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SA77D5 - Relazione e intelligenza
Quinto dialogo pubblico
Saanen, Svizzera
31 luglio 1977



0:24 Krishnamurti: Mi dispiace che il tempo sia così brutto. Questo è l'ultimo dialogo, o discussione, o comunque lo vogliate chiamare. Mi domando quanto abbiamo ricavato da tutti questi discorsi e discussioni. Se abbiamo compreso a fondo e se siamo cambiati, se ci siamo trasformati, o se rimaniamo sempre a metà salita della collina. Penso che dovremmo porci questa domanda. L'altro giorno abbiamo detto che la parola mediocrità significa salire solo fino a metà, e l'eccellenza significa arrivare fino in cima. E io mi chiedo se ci stiamo muovendo o se rimaniamo a metà strada, impauriti, ansiosi, incerti, senza sapere cosa fare, e rimaniamo lì.
2:02 Penso che sarebbe piuttosto interessante e proficuo se potessimo approfondire la questione per conto nostro. Ma prima di entrare in tutto questo, c'è qualcosa di cui parlare insieme?
2:23 Domanda: Potremmo parlare dell'importanza della relazione e della conoscenza di sé?
2:31 K: Oh, sì.
2:33 D: Quando il pensiero si ferma, che cosa è consapevole, e qual è la relazione della consapevolezza con il sacro?
2:46 D: Sacro.
2:49 K: Con il sacro.
2:57 D: (in francese, inudibile)
3:01 K: Vuole parlare dieci minuti? No, sia breve, la prego. Sia breve, non dieci minuti, un minuto.
3:30 D: (inudibile)
5:03 K: Signore, deve tradurre in inglese, perché molti qui non capiscono il francese.
5:19 D: (inudibile)

K: No, la prego. In due parole, che cosa vuole dire? La prego di dirlo in due parole.
5:42 D: (inudibile)
6:44 K: E' troppo difficile tradurre tutto questo in inglese.
6:51 D: (inudibile)… perché lei è un dio per questa gente.
7:16 K: La prego, no, no. E' tutta una farsa.
7:31 D: (inudibile)
8:23 K: Penso che il signore stia chiedendo, se capisco bene, - e se sbaglio mi scuso - chiede: 'Perché lei parla? Lei è un dio per queste persone' ecc. ecc. Giusto? Questo è il vero significato di quello che cerca di dire.
8:46 D: C'è un'altra cosa importante (inudibile)
9:06 K: Ah, bene, bene, ho capito. Perché, dopo tanti anni del suo parlare, non c'è nessuno che possa prendere il suo posto sul palco.
9:21 D: No, con lei.

K: O che possa sedere con me. Venga a sedersi qui, venite tutti.
9:31 D: Se c'è.
9:33 K: Se c'è uno che veramente abbia capito quello che dico allora perché non si siede con me e mi aiuta a trasmettere? Allora io invito tutti voi a sedervi qui.
9:55 D: (inudibile)
10:13 K: Guardate, cos'è questo? Questo non è un incontro politico! Vuole sedersi per favore? Signora, che cosa vuole dire?
10:52 D: L'amore può andare oltre la morte?
10:59 K: Può l'amore andare oltre la morte? Si sieda prego.
11:07 D: Io sento questo processo in me e vorrei aprirmi. Come posso farlo senza inventare un dio? Dio, l'atman, ecc.
11:28 K: Come posso aprirmi senza inventare un dio. Qual era la sua prima domanda, signore?
11:43 D: L'importanza della relazione e della conoscenza di sé.
11:50 K: Possiamo iniziare da questo?
11:57 D: Quando cerco di indagare questioni più profonde spesso c'è un senso di isolamento come un muro invisibile intorno a me. E non sono capace di affrontare quel muro. Potremmo parlare anche di questo?
12:19 K: Penso si possa partire dalla domanda su relazione e conoscenza di sé. Va bene? Penso sia meglio rimanere su questo, altrimenti ci perdiamo, e poi riusciremo a finire quello di cui stavamo parlando ieri.
12:42 Bisogna essere chiari su un paio di cose - Io non sono il vostro dio.
12:50 D: Grazie a dio.

K: Grazie a dio. Non sono il vostro capo o il vostro guru. Per favore, per amor del cielo, ascoltate quello che diciamo. Non stiamo cercando di impressionarvi, di influenzarvi, di dirvi cosa fare - niente del genere. Ma penso sia molto importante per gli esseri umani comunicare fra di loro. Comunicare implica essere entrambi interessati alla stessa cosa, allo stesso livello, con la stessa intensità, altrimenti non si può comunicare. Se non siete interessati alla questione del sé, e della sua relazione con un altro, che è molto importante - importanza sia sociale sia psicologica - non penso che parlandone diventi chiaro. A meno che non si voglia esaminare per bene queste cose, sarebbe meglio smettere di parlare fra di noi.
14:07 Prima di tutto, ieri stavamo parlando di qualcosa di molto importante, almeno, così mi sembra. Stavamo dicendo: cos'è l'amore nella relazione reciproca. E' di questo che stavamo parlando ieri - l'amore che esiste fra uomo e donna, l'amore di una madre per il suo bambino, l'amore per il proprio paese, ecc. ecc. Stavamo esaminando la questione e abbiamo detto: può esserci amore se non c'è totale comprensione o conoscenza di sé? Giusto? Stavamo esplorando questa domanda. E anche questa domanda può trovare risposta questa mattina quando ci chiediamo: qual è la relazione fra persone che hanno la conoscenza di sé o che comprendono se stesse? Questa è la prima domanda che è stata posta.
15:33 Siete tranquilli ora, dopo i disturbi di stamattina? Vorrei, se possibile, approfondire la questione con voi - è un dialogo, una comunicazione fra di noi, sia verbalmente sia non verbalmente - nella questione. Perché la maggior parte di noi, per quello che possiamo vedere nel mondo, non ha una reale comprensione, o la profondità di questa parola straordinaria chiamata amore. E vale la pena, penso, approfondire con calma, senza avanzare opinioni, - la vostra contro la mia, o le vostre idee di cosa sia l'amore, ecc. - esplorare, che è diverso dall'esprimere opinioni.
16:38 Possiamo entrare nella questione relativa alla conoscenza di sé: Abbiamo detto che la conoscenza di sé, deve iniziare conoscendo il mondo esterno, sapendo quello che accade nel mondo - in campo politico, religioso, economico, sociale, razziale, con le differenze di classe, gli stati totalitari, di sinistra, di destra e di centro, bisogna osservare tutto questo. Ma non è possibile osservare se si è prevenuti. Questo è molto semplice e molto chiaro. Se mi fisso sulla mia nazionalità, il mio credo, la mia razza, non posso assolutamente investigare, esplorare, osservare il mondo. Quindi, attraverso l'osservazione di ciò che accade al di fuori di ogni essere umano - oh signore! - senza osservare cosa accade intorno a noi, in campo sociale, morale, religioso, ecc., indagare soltanto se stessi porta alla follia, perché lì, l'oggetto può essere osservato chiaramente - è quello che accade. E da lì si comincia. Muovendosi dall'esterno all'interno, non l'interno e poi l'esterno. Potete ingannarvi enormemente se cominciate da voi stessi. Mentre, se si comincia dall'esterno, e poi si va nel profondo di se stessi, allora si vede che non c'è differenza fra l'esterno e l'interno. E' come il mare, come il movimento delle onde, che vanno e vengono continuamente
19:06 Ora, per osservare se stessi, abbiamo detto, bisogna essere liberi di guardare.. Libertà implica libertà da pregiudizi, credi, dogmi, conclusioni, così che possiate osservare voi stessi, altrimenti vedete quello che volete vedere, o negate quello che vedete. Va bene? Quindi, per osservare ci vuole libertà. E' semplice. Ora, possiamo farlo mentre ne parliamo? Volendo capire l'enorme complessa struttura e la natura del sé, del 'me', possiamo osservare quella struttura e natura del sé senza alcuna conclusione? Se dite che è troppo difficile, che non si può fare, allora vi bloccate. E' semplice. Mentre se si è veramente coinvolti, perché quello che siamo, la società, le religioni, tutto questo è il risultato. Se siete invidiosi, avidi, se volete potere, posizione, allora create una società che restituisce quello che siete - avidità, potere, posizione, e tutto il resto.
20:59 E' possibile osservarsi senza alcuna distorsione? Vi prego, seguite passo per passo, noi diciamo che è possibile solo quando non c'è direzione, quando non c'è motivazione. Perché la motivazione detta la direzione, e distorce l'osservazione. Questo è chiaro. E allora voi direte: come posso osservare senza un motivo? Perché sono pieno di motivi. Il motivo è sostanzialmente premio e punizione. Non è così? Allora, possiamo osservarci liberamente senza questa terribile tradizione dell'uomo che cerca una ricompensa e vuole evitare la punizione, ma essere semplicemente liberi di osservare? Cerchiamo di farlo mentre ne parliamo.
22:18 E mentre si osserva, una delle domande fondamentali è: qual è la relazione fra gli esseri umani - relazione - uomo, donna, marito, moglie, madre e figlio, ecc.? Perché se la nostra relazione non è corretta - uso il termine 'corretta' nel significato inglese di attuale, vera, giusta - allora noi creiamo una società portata alla disgregazione che è una cosa spaventosa, o un mondo di totalitarismi - Lo creiamo e lo accettiamo. Ne parleremo, lasciamolo per il momento.
23:23 Quindi, è importantissimo comprendere la relazione. Giusto? Relazione implica, il significato della parola è essere in relazione, essere realmente in relazione, essere in contatto, avere empatia, affetto, una sensibilità per capirsi a vicenda, completamente, non parzialmente. Dato che moltissimi non hanno affatto tale relazione, la loro relazione si basa sul conflitto, come nasce il conflitto? Vi prego, questo è importante se lo esaminiamo insieme, perché coinvolge la nostra vita, non sprechiamola, abbiamo solo questa vita - e basta. Cosa potrebbe essere una vita futura non importa, quello che siamo ora, se non cambiamo quello che siamo, continueremo in una forma diversa - non ne parleremo ora.
24:39 E' molto importante capire la questione della relazione perché fa parte della conoscenza di sé, parte di conoscere se stessi. Attraverso la relazione, che è l'esterno, dalla comprensione della relazione, potete muovervi all'interno. Perciò è importante comprendere la relazione. Cioè: siamo veramente in relazione con qualcosa - la natura, gli uni con gli altri, nelle relazioni private intime, sessuali, la madre con il figlio, ecc.? - Relazione. Ora, su cosa si basano queste relazioni? Vi prego seguite per conto vostro. Avete vostro marito, avete la ragazza o il ragazzo, una mamma con il figlio, questo fa parte della vita, perciò vi prego di seguire, se volete, siate seri per una volta nella vita.
26:04 Su cosa si basa la relazione? Ci sono due entità, due esseri umani profonda- mente interessati a se stessi, occupati con le loro ambizioni, con le loro preoccupazioni, con le loro ansie, incertezze, confusioni, due persone si incontrano - ragazzo e ragazza, ecc. E poi c'è tutto il problema del sesso, e in questa relazione, essendo ciascuno separato dentro di sé, c'è conflitto. E' ovvio. Giusto? Possiamo continuare?
27:02 Quindi, il conflitto diventa inevitabile quando ciascuno di noi è occupato solo con se stesso. Come in effetti siamo. E in questa esplorazione dobbiamo essere estremamente onesti altrimenti non vale la pena giocare la partitia. Ora il problema è: può questa relazione esistere senza sforzo, senza questa continua lotta fra esseri umani, e allora qual è la relazione senza alcun conflitto? Seguite? Innanzitutto, perché esiste questo conflitto? Sembra che il conflitto esista perché ciascuno è centrato su di sé: si parte sempre da se stessi, nell'agire, nel dire ti amo, ma il centro è il 'me', il sé. E' chiaro, no? Stiamo descrivendo una cosa ovvia.
28:40 Ora, la domanda è: può quel centro essere compreso e dissolto? Altrimenti la vita, che è relazione, deve per forza essere una serie di incidenti e conflitti. Questo è chiaro. Allora ci chiediamo: può questo centro essere compreso, osservato, possiamo vederne la natura e la struttura e finirlo? Non verbalmente, ma finirlo veramente? Questa è la nostra domanda. Perciò bisogna osservare liberamente la natura e la struttura del sé. Posso continuare?
29:52 Così sorgono diverse domande: che cosa sono io, chi sono? Accettiamo quello che dicono gli psicologi, l'ultimo psicologo con le sue strane idee, un modo nuovo di pensare, e voi lo accettate. Noi diciamo di non accettare nulla altrimenti copiate soltanto quello che gli psicologi dicono che siete. Giusto? Non ci sono autorità nell'osservazione di se stessi - Freud, Jung e tutti quanti. Spazzateli via, e iniziate. Perché così facendo quello che scoprite è originale, non di seconda mano.
31:07 Quindi, è possibile osservarsi nella relazione, come si reagisce a qualcuno, come si guardano gli altri, quali sono le comunicazioni verbali e non verbali reciproche. E' soltanto nella relazione che si vede quello che siamo, effettivamente, non in teoria, non soggettivamente, ma vedere come si reagisce nella relazione. Le risposte sono l'espressione di quello che ricordate. State seguendo? Avete i ricordi di certi episodi, di certe espressioni, verbali o gestuali, sono immagazzinati, li avete registrati, il cervello li ha registrati. E quello che registrate diventa memoria, memoria con la quale osservate. E' piuttosto chiaro, no? Voi osservate la vostra relazione con qualcuno con i ricordi passati, e quindi non state osservando, giusto? E' possibile non registrare affatto? Prego, questa è una questione molto complessa. A meno che non ci mettiate la mente, l'intelligenza, la vostra capacità di pensare chiaramente non potrete afferrarlo. E dovete essere seri perché è una delle più importanti questioni: se il cervello, che registra continuamente, che assorbe consciamente o inconsciamente, che registra, e questa registrazione è come un nastro che gira ancora, ancora e ancora. Giusto? Quindi ci chiediamo: è possibile che quel nastro, quel macchinario che registra, si fermi? Ci stiamo incontrando? Qualcuno me lo dica, per favore. Siamo insieme?
34:01 D: Sì.

K: Bene. Prego, io non sono il vostro dio. Voi non siete i miei seguaci, io non sono il vostro guru - noi siamo insieme per un viaggio in qualcosa di estremamente importante nella vita. Se non lo state facendo, non ascoltate, pensate a qualcos'altro. Ma se prestate attenzione, fate che sia un'attenzione totale.
34:38 La funzione del cervello è di registrare. Il cervello registra perché in quella registrazione c'è sicurezza. Vero? Si sente sicuro perché dice: io so, mi ricordo, e in quel ricordo, in quelle conclusioni che conservo, mi sento sicuro. Giusto?
35:16 Quindi, il cervello esige sicurezza, come un bambino, deve avere sicurezza fin dall'inizio, altrimenti diventa nevrotico, e al bambino succede di tutto. Ora, il cervello cerca sicurezza perché gli serve per funzionare in modo efficace. Se è incerto, non chiaro, non può essere efficiente. E' chiaro, no? Non sto dicendo nulla di strano, vi prego. Dirò qualcosa di molto strano più avanti, quindi rifletteteci. Quindi, il cervello ha bisogno di sicurezza. Soltanto così può funzionare bene, in modo sano, razionale. Se c'è incertezza le sue azioni diventano nevrotiche. Questo è chiaro. Perciò deve registrare. Così, quando nella relazione ci sono continuamente registrazione e ricordo, la relazione diventa un conflitto perché voi ricordate i vostri episodi, gli incidenti, quello che si è accumulato, e l'altro fa lo stesso, quindi il centro viene rinforzato. Giusto? L'io si rinforza in me e in te. Quindi, la domanda è: è possibile registrare solo ciò che è veramente importante? Ciò che è importante - non 'veramente', togliamo la parola - quello che è assolutamente importante. Perché, dato che il cervello richiede sicurezza, la troverà in ciò che è assolutamente necessario. Giusto? Deve avere sicurezza per il cibo, i vestiti e un riparo - assolutamente - nella conoscenza tecnologica ecc. ecc. Ma che bisogno c'è di registrare qualsiasi altra cosa? Capite quello che dico? Per favore, rifletteteci con me, se non vi dispiace. Non avanzate opinioni e giudizi, stiamo indagando. Il cervello è abituato da millenni a registrare - la mia tribù, se sto con loro sono al sicuro, fuori dalla mia tribù sono in pericolo, fuori dalla mia classe, dal mio gruppo, dal mio credo sono insicuro, c'è paura. Così il cervello, per millenni ha sviluppato la caratteristica di registrare perché in quello c'è sicurezza. Vero? Ora noi stiamo dicendo: c'è davvero sicurezza nelle registrazioni psicologiche? Capite quello che sto dicendo?
39:23 D: E' chiara quella divisione di quello che è necessario...
39:26 K: Aspetti un momento, per favore mi ascolti. Ne parlerò fra poco.
39:37 D: ...mi sento salvo nella mia tribù, è un'autodifesa necessaria.
39:47 K: Signore, la prego mi ascolti per dieci minuti, fino alla fine e dopo potrà attaccarmi finché le pare, ma prima ascolti quello che ho da dire, per favore. Lei sta disturbando, io ho qualcosa da dire, mi lasci finire. Non sono impaziente, non sto cercando di impedirle di parlare, lo potrà fare dopo.
40:30 Ci stiamo chiedendo: c'è sicurezza nel registrare tutte le ferite psicologiche, la paure psicologiche nella relazione, negli attaccamenti? Prendiamo questo: nella relazione veniamo feriti psicologicamente. Feriti, offesi, fin dall'infanzia. E quelle ferite generano violenza, la voglia di ferire altri, o di ritirarci per non essere più feriti, e quindi ci isoliamo, ed essendo isolati agiamo in modo nevrotico, e così via, così via. Osservo prima di tutto questo fatto, cioè che noi ci feriamo reciprocamente nelle nostre relazioni. Più siamo vicini più siamo feriti. Ma è possibile non essere feriti affatto? Che significa non registrare le cose offensive dette da un altro? State seguendo? Fatelo dentro di voi mentre ne stiamo parlando. Nelle nostre relazioni intime reciproce diciamo cose senza pensarci, le diciamo in maniera brutale, creando attrito. E in quell'attrito si producono molte ferite. Ora noi ci chiediamo: è possibile, nelle nostre relazioni reciproche, non registrare e quindi non essere feriti? Va bene?
43:14 Noi diciamo che è possibile. Ne parlerò. Non dite che è impossibile, bloccandovi. Va bene? Esaminiamolo. Non dite che non è possibile o possibile. Ci stiamo muovendo insieme, come un fiume che scorre, si muove, fluisce, aggirando qualsiasi difficoltà si presenti, ma continua a scorrere.
43:56 Stiamo dicendo che nella relazione è possibile non registrare, perché l'amore non è ricordo. Non è vero? L'amore non è qualcosa come dire: 'Caro, sei stato così carino con me l'altro ieri.' L'amore non è una cosa del passato, una cosa coltivata dal pensiero, non è qualcosa che possa accadere quando c'è conflitto nella relazione. Stiamo cercando di scoprire cosa è l'amore, nella relazione in cui non c'è conflitto. Stiamo dicendo che è possibile soltanto quando cominciate a capire voi stessi nella relazione. Nella relazione ci sono ferite, moltissime ferite. E quelle ferite non possono mai guarire completamente perché avvengono in continuazione. Quindi, è possibile non essere feriti nelle relazioni? Vi prego, questa è una domanda enorme, capite? Noi stiamo dicendo che è possibile. Ed è possibile soltanto quando... quando ci si rende conto, ci si rende conto, cioè quando si osserva che qualsiasi forma di registrazione psicologica nella relazione fa male, e che è essenziale registrare a un certo livello, e non a quello psicologico. Quando lo vedete, quando lo osservate, quando lo sapete, allora voi non registrate. Diciamo per esempio, che io vi dia dello stupido, o vi dica che questa mattina siete terribili, io voglio leggere il giornale e voi me lo portate via, e io mi irrito.
46:46 In quel momento, cioè nel momento in cui vi danno dello stupido, o qualsiasi altra cosa, essere attenti in quel momento. Capite? L'attenzione, come abbiamo detto l'altro ieri, è di tre tipi, cioè: concentrazione, consapevolezza e attenzione. Concentrazione è focalizzare tutta l'energia su un dato punto, e quindi escludere, e c'è una continua resistenza agli altri pensieri che arrivano. Consapevolezza senza scelta è osservare senza scelta - ne abbiamo già parlato. Ora, attenzione è quando siete attenti completamente, come spero siate ora, completamente attenti, non c'è alcun centro. Giusto? Lo avete notato? Così, quando nella relazione qualcuno vi dà dell'idiota, quando siete attenti non si registra. Non chiedetemi come si fa ad essere attenti, è una domanda stupida. Non ci sono pratiche, né metodi né sistemi. Ma quando vedete la reale importanza, la verità di questo fatto, che qualsiasi forma di registrazione psicologica finirà inevitabilmente in conflitto e ferite, e così via, quando ne vedete la verità, chiaramente, voi non registrate. Perciò, nel momento in cui qualcuno vi dà dell'idiota, quando siete attenti non c'è registrazione. Lo state facendo? Lo farete? Non in futuro, ma realmente, lì seduti accanto al ragazzo, al marito, alla moglie o chiunque sia, vedetene tutto il meccanismo, non soltanto una parte ma l'intera struttura di questa cosa.
49:27 Abbiamo detto, che la registrazione è il mezzo per acquisire sicurezza. Ha cercato la sicurezza nelle immagini che ha costruito nella relazione, nell'immagine. Vero? Quell'immagine cessa quando c'è completa attenzione.
50:08 Ora, un momento, quel signore chiedeva: cos'è che divide ciò che bisogna registrare da ciò che non va registrato? Giusto? Ora, quando vedete la natura e la struttura della relazione, ciò che accade - va bene? - osservatela davvero con tutto il cuore e la mente, con il sangue, cosa accade da quell'osservazione? Non c'è solo attenzione, c'è intelligenza, no? No? Perché avete visto qualcosa che è vero. Cioè, quando non siete attenti cominciano le ferite, quando siete attenti non si formano immagini. Se ne vedete la verità, quella percezione è intelligenza. Avete un insight in questo. Avete un insight nella natura della registrazione del cervello, e potete averlo soltanto quando siete liberi di osservare. Cioè, l'insight può accadere soltanto quando c'è il vuoto, non i vostri pregiudizi, le vostre speranze e paure. Quell'intelligenza vi dice dove la registrazione serve. Va bene? Quindi c'è sicurezza per il cervello nell'intelligenza.
52:05 K: Ha capito?

D: Sì.

K: Bene! Non verbalmente. Spero. Non verbalmente, ma nel vostro sangue. E' come vedere qualcosa di molto pericoloso, è finito, non vi ci avvicinate. Allo stesso modo, quando vedete il fatto straordinario che le ferite, che tutti questi conflitti esistono fra le persone perché... - ho già detto tutto.
52:48 D: (inudibile)
53:12 K: Cosa dice? Non riesco a capire. Qualcuno ha capito? Per favore ripetete, se avete sentito bene.
53:28 D: Chiede della volontà riguardo le ferite della relazione.
53:35 K: Ah, la volontà nella relazione. Devo fare questo e tu vuoi fare un'altra cosa. Giusto? Io voglio diventare il direttore di qualche affare, e tu vuoi fare qualcosa d'altro. Il desiderio, che è l'essenza della volontà, spinge me in una direzione, e te in un'altra. Questo è uno dei fattori nella relazione. No? Ma è molto semplice.
54:16 D: Non è per nulla semplice, non per me.
54:21 K: Signore, è molto semplice quando si ha questa intelligenza. E' semplicissimo capire l'attività della volontà, che è l'attività del desiderio. Abbiate un insight in questo, non un dibattito verbale, dicendo che è troppo difficile o non difficile, ma abbiate un insight nell'intero movimento della volontà, che è desiderio. Io desidero giocare a golf, essere il miglior golfista. Mia moglie vuole essere una leader sociale. E c'è conflitto fra di noi. Io voglio questo, e lei vuole quello. Ora, come farete ad evitare il conflitto? Per evitare il conflitto, per spazzare via tutto il conflitto dovete capire il desiderio, perché ci sono desideri separati? State seguendo? Perché voi avete un certo desiderio, e l'altro ha un desiderio del tutto diverso. Desiderio per un oggetto, per una posizione, per un'idea, per qualcosa. Voi desiderate una cosa, e lei desidera l'opposto. Se i due desideri coincidono, se desideriamo la stessa cosa pensiamo ci sia armonia. Ma quando c'è contraddizione fra i due, allora sono problemi. E quel signore diceva che questa è una delle cause principali del conflitto.
56:47 Ora, il desiderio è diverso? L'oggetto del desiderio può variare. Io vorrei una macchina, e tu vorresti un bambino. E così c'è conflitto. Ma noi stiamo dicendo: il desiderio in sé è diverso? Avete capito? Gli oggetti del desiderio possono variare - lo sappiamo - ma il desiderio in sé è diverso? O è sostanzialmente desiderio? Se comprendiamo la natura e la struttura del desiderio, la sua essenza, poi che cosa succederà? Ne parleremo.
57:54 No, perché voglio passare a qualcos'altro. Abbiamo pazienza. Il desiderio è amore? Abbiamo detto di no. Siamo stati molto chiari in proposito quando abbiamo parlato dell'amore. Della natura e struttura del desiderio abbiamo parlato a fondo qualche tempo fa, durante questo raduno. Cioè: percezione, vista, contatto, sensazione. E poi il pensiero prende il sopravvento, trasformandolo in desiderio e creando l'immagine che deve essere soddisfatta con la volontà del desiderio. Questo è semplice, non intendo parlarne oltre. No, perché c'è qualcos'altro di cui dobbiamo parlare.
58:54 Se comprendiamo il desiderio, effettivamente, sostanzialmente, se abbiamo un insight nel desiderio, voi avrete il vostro oggetto e io il mio, non ci sarà conflitto. Soltanto quando non comprendiamo il desiderio fondamentalmente c'è conflitto. Lasciamo stare.
59:17 Ora voglio esaminarlo. Cioè, abbiamo detto che la registrazione, nella quale il pensiero ha trovato sicurezza, - il cervello - ora vede che psicologicamente non c'è affatto sicurezza, quindi non c'è registrazione. Ma il fatto di scoprirlo è intelligenza. E in quell'intelligenza c'è completa sicurezza. Completa sicurezza. Avete quell'intelligenza dopo aver ascoltato questi discorsi, e parole, parole, parole? Avete catturato quell'intelligenza, è stata risvegliata quell'intelligenza?
1:00:27 Quell'intelligenza può essere risvegliata soltanto quando c'è un'osservazione che è osservare liberamente senza alcuna distorsione, senza alcun motivo nella relazione, osservare. Da quello scaturisce l'intelligenza. E l'intelligenza dà completa sicurezza, e perciò registra il necessario e il non necessario. E poi diciamo: l'amore è un ricordo? Va bene? L'amore è qualcosa a cui pensare? O può l'amore essere coltivato dal pensiero? Abbiamo detto di no. E' abbastanza semplice, sono tutti d'accordo su questo. Allora, quale posto ha l'amore nella relazione? Se l'amore non è desiderio, se l'amore non è ricerca del piacere, allora cos'è l'amore nella relazione? Avanti, rifletteteci, signori. Vi porreste la domanda quando c'è quel senso di amore? Il problema è questo: voi avete quell'amore, che non è desiderio, che non è piacere, ecc., che è l'essenza dell'intelligenza. Mi domando se lo capite. Supponiamo che abbiate quell'essenza straordinaria dell'intelligenza, che è amore, e che io non l'abbia. Nella nostra relazione - per fortuna o purtroppo sono sposato con te - tu ce l'hai, e io no, allora cos'è la nostra relazione? Capite la mia domanda? No?
1:03:21 D: Vorrei fare una domanda.
1:03:25 K: Sta piovendo forte.
1:03:30 D: Apprezzo veramente questi discorsi e discussioni. E parlandone, c'è anche un principio logico valido? Che ciascuno può scoprire da se stesso se ci sia qualche verità in quello che dice, oppure no. O c'è soltanto il principio che dobbiamo soffrire nella vita quando non viviamo onestamente? O anche nelle parole c'è un principio logico? Per esempio, ho delle domande che possono sembrare folli, come chiedere a lei o a qualcun altro se possa immaginare che io, per esempio, sia qui se lei non fosse lì.
1:04:19 K: No, signore, questo è tutto teorico.
1:04:22 D: Non lo capisce?
1:04:23 K: Sì, è una vecchia questione, capisco. Ma non stiamo parlando di quello ora, se non le spiace. Quello di cui stiamo parlando è che quando c'è quella qualità di amore che non è desiderio, che non è soltanto piacere, allora qual è l'azione di quell'amore nella relazione? Cioè, nella relazione ciascuno si preoccupa per sé. Bene?
1:04:59 D: Compassione.
1:05:08 K: No, aspetti signore. Non salti a nessuna conclusione. Non usi subito le parole. Abbiamo detto che nella relazione scopriamo quello che siamo. Le nostre reazioni, l'orgoglio, l'invidia, questo e quello. E attraverso la relazione cominciamo a dissolvere tutto questo. Cominciamo a comprenderci il più a fondo possibile, perché la relazione ce lo mostra. E cominciamo a renderci conto che dove c'è attenzione non c'è registrazione. Ne abbiamo parlato. E allora sorge il problema: cos'è l'amore in questa relazione? Giusto? Se non c'è desiderio, se non c'è ricerca di piacere in questa relazione, che cos'è allora la relazione? Capite? Avanti, signori, pensateci. Non intendo pensarci per voi perché voi lo accettiate o lo rifiutiate. Pensateci - 'io ti amo'.
1:06:38 D: Attenzione.
1:06:42 K: Ossignore! Non attenzione, signora, ne abbiamo già parlato. Io ti amo - guardatevi, voi amate qualcuno, no? Voi amate qualcuno e quell'amore non è controllato dal desiderio, quell'amore non è ricerca di piacere - ne abbiamo parlato prima. Allora, qual è la relazione fra due persone, uomo, donna, quando c'è questo amore?
1:07:43 D: Non è egocentrico e quindi non è parziale, ma intero.
1:07:49 K: Questa è una conclusione, una teoria. La signora dice che non c'è un centro quindi siamo uno. E' così? Vedete, nessuno di voi - perdonatemi se lo dico - nessuno di voi lo fa, pensateci.
1:08:17 D: Come fa a saperlo?

K: Come lo so? Se lo faceste non sareste qui.
1:08:23 D: Non necessariamente.
1:08:27 D: Lei è qui.
1:08:35 K: Caspita, sta piovendo forte, vero? Spero che abbiate dei vestiti adatti per dopo.
1:08:49 Ci chiediamo: quale posto ha questa qualità di amore nella relazione? Capite? Abbiamo detto che c'è il funzionamento dell'intelligenza, il risveglio dell'intelligenza, che è l'essenza dell'amore, giusto? E questa intelligenza è anche compassione. Questa intelligenza è anche chiarezza, come abbiamo già detto. E questa intelligenza agisce abilmente. Abilmente - ne capite il significato ora? Riuscite a capirlo? Non questo.
1:09:54 D: Come un fiume.

K: Esattamente. Capite? Pensateci per conto vostro, e vedrete questa cosa straordinaria succedere nella vostra vita, se lo fate. Non verbalmente, non in teoria, non arrivando a conclusioni, ma avendo veramente un insight in tutto questo. E potete avere un insight soltanto quando c'è libertà, libertà psicologica, libertà dalla scelta, libertà da direzioni, così che possiate osservare.
1:10:34 Abbiamo parlato di compassione, chiarezza e abilità. Abbiamo detto che in quella qualità di amore c'è intelligenza. L'intelligenza è compassione, non è vero? Perché non potete avere compassione senza chiarezza. Quindi, nella relazione con qualcuno, quando c'è compassione - amore, compassione, intelligenza, chiarezza - voi agite con eccezionale abilità nella relazione. Mi domando se lo capite. Lo vedete, o è ancora tutto greco?
1:11:42 Come dicevamo, noi abbiamo grandi capacità, abbiamo acquisito enormi abilità in ogni campo: nell'aria, nel mare, sulla terra, l'abilità di essere astuti nelle nostre relazioni - vero? - ingannevoli, ipocriti, agendo in modo abile per evitare di essere feriti, facendo a modo mio sperando che mi seguirete, così da non creare conflitto. Abbiamo imparato a fare così. Ma quell'abilità non viene dalla chiarezza. Quella capacità enfatizza semplicemente il 'me'. Ne abbiamo parlato.
1:12:42 Allora, guardate che cosa accade. Parlerò brevemente di cosa avviene, logicamente. Abbiamo detto che potete conoscervi senza distorsioni osservando ciò che avviene nel mondo là fuori. E dal mondo, bisogna muoversi verso l'interno, e poi quello che vedete sarà corretto perché avete imparato a osservare in modo corretto, vero, preciso, quello che accade intorno a voi. Osservando voi stessi, uno dei fattori più importanti nella relazione è il conflitto: ferite, espressioni di volontà, desiderio. Essere feriti, il conflitto, e ciascuno ha i suoi particolari desideri. Tutto questo enfatizza separazione, divisione. Dovunque ci sia divisione creata dalla volontà, dall'idea, dal desiderio, da oggetti di desideri diversi, o da particolari ideologie, divide le persone, e quindi c'è un tremendo conflitto. Mia moglie potrebbe essere cattolica, e io no, e c'è conflitto. Io voglio che lei non sia cattolica, e lei vuole che io lo sia, quindi c'è conflitto.
1:14:54 Allora, abbiamo detto, il cervello registra perché nella registrazione c'è sicurezza. E la sicurezza che ha creato è nell'immagine che abbiamo costruito reciprocamente. E siccome ci sono queste immagini l'uno dell'altra, che sono diverse, c'è conflitto. Perciò abbiamo un insight su di noi, grazie alla relazione. Quell'insight può avvenire soltanto quando c'è libertà e vuoto per osservare. Non potete guardare se la mente, il cervello, è pieno di pregiudizi, e così via. Bisogna che ci sia vuoto per osservare. Cioè, l'osservatore cessa di esistere. Ne abbiamo già parlato.
1:16:07 Abbiamo detto che non registrare psicologicamente è possibile soltanto quando c'è quell'intelligenza. E quell'intelligenza avviene quando c'è un insight, va bene? Perciò quell'intelligenza registra ciò che è necessario e ciò che non è necessario.
1:16:27 Poi abbiamo parlato della questione di cosa è l'amore. L'amore è desiderio? ecc. ecc. Se non lo è, allora l'amore è intelligenza nella relazione. Giusto? E quell'intelligenza fa parte della compassione. Quella compassione c'è solo quando c'è chiarezza. La chiarezza che viene dalla libertà, libertà di osservazione e di insight. Compassione e chiarezza funzioneranno egregiamente nella relazione. Giusto?
1:17:27 Ora, alla fine di questi discorsi e dialoghi - se fossero stati dialoghi, ma non lo sono stati affatto, ho parlato sempre io, ma faremo diversamente l'anno prossimo, se saremo qui - saremo qui. Ora, a questo punto, dove siamo? Abbiamo fatto insieme il viaggio, insieme fino alla fine, fluendo insieme, scorrendo, come un fiume che aggira gli ostacoli, girandogli intorno, ci siamo mossi così? O siamo ancora sulla sponda a guardare il fiume? Capite cosa sto dicendo? Ce ne stiamo comodamente seduti sulla riva con le nostre idee, le nostre speranze, le nostre sicurezze, ecc. guardando il fiume che scorre? Cos'è che stiamo facendo? Per essere parte del fiume, per fluire con il fiume dovete abbandonare la sponda, naturalmente. Mi domando - ma prego non rispondete - mi domando quanti stiano fluendo con tutto questo. Allora diventa importantissimo che non ci sia soltanto uno che parla, come me. Capite? Diventa molto importante che veniate a sedervi qui al mio posto. Che diventiate 'l'illuminato', che abbiate chiarezza, compassione, capacità. Perché il mondo diventa sempre più folle, pazzo, e alcuni di voi, psicologicamente devono subire una tremenda rivoluzione per sedersi a parlare, qui e fuori. Lo farete? O siamo troppo vecchi? Quindi, alla fine di questo discorso...
1:20:19 D: (inudibile)
1:20:26 K: E' troppo tardi. Che ora è? Devo fermarmi. Non posso parlare oltre. Io spero - no, non spero - che abbiate camminato con me, insieme siamo andati molto lontano, senza fermarci a metà via dicendo che è troppo difficile, non capisco, devo capire lui, non me stesso. Conoscete i giochi che facciamo reciprocamente, giocando con un mucchio di idee e una logica astuta, ecc. Lasciate cadere tutto, siamo andati lontano insieme?