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BR85T2 - La relazione del tempo e del pensiero con la paura
Secondo discorso pubblico
Brockwood Park, UK
25 agosto 1985



0:29 Signore! C'è così tanta gente, con questo brutto tempo! Possiamo continuare da dove eravamo rimasti ieri? Mi dispiace che dobbiate stare in piedi laggiù signori, con questo freddo. Dobbiamo fare qualcosa con questo tendone. Forse una tenda da circo! (risate) Non lo dico come un'offesa. Scusate! (risate) Sono contento che possiamo ridere insieme.
1:49 Come stavamo dicendo ieri, qui non c'è il discorso di un solo uomo. Non sto parlando da solo, stiamo deliberando insieme. Questa parola ha un grande significato: pesare, bilanciare considerare, soppesare insieme per agire, per prendere una decisione e agire. Questa parola ha una profondità, e insieme, stamattina e domani ci accingiamo a considerare le cose insieme. Qui non c'è uno che parla, una personalità, siamo tutti insieme guardando, osservando, vedendo le cose come sono consultandoci l'un l'altro, pensandoci sopra di proposito, per davvero non in modo teorico o secondo un mucchio di credenze entreremo insieme in tutti questi argomenti. Si tratta della nostra vita, la nostra vita quotidiana, che può essere noiosa o eccitante emotiva o sentimentale, romantica, intrappolata in una gran quantità di immaginazione, di fantasia, o aggrappata a qualche credo. In presenza di una qualsiasi di queste cose, non è possibile alcuna riflessione. Perché siamo sulla stessa strada, siamo nella stessa barca, sullo stesso sentiero con lo stesso senso di essere insieme, di poter costruire insieme. Se questo è ben chiaro, possiamo addentrarci in molte cose che dobbiamo fare questa mattina, i due martedì e mercoledì, sabato e domenica ci sono molte cose di cui parlare insieme.
5:01 Non c'è alcuna autorità in questi discorsi, in questi dialoghi fra noi. Chi vi parla deve purtroppo stare su un palco ma questo non gli dà alcuna autorità. Non c'è alcun culto della personalità. Non è qualcosa a cui pensare insieme e agire più tardi ma adesso insieme, seduti sotto questa tenda esploreremo insieme e in quell'esplorazione agiremo.
5:55 Ieri stavamo parlando del conflitto. Tutte le cose terribili in cui siamo coinvolti: criminalità, terrorismo e tutte le guerre che sono in corso fra strutture ideologiche e credenze ideologiche, sia religiose che politiche, ma nessuno sembra prendere in considerazione l'intero problema del mondo. In ogni paese, in ogni angolo o confine ci sono lotte con altri paesi, economicamente, con continue minacce di guerra e tutte le cose terribili che stanno avvenendo nel mondo. Questa mattina dovremmo prendere in considerazione tutte queste cose.
7:15 Prima di tutto, abbiamo visto quelle meravigliose nuvole stamattina? La loro luce straordinaria e la loro bellezza. Il senso di gloria. Il blu straordinario del cielo. E dovremmo discutere insieme di che cosa sono l'amore e la bellezza che cosa sono il tempo e il pensiero. E, se avremo tempo, stamattina parleremo anche della paura.
8:09 Allora dobbiamo entrare nella questione di che cosa siano la bellezza, l'amore, il tempo, il pensiero e la paura. La paura di ammalarsi, di non stare bene. Ne parleremo dopo. Prima dovremmo riflettere insieme sulla natura della bellezza. Ne parleremo insieme. Vi prego di non aspettarvi una spiegazione da chi vi parla. E' una questione posta di fronte a ognuno di noi come tutte le altre domande che ci faremo insieme. Che cos'è la bellezza? E qual è la sua relazione con il pensiero, il tempo e l'amore? Una bella nuvola, un meraviglioso tramonto, la mattina presto quando c'è solo una stella nel cielo e quegli alberi così belli come potete vedere lì: il suono, il fruscio il movimento delle foglie e l'enorme forza del tronco. Potete vedere la terra, non dall'aria, bisognerebbe essere troppo alti, ma la terra l'enorme senso di potere, la vastità, le valli, i monti, il cielo blu e il profilo dei monti incappucciati di neve. Quando guardate tutto questo, e guardate vostra moglie e vostro marito.. quei bei bambini che saltellano qui intorno che cosa significa la bellezza per ciascuno di noi? La bellezza dipende forse dai nostri punti di vista particolari? Dalla nostra sensibilità? Oppure la bellezza è nei quadri custoditi nei musei? O in una poesia, specialmente quelle di Keats, di Odes? Vedete una frase in un libro di letteratura, un libro famoso e quella frase è sufficiente ad aprire tutte le porte. Quindi, che cosa significa la bellezza per ognuno di noi? E' il viso, il corpo, il senso di tenerezza verso un altro il senso di generosità, il dare il grande piacere di guardare qualcuno di quei meravigliosi dipinti? State aspettando che chi parla vi dica che cos'è la bellezza? Oppure la bellezza c'è quando non c'è il sè? Capite? Quando non sono preoccupato dei miei problemi, della mia infelicità depressione e inquietudine, di tutti gli affanni della vita che sono centrati su di me che sono il "me", e quando il "me" non c'è, anche solo per un secondo, quando il cervello è tranquillo senza alcun senso di limitazione, è allora che c'è bellezza? O solo allora è bellezza? Ne stiamo parlando, stiamo riflettendo insieme? O siete solo d'accordo con chi vi parla? "Sì, sembra molto giusto". "E' questa la spiegazione che voglio". "Seguendo quella spiegazione, quella descrizione intravedo qualcosa, ne conserverò il ricordo."
14:49 Allora ci chiediamo: la memoria, la continuazione della memoria tutto il movimento della memoria può aiutare ad apprendere ciò che è bello? Oppure i ricordi non hanno nulla a che fare con questo? Siamo d'accordo? Signore, non... C'è bellezza nella nostra vita? Il senso di generosità, non di perdono non c'è nulla da perdonare, c'è il senso di una grande sensibilità? Stiamo dicendo che i credi, i paragoni le preoccupazioni e i problemi. non hanno nulla a che fare con la bellezza. E' il senso della qualità, l'assenza del sè, il "me" la persona, tutto il mio background, che è il "me" quando tutto questo non c'è, allora c'è l'altro. Può sembrare impossibile, ma lo è? Stiamo parlando di qualcosa di estremo? O si tratta del destino comune a tutti noi, che viviamo periodi di grande sofferenza, infelicità, disperazione, depressione.. ogni tipo di sconvolgimento emotivo e ci sono rari momenti nella nostra vita in cui tutto questo scivola via da noi e vediamo qualcosa che è oltre ogni descrizione. Succede a tutti noi. E questo diventa un ricordo. Allora perseguiamo quella memoria. Vogliamo qualcosa in più, la continuazione di quello che abbiamo intravisto. Allora quel ricordo diventa un blocco, quella memoria distrugge tutto il resto. Rilassatevi, prendetela con calma. (ride)
18:30 Se questo è abbastanza chiaro, perché stiamo riflettendo insieme allora dovremmo parlare di un problema molto complesso, cioè del tempo. Tempo come speranza, tempo come l'insieme degli eventi degli avvenimenti della nostra vita, come passato. Tempo come movimento della memoria, tempo secondo la durata della vita, tempo come vivere e morire su questa terra. Il tempo dell'orologio, il secondo preciso di un orologio al quarzo la precisione al secondo. Tempo come divenire psicologico, "Sono questo ma sarò quello". "Sono infelice, ma un giorno sarò felice". "Un giorno capirò" "Adesso non so, ma domani saprò" "Ci sarà pace un giorno sulla terra, ma non adesso" Il tempo è un fattore molto importante nella nostra vita. Tempo come memoria, tempo come evoluzione in qualcos'altro circondati dagli angeli in paradiso. Posso raccontarvi una barzelletta a proposito? (risate)
21:05 Due persone sono in paradiso, con le loro ali e l'aureola. Uno dice all'altro: "Perché mi sento così male se sono morto?" Capito? (risate) Allora: il tempo è un fattore della nostra vita.
21:51 E' una parte importante della nostra vita. E noi pensiamo in termini di tempo. Tempo come ciò che siamo stati, ciò che saremo ciò che è e ciò che sarà - giusto? Io sono stato così, sono così ora, ma sarò qualcos'altro in futuro. Questo è il movimento della memoria della conoscenza, dell'esperienza e così via - giusto? Il costante movimento fra il passato, il presente e il futuro. E' molto importante nella nostra vita. Il tempo crea un mucchio di problemi. Si cerca - si guarda avanti verso qualcosa verso una vacanza in Spagna, o nella bella Sicilia, eccetera. Questo movimento ha una fine? Stiamo parlando, ci stiamo consultando l'un l'altro. Questo movimento senza fine, che sembra durare dall'inizio della vita fino alla morte, può mai finire questo movimento? Vi prego, stiamo ponendo la domanda per voi. Lasciate che la domanda risponda, non rispondete voi. Lo capite? La domanda è molto importante. La domanda è: questo movimento del tempo, questo ciclo in cui siamo tutti imprigionati senza fine, da 2 milioni e mezzo di anni e più da quando viviamo su questa terra, potrà mai finire questo movimento? Oppure un essere umano ne sarà eternamente imprigionato? Non secondo qualche invenzione filosofica o qualche teoria sul tempo o qualche cosa di fantasioso ci stiamo ponendo una semplice e diretta domanda. La questione è importante perché solo allora può succedere qualcosa di completamente nuovo.
25:43 Perciò stiamo chiedendo: può mai finire il tempo? Tempo come età avanzata, e con l'età si diventa un po' rimbambiti. C'è la senilità. E' un argomento piuttosto interessante questo. Chi è senile? Sono giovani solo quelli sotto i quaranta o i trenta e sono senili tutti gli altri? O solo gli anziani sono senili? Che cosa significa la senilità per tutti noi? Molti si fanno questa domanda. Che cos'è la senilità? Andate in chiesa, specialmente quando i cardinali celebrano è uno spettacolo meraviglioso, una visione bellissima, tutto è così elaborato preciso, dignitoso, abiti e colori meravigliosi. Se siete stati in una cattedrale di Roma dove i cardinali celebrano i riti, con tutto quel ripetere. La ripetizione è indice di senilità? Riguarda solo gli anziani? Le stesse abitudini, lo stesso modo di pensare, il continuo andare in ufficio e lavorare, lavorare, lavorare nelle miniere, sul mare, nei sottomarini e sugli aerei. E le stesse relazioni con gli altri, la ripetitività, il sesso cercando di abituarsi l'uno all'altro, così da non sentirsi completamente soli su questa terra. Il nostro cervello è prigioniero della ripetizione. La ripetizione ha una sua sicurezza, un senso di protezione ma quando psicologicamente continuate a ricordare ricordare e agire nel solito vecchio modo e metodo si tratta naturalmente di una forma di senilità - no? Per favore non siate d'accordo. Non si tratta di essere d'accordo o meno. Vorrei che potessimo mettere da parte queste due parole essere d'accordo e dissentire. Ma che vedessimo quello che sta effettivamente succedendo dentro di noi. E che osservassimo le abitudini che abbiamo formato negli anni le nostre conclusioni, politiche, religiose e così via. Le conclusioni, la fine, questo è quello che ho capito me lo tengo stretto. Non è forse questa una forma di senilità? E questo movimento senile avviene solo negli anziani?
31:27 Stiamo parlando del tempo. Il passato che entra nel presente, si modifica e va avanti. Il passato ha profonde radici, interviene nel presente attraverso. sfide, circostanze, pressioni e così via, ma è sempre il passato. E il futuro è il passato modificato. Quindi il futuro è adesso. Siamo insieme? Sì? Non è così? Il passato che siamo noi - 2 milioni e mezzo di anni o più, o meno è questo l'immenso spazio fra il passato e il presente. Il presente è quello che siamo stati e quello che siamo. Questo è un fatto. E quel passato viene modellato, formato, pressato passa attraverso ogni genere di travagli, ansie, ecc. ma quel passato continua in una sagoma diversa, una forma diversa in una quantità di modi diversi e quello diventa il futuro. Perciò il futuro è adesso. Giusto? Siamo insieme su questo o abbiamo bisogno di altre spiegazioni?
33:52 L'intero movimento il passato, il presente e il futuro, è contenuto nell'ora? Perché è questo che siamo. E questo è l'intero movimento del tempo - giusto? E noi stiamo chiedendo se quel movimento potrà mai finire. Altrimenti siamo vincolati a questo perenne legame con il tempo il passato, il presente e il futuro. E cerchiamo di fuggire dalla questione parlando del paradiso dell'inferno, del futuro, lontano da tutto questo. Perciò in questo momento, ora, mentre siete seduti lì, è contenuto tutto il tempo. Il passato che si modifica nel presente e il futuro. In questo ciclo, che è l'ora può quel movimento fermarsi per un minuto, per un secondo?
35:55 Allora ci si chiede: che cos'è il senza tempo, in cui non esiste assolutamente il tempo? Gli scienziati danno diverse definizioni del tempo: si tratta di una serie di movimenti, di secondo, in secondo, in secondo, ma è solo una teoria solo un accettare qualcosa che è, o può essere nella nostra vita. Ma questo non è abbastanza. Se mettiamo da parte tutte le teorie, i credi il fatto è che nelle nostre vite - non intendo il tempo dell'alba e del tramonto, della luna nuova e della luna piena. I cieli hanno il loro ordine, il loro senso del senza tempo. Ma tutto questo non ha nulla a che fare con la nostra reale quotidiana, noiosa solitaria, disperata vita, occasionalmente gioiosa. Può esserci una fine del tempo?
37:39 E allora, ma solo allora, possiamo chiedere che cos'è il senza tempo. Ne possiamo parlare, ne possiamo discutere, ma tutte le discussioni le parole, le teorie, non hanno alcun significato. E qual è la relazione fra il tempo e il pensiero? Non è chi vi parla che sta ponendo tutte queste domande. Le state facendo voi. Qual è la relazione, l'effettiva relazione fra il pensiero e il tempo e la relazione del tempo, del pensiero, con la paura? E qual è il loro rapporto con l'amore? E' questo che ci interessa - giusto?
39:00 Allora, che cos'è il pensiero, che è così importante, che è così profondamente conficcato nei profondi meandri del nostro cervello? Che cos'è il pensiero nella nostra vita? Pensiero, pensare. Vi prego, fatevi questa domanda. Tutto questo non ha nulla a che fare con le religioni, con tutto quel circo che continua, con i guru, le autorità spirituali pensate a queste due parole insieme, autorità spirituale! E' una cosa abominevole, un anatema, mettere insieme queste due parole. Tutta la nostra vita e le nostre azioni sono basate sul pensiero.
40:27 E voi direte che le emozioni non sono pensiero. E' così? Siamo talmente ingenui, non è vero? Accettiamo tutto così facilmente. Qualcuno come chi vi parla dice qualcosa e voi dite sì, o no non c'è un pensare nostro: una chiara, obiettiva, impersonale osservazione delle cose. Siamo pieni della conoscenza di altre persone non conosciamo le valli profonde e contorte fra le montagne della nostra vita.
41:34 Che cos'è pensare? State ancora aspettando che chi vi parla vi spieghi tutto? E poi voi sarete d'accordo o disapproverete? E' una cosa parziale, non completa. "Aspetterò che qualcuno lo completi". Capite? Guardate il vostro cervello, come lavora. Andiamo a fare spesa di spiritualità. Prendendo un po' qui, in questa tenda poi andiamo in un'altra tenda - è buffo, vero? (risate) Stiamo sempre raccogliendo, come fanno le gazze o i topi e non sappiamo niente delle nostre capacità - non nel senso di abilità. Una capacità che non è basata sull'esperienza che non ha nulla a che fare con la conoscenza. Parleremo di tutto questo, se avremo tempo. Allora, che cos'è pensare? Voi siete seduti lì e chi vi parla purtroppo è seduto su questo palco e stiamo entrambi pensando. Che cosa significa questo pensare? Egli dice qualcosa, vi viene posta una domanda e il cervello comincia a diventare attivo - è stato sfidato, è stato costretto spinto, pressato, e allora si sveglia e dice sì o no. E andiamo avanti così. Non scaviamo mai dentro di noi, dipendiamo da tante cose da tanti libri, professori, guru o guide. Adesso siamo qui senza nessuna guida, senza aiuto senza alcun genere di sostegno preciso, pragmatico. Dovete scoprire che cos'è pensare, qual è l'origine di tutto il pensiero non di un particolare pensiero che ovviamente ha una causa. E ciò che ha una causa può sempre essere superato. Se c'è una causa per il dolore potete gestirlo andate da un medico, o da un anti-dottore quello che preferite, da qualche ciarlatano o medico alternativo, e così via. Se si scopre la causa si può guarire. Qual è la causa del pensiero? Se ne comprendete la causa potete metterlo da parte. Capite? Se non scopriamo la causa ma accettiamo semplicemente. una spiegazione che non è la causa effettiva, allora continueremo a scappare, raccogliendo qua è là. Quindi siamo insieme per scoprire per conto nostro, non che chi vi parla vi dice delle cose con cui voi giocate, dovete scoprire per conto vostro. Chi vi parla può spiegare, approfondire, come ha fatto in diverse occasioni. Lo ha fatto per ottant'anni. Non stiamo giocando, non si tratta di un'abitudine o di senilità. (Rumore di pioggia) Ah, sta piovendo! O grandinando. Vi prego, venite dentro signori. Ecco, è andata. Non so se avete notato che questa mattina presto non c'era nemmeno una nuvola nel cielo. Ma siamo in Inghilterra! (risate) Così vicino all'Atlantico.
48:21 Se si può scoprire la causa, la ragion d'essere, la radice allora è possibile sradicarla e lasciarla morire spazzarla via, altrimenti non avete scoperto per conto vostro. (Rumore di pioggia) La pioggia è benedetta in certe parti del mondo l'aspettano, pregano per averla. Vero? E qui ce n'è fin troppa! (risate) Quindi, la causa di qualunque cosa, del mal di testa, del cancro non l'hanno ancora scoperta ma probabilmente ci arriveranno la causa della senilità, della paura non una particolare forma di paura, ma la radice della paura. Se si scopre la causa, l'effetto non ha significato e allora la causa muore. E' questo che dobbiamo scoprire insieme: qual è la causa del pensiero, il pensiero che è associato ai ricordi alle memorie, alle immagini che ha costruito, messo insieme. Qual è la causa di tutto questo? A chi vi parla sembra - vi prego non accettatelo, stiamo ragionando. Ci sono voluti tre giorni per eleggere un papa ma noi non abbiamo bisogno di tre giorni. Qual è la causa di tutto questo? E' l'esperienza? E' l'esperienza che dà conoscenza? La conoscenza è immagazzinata nel cervello come memoria e quella memoria reagisce come pensiero? Il pensiero si basa tutto su questo, è così semplice? Se il pensiero è basato su cose familiari, sui ricordi naturalmente se non aveste la memoria non pensereste - giusto? E' molto semplice. Perché proprio la semplicità - è una cosa molto sottile più siete semplici più aumenta la sottigliezza - non sto parlando del vestire non intendo quello, mettersi addosso abiti ridicoli o delle ghirlande di fiori al collo e roba simile. Quella non è semplicità. Avere un cervello molto chiaro, sensibile, che osserva, senza timore. Approfondiremo il discorso della paura tra poco. Perdonatemi!
53:27 Il pensare è basato sull'esperienza, su conoscenza, memoria, pensiero? Il pensiero si basa sempre sulla conoscenza. Più conoscenza avete e più pensate. La scienza aggiunge ogni giorno qualcosa - giusto? Si è cominciato con una semplice clava, per passare all'arco poi si è arrivati alla pistola e infine alla bomba atomica. Tutto questo si basa sull'accumulazione di conoscenza - giusto? Passo per passo o tutto d'un balzo, ma sempre nel campo della conoscenza. Quindi, essenzialmente il pensiero, per quanto semplice possa sembrare, è basato sull'esperienza, sulla conoscenza. E noi ci chiediamo se il pensiero possa cessare. Altrimenti ne siamo intrappolati. Cioè, può esserci uno stato senza un solo ricordo? Senza un singolo pensiero? E la relazione fra tempo e pensiero.
55:41 fra uomo e donna, fra moglie e marito e figli ragazzo e ragazza e così via, queste relazioni, la vicinanza i sentimenti reciproci, sono basati sul pensiero? Vi prego, stiamo ponendo la domanda. La domanda è importante, non la risposta. Relazione, pensiero e tempo. Giusto? Ci si sposa, per varie ragioni, attrazione sessuale dipendenza, compagnia e tutto il resto. E vivendo insieme per un giorno o 10 o 15, o 100 anni, ci si abitua all'altro. Abbiamo costruito i ricordi, le immagini dell'altro. E' ovvio, no? E quei ricordi, quelle immagini, sono la realtà non la donna o l'uomo o i bambini, la realtà è l'immagine che ho costruito di lei e lei ha costruito un'immagine di me. Queste immagini sono la realtà, realtà funzionale ma non effettiva relazione. Il pensiero è la base della nostra vita, gli affari il lavoro in miniera o in laboratorio ecc. ecc. Tutto quello che i preti hanno inventato: i riti, i credi, l'ostia, e tutto il resto tutto quello che c'è nei templi e nelle moschee, tutta roba creata dal pensiero. Perciò il pensiero, basandosi sulla conoscenza sarà sempre limitato, parziale. Non c'è pensiero completo, è impossibile. Giusto? Se non riconosciamo il fatto che il pensiero
58:57 è completamente limitato - il vostro adorare, le vostre preghiere, la vostra appartenenza a questo o quel guru, per l'amor di Dio, è tutto talmente insignificante! Non arrabbiatevi con me, vi prego. Quindi, se il pensiero è limitato, come ovviamente è potrete pensare al senza limite, ma è sempre limitato. Potete pensare all'eterno ma è sempre costruito dal pensiero. E noi chiediamo: può il pensiero, può il tempo, giungere a una fine? Probabilmente non vi siete mai posti questa domanda e adesso la state affrontando ma non potete rispondere perché non avete scavato in profondità dentro di voi non avete esaminato, guardato, osservato; il che è diverso dall'analisi solo osservare le profondità della propria vita e del cervello.
1:00:39 E a questo punto dovremmo indagare che cos'è la paura. La paura è in rapporto al tempo e al pensiero? Che cos'è la paura? La paura di ammalarsi. Tutti ci siamo ammalati qualche volta, non è vero? La terra è affollata da medici e medicine. Tutti siamo stati ammalati. Che valore, che significato ha la malattia, di cui avete tanta paura? Vi prego. Che cosa significa essere ammalati? Significa veramente qualcosa? Oppure quando la paura interferisce con la malattia voi non imparate niente? Potete guardare la malattia in modo obiettivo senza identificarvi immediatamente con quel dolore con la malattia, senza lottarci contro, volendo essere sani ecc? Paura di ammalarsi, se si accetta la malattia, non al punto estremo... della malattia terminale, allora ha un grande significato può significare moltissimo, apre la porta a molte cose. Ma quando c'è paura tutte le porte sono sbarrate. Stiamo indagando: che cos'è la paura? La paura di perdere il piacere, del domani, del buio la paura del marito o della moglie, paura dei vostri guru naturalmente, se no non li seguireste paura di non raggiungere l'illuminazione come lui. Pensate - un guru illuminato! Paura di tante cose: il vicino, la guerra, i terroristi e tutto quello che i preti hanno inventato in 2000 anni di cristianità, e tutte le cose che l'India antica ha inventato in tre o cinquemila anni. In India ci sono molte tradizioni straordinarie non ne parlerò adesso. Alcune sono veramente straordinarie.
1:04:36 C'è la paura del paradiso e dell'inferno paura delle cose più banali della nostra vita. Osserveremo insieme la causa della paura. Come abbiamo detto, se potete scoprire per conto vostro la causa allora potete farvi fronte. Allora potete mettere fine alla causa, se guardate molto bene la causa, questa finisce. Non dovete fare niente, solo osservare la causa come guardate qualcosa là fuori, come ascoltate la pioggia o la grandine di qualche minuto fa, la sentite e se la ascoltate tranquillamente, vi dice qualcosa, ha una musica propria. Allora, qual è la causa della paura?
1:06:02 Paura della malattia, della morte, paura di cento piccole cose. La paura inibisce la libertà. Fintanto che c'è una sola particella di una qualsiasi paura, non c'è libertà. Non c'è da cercare da qualche altra parte nonostante l'erba possa essere più verde nell'altro campo la paura si moltiplica sempre più sulla terra e noi seduti qui, stiamo considerando con serietà insieme riflettendo insieme sulla causa della paura, allora possiamo approfondire se siete seri, responsabili, la fine della paura. Per prima cosa abbiamo a che fare con le paure psicologiche non le paure di cose esterne, quello viene in seguito. Se le paure psicologiche finiscono completamente, allora potrete affrontare quelle fisiche in modo completamente diverso, e non viceversa. E' talmente ovvio, no? - noi vogliamo vincere le paure esteriori perciò dividiamo i paesi, i credi i dogmi e tutte quelle faccende infantili. Ma se incominciamo a vedere la radice della paura psicologica, interiormente non da persona separata con la mia paura, ma la paura come un tutto perché tutti gli esseri umani sulla terra hanno paura. Perfino i guru, perfino i preti perfino le più alte autorità del mondo cristiano hanno paura. In ogni parte del mondo tutti gli esseri umani hanno paura della morte.. della mancanza di amore, ci sono dozzine e dozzine di paure. E siccome abbiamo paura, non siamo mai liberi, perciò dobbiamo esaminare molto da vicino, non analiticamente, perché così separate.. l'analizzatore e l'analizzato e comincia il conflitto. Giusto? Dove c'è divisione ci deve essere conflitto. E' naturale, è una legge eterna. Guardate quello che sta succedendo ai minatori e a quelli che possiedono le miniere la separazione in nazioni, Inghilterra, Francia, Germania, Russia guerra, guerra, guerra; gli arabi e gli ebrei lo sapete, signori, è così ovvio. Quindi, non appartenere a nessun paese. Naturalmente dovete avere un passaporto. Chi vi parla ha un passaporto indiano, ma non è un indiano. Gli è stato dato un passaporto diplomatico ma gli ha dato il posto che gli compete. La paura è comune a tutti, come il dolore, l'ansia, la sofferenza
1:10:47 l'incertezza, la voglia di potere, di posizione di prestigio, in ogni essere umano c'è il seme della paura. Non stiamo parlando di una particolare paura, ma quando afferrate tutto il contenuto della paura, la sua radice, allora potete affrontare quella particolare, che diventa tremendamente inutile. Qual è la radice della paura? Vi prego non aspettate che ve lo spieghi chi vi parla. La sua radice, perché è dentro di noi, non in paradiso o nei preti, o in tutte quelle cose inventate dal pensiero umano. E' il tempo? E' il pensiero? E' qualche fattore sconosciuto? Si tratta forse di un fattore sconosciuto che ha maledetto l'uomo che è esistito per due milioni di anni, più o meno e la lunga evoluzione non ha risolto questo problema, l'uomo ha cercato di fuggire adorando degli déi, seguendo qualcuno, tutto quel mercato. Perciò, possiamo noi qui, stamattina, sotto questa tenda riflettendo insieme, scoprire la causa e finirla? Finirla adesso, non dopodomani. Se la finite adesso, voi siete un uomo o una donna incredibilmente liberi. Siete veramente liberi. E solo quella libertà può aprire la porta alla verità.
1:13:36 Perciò ci chiediamo che cos'è la sua radice. E' il pensiero? E' il tempo? Per favore non accettate nulla di ciò che dice chi vi parla non seguite le sue parole, o i suoi gesti, o il suo modo di vestire, indagate. E' necessario avere passione, avere una tremenda energia per scoprire qualcosa, non serve accettare e affidarvi a qualcuno. Non ha nulla a che fare con tutta questa roba da immaturi. Perché si tratta di una questione molto seria. Allora, i responsabili sono il pensiero e il tempo? Oppure è il tempo-pensiero, che sono tutt'uno, non sono separati è questa la sua radice? E' questa la radice, non è vero? Se avete paura della morte, quella paura di finire di cui parleremo un'altra volta se avviene quella fine, allora c'è la paura del conosciuto. E' quindi il pensare, il pensare, la radice che è tempo, è questa la sua radice? Naturalmente. E' ovvio, se posso farvelo notare. Se non avessimo il pensiero e non ci fosse il tempo, non ci sarebbero né morte né paura.
1:16:13 Allora sorge la domanda: può il pensiero/tempo finire? Solo allora c'è la fine della paura. Ma dovete vederlo per conto vostro, non potete ottenerlo da altri. Non siamo mendicanti. Non c'è chi dà e chi riceve. Nessuno vi può allungare una mano per muovervi. Dovete avere voi quell'energia e quell'energia ha una propria capacità. Chi vi parla sta dicendo, ma voi non dovete accettare o rifiutare solo osservatelo mentre sta dicendo che la paura psicologica può finire completamente, quando non ci sono pensiero e tempo. Il chiedersi, lo scoprire la causa della paura e scoprirlo per conto proprio, stando con quella causa, tenendola fra le mani, proprio quel rimanere lì ha una sua energia. Ma se scappate via è come giocare una partita con voi stessi. E' possibile finire questa paura adesso, psicologicamente completamente in modo da essere liberi? Parleremo anche di altre cose, come il piacere, il dolore
1:18:38 la morte e la meditazione, la religione e così via. Ma se la paura non finisce completamente tutto il resto non ha significato. Potete stare seduti in meditazione, vestirvi in maniera speciale seguire qualcuno, tutto questo non ha senso. Quello che conta è la fine della paura. E quando scoprite la causa, come pensiero e tempo, restate lì teneteli, stateci insieme, non lasciate che vi scappino dalle mani. Proprio l'osservazione di tutto questo è la fine .della paura psicologica, in cui non c'è attaccamento a nulla.
1:19:40 Mi dispiace di aver parlato così tanto. Posso alzarmi?