questo il loro gioco, ve lo assicuro. "Abbandonatevi. Mettetevi le collanine che vi dò" e tutti gli stupidi giochi che fanno nel mondo.
30:01 E che cos'è spirituale? Religioso? Qualcosa di santo? Qualcosa di inaspettato? Qualcosa di completamente fuori dall'ordinario? Perché vogliamo qualcosa di completamente fuori dal quotidiano? Avanti, per favore, rispondete a questa domanda. Cioè, qualcosa di totalmente diverso dalla nostra vita quotidiana. Perché siamo annoiati della nostra vita quotidiana: le abitudini, la solitudine la disperazione, gli attaccamenti, il potere e tutto il resto. Vogliamo evitare tutto questo e vogliamo il paradiso, che chiamiamo spirituale. Possiamo ingannarci enormemente - giusto? Abbiamo la capacità di ingannarci in modo incredibile - vero? Il Cristianesimo si basa su credo e fede. Scusate, non voglio offendere nessuno, sto solo spiegando. Duemila anni. E se andiamo in India, oltre oceano, abbiamo 3000 o 5000 anni dello stesso commercio di dio. Perché dobbiamo credere a tutto questo? Perché abbiamo paura? Vogliamo conoscere il non conosciuto e così via. Non è necessario che ne parliamo ancora.
32:25 Che cos'è illusione? E che cos'è realtà? Seguite? Stiamo seguendo la domanda? L'interrogante dice: come possiamo sapere se si tratta di illusione se non conosciamo la realtà? Allora dobbiamo esaminare: che cos'è la realtà? Che cos'è la realtà? Il reale, il fatto, siete voi seduti qui chi vi parla è quassù, purtroppo. Realtà è la natura, l'albero, l'animale il cane, la terra meravigliosa, il cielo blu sopra di noi. Realtà. Giusto? Realtà, voglio bene a mia moglie, mio marito mia sorella, ecc. ecc., tutto il movimento del riconoscere. E il reale. Giusto? Mi domando se... Siamo insieme su questo? Il reale, voi e chi vi parla siamo seduti qui adesso, alle dodici in punto. Questo è reale. C'è vento. Spero che non piova. Il reale sono la natura, gli uccelli, i fiumi, l'acqua e così via.
34:13 E chi ha fatto la domanda dice: Non posso sapere che cos'è un'illusione se non conosco la realtà - giusto? Che cos'è la realtà in noi stessi? C'è qualcosa di reale in noi? Reale? O è tutto movimento, cambiamento? L'altro giorno in Svizzera, quando abbiamo concluso il raduno di Saanen finito - alcune persone sono venute a dirci "Siamo così tristi che sia finito." E chi vi parla ha risposto "Quando siete tristi, è ora di chiudere". (risate) Capite? E l'abbiamo finito. Nessuno vuole un cambiamento. Pochissimi vogliono un cambiamento fondamentale. E chi fa la domanda dice "Se conoscessi la realtà saprei che cos'è illusione". Allora dovremmo guardare l'illusione, la parola. Che cos'è illusione? La parola in sè, secondo il dizionario, significa qualcosa con cui giocare - ludere. Qualcosa che inventate per divertirvi: sono dio, sono chissà chi, sono Napoleone, o sono un grande uomo. Giocate con qualcosa che non è reale. Avete un dolore, siete disperati, con un senso di tremenda sconfinata solitudine. Quello è reale, preciso. E creiamo l'illusione che qualcuno ci aiuterà qualcuno arricchirà le nostre vite, facendoci sentire di non essere soli. Sono tutte illusioni. Il fatto è che siamo disperatamente soli.
37:18 Perciò è piuttosto semplice, se lo si vuole, vedere da sè che cos'è un'illusione, che cos'è la realtà e perché c'è questa mania di fare esperienze. Abbiamo avuto esperienze sessuali, migliaia di esperienze. Tutto quello che succede qui e nel campo, vedete gli uccelli le rondini, ecc si tratta di un'esperienza, ma non la chiamate spirituale. Io vi vedo seduti qui, è una sfida, un movimento. Quello che conta in tutto questo è perché lo sperimentatore inventa tutta questa roba. Capite la mia domanda? Perché lo sperimentatore è diventato così importante. C'è un momento in cui lo sperimentatore non c'è? Questa è la vera domanda, non che cos'è la realtà, che cos'è l'illusione che cos'è l'esperienza e cose del genere, ma c'è un periodo, una durata di tempo uno spazio in cui lo sperimentatore, l'osservatore non c'è? Allora non volete esperienze. Capite? Non c'è niente. Vedete, quella è la parola. La parola niente - scusate, non sono un dizionario... - la parola significa "nessuna cosa". Nessun pensiero - capite? Niente significa la fine del tempo e del pensiero. Ovvero, quando non c'è nessuno sperimentatore. Questa è la cosa vera, non tutto il resto.
40:18 Possiamo passare a un'altra domanda?
40:26 2^ DOMANDA: La malattia è dovuta semplicemente alla degenerazione o al cattivo uso del corpo, o ha qualche altro significato? Scusate, l'ho letta male. E' la malattia semplicemente dovuta a degenerazione o abuso del corpo o ha qualche altro significato?
41:02 Capite? Viene chiesto: la malattia ha qualche significato? Giusto? Ditemelo voi! Siamo stati tutti ammalati qualche volta nella nostra vita. Siamo stati paralizzati da un incidente che ha danneggiato il nostro corpo abbiamo conosciuto ogni tipo di malattia. La società moderna sta causando più malattie che mai - vero? Leggete i giornali e così via. Serve a qualcosa? Ci fa capire più a fondo perché ci ammaliamo che cos'è la salute, e perché ci aggrappiamo alla salute e non alla malattia? capite la mia domanda? Sto parlando da solo? Si? Mi meraviglio davvero che stiate ascoltando. Che stiate partecipando. Che stiate partecipando a quello di cui stiamo parlando insieme. Sediamo alla stessa tavola e mangiamo lo stesso cibo. Voi potete mangiare rumorosamente e un altro lo fa educatamente ma stiamo dividendo lo stesso cibo, alla stessa tavola, nello stesso momento. Perciò chi vi parla non sta parlando a sè stesso.
43:28 Tutti ci ammaliamo. E non riusciamo a sopportarlo nemmeno per poco. Immediatamente dottori, pillole, e tutto il gran circo comincia. Non riusciamo mai a stare per un po' con la malattia e vedere che cosa comporta, come affrontate il dolore. Capite quello che sto dicendo? Come vivete il dolore? So come vivete il piacere, quello è piuttosto semplice. Ma il dolore, non solo quello fisico, ma quello psicologico l'essere feriti psicologicamente, offesi, come lo vivete? Essere feriti psicologicamente è una forma di malattia - giusto? Me lo chiedo. Se mi sento ferito perché siete duri con me oppure se dite "Sei un somaro", io mi offendo. Questa è una forma di malattia. Ma se vengo ferito fisicamente ci sono i dottori c'è qualcuno che può fare qualcosa. Voglio evitare la sofferenza psicologica e voglio anche evitare fuggire dal dolore fisico a meno che, naturalmente, non abbiate un cancro terminale o cose simili. Spero che nessuno di voi abbia queste cose. Così, noi non stiamo mai con qualcosa per vedere com'è. O per sopportarlo. Capite la mia domanda? Siamo insieme, stiamo condividendo lo stesso cibo?
45:50 Quello che conta di più in tutto questo è la sofferenza psicologica - vero? Il dolore di essere feriti, offesi, il sentire una tremenda sofferenza interiore. Si tratta di una grave malattia, alla quale non prestiamo molta attenzione. Se prestiamo molta attenzione al dolore interiore, nelle sue diverse forme, nessuno può guarirlo. Non ci sono pillole, non c'è guru, non ci sono libri non ci sono dèi, rituali, nulla fermerà quel dolore. E se voi non scappate via, se ci state insieme davvero in profondità ha un significato immenso - giusto? Ce l'ha - allora potete entrare in qualcosa che va oltre tutto il sè, oltre l'egoismo. Allora ciò che è esterno, il dolore fisico, può essere affrontato andate da un medico, lo sopportate, diventa una cosa secondaria. Quando chi vi parla si ammalò alcuni medici gli diedero una dose massiccia di antibiotici. E dopo un po' rimase paralizzato per un mese, completamente paralizzato. Capite? Il suo corpo doveva essere trasportato, lavato ecc. dovevano pettinarlo, raderlo e tutto il resto, per un mese. Non compatitelo, per favore. (risate) Non vi sto chiedendo nulla - sul serio. Non chiedo il vostro denaro, se non per pagare questo tendone e le altre cose chi vi parla non vuole nulla da voi né ammirazione né critica, non vuole avere a che fare con le vostre tasche. Non si tratta di un invito alla commiserazione, o di dire "Come ha fatto a sopportarlo?" e tutte queste stupidaggini. Sto solo dicendo che è successo, per un intero mese. "Questa è la fine" dissi alla persona che stava con me. Va bene. Ma pian piano l'effetto dell'antibiotico finì e tutto andò a posto e sono ancora vivo. Se si sta con qualcosa, con il dolore, non troppo a lungo naturalmente perché se è troppo doloroso diventate incoscienti, con tutto quello che ne segue.
49:53 Se volete esaminarlo per conto vostro, tutto questo ha un certo significato, e quel significato dipende da ciascuno di voi. Come affrontate la vita, come la guardate, come la ricevete come reagite, come rispondete a tutte le cose che vi succedono nella vita quotidiana, non solo la domenica mattina. Se osservate come si osserva un bell'albero o un piccione in volo se osservate voi stessi da vicino, è straordinario quello che si rivela.
51:12 3^ DOMANDA: Qual è la mia responsabilità verso l'attuale crisi mondiale?
51:21 Qual è la mia responsabilità verso l'attuale crisi mondiale? A chi state ponendo questa domanda? Che cos'è la mia responsabilità, la vostra responsabilità? Perché usiamo la parola responsabilità? Essere responsabile. Essere responsabili di tenere il corpo pulito lavarlo con acqua calda, se l'avete, o non troppo fredda. Siete responsabili dei vostri figli. I professori, gli insegnanti gli educatori, sono responsabili dell'educazione dei bambini. Perché usiamo la parola 'responsabile'? Capite la mia domanda? Se si eliminasse quella parola, qual è la vostra responsabilità in un mondo in crisi la mia responsabilità e la vostra responsabilità se eliminate la parola responsabilità perché quella parola implica che ci siete voi e la responsabilità - capite? Se eliminaste quella parola fareste ancora quella domanda? E' mio dovere uccidere per il mio paese. E' mio dovere essendo russo, americano o cittadino britannico lottare per il mio paese, il mio Dio e tutto il resto. Se potessimo eliminare completamente quella parola dal nostro cervello allora come affrontereste la cosa? Dovere, responsabilità, io devo - tutte quelle parole. Se mettete da parte quelle parole, che cosa succede? E' una domanda molto interessante - vero? Che cosa succede quando la dualità che è implicita nella responsabilità - giusto? Siamo insieme un pochino? La parola responsabilità implica che io sono responsabile di te dei miei figli, di mia moglie, del mio capo, del mio lavoro, ecc. ecc. Sono responsabile di rappresentare Dio per te. Se dimentico completamente quella parola, no, anzi, la metto completamente da parte. (Fa cadere il foglio con le domande) Scusate! (risate) Così come è caduto il foglio si può bandire quella parola dal nostro intero essere. E allora che cosa succede? Avanti signori! Avete messo da parte quella parola? No. Vedete, voi ascoltate ma non agite. Io non sono responsabile di Brockwood. Non è quello che sento - chi vi parla non sente in quel modo. Io non sono responsabile di dirvi niente. Ma se non c'è quella parola, che significa che non c'è Io e la responsabilità verso di voi, ci siamo solo voi e io - giusto? E allora che cosa succede? Suvvia, signori!
57:03 L'amore ha responsabilità? Avanti signori, per favore urlate, dite qualcosa.
57:20 Dal pubblico: E' unità.
57:23 Se l'amore non ha responsabilità, allora che cosa succede? Se l'amore non è attaccamento, che invece è implicito nella responsabilità che cosa succede? (Risposte inudibili dal pubblico) Non usate - per favore non dite cose, se posso farvi notare
57:56 con tutto il rispetto, non parlate di cose che non avete vissuto, approfondito, per scoprire. Se io vi amo, se chi vi parla vi ama e non c'è la parola responsabilità, dovere, attaccamento ecc allora che cos'è la nostra relazione? Avanti, pensateci. Non aspettate la mia risposta. Io - chi vi parla non risponderà a questa domanda. Si tratta di una domanda molto, molto seria. Tutto questo implica: amiamo noi qualcosa?
59:19 Amore, qualcosa che non è dualistico - 'Io amo te'. Ecco, ho risposto alla domanda. No, non ho risposto, la domanda ha avuto risposta, si è evoluta.
59:47 4^ DOMANDA: La richiesta di aiuto impedisce necessariamente la comprensione? Non può essere che la ricerca di aiuto sia un mezzo per scoprire sè stessi? Se così non fosse, che senso ha ascoltare lei, K?
1:00:09 La richiesta di aiuto impedisce necessariamente la comprensione? Non può essere che la ricerca di aiuto sia un mezzo per scoprire sè stessi? Se così non fosse, che senso ha ascoltare lei, K? Non ha nessun senso. (risate) Voi non state ascoltando K. Se siete davvero onesti, voi non state ascoltando K. Voi ascoltate per vedere se siete d'accordo o no. Voi ascoltate, e nel processo di ascolto state traducendo quello che egli dice come vi fa comodo, secondo il vostro condizionamento. Voi non state ascoltando K, ma voi stessi. K non sta parlando di qualcosa di straordinario. C'è qualcosa di straordinario molto al di là di tutto questo ma non sta parlando di questo adesso. Voi state ascoltando voi stessi - giusto? Come abbiamo detto prima, voi state guardandovi allo specchio. E voi potete distorcere lo specchio. O potete dire 'Non mi piace lo specchio, non mi piace quello che vedo' e potete rompere lo specchio ma rimanete quello che siete. Quindi, non state ascoltando K. Non state cercando di capire quello che K dice. Voi state veramente ascoltando voi stessi. Se state ascoltando voi stessi per la prima volta è la cosa più grande che possa succedere. Ma se ascoltate K, X, Y, Z - no, scusate, non X, Y, Z se state ascoltando K, allora si tratta solo di un mucchio di parole un mucchio di reazioni e così via. E se posso sottolinearlo, con tutto il rispetto, tutto questo non ha assolutamente alcun significato, è completamente inutile. Avete ascoltato tantissime cose, tante prediche libri, poesie, avete ascoltato la voce di vostra moglie di vostro marito, della ragazza ecc o le avete ascoltate in modo distratto. Ma se date tutta la vostra attenzione ad ascoltare, a sentire non solo con le orecchie ma a sentire molto di più, molto più profondamente allora ascolterete tutto. E ascoltando quello che K ha da dire, o lo vivete è una cosa reale, vera, effettiva, o è qualcosa di verbale intellettuale e perciò ha ben poco significato nella nostra vita. La domanda dice: 'Il cercare
1:04:30 il chiedere aiuto, previene necessariamente la comprensione?" La comprensione di che cosa? Della chimica? Della matematica? Di qualche concetto filosofico? La comprensione di Gorbachev? Che cosa intendiamo per comprendere? Vi prego, chi vi parla non vuole essere duro, o se lo è scusate, non vuole esserlo, non è duro, sta solo chiedendo. Prima di tutto, che cosa si intende con la parola comprendere?.. e poi possiamo mettere in relazione quella parola con il comprendere - il realizzare la comprensione attraverso una guida, la ricerca di una guida. Prima di tutto, che cosa intendiamo per comprendere? Capire. Io capisco il francese perché lo conosco un po' e chi vi parla capisce l'italiano perché lo sa. C'è una comunicazione verbale intellettuale - giusto? Questa è una forma di comprensione. Usiamo un linguaggio comune, voi parlate inglese e anche chi vi parla c'è una comunicazione verbale, se intendiamo la stessa cosa non diamo significati diversi alle parole... - come Alice nel paese delle meraviglie che dice 'Io dò alle parole il significato che voglio' anche voi potete farlo, ma la comunicazione diventa piuttosto difficile. Quindi, che cosa intendiamo per comprensione? Una comunicazione verbale? La comprensione intellettuale di un concetto, di un'idea? Oppure comprensione significa ascoltare veramente quello che un altro dice.. senza interpretare, senza cercare di cambiarlo, di modificarlo ma effettivamente quello che dice, non solo intellettualmente, ma con tutto il vostro essere con grande attenzione, così non è solo intellettuale, o emotivo o sentimentale e tutto quel genere di cose ma voi siete completamente lì. Così non c'è solo comunicazione verbale ma anche comunicazione non verbale. La domanda dice anche
1:08:01 'Chiedere aiuto impedisce necessariamente la comprensione?' Giusto? Perché voglio una guida? Per che cosa? Rispondetemi, quelli fra voi che seguono dei guru e cose simili le chiese, i templi, le moschee, che cosa intendete per guida? Un altro essere umano vestito in modo diverso, con barba o senza barba che viene dall'Asia, India inclusa, perché volete delle guide? Siete guidati in questo momento? Siate semplici, signori. Siete guidati adesso? O stiamo indagando insieme, esplorando, comunicando? voi dite 'Io non capisco quello che dice', e io rispondo 'Ve lo spiego' e poi voi spiegate qualcosa a me e io dico 'Sì'. Ci stiamo muovendo insieme, non c'è una guida. Capite? Ci siamo? Abbiamo avuto guide in abbondanza, tutti i giornali, le riviste i predicatori, i preti di tutto il mondo ci guidano ci dicono cosa fare e cosa non fare, cosa pensare e cosa no abbandonatevi, oh, non ascoltatelo è un reazionario - seguite? Siamo sempre stati guidati, formati, modellati. Consciamente o inconsciamente. Qui non stiamo guidando nessuno stiamo parlando come due amici che riflettono insieme. E' una cosa completamente diversa. Una guida impedisce la comprensione nel senso più profondo della parola perché prima di tutto non posso capire me stesso, guardarmi vengo continuamente guidato, fai questo, non fare quello. Non sto guardando me stesso, ascolto quello che avete detto. Questo significa che voi diventate l'autorità, io divento vostro schiavo schiavo a livello psicologico o di qualche altro genere. Questi guru, con i loro ashram, quei posti che diventano dei campi di concentramento. Vi dicono cosa fare, come salutare, e tutte quelle stupidaggini. Non sto condannando, è così. Se non cerchiamo nessuna guida,
1:11:34 che veramente impedisce la comprensione di noi stessi, non potrebbe quella ricerca di aiuto essere un mezzo per scoprire noi stessi - buon Dio! E' necessario che ne parliamo ancora? Perché non possiamo essere semplici? Non nel vestire, non intendo quello. Semplici. Vedere le cose come sono. Guardare, affrontare le cose come sono veramente invece di fare tutti questi labirinti di confusione? Perché dobbiamo passare attraverso tutto questo? Possiamo aver bisogno del medico, è una cosa diversa. Noi stiamo parlando della sfera psicologica. Perché non possiamo essere davvero semplici e guardare le cose come sono? E' il nostro cervello così incapace, così astuto, così disperatamente deviato da non poter vedere le cose che stanno davanti al naso e agli occhi? Se psicologicamente siete molto, molto semplici proprio quella semplicità ha una sottigliezza immensa molto più sottile di tutte le astuzie del cervello. Ma noi non siamo mai semplici. Se piove, piove. Io sono solo - non chi vi parla - si è soli, questo è un fatto. Perché fare tante storie?
1:14:05 5^ DOMANDA: Potrebbe per favore spiegare che cos'è la visione totale? Si tratta di un'estensione della normale funzione del cervello? O implica qualcosa di completamente diverso?
1:14:29 Potrebbe per favore spiegare che cos'è la visione totale? Si tratta di un'estensione della normale funzione del cervello? O implica qualcosa di completamente diverso? Per essere molto semplici: vediamo mai qualcosa interamente? Vediamo, gli alberi, la natura, tutto vediamo? Tutti quanti, vedete vostra moglie vedere veramente, non immaginare, tutte quelle immagini, ma semplicemente vedere? Vedo in maniera parziale, perché ho un sacco di pregiudizi tante paure, tanta ansie e tutto il resto quindi io non vedo mai qualcuno completamente - giusto? Per vedere qualcosa completamente, in modo olistico, se posso usare questa parola completamente, interamente, in quel vedere non ci sono contraddizioni, è così. Capite? Giusto? Non c'è contraddizione nel vedere quello che accade effettivamente. Sono arrabbiato. Sono impaziente, esausto. Semplicemente vederlo. Ma quando dico: 'Oh, non dovrei esserlo. Io sono così. Sono esausto, sono esasperato' - tutte scuse. Giusto? Posso vedermi completamente come sono? Posso vedere l'intera mappa? Tutti abbiamo una mappa davanti agli occhi, una mappa del mondo con vari colori, con molte bandiere, tanti primi ministri vari presidenti - e tutto lo spettacolo che va avanti. E' lì di fronte a me, di fronte a noi. Posso guardare tutta la mappa come un tutt'uno? E non è possibile guardare l'intera mappa se faccio attenzione all'Inghilterra. O se faccio attenzione alla Russia. Perché dirigo la mia attenzione in un punto. Seguite? Questo dirigere l'attenzione su un punto, o egoismo impedisce di vedere in modo olistico, di vedere l'intero. E' semplice. Giusto? Ma se sono incollato, se sono radicato in un angolo particolare della terra, allora non posso certo vedere l'intero. Se penso continuamente all'India - grazie a Dio non lo faccio mai ma se stessi continuamente pensando all'India perché sono indiano, perché sono povero, perché sono questo e quello e cose del genere, come posso imbrogliare qualcuno o credere in un dio particolare, o una cosa e l'altra sono lì, incollato, non posso vedere l'intero. Giusto? E' così semplice. Non sarò... naturalmente quando ne vedo la verità dico: "Che stupidaggini".
1:19:34 Non solo vedere in modo olistico - dobbiamo smettere ma c'è molto di più da vedere. Osservare senza parole senza alcuna interferenza del pensiero, solo vedere. Vedere prima di tutto con gli occhi, poi interiormente, vedere ogni cosa com'è. E da quel vedere possiamo procedere molto oltre, e allora potete chiedere che cos'è l'insight. Vedere qualcosa di assolutamente vero e agire nel momento. Non posso parlarne ora. E' ora di fermarsi. Ma tutto questo richiede che si indaghi e si osservi quello che si è senza colui che analizza. E da lì potete procedere all'infinito, senza barriere. Non c'è un inizio o una fine.
1:21:07 Posso alzarmi?