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RV85DS1 - Qual è il sapore della paura
Primo incontro con studenti
Rischi Valley, India
5 dicembre 1985



1:04 K: Di che cosa volete che vi parli? Non c'è bisogno che alzi la mano - dimmi.
1:22 S: Perché lei è superiore e noi siamo inferiori a lei?

S: Perché molti di noi sentono cosi?
1:33 K: Sentirsi superiori, inferiori?

S: Sì, signore.
1:37 K: Mio Dio, non ci ho mai pensato! Perché noi, seduti qui - c'è un'eco laggiù (risate) Perché noi - ha smesso - perché noi perché sentite di essere superiori agli altri. E' così?
2:12 S: Molti di noi sentono così.

K: Molti di noi sentono questo. Perché? Perché lo pensate?
2:24 S: Forse perché tutti parlano di lei.
2:28 K: Oh, tutti parlano di me. Purtroppo! Ma, a parte quello, perché mai la pensate così?
2:40 S: Non lo so.

K: Non lo sai.
2:42 S: Ci viene in mente semplicemente.

S: Ci viene in mente così.
2:46 K: Non parlate due alla volta. Che cosa avete detto? Non aver paura.
2:59 S: Ci viene in mente così.
3:03 K: Vi arriva semplicemente nel cervello. Perché? Io sono stato in tutto il mondo, mentre voi no. Io sono stato in tutta Europa, prima della seconda guerra mondiale in Australia, Nuova Zelanda, Isole Fiji, Sud America - giusto? e in America, in Europa, ecc. fa qualche differenza?
3:36 S: No.

K: No. E allora che cosa vi rende diversi da qualcun altro?
3:44 S: Forse ci facciamo delle opinioni sugli altri. Costruiamo qualche tipo di opinione.
3:53 K: Perché avete delle opinioni sugli altri? Ditemi perché avete opinioni diverse dagli altri. Che cos'è un'opinione? Sieti ragazzi in gamba, avanti! E quelli seduti là fra i "potenti"! Che cos'è un'opinione? Perché abbiamo delle opinioni di me, gli uni degli altri, degli adulti? Perché avete delle opinioni, che cosa intendete per opinioni?
4:41 S: Un'immagine, un'idea.
4:45 K: Un'immagine o un'idea sugli altri. Perché le avete? Voi non mi conoscete. Giusto? Giusto?

S: (inudibile)

K: No, no, caro, aspetta un attimo. Voi non mi conoscete, no? No. Io vengo qui una volta ogni tanto e se ne fa un gran chiasso. Giusto? Ma voi non mi conoscete veramente. Perché avete un'opinione di me? Potrei essere un imbroglione giusto? - potrei essere un ciarlatano una frode, quello che volete, ma non mi conoscete. Giusto? Giusto? Quindi, perché avete un'opinione di me? Opinione significa, innanzitutto un suggerimento. Significa anche che avete un'idea preconcetta di lui. E anche che avete un'immagine di lui. Giusto? Secondo quell'immagine voi traducete quello che dice quello che sembra, e tutto il resto. Giusto? Allora, perché avete tutto questo? Lo sto chiedendo a tutti voi, perché avete delle opinioni?

S: E' curiosità. Curiosità.
6:27 K: Perché avete delle curiosità su di me?
6:29 Vi dirò tutto quello che volete sapere di me tutto quello che volete sapere di me. Giusto? Perché siete curiosi nei miei riguardi? Per come mi pettino? Su come mi lavo i denti, quante ore dormo? Giusto? Volete sapere tutto questo? No, non volete. Siate onesti, non volete. Giusto? Perciò che cosa volete sapere di me? Non lo sapete. Perché avete un'opinione di me? Perché avete un'opinione l'uno dell'altro? Questo vuol dire che io ho un'opinione di te e quell'opinione mi impedisce di guardarti. L'opinione interferisce fra me e te. Giusto? Quindi, perché le avete?
7:45 S: Allora, come si guarda un'altra persona?
7:47 K: Come si guarda un'altra persona. Guardami. Io ti sto guardando, perché hai bisogno di un'opinione? Io ti guardo. Ti sei tagliato i capelli così. Io mi sono pettinato così (ride). Probabilmente avete visto la mia fotografia. E allora? Perché avete un'opinione? Avanti, pensateci. State veramente pensadoci o state solo zitti? Potete guardare qualcuno, ascoltare qualcuno senza una sola opinione in modo da sentire quello che dice? Giusto? Voi capite quello che dice cominciate ad afferrare il valore, il significato di quello che un altro sta dicendo. Giusto? Ma se avete un'opinione, non potete sentire. Giusto? Perciò, mi ascolterete quando parlo? Ascoltare per davvero, con le vostre orecchie ascoltare quello che ho da dire senza tradurre quello che vi dirò. Questo significa ascoltare realmente qualcuno. Giusto? Ascoltare davvero. Ascolterete il vostro insegnante?
9:40 S: Sì.

K: Non dire bugie. Non far finta. Ascolti il tuo insegnante?

S: Non sempre.
9:52 K: Non sempre. Bene! Quando li ascolti? Non guardare loro. Quando li ascolti?

S: (inudibile)

K: Voi quattro parlate, lasciate parlare anche gli altri. Quando ascoltate il vostro insegnante o il vostro educatore?
10:19 S: Quando mi va.
10:21 K: Quando ti va. Proprio così! Quando ti fa comodo quando ti fa piacere, quando ti va lo ascolti. Giusto? Questo non è ascoltare, vero? Sapete che cosa significa ascoltare, no? Cioè: voi sentite un suono questo arriva al vostro cervello che poi lo traduce nella vostra lingua e voi dite "E' questo che mi sta dicendo". Giusto? Vero? Quindi, ascoltate davvero qualcuno? Con attenzione, non in maniera distratta. Lo sapete. Ma ascoltate veramente qualcuno? Vostro padre vostro zio, vostra zia, vostra madre, il vostro insegnante il vostro amico, ascoltate veramente qualcuno?
11:31 S: Ascoltiamo lei.

K: Ascoltate me - perché?
11:38 Mi state davvero ascoltando? O fate finta, dicendo, "Sì, andiamo avanti". State veramente ascoltando? Ascoltate gli uccelli?
11:59 S: Quando non siamo distratti ascoltiamo.
12:04 K: Quando lo fate? Come distrazione.

S: No.
12:08 Se non ci sono distrazioni ascoltiamo quello che ci piace ascoltare.
12:12 K: Perché usi la parola "distrazione"? Ditemi, voi più grandi che ve ne state lì tranquilli perché usate la parola "distrazione"? Sapete che cosa significa questa parola?
12:30 S: Qualcosa che si intromette in qualcos'altro.
12:34 K: Ti sto chiedendo: che cosa intendi per distrazione? Essere attratto - giusto? - ed essere distratto. Da che cosa sei attratto? Mi state ascoltando? Vi divertite? O vi hanno costretti ad ascoltarmi? Nessuno vi ha detto di venire ad ascoltarmi, vero? Siete sicuri? Non guardate loro. Vedete, i più grandi non dicono niente perché loro sono superiori. E anche voi, quando sarete un po' cresciuti anche voi smetterete di parlare. Non smetterete di parlare fra di voi ma smetterete di parlare con me. Giusto? Vero? Perché? Siete curiosi di sapere che cosa ho da dirvi? Volete sapere dove sono stato? Volete sapere chi ho incontrato?
14:12 S: No, signore.

K: No. Non vi interessa, vero? Questi tre continuano a parlare. Mi fa piacere. Ma gli altri se ne stanno zitti. Perché? Ho incontrato il Primo Ministro. Ho incontrato il Vice Presidente. Abbiamo pranzato e cenato insieme e abbiamo cianciato - sapete che cosa significa questa parola? Parlare. Abbiamo incontrato molta gente. Che cos'è un politico?
15:00 S: Uno che fa una campagna per vincere le elezioni e prendersi cura del paese da una posizione importante.
15:22 S: Uno che guida il paese.

K: Guida il paese.
15:29 Guidano veramente il paese?
15:32 S: No, signore.
15:35 K: E allora perché dici che "guidano il paese"?
15:41 S: Aiutano il paese.
15:45 K: Che cosa intendete per "il paese"?

S: Il posto dove viviamo.
15:51 K: Che cosa intendete per "paese"? Quale paese?
15:57 S: Qualsiasi paese.

K: Qualsiasi paese.
16:01 I politici stanno guidando il paese?
16:05 S: Cercano di aiutare.

K: Cercano di aiutare che cosa? La povertà?
16:11 S: Cercano di aiutare a risolvere i problemi.
16:14 K: Quali problemi?

S: Vari problemi.
16:18 K: Dimmi quali problemi.
16:21 S: Cercano di risolvere quello di cui la gente si lamenta.
16:26 K: Le lamentele della gente. Giusto? Voi avete delle lamentele? Contro chi? Vorrei che qualcuno di loro parlasse. Che cosa vi interessa? Volete parlare con me o devo parlare da solo?
17:07 S: Mi scusi, io vorrei parlare della paura.
17:13 K: La paura. E' un grosso argomento, non è vero? Tu hai paura di qualcosa? Sii onesto.

S: Qualche volta.
17:31 K: Qualche volta hai paura. Che cosa intendi per paura? Attento, pensaci ascolta attentamente il significato della parola paura. Hai paura di tua madre, di tuo padre? Qualche volta.
17:54 S: Qualche volta, quando si arrabbiano.

K: Sì, qualche volta. Ora, qual è la sensazione che avete quando siete spaventati, quando avete paura? Qual'è la sensazione? Avanti, signori. Attento, pensaci, non buttare lì qualcosa. Quando hai paura che sensazione hai? Che sapore ha? Avete gustato le banane avete provato vari cibi - qual è il sapore della paura? Specialmente gli adulti, e gli studenti più grandi. Hanno molta paura perché devono superare degli esami e il loro padre dirà loro quello che devono fare. Giusto? Giusto? Anche a voi diranno quello che dovete fare: passare gli esami, trovare un lavoro - lo sapete. Allora, qual è la sensazione della paura?
19:08 S: Senti come di volerti ritirare in qualcosa, lontano da quello che ti fa paura.
19:20 K: Sì, se vedi un cobra ce ne sono parecchi qui, credo, non ne ho visti sono lunghi e velenosi e vi fanno paura - giusto? - e allora vi allontanate. Qual è la sensazione?
19:41 S: Il dolore che potremmo provare.
19:51 K: Il dolore - sì, prendiamo questo parola il dolore che potresti provare se un cobra ti mordesse. Com'è questa sensazione? Non sei stato morso ma immagini che possa succedere - giusto? o pensi a cosa potrebbe succedere, e hai paura. Lo sto chiedendo a voi, se posso, in tutta gentilezza che sensazione dà? Forse i più grandi vorranno unirsi a noi. Qual è la sensazione della paura? Pensateci, avanti, non addormentatevi è mattina presto.
20:53 S: Forse la nostra mente si agita.
20:57 K: Il cervello è agitato. Che cosa intendi dire?
21:03 S: Che non sappiamo che cosa fare.
21:06 K: Non capite quello che fate. Giusto? Vedete un cobra sulla strada, o lungo il sentiero e sapete che è velenoso - giusto? e allora scappate via, o piangete, urlate. Vi sto chiedendo qual è la sensazione che provate?
21:33 S: Ci sentiamo agitati.
21:41 K: Vi sentite agitati, ansiosi. Giusto? Vi spaventate. Qual è la sensazione di questo spavento?
21:54 S: Ci sentiamo insicuri.

K: Insicuri.
21:59 Che cosa intendi con la parola insicuro? Avanti. Esaminiamolo un passo alla volta.
22:07 S: Senza protezione.

K: Senza protezione.
22:13 Non sei stato morso dal cobra. Vero? Ma hai già presupposto tutto. Giusto? Capisci quello che sto dicendo? Ti immagini di poter essere ferito che dovrai stare a letto, che potresti morire. E hai paura. Te lo sto chiedendo. Non stai rispondendo alla mia domanda, se non ti dispiace che te lo dica. Qual è la sensazione? Che cosa c'è dietro queste parole?
22:56 S: Sento che i miei muscoli si tendono e c'è una specie di Non so come descriverlo.

K: Dimmi.
23:10 S: Sembra che il cuore smetta di battere oppure a volte sembra che cominci a battere più forte.
23:19 K: Non ho capito.
23:21 N:Dice che il cuore batte più forte.
23:24 K: E' questo che voglio sentire da voi. Il cuore accelera.
23:29 N:Dice che i muscoli si irrigidiscono.

K: Si irrigidiscono. Perbacco, vieni qui ragazzo. Ti dispiace sederti vicino a me?

S: No, signore.
23:41 K: Ti dispiace?

S: No signore.
23:42 K: Allora siediti qui vicino. Due scimmie! Il cuore batte più forte. I muscoli si contraggono. Giusto? E che altro succede? Avanti, ditemi! Volevate parlare della paura. E' quello che sto facendo. Giusto?
24:17 S: Sento l'impulso di colpirlo con una pietra o altro.
24:22 S: Sento di volerlo annientare.
24:30 K: Non

N:Senti di volerlo annientare.

K: Lo vuoi uccidere.
24:40 Va bene, i muscoli si contraggono.
24:54 S: Senti come suonare un campanello dentro di te (risate).
25:09 K: Un campanello suonare dentro. Che cosa intendi dire?
25:20 S: Senti una certa sensazione.
25:22 K: Hai mai avuto veramente paura?
25:26 S: Sì, signore.
25:29 K: Ne dubito.
25:33 S: In quel momento vuoi fare qualcosa, vuoi scappare ma non puoi.

K: Sì, mia cara. Ma io ti sto chiedendo un'altra cosa, e tu non me lo dici.
25:43 S: Si comincia a sudare
25:45 K: Lui mi ha detto che i muscoli si contraggono, si irrigidiscono e il tuo cervello si confonde per un secondo non pensa, è spaventato. Giusto?
26:09 S: Pensa a immagini passate.
26:18 K: Pensa a immagini passate. Fa così quando siete spaventati, quando vedete il cobra? O un secondo più tardi: "Perbacco, com'è pericoloso!" scappate via, oppure gli tirate delle pietre da una certa distanza, ecc. Ma non mi stai dicendo scusa se te lo ripeto, qual è la sensazione che ci sta dietro. Conosci la sensazione di quando vieni ferito conosci la sensazione di quando ti scotti un dito. Giusto? Sai quello che provi quando qualcuno di picchia. Spero che nessuno lo faccia, ma mettiamo che qualcuno ti picchi. Va bene? Tu sai quello che si prova. Allora, qual è la sensazione della paura? Non dirlo a me. Pensaci bene. La sensazione. La sensazione di quando qualcuno ti insulta, sai che cosa significa. Qualcuno ti fa un complimento, e tu. Giusto? Conosci il sentimento che accompagna tutto questo. Ma io ti sto chiedendo qual è il senso la sensazione che c'è dietro la paura?
27:41 S: Ti senti spaventato.
27:45 K: Sì, ragazzo, ho già detto che ti senti spaventato. Ma qual è la sensazione che ci sta dietro?
27:54 S: Penso che sia una sensazione di completa confusione.
28:04 K: Una sensazione di confusione. Che cosa significa la parola "confusione"? Vedete, voi non ci pensate.
28:16 S: Non sai che cosa fare.
28:20 K: Non sai che cosa fare. Giustissimo. Avanti, avanti, continua.
28:35 S: Non sai se quello che fai sia giusto o sbagliato. Non hai mai avuto quell'esperienza.

K: Sì. E così i muscoli si contraggono - giusto? il cervello è confuso, c'è un senso di isolamento capisci che cosa significa?

S: Sì.
28:57 K: Una sensazione di essere completamente isolato dagli altri. Sei di fronte a un cobra, a qualcosa di pericoloso e senti che ti ritiri. Quella sensazione
29:17 S: Ti senti inebetito in quel momento.
29:29 K: Esattamente. Inebetito. Quando hai paura ti senti inebetito. I tuoi nervi sono tesi. Giusto? Ti senti isolato, e così via. Ora, un momento. Tu senti tutto questo, e allora cosa fai? Lei ha fatto la domanda, ha detto "Parliamo della paura" paura di superare gli esami o di non superarli. Vero? Paura di fallire, paura dei vostri genitori paura dei vostri insegnanti, paura dei serpenti - paura. Giusto? Avete dozzine di paure. Giusto? Dozzine. D'accordo? Giusto? Ora, che cosa causa la paura? Qual è la causa? Capite che cosa vuol dire la parola "causa"? Capite la parola, quando dico "causa"?
30:53 S: Sì. Qual è la motivazione.

K: Qual è la motivazione. Qual è il principio della paura. Che cosa la innesca? Qual è la causa, la radice qual è la base della paura? Ho usato alcune parole: "causa", "motivo", "radice". Giusto?
31:20 S: Quando pensi, supponi che possa capitare qualcosa. E allora dico "Se non passo gli esami che cosa diranno i miei genitori?" Pensi che potrebbe succedere, e così hai paura.
31:38 K: Sì. Cioè, che cosa penseranno gli altri di te se fallisci agli esami. Io spero che falliate tutti!
31:58 S: Se pensi al futuro senti paura.
32:05 K: Adesso abbiamo uno, due, tre che parlano tutti insieme.

S: Tu pensi al futuro e allora
32:24 K: Aspetta un attimo, un momento, un momento - fermati.
32:28 Che cosa intendi per futuro?
32:32 S: Quello che ti succederà.
32:35 K: Quello che potrebbe succedere. Vero? Se non supero gli esami, e io lo spero per tutti voi e voi pensate al futuro a cosa diranno i vostri genitori, i vostri insegnanti. Vero? Che cosa intendete per futuro?
33:01 S: E' quello che potrebbe accadere. Qualcuno potrebbe ferirti, o disprezzarti.
33:05 K: Futuro. Capisco ragazzo mio. Che cosa intendi per "futuro"?
33:11 S: Quello che succederà nel passato! (risate)
33:21 K: Il passato è finito! Ti sto chiedendo che cos'è il futuro. Che cosa intendi con questa parola? Per favore ascoltate - questo è importante per voi. Che cosa intendete per futuro?
33:38 S: Quello che potrebbe accadere.

K: Quello che potrebbe accadere. Cioè, tu potresti - non tu, spero - io potrei ammalarmi potrei venire ucciso, potrei essere ferito. E' tutto futuro, non è così? "Potrei essere" Giusto?
33:59 S: Quando hai paura pensi che possa succedere.
34:05 K: Sì. Aspetta un attimo, che cos'è il futuro, ti sto chiedendo. Domani è il futuro. Vero? Giusto?

S: Sì, signore.
34:16 K: Il prossimo secondo è futuro. Tra un secondo. Tra un'ora. Giusto? Perciò ti chiedo, che cosa intendi per futuro? Attento. Pensaci bene. Non dire semplicemente qualcosa a caso Futuro.
34:39 S: Futuro è quando non sai che cosa succederà.
34:42 K: L'ho già detto. Quello significa futuro. Quello che potrebbe accadere o non accadere Spero che accada o che non accada - tutto questo è futuro. Giusto? Tu potresti diventare alto, io potrei rimanere basso - potrei, potrei. La parola "potrebbe" implica il futuro, una possibilità. Giusto? Potrebbe accadere. Il soffitto potrebbe crollare. Potrei ammalarmi. Tutto questo implica il futuro. Giusto? Siete d'accordo?

S: Sì, signore.
35:27 K: Ora, che cos'è il futuro? Cioè il domani. Oggi - adesso sono le 10,05 e fra 5 minuti saranno le 10,10 - futuro. Pensateci! Questo è importante per voi. Che cosa intendete per futuro.
35:51 S: Quello che succederà domani.
35:53 K: Tesoro, questo l'abbiamo già detto. Abbiamo detto che il futuro è ciò che potrebbe accadere o non accadere. Il futuro è domani. Giusto? Futuro è tra un secondo. Giusto? E allora che cosa significa? Futuro. E' troppo complicato per voi.
36:19 S: Il futuro è qualcosa che non conosciamo.
36:25 K: E' quello che non conoscete?
36:32 S: Talvolta possiamo conoscerlo. Se sai che cosa avverrà se sai che dovrai andare all'università o altro allora sai già quello che ti capiterà.
36:48 K: Se superi gli esami! Giusto?
36:54 S: Quando qualcuno ti dice che cosa accadrà allora puoi conoscere il futuro.

K: Sì, ragazzo. Abbiamo già parlato di tutto questo quando abbiamo detto che "potrebbe" è sempre nel futuro. Giusto? O potrebbe non succedere - futuro. E' troppo difficile per voi. Quindi, paura significa, adesso paura reale ora, o nel futuro. Giusto? Giusto? Avete paura adesso?
37:37 S: Adesso no.

K: Perché?
37:40 S: Perché non c'è nulla di cui aver paura.
37:43 K: Non c'è nulla da temere. Giusto? Ma quando entri in classe Qui nessuno vi dice che cosa fare e non fare che cosa pensare o non pensare. Nessuno ve lo dice. Perciò, non ve ne importa. Oppure ascoltate davvero per scoprire. Giusto? No, siete troppo giovani, troppo piccoli. La paura è una delle cose più difficili da capire e da cui essere liberi. Giusto? La gente va in guerra e si uccide a vicenda per via della paura. Capite? Potrei perdere il mio paese potrei perdere le mie proprietà potrei non appartenere a questo gruppo - capite? Guerre e massacri continuano da 2 milioni di anni. Lo capite? Per 2 milioni di anni gli esseri umani si sono ammazzati a vicenda.
39:06 S: Perché?
39:08 K: Perchè lui e io apparteniamo a una certa tribù. Tu e lui appartenete a un'altra tribù. Giusto? Voi volete la nostra terra e noi vogliamo la vostra oppure noi vogliamo rubare le vostre proprietà - capisci? questo genere di lotte, di uccisioni, ferimenti questo menomarsi a vicenda continua da 2 milioni di anni.
39:33 S: C'è divisione fra di noi.

K: Divisione.
39:42 India e Pakistan. Questa è divisione, no? Quindi sono disposti a uccidersi l'un l'altro.
39:53 S: Signore, ma perché?
39:56 K: Perché? E' molto semplice. Io sono pachistano e lui è indù. Io voglio che lui diventi musulmano. Giusto? Oppure credo che il mio paese sia più grande, più nobile del suo paese, e così via.
40:24 S: Ma che cosa ci guadagnano? Che cosa ci guadagnano se uno diventa musulmano o quello che sia?
40:30 K: Proprio così. Che cosa ci guadagnamo? Rispondimi tu. E' gente sciocca. Giusto? No, ascolta bene. Sta accadendo in Inghilterra in Germania, in America, in Russia. Succede dappertutto. Questo è un paese povero. Vero? Se andate al villaggio vedete una spaventosa povertà eppure si stanno costruendo armamenti enormi. Giusto? Perché?
41:11 S: Perché loro vogliono

K: No, ascolta attentamente. Finché tu sei indiano e senti di essere un indiano, ucciderai qualcuno. Giusto? Nazionalismo, razzismo, tribalismo finché esisterà tutto questo ucciderai qualcuno o qualcuno verrà ad uccidere te.
41:45 S: Ma se non abbiamo nessuna nazionalità con che cosa possiamo identificarci?
41:54 K: Se non hai nessuna nazionalità come fai a identificarti con qualcosa? Giusto? Perché vuoi identificarti con l'India, l'America, la Russia - perché?
42:11 S: Perché facendone parte mi sento sicuro.
42:14 K: Aspetta un momento, aspetta. Ti senti sicuro. Giusto? Veramente?
42:20 S: Ma hai comunque paura che il tuo paese possa venire distrutto. Se fai parte di qualcosa, se come persona puoi dire di essere un indiano o cose del genere hai sempre paura che qualcuno venga ad attaccarti o a dirti che dovresti essere quello che diceva prima un musulmano o cose simili.
42:47 K: Non capisco.
42:49 S: Lei ha detto che ti senti insicuro se non hai una nazionalità, o se non puoi dire di essere indiano o americano. E tuttavia hai ancora paura che qualcuno possa attaccarti.
43:06 K: Sì. Quindi tu sei disposto a uccidermi in quanto musulmano? Sì? Allora devi essere idiota. Perché vorresti uccidermi? Perché credo in un altro dio? Ma perché vuoi uccidermi?
43:27 S: Per diventare famoso.
43:34 K: Per diventare famoso, uccidendo me?
43:40 S: Sembra di sentirsi più potenti dopo.
43:48 K: Ti senti più contento per avermi ucciso?
43:51 S: No, perché poi ti sembra di essere più potente.
43:54 S: Ti senti più sicuro perché hai
43:56 K: Siete una massa di matti! Una volta fui invitato, se posso raccontarvi spero che non vi dispiaccia fui invitato a parlare alle Nazioni Unite. Sapete che cosa sono, vero?

S: Sì.
44:14 K: Sì? Ne sei sicuro?

S: Sì.
44:22 K: Sei sicuro di essere seduto qui?

S: Sì.
44:32 K: Fui invitato a parlare alle Nazioni Unite
44:39 e parlai per 45 minuti. Uno degli organizzatori quando finii di parlare, si alzò e disse: "E' un grande privilegio incontrarla", ecc. ecc. e poi aggiunse: "Lavoro qui in questa organizzazione, da 40 anni, è molto dura". Capite quello che sto dicendo lavorava là da 40 anni con grande fatica per creare, per mantenere per sostenere le Nazioni Unite e disse: "Dopo 40 anni ho capito che non bisogna uccidere un altro essere umano" Capite che cosa sto dicendo? Siete anche voi stupidi come le Nazioni Unite? Capite quello che sto dicendo? Gli ci erano voluti 40 anni per capire che non bisogna uccidere. 40 anni! Capisci quello che sto dicendo? Farai anche tu così?
46:03 S: No, signore.
46:05 K: Non ne sono sicuro.
46:07 S: Almeno per ora io non lo farò. Almeno per il momento non penso che ucciderò qualcuno. Ma quando sarò cresciuto, non so.

K: Proprio così. Sarai un idiota anche tu, lo sarai?
46:19 S: Non lo so.

K: Hai proprio ragione. E' troppo difficile per voi capire qual è la radice della paura. Molto difficile. C'è la paura. Voi cercate sempre di controllarla, sfuggirla, reprimerla, o piangete. Giusto? Ma forse c'è un modo completamente diverso di affrontarla. Volete saperlo? Ma ci vuole una grande dose di riflessione una grande quantità di indagine. Quanto tempo impiegate per studiare la matematica biologia o scienze, quanti anni? Anni, vero? A scuola, al college, all'università. Impiegate 20 o 25 anni per queste cose. Giusto? E non dedicate nemmeno 10 o 5 minuti per scoprire se potete essere liberi dalla paura. State vent'anni su questa roba pazzesca e non dedicate nemmeno 5 minuti per capire la natura della paura. E' così. Vero?
47:57 S: Sì.
48:00 K: Perciò dovete imparare molte cose dovete comprendere molte cose. Qual è la radice della paura. Ve lo dirò in poche parole. La paura è coinvolta nel tempo - domani, potrebbe succedere. Giusto. Quindi dovete indagare che cos'è il tempo. E' troppo difficile per voi. Non solo quello dell'orologio, ma che cos'è il tempo. Quando piantate un albero, ci vuole tempo perché cresca. Giusto? Avete un bambino, ci vuole tempo perché diventi adolescente. Se vi ammalate, ci vuole tempo per guarire. Giusto? Quando studiate matematica o fisica o quello che volete per superare un esame in quelle materie ci vuole tempo. Ci vuole tempo per andare da qui a Madanapalle o a casa vostra. Capite? Il tempo è molto importante nella nostra vita. Non solo per andare da qui a là, ma anche per crescere fisicamente e poi crescere interiormente. Tutto questo richiede tempo. E ci è voluto tempo dal primo uomo ad oggi, 2 milioni di anni, di evoluzione. Giusto? Tutta la nostra vita è legata al tempo. Capite? Tutta la vostra vita è legata al tempo. Adesso siete vivi, potreste morire. C'è una lunga sequenza di anni. Giusto? Tutta la nostra vita è coinvolta è interessata al tempo. Supererete gli esami oppure non passerete Tempo. Allora dobbiamo indagare che cos'è il tempo. E' troppo difficile.
50:31 S: Il tempo è relativo, vero?
50:35 K: Lo so, l'ho già detto, signora. Non ho usato quella parola di proposito perché "relativo" significa anche qualcos'altro, "Lui è mio parente". Ora, un momento. Il tempo è relativo, ma che cosa intende per tempo? Signori, eccoci qua, voi più grandi che dovete superare degli esami che dovrete trovarvi un lavoro, sposarvi. Tutto questo richiede tempo. Giusto? Allora, l'uomo sarà sempre legato al tempo? No, questo è troppo difficile. Che cosa ne dici? Capisci?

S: Non ho capito bene.
51:27 K: Non lo capisci completamente. Tu sei molto piccolo ora. Crescerai, diventerai grande e ci vorrà tempo, no? Se ti ammali ti ci vuole tempo per guarire. Ci vuole tempo per alzarsi al mattino, per prepararsi per lavarsi e così via - ci vuole tempo. Ci vuole tempo per imparare una materia, per saper fare qualcosa per imparare a piantare un seme e vederlo crescere. Tutto nella vita richiede tempo. Giusto?

S: Sì.
52:14 K: E l'uomo è legato al tempo: per andare da qui a là. Tu dove vivi?
52:25 S: A Bombay.

K: Bombay. Ti ci vuole tempo per venire da Bombay a Rishi Valley.
52:32 S: Sì.
52:33 K: Due notti, o una notte o quel che sia. E anche per passare gli esami per trovare un lavoro, tutto richiede tempo. Quindi tu sei legato al tempo. Chiaro?

S: Sì.
52:52 K: Giusto? Chiaro? Chiaro. Questo significa - non voglio entrarci. E' complicato da capire. Qualunque cosa fate è legata al tempo, che è il passato il passato che vi dice di non fare una certa cosa. Se fate così sarete puniti oppure premiati. Così il passato ti controlla ora. Capito?

S: sì.

K: Innanzitutto capiscilo molto semplicemente così. Il passato controlla quello che fai ora. Non devo fare così, ho avuto la stessa esperienza e il passato dice: non farlo più, ti ammalerai. Il passato modella il tuo pensiero che significa che il passato è il tempo. Così il tempo dà forma a quello che fate ora e il futuro dipende da ciò che fai ora.
54:09 S: Sì.

K: Chiaro? Pensaci, ragazzo mio, pensaci bene. Il passato ti sta insegnando, ti sta dicendo cosa fare ora e quello che fai ora darà forma al futuro. Giusto? Perciò il futuro viene costruito, prodotto ora.
54:32 S: In questo momento.

K: In questo momento. Capito?

S: Sì, signore.
54:37 K: Ne sei sicuro?
54:39 Così il passato controlla il presente e il presente modella il futuro. Attento, pensaci. Perciò il futuro viene costruito ora. Capito?

S: Sì.
54:59 K: Il futuro viene formato ora. Capito?

S: Sì.
55:05 K: Mi domando se hai capito davvero.

S: L'ho capito.
55:09 K: Perciò quello che fai adesso è importantissimo. Non quello che farai domani. Capito? Quello che fai adesso è molto importante perché determinerà il tuo futuro. Capito?

S: Sì.
55:33 S: Scusi, il tempo è limitato?

K: Lasci perdere, signora. Non faccia domande astratte perché io potrei darle una risposta astratta ma non ha senso. Il tempo è sempre limitato. Quindi, c'è un modo - questo è troppo difficile c'è un modo per essere liberi dal tempo?
56:06 S: No.
56:11 K: Perché dici di no?
56:16 S: Finché si vive non c'è modo, forse dopo la morte.
56:22 K: Sai che cosa significa la morte?
56:24 S: No.

K: Allora non usare quella parola. Fatti una domanda. Non cercare di rispondere. Chieditelo. Cioè: il tuo cervello, che sta dentro il cranio si è formato in due milioni di anni condizionato, modellato, plasmato, con l'esperienza, la conoscenza è tutto lì dentro. Puoi fare ora ciò che è giusto in modo che sia giusto fino in fondo? Capisci la mia domanda?

S: Sì.
57:18 K: E' troppo difficile. Vero?
57:28 S: Signore, qual è il vero significato di concentrazione e attenzione?
57:42 K: Vuoi veramente saperlo?

S: Sì.
57:44 K: Perché? Pensaci. Qualcuno ti ha detto da fare questa domanda?
57:54 S: Sì.

K: Ah, ecco!
58:00 S: Mio padre mi ha detto che lei una volta ha dichiarato che ci vuole attenzione più che concentrazione.
58:11 K: Te l'ha detto tuo padre. Perché? Sai che cos'è la concentrazione? Ascolta: io sono il tuo insegnante il tuo educatore tu stai guardando dalla finestra, è molto più interessante della pagina del libro. Giusto?

S: Sì.
58:40 K: Io sono l'insegnante e ti dico: "Per favore, guarda la pagina" ma tu non vuoi guardarla vuoi guardare quell'uccellino là fuori. Giusto? E allora io dico: "Se vuoi imparare devi guardare la pagina". E l'insegnante si irrita se continui a guardare dalla finestra. Così viene da te e ti dà una scrollata, o ti tira le orecchie o ti tira i capelli, o ti picchia. Qui nessuno vi picchia, spero. No. E allora che succede? Tu vuoi guardare dalla finestra, ma qualcuno ti dice "Guarda la pagina". Così hai un conflitto, vero? Vuoi guardare là fuori e vuoi guardare la pagina. Perciò hai un conflitto. Giusto?

S: Sì.
59:41 K: Perciò il conflitto non va necessa- riamente con la concentrazione. Giusto? Io voglio concentrarmi sulla pagina. Mi sforzo di dare tutta l'attenzione alla pagina una grande concentrazione, il che significa che cerco di non pensare ad altro che a quella pagina. In quel processo c'è una bella dose di resistenza e conflitto, perché io voglio guardare là fuori ma mi tocca guardare quella pagina. Capisci? Quindi c'è un grande conflitto, un grosso sforzo. Non voglio entrarci. Invece l'attenzione non ha nessuno sforzo. Dillo a chi ti ha chiesto di farmi questa domanda. Nell'attenzione non c'è sforzo alcuno. Sei attento. Siami stati insieme per un'ora questa mattina. Volete continuare?
1:01:12 S: Sì.
1:01:13 K: Sì? Perché?
1:01:16 S: E' interessante.

K: E' più divertente! Mentre c'è una lezione che vi aspetta e voi non volete andare a lezione, preferite essere intrattenuti! Giusto? Avete mai guardato quei fiori?
1:01:44 S: Sì.
1:01:47 K: Li avete visti? Guardateli. Prendete il tempo e il disturbo di guardare quei fiori per un minuto. Guardateli. Guardate la mescolanza dei colori, la loro bellezza la loro disposizione e la luce su di essi. Ora, che cosa significa per voi? Non dite "Bellezza" o altro - che cosa vuol dire per voi? Quando guardate quella macchia di colori la loro varietà il verde contro il rosso, il verde più scuro e tutto questo, che cosa significa per te?
1:02:48 S: Che cosa significa per lei, signore?

K: Te lo dico dopo. Te l'ho chiesto prima io.
1:02:54 S: Mi fa pensare a come mai abbiamo tutte queste case e cose meccaniche quando abbiamo così tanto dalla vita naturale.
1:03:23 K: E' molto più facile guardare le cose meccaniche. Ma per osservare la natura, le colline e le ombre le rocce, la forma delle rocce i campi seminati in modo così ordinato, i manghi che crescono gli uccelli e le farfalle e la terra verde l'ombra, i ruscelli aridi, e così via. Guardateli. Guardate la bellezza di tutto questo, la sua grandezza la maestosità di quelle rocce. Ma voi siete tutti concentrati sui libri. Vero? Sui libri, per superare gli esami per trovare un lavoro, sposarvi e avere una casa. E' tutto quello che vi interessa. Giusto? Giusto, signori? Ma oltre la casa c'è l'orizzonte. Giusto? Al di là della casa ci sono quelle meravigliose colline c'è bellezza e grandiosità. E' sufficiente per questa mattina? Si? Passerete una buona giornata?
1:05:22 S: Sì.

K: Abbiate una buona giornata!
1:05:28 S: Grazie, signore.

K: Divertitevi. Va bene? Dite alla lezione di andare al diavolo! Sapete che vi sto incitando? Sapete che cosa vuol dire?

S: No.
1:05:50 K: Vi sto incitando a esplodere. Voi non potete. Non intendo esplodere con armi e dinamite. Abbiate una buona giornata. Una bella giornata. Va bene? Una felice giornata. E' una bella mattina. Godetevela. Va bene, signori.