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MA7879D3 - Potete comprendere cos'è una vita religiosa?
Terzo incontro pubblico
Madras (Chennai) India
11 gennaio 1979



1:18 Come dicevamo l'ultima volta che ci siamo incontrati qui l'altro ieri, questo è un dialogo, una conversazione fra due amici che vogliono parlare di qualsiasi problema, di qualsiasi argomento.
1:42 Quale è la domanda che varrebbe la pena di fare e dalla quale forse potrebbe venire una giusta risposta?
1:55 Di che cosa vogliamo parlare stamattina?
1:58 Q:Molta gente crede in cose come Dio religioni, astrologia, numerologia, e cose simili.
2:08 Impiegano un mucchio di tempo, denaro, risorse materiali, credendo che con queste cose saranno premiati per i loro sforzi.
2:20 Come si fa a salvarli?
2:24 Q:In questa esistenza, solo in punto di morte tutto quello che abbiamo accumulato finisce. Perciò, a meno che non si comprenda profondamente la morte, qualsiasi sforzo per finire la memoria psicologica, sarebbe assolutamente inutile.
2:39 K:Giusto.
2:42 Q:Possiamo parlare della relazione fra tempo e consapevolezza?
2:46 Q:Lei ha spesso esortato ad essere liberi dalla violenza, ma io mi chiedo che cosa dovremmo fare di fronte a un problema pratico.
2:56 Per esempio, se qualcuno ci aggredisce e siamo indifesi.. non dovremmo reagire alla violenza?
3:04 K:Bene.
3:06 Q:Qual è il modo giusto di pensare per poter avere molta energia?
3:14 Q:Possiamo parlare della relazione fra tempo e consapevolezza?
3:30 K:Ho capito, signore. Qual è la relazione fra tempo e consapevolezza.
3:41 Q:Potremmo parlare della relazione fra verità, attualità e realtà?
3:48 K:La relazione fra attualità e realtà. Solo un minuto, signore.

Q:E' stato detto che ascoltare è un modo di vivere ma la qualità dell'ascolto, o l'osservazione di cui lei parla indica un sentire che è oltre la mente.
4:04 Q:Io ho un problema, signore.
4:07 K:Grazie a Dio! (risate)

Q:La meditazione, come generalmente intesa, è prendersi un po' di tempo fuori dalle nostre attività quotidiane e concentrare la mente su qualche forma su qualche nome o qualche idea.
4:27 Ebbene, io l'ho praticata per anni e ho visto che non ha avuto nessun effetto sulla mia vita e non ha calmato nessuna delle mie cattive tendenze.
4:36 Potremmo esplorare la possibilità di rendere tutta la nostra vita quotidiana - incluso il tempo dedicato alle nostre attività - una continua forma di meditazione?
4:54 Q:L'osservazione, di per sè, non è forse un'azione istantanea? Ne possiamo parlare? Qualsiasi osservazione è istantanea.
5:02 K:Ora, signori. Ci sono così tante domande, mi sento un po' perso.
5:07 Q:Krishnaji, forse questa domanda potrebbe comprenderne molte.
5:14 A noi sembra di essere interessati a una vita religiosa ma pare che la cultura e la tradizione si mettano di mezzo. Ci chiediamo come si possa vivere con la cultura e la tradizione oppure è possibile vivere con la cultura e la tradizione?
5:28 K:Si può vivere una vita religiosa, una vita quotidiana, senza tradizione? E' così?

Q:E cultura, sì.
5:37 K:Senza tradizione. Non capisco bene la sua domanda.
5:41 Q:Ci sembra di essere interessati a una vita religiosa ma non arriviamo da nessuna parte perché siamo così coinvolti in tradizione e cultura, come si può vivere con la tradizione e la cultura, o non hanno nessun ruolo nella vita religiosa?
5:54 K:La tradizione e la cultura hanno qualche ruolo nella vita religiosa?
6:04 Volete parlare di questo?
6:08 Q:No.

K:No?
6:15 Q:Come stavamo dicendo quando c'è profondo interesse e cura, il pensiero non interferisce.
6:23 Questo interesse e questa attenzione sono liberi dal pensiero?
6:30 K:Non riesco a sentirla, potrebbe parlare un po' più forte?
6:38 Q:Lei ha detto che quando c'è profondo interesse il pensiero non interferisce.
6:48 Questo interesse è libero dal pensiero?
6:55 K:Questo è un problema per qualcuno di voi?
7:02 Q:Signore ...

K:Un momento, ci sono così tante domande.
7:08 Q:Siamo pieni di problemi.
7:10 K:Forse potremmo prendere la domanda: che posto hanno la tradizione e la cultura in una vita religiosa?
7:24 Volete discutere di questo? Sarebbe utile? Penso che se prendiamo questa domanda e rispondiamo a fondo indagando, forse potremmo includervi tutte le altre domande.
7:42 Possiamo fare così? Sì? Che cosa pensate che sia la cultura? No, non in teoria, ma effettivamente, che cosa significa cultura?
8:05 La parola 'cultura' significa crescere, coltivare sviluppare, espandere, fiorire, essere, o divenire, ecc.
8:30 Avete ricevuto della cultura in questo senso nella vostra vita?
8:38 Crescere, sviluppare l'intelletto, la mente, il cuore tutti i sensi più sottili, ecc., questo fa parte della cultura.
8:56 E' questo che intendiamo per cultura. Siamo d'accordo? Siete d'accordo sul significato di questa parola?
9:08 No?

Q:Sì.
9:09 K:Bene. E che cosa intendete per tradizione?
9:18 Avanti, signori. La tradizione implica valori, credi dogmi, riti, tramandati di generazione in generazione tramandati da padre in figlio, in figlio, in figlio.
9:44 C'è la tradizione delle Upanishads, della Gita, che hanno tramandato quello che lo scrittore intendeva, è stato tramandato in questo paese o in vari altri paesi, ed è quello che chiamiamo tradizione.
10:08 E' giusto?
10:11 Q:Tradizione, penso, è anche la conservazione della cultura.
10:15 K:Anche conservazione della cultura. Per cultura si intende: valori, credi, riti dèi, concetti, principi, ideali tutto quello che è stato tramandato e che è stato meravigliosamente conservato.
10:36 E' così? Quando coltivate un bel giardino in cui crescono dei fiori c'è ombra, luce, bellezza, e voi lo curate.
10:57 Tradizione vuol dire anche tramandare concetti, credenze, e così via.
11:08 Ma ricordatevi anche che questa parola significa tradimento, tradire.
11:18 Giusto? Perciò, cos'hanno a che fare la tradizione e la cultura con una vita religiosa?
11:31 Avanti, signori.

Q:E' la vita religiosa che viene tradita dalla tradizione?
11:43 Lei dice che il significato di tradizione è tradimento. Che cosa viene tradito?
11:51 K:Che cosa si intende per tradimento? Quando funzionate con una mente fortemente radicata, condizionata come fanno molti tradizionalisti, che cosa possono tradire?
12:14 Tradiscono il presente. No? Vi interessa tutto questo? Oppure, è una fresca mattina e possiamo stare tranquillamente seduti insieme sotto gli alberi?
12:33 Capite la mia domanda, signori? Che cosa hanno a che fare cultura e tradizione con una vita religiosa e che cosa intendiamo per vita religiosa possiamo espandere la domanda, va bene?
12:56 Vi interessa tutto questo? Che cosa ritenete che sia la vita?
13:09 La vostra vita, che cos'è la vostra vita? Avanti, signori, cerchiamo... Siamo due amici che parlano assieme che cosa intendete per la vostra vita, la mia vita?
13:22 Q:(Inudibile)

K:Signore, sto facendo una domanda, se vuole gentilmente ascoltare.
13:30 Che cosa intendete per vita?
13:35 Q:Una relazione con gli altri.
13:38 K:Voi dite che è una relazione con qualcuno intima o no, con il vostro vicino ecc.
13:46 Ma che cos'è quella relazione? Che cos'è la vita che vivete ogni giorno? Avanti, signori. Che cos'è la vostra vita?
13:56 Per l'amor del cielo!

Q:Vogliamo qualcosa, signore.

Q:Vivere in armonia e comprensione.
14:03 K:Oh, signori, che cos'è la vostra vita quotidiana, effettivamente, non in teoria.
14:08 Q:Un mucchio di esperienze.
14:13 K:E' così, è un mucchio di esperienze la vostra vita?
14:17 Q:Mangiare e dormire. (risate)

K:Va bene. Mangiare, dormire e che altro?

Q:Aspettarsi qualcosa dagli altri.
14:35 K:Che cos'è la vostra... Guardate la vostra vita, signori per l'amor di Dio, parlate di cose concrete non di teorie.
14:41 Q:Lavorare.

Q:Litigi, conflitti.
14:44 K:Una generazione davvero straordinaria!
14:47 Q:E' ricerca del piacere piaceri di tutti i tipi, basati su sensazioni, piacevoli, spiacevoli.
14:54 La mia vita è questo.

K:Sì, così la sua vita - la sua vita, signore, è basata sul piacere e sul dolore...
15:25 Vedete come evitiamo di guardare la nostra vita quotidiana? Non è così?
15:31 Q:La mia vita.

Q:Continuità nel tempo.
15:34 K:Signore, non inventi delle cose. La sua vita di tutti i giorni, signore.
15:40 Q:E' una compulsione a completarsi, a soddisfarsi, ad alleviare il dolore.
15:46 Q:Affrontare problemi.
15:51 K:Affrontare problemi. Quali sono questi problemi?
15:55 Q:Cambiamenti.

K:Cambiamenti.
16:00 Cioè: dormire, alzarsi, lavorare, sesso, che altro?
16:12 Non conoscete la vostra vita?

Q:Odio.
16:16 K:Odiare.

Q:Gelosia.
16:19 K:Avanti, signori, la vostra vita.

Q:Guadagnare.
16:21 Q:Creare problemi.

Q:Costante ricerca.
16:25 Q:E poi ci sono problemi nel mondo del lavoro.
16:30 K:E' questa la vostra vita, signori?
16:33 Q:A livello mondano è sussistenza e a livello spirituale è domandarsi chi sono io e che cos'è Dio.
16:46 Q:E' una continua ricerca di piacere.
16:50 K:Signore, glielo sto chiedendo, lei continua a ripete la stessa cosa. Ascolti quello che dicono gli altri.
16:58 Q:La mia vita è basata su sensazioni piacevoli.
17:02 K:L'ha già detto, signore. Sensazioni piacevoli, evitare il dolore, lavorare cercare sempre qualcosa di più, dolore fisico, e che altro?
17:23 Q:Cercare l'ego.
17:28 Q:Competizione.
17:30 K:Penso che non conosciate la vostra stessa vita.
17:34 Q:Seguire una routine in cui mi sono impegnato. Questa è la mia risposta onesta.
17:40 K:Non è nè onesta nè disonesta, qual è il fatto reale?
17:46 Q:Violenza.

Q:Cercare un risultato.
17:50 K:Mi arrendo! Siete veramente una generazione straordinaria!

Q:Fare esperienze continuamente, di momento in momento.
18:05 K:Lo sta facendo?
18:08 Vedete, è veramente .... incredibile!
18:16 Voi non conoscete la vostra stessa vita quotidiana.
18:20 Q:Signore, è aspettarsi qualcosa dall'altro e aspettarci qualcosa da lei ora.
18:26 K:Voi vi aspettate qualcosa da me, vi aspettate qualcosa da altri dipendenza, attaccamento, dolore, fastidi, rabbia, irritazione, sofferenza.
18:39 Conoscete tutto questo, no? Questa è la vostra vita: andare in ufficio dalle 9 o dalle 10, e tornare alla sera esausti, ecc. ecc. - è questa la vostra vita?
18:54 Andare al tempio e far tintinnare una campana fare dei puja, fare yoga, è questa la vostra vita?

Q:Studiare.
19:13 K:Studiare. Se avete i libri.
19:16 Per favore, è questa la vostra vita?

Q:Andiamo avanti.
19:33 K:E' quello che voglio, signore, come posso continuare?
19:35 Q:Siamo d'accordo.

K:Siete d'accordo su questo?
19:38 Q:Sì.
19:40 K:Lo chiedo a quel signore laggiù - è d'accordo su questo?
19:45 Q:C'è solo un punto, signore.

K:Sì?
19:49 Q:Posso dire che io esisto come parte del tutto
19:53 e vedo che sono tutto me stesso.
19:56 K:Oh, bene, così è tutto a posto! Signore, lei non...
20:00 Q:Non c'è bisogno di ammettere ciò che è ovvio, andiamo avanti.
20:04 K:Bene. Quello che abbiamo detto, è la nostra vita. Allora, che cosa intendete per religione, per vita religiosa? Ditemelo. Che cos'è per voi la religione?
20:24 Q:Moralità.

Q:E' solo una parola, penso.
20:27 K:Moralità, solo una parola.
20:30 Q:Non essere arrabbiati, non essere invidiosi, essere in pace.
20:38 K:Ho chiesto che cosa intendiamo per "religione", la parola.
20:47 La parola in sè, che cosa significa "religione" per voi - la parola?
20:53 Non ciò che implica ma il significato, il significato della parola.
21:00 Q:Il cervello.

Q:Lo stare insieme.
21:02 Q:Relazione con il divino.
21:05 K:Relazione con il divino - come fa a conoscere il divino? Vedete, siete incredibili! La parola "religione", etimologicamente, deriva da diverse linque, latino, greco; originariamente significa legare, avvolgere.
21:34 Ora si nega quel significato etimologico e hanno dato un nuovo significato alla parola "religione".
21:45 Cioè - se vi interessa - significa raccogliere tutta la vostra energia.
21:54 E' questo che intendono. Capite, signori? Raccogliere tutta la vostra energia per indagare, per scoprire.
22:07 Giusto? Non tutte quelle assurdità dei templi, i riti e anche questo, signori, quello che vi mettete sulla fronte.
22:17 Vedete come siete tutti d'accordo?
22:26 Siete d'accordo su questo - sul significato della parola? Cioè, raccogliere ogni particella di energia che avete per indagare che cos'è la verità e che cos'è la realtà per indagare che cos'è la medita- zione, e perché gli esseri umani vivono come vivono, per indagare se c'è una fine al dolore per indagare che cos'è l'amore se è possibile vivere senza alcuno sforzo e alcun controllo, tutto questo è implicito in quella parola.
23:26 Perciò ci chiediamo avete posto la domanda se tradizione e cultura possano convivere, se si possano mantenere in una vita religiosa.
23:52 Capite ora? Io dico che tradizione e cultura non hanno posto nella religione.
24:09 Giusto?
24:16 Come?

Q:(inudibile) ...mente pratica.
24:24 K:Non riesco a seguire. Se vuole parlare o rispondere alla domanda, parli più forte, per favore.
24:36 Q:Dubitare e avere ordine sono mezzi di cultura usando i quali arriviamo e continuiamo ad esplorare.
24:46 Fa parte della cultura e non vuol dire avere delle linee guida. Penso che sia giusto usare la cultura, usare lo sviluppo.
24:58 Si parte da lì.
25:00 K:Signore, una vita religiosa implica anche non avere nessuna autorità.
25:06 Q:Nessuna autorità.

K:Signore, sto dicendo qualcosa. Non avere autorità di nessun tipo, nessuna autorità spirituale.
25:18 Giusto?

Q:Lo sviluppo...
25:21 K:Continui, signore, e continuo anch'io va benissimo, signore (risate) Una vita religiosa implica essere luce per se stessi.
25:42 Cioè: nessuna autorità esterna, a parte la legge, il poliziotto, le tasse quella è una faccenda diversa - se dovete pagare le tasse o se volete imbrogliare il governo evadendo le tasse, e così via.
26:02 Noi stiamo dicendo di non avere nessuna autorità spirituale incluso me, chi vi parla.
26:18 Avete qualche autorità? - autorità spirituale?
26:27 Ne avete, signori?

Q:No.
26:29 Q:Nel senso che non la prendiamo come autorità, ma come suggerimento da sperimentare per vedere se un certo metodo va bene per noi.
26:43 K:Lo ha fatto, signore?

Q:Si.
26:52 K:L'ha sperimentato? E che cosa ha trovato?
26:58 Q:E' abbastanza utile - alcuni metodi consigliati da...
27:02 K:Fa parte della sua vita?
27:05 Q:Per esempio, la meditazione...

K:L'ha trovato nella sua vita?
27:10 Q:Per certi versi.
27:14 Q:Ci sto arrivando.
27:16 K:Quando? (risate) Signore, lei sta solo chiedendo qualche lei non fa sul serio, vero?
27:29 Q:Non come un'autoritò, ma come consiglio da sperimentare.
27:38 K:Lo sa, signore, che cosa intendiamo per autorità?
27:42 Q:Accettare ciecamente.
27:46 K:Oh, non fino a quel punto.

Q:Autorità implica accettazione cieca.
27:51 K:No. Per favore, ascoltate quello che voglio dire prima di rispondere.
27:59 Autorità deriva dalla parola "autore", colui che dà origine a qualcosa.
28:06 Capite? Colui che dà origine a un'idea, a un concetto, a un credo, a un'affermazione riguardo una sua esperienza ecc., egli è l'autore... - non semplicemente lo scrittore (ride) ma è l'autore; autorità deriva da questa parola.
28:33 Ora, voi avete le Upanishads, la Gita e altri come la Bibbia, il Corano, ecc. che sono diventati la vostra autorità. E' cosi?
28:49 Vedete, voi nemmeno... Lo sono diventati nella vostra vita?
28:55 Q:Lei sembra essere l'autore di nuove idee.
29:04 K:Voi seguite un guru?

Q:Io no.
29:10 K:Lei no. Ma voi? Vedete, avete così paura di rispondere. Avete avuto vari guru, vari Mahatma, Gandhi, ecc., per secoli dal sesto, quinto, quarto, terzo secolo, fino ad oggi.
29:35 E dove vi trovate dopo essere stati guidati per migliaia di anni, dove siete?
29:45 Volete essere ancora guidati?
29:49 Q:No.

Q:(inudibile)

K:Mi arrendo.
29:59 Q:Potremmo vedere la cosa in modo diverso, visto che lei si arrende?
30:03 K:Non posso - voi non rispondete, non scoprite per conto vostro!
30:12 Q:Krishnaji, penso che all'inizio la maggior parte delle persone abbia bisogno di una guida, di un guru, di un maestro.
30:21 K:Non c'è nè inizio nè fine.
30:23 Q:Loro sono ad un certo livello, - Krishnaji, e poi forse, attraverso l'espansione e...
30:30 K:Ho sentito, signora, capisco. All'inizio avete bisogno di un guru, dopo lo potete buttare a mare.
30:39 Q:No, può essere un libro un ...(inudibile)

K:Sì, signora, ho capito. Prima ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a camminare. Ho bisogno di una madre, di un padre a cui aggrapparmi quando sono piccolo aggrapparmi alla gonna, ai pantaloni o a quello che volete.
30:56 Così, quando uno è ignorante inesperto, incapace di pensare, ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a pensare, a eliminare l'ignoranza, ecc.
31:11 Così diciamo che in quella fase abbiamo bisogno di un guru... - giusto? - più tardi non ci serve più.
31:19 Q:Lei lo può fare.

K:Sì, non ne avete bisogno.
31:23 Q:(Inudibile)

K:Sì, signora, non ne avete bisogno. Voi vi trovate in questa posizione?
31:36 Q:Signore, stiamo negando che vi sia una certa forza spirituale collegata a una persona con una coscienza elevata?
31:44 Io ne sento beneficio nella mia vita spirituale e quello lo chiamo guru.
31:52 Voglio dire che quando leggo i suoi discorsi a casa, non sento lo stesso significato e lo stesso spirito che sento in sua presenza.
32:04 K:Io non sono il suo guru, grazie a Dio, nè il guru di nessuno.
32:09 Q:No, la chiamerò un "non guru" ma questo è tutto (inudibile) ... in sua presenza.
32:26 K:Signori, avete fatto una domanda: possono tradizione e cultura esistere, o coesistere, con una vita religiosa?
32:42 E noi abbiamo detto chiaramente che la tradizione... - si applichi, signore, lo scopra che tradizione significa tramandare certe affermazioni autoritarie certi valori, riti, principi, conclusioni ecc.
33:11 Tradizione significa questo. Questa parola significa anche tradimento, tradire.
33:22 Cultura significa sviluppare, crescere, la mente, il vostro cuore fiorire, avere bellezza nella vostra vita, tutto questo significa cultura.
33:34 La vita che viviamo ora, ogni giorno, è una continua lotta: lavorare accumulare denaro, subire influenze, patire dolori una grande sofferenza, insensibili a quello che ci circonda sensibili solo ai nostri piccoli problemi e così via, così via. E' questo che chiamiamo vivere.
34:07 E religione, come abbiamo spiegato, significa raccogliere tutta la vostra energia per indagare che cos'è la verità e che cos'è la realtà.
34:22 Ora, volete che parliamo di tutto questo?
34:27 Q:Sì.
34:30 Q:Prima di parlarne, abbiamo visto che cos'è la religione, abbiamo visto che cos'è la religione, è raccogliere tutta la nostra energia per indagare. Abbiamo visto che cos'è la tradizione
34:46 e che cos'è la cultura, vediamo che cos'è la vita e poi andiamo avanti.
34:53 Indaghiamo che cos'è la vita, che cos'è vivere.
34:58 K:Indaghi, signore, indaghi che cos'è vivere, nella sua vita.
35:02 Q:Come? Non abbiamo indagato che cos'è vivere; abbiamo indagato che cos'è la cultura, la tradizione, che cos'è la religione, ma non che cos'è la vita.
35:15 K:Signore, le sto dicendo. Che cos'è la sua vita?
35:18 Q:La mia vita è la mia vita, tutto qui. Cosa è la vita, è questo che sto chiedendo. Che cos'è la vita, che cos'è vivere?
35:25 K:Sta chiedendo che cosa dovrebbe essere la vita?
35:28 Q:Che cosa è la vita. Che cos'è la vita, ci dica che cos'è. Abbiamo detto che religione è radunare tutta la nostra energia per indagare.
35:38 K:Lei vuole sapere che cos'è la vita.
35:40 Q:Che cos'è vivere.

K:Un momento, signore.
35:42 Capisco la sua domanda.

Q:Sì.

K:Lei vuole sapere che cos'è la vita. indipendente dal nostro soffrire, dal nostro dolore dalle nostre ansie, dal nostro arraffare dalla nostra avidità, lei vuole sapere cos'è la vita.
35:58 Q:Sì, esatto, per favore me lo dica.
36:02 K:Come farà a scoprirlo? Vede, lei sta chiedendo...

Q:Dobbiamo scoprirlo, lei e io. Lei e io scopriremo che cos'è vivere. Indaghiamo che cos'è la vita. La religione abbiamo visto cos'è.
36:15 K:Non ripeta, signore. Capisco.
36:18 Q:Sì.
36:20 K:Come farà a scoprire che cos'è la vita? Se togliamo tutta la colorazione tutti gli attributi e tutto il resto innanzitutto rimuoverà tutto questo per scoprire?
36:34 Q:Facciamolo, Lei e io, facciamolo.
36:40 K:Lei vuole sapere che cos'è la vita e noi diciamo che si può scoprire che cos'è la vita - che può essere eterna, senza senso o straordinaria - solo quando comprendiamo la nostra vita quotidian e dal vivere quotidiano comprendiamo la bellezza della vita.
37:05 Perciò, se vuole indagare la pura vita, vada avanti e lo faccia.
37:10 Q:La religione ha cercato di salvarci da quello che abbiamo appena descritto potremmo dire dal fallimento della vita.
37:20 Ci sono stati degli errori che sono stati trasmessi dagli albori dei tempi, attraverso tutti gli sforzi. Possiamo aggredire quell'errore? Perché se continuiamo a soffrire vuol dire che continuiamo a riprodurlo.
37:31 K:Guardi, signore: lei dice che siamo partiti da un errore.
37:41 Q:Questa è la nostra tradizione, un errore. Qual è questo errore?

K:Sì. Ci si può anche chiedere che cos'è il peccato originale.
37:50 Q:Che cos'è il peccato originale, sì.

K:E' la stessa cosa, siamo tornati a quel genere di...
37:58 Signori, abbiamo descritto che cos'è la tradizione. Sieti liberi dalla tradizione? Perché altrimenti non potete andare avanti e scoprire che cos'è una vita religiosa.
38:17 Perché bisogna essere liberi per arrampicarsi molto in alto. Se volete andare sull'Everest dovete buttare via tutti i vostri pesi e portare pochissime cose.
38:29 Perciò vi sto chiedendo, chiediamo cortesemente, se avete buttato via le vostre tradizioni.
38:40 Q:Sì, l'ho fatto.
38:42 K:Le tradizioni sono la nazionalità, la vostra casta, i vostri credi i vostri riti, andare al tempio, tutto questo le avete buttate via?
39:05 Q:Sì, signore.

Q:No, signore.
39:07 K:No? No. E allora come fate a scoprire che cos'è una vita religiosa se siete ciechi?
39:22 Quindi, voi volete scoprire che cos'è una vita religiosa e tuttavia non volete lasciare il vostro piccolo recinto.
39:31 Giusto? Vedete la vostra tragedia, signori. Siete schiavi di certe cose e dite "Devo trovare la libertà" - ma non le lasciate per scoprirla.
39:55 E allora che cosa dobbiamo fare?

Q:Siamo nelle fauci del coccodrillo.
40:07 K:Coccodrillo? (risate)
40:21 Come un asino legato a un palo, non può andare molto lontano voi siete legati alle vostre tradizioni e volete indagare qualcosa che richiede una mente capace un cuore che possa veramente amare.
40:50 Ma senza liberarvi dalle vostre tradizioni... ..dalla vostra cultura, dai vostri credi, come fate a scoprire qualcosa?
41:00 Potete ripetere quello che dicono la Gita o le Upanishad o qualche altro libro, ma che valore ha?
41:12 Qualcuno l'altro giorno mi ha parlato di alcuni guru che tengono conferenze o discorsi sulla Gita.
41:21 E' così?

Q:Sì.
41:23 K:Sì. E ci sono centinaia e migliaia di persone che vanno ad ascoltarli. Che valore hanno queste cose? A che cosa stiamo giocando, signori?
41:42 Evidentemente la gente non vede la propria tragedia. Vero signori? E allora, che cosa dobbiamo fare?
42:04 Io posso continuare a parlare, diventerò un altro di quelli che leggono, che tengono conferenze sulla Gita e tutti voi starete lì seduti annuendo con la testa, dicendo "Sì, meraviglioso".
42:19 Q:Credo che la maggior parte di noi conosca la propria tragedia la comprendiamo, ma non possiamo farci nulla.
42:28 Siamo troppo pigri, non vogliamo vedere la verità.
42:32 K:Come? non riesco a sentire... Qualcuno me lo potrebbe ripetere?
42:38 Q:Dice che la maggior parte di noi vede la propria tragedia ma siamo troppo pigri per fare qualcosa al riguardo.
42:48 K:Vediamo la tragedia, la miseria, la confusione l'incertezza e siamo troppo pigri per risolverle.
42:57 E' così?

Q:Sì.
42:59 K:E allora, per favore, prendete delle vitamine (risate) metteteci un po' di coraggio e svegliatevi.
43:09 Q:E' questo il problema.
43:11 K:Non è un problema signori, se volete fare qualcosa, la fate! Volevate venire qui vi siete alzati presto, vi siete dati da fare per venire qui avete abbastanza energia per fare qualcosa, quando volete.
43:25 Ma evidentemente non vogliamo farlo.
43:31 Q:Signore, lei sta dicendo che le scrittture non ci aiuteranno a conoscere noi stessi, la nostra mente, le cose della mente?
43:42 K:Non sarebbe di aiuto leggere le scritture e altri libri per capire noi stessi?
43:52 La prego, le risponderò - ascolti per favore lei ha fatto questa domanda signore, per favore ascolti.
44:02 Per capire voi stessi dovete forse leggere quello che qualcuno dice che siete?
44:11 Se leggete quello che altri dicono che siete... - quello che voi siete - state aderendo alla loro idea di ciò che siete.
44:21 Giusto? Capite quello che sto dicendo?
44:25 Q:(inudibile)

Q: ... Dio!
44:31 K:Lei non ha nemmeno ascoltato. Per l'amor del cielo, che razza di gente siete!?
44:37 Q:Per favore, vada avanti.
44:44 K:Guardate, se io vi dico che cosa siete e voi cercate di capire... ..voi stessi secondo quello che ho detto, avete forse capito voi stessi?
45:00 Q:No.

K:O voi imitate quello che dico, quello che pensate di essere?
45:06 Perciò, potete smettere di leggere a proposito di quello che siete e scopire da voi che cosa siete, che cosa siete realmente, non è forse molto più semplice, molto più pratico?
45:22 Q:Signore, anche se smettessimo di leggere libri...
45:26 K:Aspetti, ci sto arrivando. Potete innanzitutto rendervi conto, se posso suggerire, che le nostre menti sono diventate così imitative - giusto? - ve ne rendete conto?
45:46 Si conformano e obbediscono, cosicché noi non siamo mai originali, non scopriamo da noi.
45:57 Perciò, potete mettere da parte quello che hanno detto gli psicologi quello che ha detto la Gita, o altri libri, e dire "Guarda, voglio scoprire per conto mio." ?
46:12 Lo farete? No, voi no, perché pensate che seguire gli altri sia il modo più facile per risolvere la vita avete seguito per millenni, e siete ancora dove siete.
46:30 Giusto?
46:37 Q:Signore, l'abitudine esclude la creatività e il cervello e la mente sono chiusi dentro schemi di abitudini e così noi non rispondiamo al nuovo, ovviamente.
46:49 Stiamo parlando di disabituare la mente, non è così?
46:55 K:Sì. Ve lo spiegherò. Questo significa che la parola non è la cosa, la descrizione non è la cosa descritta, la parola "albero" non è il fatto reale.
47:13 Perciò quando ve lo spiego, si tratta di una spiegazione ma non è la cosa reale che sta accadendo.
47:22 Giusto? Prima di tutto, formare delle abitudini, sia fisiche che psicologiche, è una ripetizione sconsiderata.
47:43 Giusto? Perché formiamo delle abitudini?
47:55 Q:Evasione.

K:No, signore.
47:59 Q:Per sentirci sicuri.
48:02 K:Signori, per favore, ascoltate semplicemente
48:05 siete tutti così veloci a rispondere, vi sto chiedendo se volete gentilmente ascoltare - perché il cervello, il vosto cervello crea delle abitudini?
48:17 Q:Per comodità.
48:19 Q:Per ragioni di comodo.

K:Esattamente. Per convenienza, per comodità, per seguire sempre una certa routine sia fisicamente che mentalmente, psicologicamente.
48:41 Perché? Perché la mente trova comode le abitudini, non deve lavorare ancora da capo, e perciò si formano le abitudini, come una routine, una macchina.
49:03 Un motore a pistoni ha un'abitudine fantastica (ride). Giusto? Capite, è un'abitudine fantastica, quella del motore a pistoni. Così le nostre menti sono diventate come i motori a pistoni ripetono, ripetono, ripetono, ripetono.
49:19 Perché pensate che quello sia il modo di vivere più facile e più comodo.
49:26 Giusto? Così si formano le abitudini, buone o cattive. Cioè, il cervello si rifiuta di pensare, di lavorare dal nuovo.
49:47 Giusto? E' tutto così ovvio, no? Io lo sto descrivendo, voi fatelo davvero, guardate il vostro cervello.
50:00 Così si formano le abitudini, cioè la tradizione. L'abitudine è una tradizione. Non c'è nulla di sacro o di profano in proposito, è solo tradizione. E una volta intrappolato, il cervello si rifiuta di lasciarla andare.
50:25 Se la lascia, immediatamente forma un'altra abitudine e la segue. Perciò bisogna domandarsi perché il cervello funziona così.
50:40 Capite quello che...
50:46 Q:Perché il cervello si rifiuta?
50:50 K:Ve lo sto ... Ha seguito finora quello che ho detto, signore?
50:55 Q:Sì.
50:56 K:Mi perdoni per la domanda diretta.
51:04 Vedete, continuate a interrompere e io perdo... Stiamo dicendo: perché il cervello forma delle abitudini, che sono tradizione che duri da 10 giorni o da 10.000 anni, perché lo fa?
51:33 Capite? Avete un leader della non-violenza in questo paese che ha stabilito un certo principio, o quello che volete, e allora il cervello dice: "Va bene, lo accetto, lo seguirò".
51:52 Questa è tradizione, abitudine, ma a voi non piace chiamarla abitudine.. voi dite di avere dei principi - stiamo seguendo dei principi.
52:02 Quindi io chiedo perché il cervello fa sempre così voi lasciate perdere un'abitudine, e ne prendete un'altra ne buttate una ed eccone un'altra.
52:15 Perché? Pensateci sopra, non rispondete in fretta indagate, entrate dentro di voi, guardate il vostro cervello, perché fa così?
52:33 Non lo fa forse perché - ascoltate con calma il cervello può funzionare solo nella sicurezza?
52:45 Perché si sente sicuro nelle abitudini, sicuro nella tradizione sicuro in un credo, sicuro in un'illusione.
52:58 Il cervello esige di sentirsi sempre sicuro che una cosa sia falsa, che sia vera che sia assurda o superstiziosa - capite?
53:11 - dice: "Io posso funzionare solo quando c'è completa sicurezza".
53:19 E così si forma delle abitudini, pensando che questo gli darà sicurezza. Giusto? Lo avete capito? No, non la descrizione (ride), il fatto reale. Quindi, esiste una tale sicurezza?
53:42 Cioè: creare un'abitudine, vivere con quella, romperla e sostituirla con un'altra e poi seguirla, romperla e formarne un'altra.
53:53 Ossia, il cervello vuole sicurezza ma non indaga mai la sicurezza che pensa di avere nelle abitudini.
54:05 State seguendo? No, voi non lo fate, altrimenti non vi mettereste quella roba. E' un'altra delle vostre abitudini, il "naamam", sapete.
54:21 Quindi mi chiedo - stiamo dicendo che c'è una sicurezza - non nelle abitudini.
54:35 Giusto? Mi chiedo se lo capite. Ve lo dimostrerò. Quando il cervello vede che questo formare abitudini è il modo più pericoloso di vivere - capite? Quello che fa.
54:58 Capite, signori? Non credo. E' un'abitudine quella di definirvi indù. Giusto?
55:12 E quell'abitudine è molto pericolosa perché al vostro confine c'è il musulmano.
55:24 Giusto? E all'altro confine c'è il comunista. C'è la loro abitudine, quell'altra e la vostra così ci sono tre abitudini, e ci saranno guerre continue.
55:40 Quando il cervello si rende conto che la formazione di abitudini o la continuazione di un'abitudine è il modo più pericoloso di vivere cioè, quando comprende il pericolo la sequenza di un'abitudine, quella stessa percezione è intelligenza.
56:00 E allora il cervello ha questa intelligenza, che è sicurezza totale.
56:09 Non è abitudine, non è tradizione, non è un'abitudine dopo l'altra ma la percezione, vedere logicamente, in modo razionale, le conseguenze delle abitudini.
56:26 E quando vede le conseguenze dice: "Va bene, basta". Mi chiedo se lo capite.
56:34 Q:Sì.

K:Lo farete?
56:47 Cioè, non siete un indù, o un musulmano, niente. Siete un essere umano. Questo essere umano ha la straordinaria capacità di creare illusioni e in quelle illusioni, come i templi, le chiese e tutto il resto crea, vive in quell'illusione e dice di trovarvi la sicurezza.
57:15 Giusto? E l'altro dice che c'è sicurezza nell'Islam e quindi c'è una lotta.
57:24 E si distrugge. Seguite tutto questo? Perciò, vedendo tutto questo, butterete via le vostre illusioni le vostre abitudini, perché vedete la ragione, la sequenza logica del formarsi delle abitudini?
57:51 Q:Signore...

K:Avete capito?
57:54 Q:Quello che lei ha descritto, mi sembra si riferisca moltissimo ai contenuti dell'illusione ma la mente stessa è una forma di abitudine, perciò in effetti lei ci sta chiedendo lei ci sta portando alla domanda: possiamo buttare via la mente psicologica?
58:18 Possiamo approfondirlo?

K:Sì. Lei sta dicendo che la mente stessa è un'abitudine.
58:28 Q:La mente orienta le parole e se stessa verso la salvezza, la sicurezza.
58:32 K:La mente stessa si orienta verso un'abitudine.
58:38 Q:No. La mente dirige le sue parole verso la sicurezza, la sicurezza psicologica, è un'abitudine.
58:45 K:Sì, cioè quando uso... vede, la mente, che cosa intende con la parola "mente"? Sappiamo che cosa significa la parola "cervello". Giusto? Che cos'è la mente? Che cos'è la sua mente signore? Se lo chieda. Si chieda, si domandi, si metta alla prova, che cos'è la sua mente?
59:12 Q:Un senso di...(inudibile)

K:Vede, non se lo chiede neppure!
59:19 Non avete il coraggio di farvi questa domanda: che cos'è la vostra mente, tramite la quale vivete?

Q:Pensieri.
59:39 K:Non guardate me, signori. Io non sono la vostra mente.
59:46 Q:Signore, posso rispondere?
59:52 K:Sì.
59:56 Q:E' una modificazione, una formazione di forza della forza totale che siamo, in certe forme.
1:00:12 K:Lei sta dicendo, se posso interpretare quello che dice che la mente è i vostri sensi le vostre emozioni, le risposte dei sensi i vostri credi, il vostro desiderio di sicurezza la confusione, il dolore l'infelicità, tutto questo è la vostra mente, cioè la vostra coscienza è quello.
1:00:48 Ossia, la vostra coscienza è il contenuto. Il contenuto è sofferenza, dolore e tutto il resto. Ora, noi diciamo che questo è la totalità della vostra mente. E da questa totalità potete inventare una supercoscienza potete inventare una coscienza finale divina una coscienza di Budda, la coscienza di Krishna una coscienza della banana. (risate) Potete inventare quello che vi pare.
1:01:22 Più grande è, più creduloni diventate.
1:01:29 Perciò stiamo dicendo, potete osservare la vostra coscienza?
1:01:40 Siete consapevoli della vostra stessa mente?
1:01:48 Scusate, mi è venuto un crampo. Non vi preoccupate.
1:01:56 Siete consapevoli della vostra stessa mente? Siete consapevoli delle vostre reazioni?
1:02:14 Sono le 9 meno 25, signori.
1:02:23 Signori, voi rispondete con un senso particolare, no?
1:02:32 Capite? Può trattarsi di una risposta sessuale, o altro oppure rispondete al vostro gusto, all'odorato, al tatto.
1:02:47 Per favore, ascoltate. Cioè, di solito funzioniamo seguendo una particolare risposta dei sensi.
1:03:00 Giusto? Gusto, olfatto, udito, tatto. Ora, possiamo rispondere con tutti i sensi insieme? Capite la mia domanda? Prima capite la domanda. Quando rispondete solo con uno dei sensi in quella risposta c'è divisione, una frattura.
1:03:35 Giusto? Ora ci chiediamo: potete rispondere completamente, con tutti i vostri sensi?
1:03:49 Ci avete mai provato, o è qualcosa di nuovo?
1:03:57 Qualcosa di nuovo.
1:04:00 Q:No.

K:Lei non capisce?
1:04:02 Q:Sì.

K:Lei non capisce.

Q:Tutti i sensi...

K:Lei non ha neppure ascoltato.
1:04:13 Prima capisca la domanda, signore. Finora abbiamo risposto con uno dei sensi.
1:04:24 Giusto? Stiamo dicendo: c'è una risposta con tutti i sensi?
1:04:35 Q:Mi sembra che lei ci stia portando a qualcos'altro. Il super-senso, è il senso dell'io.
1:04:41 K:No, no, assolutamente, lei è fuori strada!
1:04:44 Q:Davvero?

K:Si, signore.
1:04:47 Mi perdoni.

Q:Mi dica lei, per favore.

K:Potete guardare il mare - il mare - con tutti i vostri sensi il sapore, l'odore, il tatto, la sensazione - con tutto quanto?
1:05:03 Quando lo fate, non c'è nessun centro dal quale rispondete olisticamente.
1:05:11 Mi chiedo se lo avete capito.
1:05:14 Q:Lo facciamo quando giochiamo con un bambino.
1:05:18 K:Tirate in ballo il bambino! Non lo fate nemmeno da voi e parlate del bambino.
1:05:29 Ci avete mai provato?
1:05:36 Q:Ogni tanto lo vediamo.

K:Guardi quell'albero, signore.
1:05:40 Aspetti un momento. Guardi quel bell'albero, con tutti i sensi lo tocchi, ne senta l'odore lo assaggi - non può farlo, naturalmente - ma senta tutto quanto.
1:06:00 Q:C'è completa cessazione del passato in realtà c'è solo osservazione, realmente nel momento.
1:06:08 Nel momento c'è solo osservazione.
1:06:20 Q:L'uso di un senso è ancora con- dizionato da un'esperienza centrale come ha appena detto, il centro - perciò se sintetizziamo tutti i sensi, saremo ancora condizionati da quel centro.
1:06:33 K:Ha provato a farlo?
1:06:44 Q:Ci ho provato e il pensiero si intromette.
1:06:48 K:Ah, lei non può, non può provare, lo faccia e scoprirà che cosa fa il pensiero.
1:06:54 Q:Ma...

K:Vede, signore. Lei vuole provare qualcosa che un altro le dice. Non cerchi di provare quello che dice qualcuno ma veda quello che sta facendo, che sta rispondendo parzialmente sente, vede, gusta, tocca, parzialmente.
1:07:21 Non risponda parzialmente ma completamente, con tutti i suoi sensi.
1:07:30 Q:Signore, è questa la mia difficoltà: lei ha ragione, funziona. Per quanto io non possa concettualizzarlo nei suoi termini.
1:07:41 K:No, io non voglio - vede, lei ha introdotto i concetti. Questo significa che lei...
1:07:49 Q:Ma ho detto che funziona signore.
1:07:55 K:Quando lei ne fa un concetto, non sta ascoltando.
1:08:17 Avete lasciato perdere il vostro gandismo, i vostri principi gli ideali, i concetti, che sono tutte abitudini?
1:08:28 Giusto? Abbandonatene uno con facilità. Provate, vedete che cosa succede.
1:08:44 Q:Ma se lasciamo andare i concetti, le cose che lei dice
1:08:48 sarebbero solo dei suoni per le nostre orecchie
1:08:51 non capiremmo quello che lei intende.
1:09:02 K:Abbiamo spiegato molto bene come si formano i concetti, le idee.
1:09:13 Chi vi parla afferma qualcosa, e da quello traete una conclusione.
1:09:22 Voi non ascoltate un'affermazione senza trarne delle conclusioni. Ascoltate soltanto. E' una delle nostre abitudini, cioè, voi ascoltate qualcosa e subito ne fate un'idea, una conclusione.
1:09:40 Ora, rompete quell'abitudine, cioè, ascoltate.
1:09:53 Ora io farò un'affermazione per favore ascoltate, non fatene un'astrazione un'idea, non chiedetevi che cosa dovete fare, ascoltate soltanto.
1:10:08 Cioè: quando il dolore finisce, completamente, c'è amore.
1:10:22 Non traete conclusioni, non dite che cosa si intende per dolore che cosa si intende per finire - seguite? - e così via
1:10:29 ascoltate soltanto e scoprite perché formate una conclusione, che è un'abitudine.
1:10:43 Così vi siete allontanati dall'atto di ascoltare.
1:11:03 La domanda era: possono la tradizione e la cultura coesistere con una vita religiosa?
1:11:16 Ne abbiamo parlato a fondo. Abbiamo detto che cultura e tradizione non possono assolutamente esistere con una mente religiosa.
1:11:38 Se si vuole scoprire che cos'è veramente una vita religiosa, si deve abbandonare totalmente la tradizione e ogni forma di cultura per come viene intesa.
1:11:55 Il che significa una mente libera, una mente non intrappolata nel cristianesimo nel buddismo, nell'induismo, nell'islam o in qualsiasi altra setta o guru, niente di tutto questo.
1:12:09 Questo significa libertà totale. E in quella libertà c'è una tremenda energia perché non c'è conflitto, non c'è sforzo, nulla.
1:12:24 Va bene, signori.