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SA77T2 - C'è sicurezza nell'autorità psicologica?
Secondo discorso pubblico
Saanen, Svizzera
12 luglio 1977



0:20 Krishnamurti: Possiamo continuare con ciò di cui stavamo parlando ieri mattina? Spero non abbiate troppo caldo.
0:47 Ieri stavamo parlando del risveglio dell'intelligenza, quell'intelligenza che non è vostra o mia. Siamo arrivati a quel punto in modo logico, ragionevole, olistico. Abbiamo detto che il pensiero - per quanto divino possa essere, o possa pensare di essere divino - è sempre il movimento del passato; il passato è l'esperienza, la conoscenza, immagazzinate nel cervello come memoria. E le nostre vite sono dettate dal passato. Il pensiero cerca la sicurezza nelle cose che ha creato - ne abbiamo parlato - le cerca nelle credenze, nelle proiezioni filosofiche ideologiche, in conclusioni che sono il risultato di esperienze conservate dalla memoria rendendole sempre più definite. Spero riusciamo a comunicare fra di noi su queste cose.
2:51 Abbiamo anche detto che il pensiero non potrà mai risolvere i nostri problemi umani, i problemi psicologici. Potrebbe risolvere i problemi relativi al cibo, al riparo, ecc. - alle comodità fisiche per tutta l'umanità. Ma non è possibile quando ci sono divisioni ideologiche nazionalistiche, di cui abbiamo già parlato. Così, noi ci preoccupiamo del desidero di essere sicuri, sia psicologicamente sia fisicamente, e in quel desiderio di essere sicuri creiamo ogni genere di illusioni, cosa di cui abbiamo parlato. Illusioni nel futuro, come nella vecchia teoria di Dio che discende sulla terra ad aiutare l'uomo a crescere, a evolvere, a vivere in modo nobile. Questa è la vecchia tradizione dei paesi orientali, e anche di quelli occidentali in modo diverso. In tutto questo c'è una grande dose di conforto, un sentimento che ti fa sentire sicuro almeno in qualcosa, che vi sia qualcuno che si cura di te e del mondo. E' un'antica teoria di cui sapete tutto, ma non ha alcun significato. Perché il futuro, se gli insegnamenti riguardino il futuro o qualche utopica visione per il futuro, è costituito dal presente, ovviamente. Ciò che siamo ora, se non c'è una trasformazione radicale, il futuro sarà una continuità modificata di ciò che è. Ne abbiamo parlato.
5:23 Bisogna rendersi conto che in ciò che il pensiero ha creato, non c'è alcuna sicurezza. Mi chiedo quanti di noi lo comprendano veramente. Quanti di noi l'abbiano approfondito sufficientemente, in modo intelligente, razionale e ragionevole, per scoprire da noi stessi se vi sia davvero qualche struttura, nel futuro, nel passato o nel presente, se vi sia una qualsiasi struttura, filosofica, religiosa, ideologica o economica ecc. se vi sia un qualsiasi tipo di sicurezza in questo. Per scoprirlo non soltanto ci dev'essere un modo di pensare chiaro, logico, sano, razionale, obiettivo, ma quello stesso pensiero, quel modo di ragionare, se perseguito profondamente, inizia a risvegliare quell'intelligenza di cui abbiamo parlato ieri. Va bene? Possiamo continuare?
6:58 Inoltre, il pensiero ricerca sicurezza nell'autorità. C'è l'autorità del chirurgo, e c'è l'autorità della tradizione, del guru, del vescovo, del papa, ecc. Sono autorità riconosciute nel mondo. C'è l'autorità del dittatore, l'autorità totalitaria, e così via. Dobbiamo approfondire molto bene queste cose, perché vogliamo scoprire se vi sia qualche genere di sicurezza nell'autorità - religiosa, economica o psicologica.
7:59 Fa un bel caldo vero?
8:12 Noi accettiamo molto facilmente il sentiero più soddisfacente, il più comodo, il più piacevole. E' molto facile muoversi in quella routine. L'autorità dirige, fornisce un sistema religioso e psicologico, un metodo con o attraverso il quale troverete sicurezza. Questo si sa molto bene. Perciò approfondiremo la questione se vi sia qualche tipo di autorità psicologica, oltre a quella tecnologica, la medicina, e così via, se vi sia un qualsiasi genere di autorità psicologica. Perché se vediamo che non c'è alcuna sicurezza in qualsivoglia autorità, incluso chi vi parla, allora scopriremo se sia possibile vivere senza alcuna guida, senza alcun controllo, senza alcuno sforzo. Stiamo chiedendo moltissimo. Siamo educati, condizionati ad accettare l'autorità perché è il modo più comodo e facile di vivere. Mettere tutta la nostra fede, la nostra fiducia in qualcuno, o in qualche idea, qualche conclusione, o in qualche insegnamento, dedicandovi noi stessi, sperando di poter trovare qualche soddisfazione, una sicurezza profonda. Il guru, gli insegnamenti, hanno fatto tutto il lavoro e voi dovete soltanto seguire. Una persona intelligente, abbastanza consapevole, e sveglia, avrebbe da obiettare su questo, completamente. Vivendo in un paese libero come questo, con la libertà di parola, ecc. vi opporreste fortemente a uno stato totalitario, ma accettereste l'autorità degli psicologi, dei guru, degli insegnamenti che vi promettono qualcosa di meraviglioso in futuro, ma non ora, e voi lo accettereste perché è molto soddisfacente. Perciò ora noi demoliremo tutto questo - se siete disposti a farlo. Altrimenti non riuscirete a risvegliare quell'intelligenza di cui stiamo parlando.
12:01 Dunque, dove c'è autorità, psicologicamente, c'è conformismo. Ci si conforma allo schema di qualcun altro, con sanzioni varie, oppure alla vostra stessa autorità di cui avete fatto esperienza, che avete provato, e vi sentite sicuri nelle conclusioni che ne avete tratto. Allora, c'è veramente sicurezza nell'autorità psicologica, in qualsiasi insegnamento? In qualsiasi insegnamento, incluso quello di chi vi parla, nei cosiddetti insegnamenti religiosi, nei guru più quotati, e tutta quella roba. C'è veramente sicurezza in tutto questo? Eppure, se ci pensate, milioni di persone seguono quella strada, quel modo di pensare, sperando che un giorno, in una vita futura, o da qualche parte, si troverà la sicurezza. Noi lo mettiamo in dubbio e ci chiediamo se vi sia qualche verità in tutto questo.
13:48 Stiamo lavorando insieme, stiamo esplorando insieme. Stiamo davvero riflettendo insieme su questo problema, non che io ci penso e voi vi limitate ad ascoltare, ma stiamo condividendo la cosa insieme per scoprire la verità dell'enorme peso che l'uomo si porta dietro, sperando di trovare una certa sicurezza e felicità. Quindi, vi prego, è responsabilità tanto vostra quanto di chi vi parla approfondire la questione molto, molto attentamente, per scoprire se sia possibile vivere una vita quotidiana, in modo non conformista, non imitativo, senza seguire alcuna tradizione particolare, perché se seguite una tradizione, una direzione, uno schema, inevitabilmente vi ci adatterete, consciamente o inconsciamente. Perciò ci stiamo chiedendo se sia possibile per una persona, abbastanza consapevole e viva intellettualmente, di fronte ai problemi del mondo, perché il mondo si basa su questo, sull'autorità, che sia l'autorità di Lenin, di Marx, o... o l'autorità di qualche straordinario sedicente guru.
15:54 Indagheremo tutto questo, così che la mente possa essere libera di scoprire la verità, in modo che mai, in nessuna circostanza, si conformi ad alcun modello - psicologicamente. Quando vi conformate a uno schema, religioso, psicologico, o allo schema stabilito da voi stessi, c'è sempre una contraddizione, lo schema e quello che voi siete. Il modello e quello che siete veramente, e perciò c'è sempre un conflitto. E questo conflitto è senza fine. Se non avete un modello ne cercate un altro. Siamo educati nel campo del conflitto perché abbiamo degli ideali, abbiamo degli schemi, delle conclusioni, dei credo, e così via. Perciò con qualsiasi tipo di schema c'è sempre conflitto. Lo schema che avete creato voi stessi, o quello che avete ricevuto da qualche cosiddetto illuminato. Una persona illuminata, se mai lo fosse veramente, non avrebbe mai un modello - va bene? Se avete un modello non siete mai liberi, se avete uno schema non sapete cosa sia la compassione. Se avete uno schema siete sempre in lotta, dando molta importanza a voi stessi, e perciò il sé diventa enormemente importante, con l'idea di migliorarlo.
18:34 Allora, è possibile vivere senza uno modello? Il modello è la tradizione, una conclusione, un ideale, una supposizione futura che vi sia una divinità che vi aiuterà nel futuro ad evolvere, e così via, tutta quella roba. Come farete a scoprire la verità di tutto questo? Non accettate quello che dice chi vi parla ma per conto vostro, come esseri umani, che rappresentano tutta l'umanità, come scoprirete la verità di questa faccenda? Perché se la vostra coscienza cambia radicalmente, profondamente - no, se ha una rivoluzione, non un cambiamento - allora influenzate la coscienza dell'umanità intera. Per favore, vedetelo! Se la vostra coscienza, che è la coscienza dell'uomo - non l'europeo o il cinese, ma un essere umano - quando c'è una trasformazione radicale in quella coscienza, voi influenzate l'intera coscienza dell'umanità, e questo è un fatto. Stalin ha influenzato tutta l'umanità, e lo stesso ha fatto Hitler. I vari predicatori, profeti o sacerdoti, hanno influenzato tutta la coscienza dell'umanità. Il mondo cristiano è influenzato dai detti, dai credi e dai riti della struttura cattolica, tutto il mondo europeo è stato modificato e ha continuato in quella struttura. Vi prego di vederne la verità, così diventate enormemente responsabili, non vi limitate a preoccuparvi dei vostri particolari piccoli problemi, se fare poco sesso, o niente sesso, fumare o non fumare, e tutto quel genere di piccolezze.
21:24 Noi vogliamo esaminare, indagare insieme, se vi sia una vita senza traccia di autorità. Come faremo a investigarlo? Perché, tutto il contesto educativo, consciamente o inconsciamente, è legato alla tradizione dell'obbedienza - 'Ubbidisci!' Loro ne sanno più di te, perciò il saggio, l'aristocrazia del saggio è la salvezza dello stolto. E' il buon vecchio… lo sapete. Allora, come facciamo ad approfondire questo problema? Che è il vostro problema, un problema umano. Quale capacità avete di indagare? L'indagine implica che la mente sia libera da causa ed effetto. Per indagare ci deve essere libertà da qualsiasi motivo. No? Voglio indagare la questione dell'autorità. Il mio condizionamento dice che devo obbedire, seguire. E nel processo di indagine il mio background proietta sempre, distorce continuamente la mia indagine. Quindi, posso essere libero dal mio background in modo che non interferisca più nella mia indagine? Il mio bisogno di indagare, di trovare la verità, la mia urgenza, la mia immediatezza, la mia esigenza di scoprire la verità mette il condizionamento in sospensione, perché la mia intensità di scoprire è così forte che il background non interferisce. Lo vedete? Il background è fortissimo: la mia educazione, il mio condizionamento è così intenso, è stato accumulato per secoli, consciamente non posso vincerlo, non posso ignorarlo, non posso lottarci contro. Non ho tempo per analizzarlo, passo per passo. La vita è troppo breve. Perciò la mia intensità di capire la verità dell'autorità allontana moltissimo il mio background, non incide più sulla mia mente. Lo vedete? E' una cosa ragionevole, no? E' logico, sensato. Lottare contro il background lo intensifica. Ma il bisogno di capire la verità dell'autorità, l'urgenza, perché è importantissimo scoprire la verità, perché così c'è libertà di osservare, di indagare, di scoprire. Spero di non spingervi troppo con la mia intensità.
26:29 Allora siete pronti a indagare la questione psicologica dell'autorità esterna o imposta da esseri umani su altri esseri umani, per capirne la verità? Per trovare la verità non ci dev'essere un motivo, non ci deve essere una causa per indagare la verità dell'autorità. Stiamo chiedendo moltissimo, non è vero? Siamo pronti a farlo, o siamo troppo vecchi? Non importa. Se siete troppo vecchi, se non avete intensità è affar vostro. Io voglio scoprire la verità, come essere umano. Non ora, ci ho lavorato per cinquant'anni, per me è finita, per me l'autorità non significa più nulla. Ma, come rappresentante dell'essere umano, dico che voglio trovare la verità della questione, cioè: se sia possibile vivere senza alcun conformismo, senza alcun conflitto, senza avere una mira, uno scopo, un ideale, tutte cose che causano conflitto. Capite? L'intensità dell'indagine dipende dall'urgenza di trovare la verità di questo. Avere una enorme energia per scoprire.
28:59 Molti di noi sprecano questa energia - caspita che caldo! - la maggior parte di noi dissipa l'energia nel conflitto. 'Ciò che è' e 'ciò che deve essere'. Se capiamo che il 'ciò che deve essere' è una fuga, o un modo per evitare il fatto di 'ciò che è', il pensiero, incapace di vivere ciò che è, proietta ciò che dovrebbe e lo usa come leva per rimuovere ciò che è. Capite? E' ovvio. E' possibile guardare, osservare ciò che è senza alcun motivo per cambiarlo, trasformarlo, adattarlo a un dato schema stabilito da voi o da altri? State seguendo, o sta diventando troppo? Mi chiedo perché siete qui. Vorrei sapere, se possibile, perché siete qui. Non potete rispondermi uno a uno, naturalmente. Ma siete qui per curiosità, o per ascoltare uno che viene dall'oriente, con una peculiare filosofia, oppure siete qui perché lui ha una certa fama, avete letto qualche suo libro e non avendolo capito dalla lettura del libro, venite qui ad ascoltarlo per vedere se potete capirlo. Quindi dovreste chiedervi, se posso sottolinearlo, perché siete qui. Perché, come abbiamo detto, questa è una faccenda molto seria. E' una questione di vita e di morte, lo dico sul serio. In un mondo che si sta totalmente disintegrando, in un mondo ipocrita, mostruoso, un mondo immorale, dove si stanno preparando guerre con ogni tipo di armi. Conoscete queste cose. E' forse che volete scappare da tutto questo e volete ascoltare qualcuno che dice delle cose che sperate di capire? Oppure, vedendo tutto questo, che cosa è il mondo: le divisioni, i conflitti, la corruzione, l'inquinamento, gli orrori dei massacri - è questo che avviene nel mondo - vedendo tutto questo dite che ci dev'essere una via d'uscita, un modo intelligente, razionale, sano, di uscire da questo caos. Se è questa la vostra intenzione, allora siete seri. Ma se venite qui per caso, e ascoltate superficialmente, concordando o discordando, non ha alcun significato.
32:49 Perciò, andiamo avanti. Chi vi parla presume che siate disperatamente seri - seri in un modo buono, umoristico. Ed essendo seri, indagheremo insieme la questione dell'autorità e ne vedremo la verità, non le opinioni, non i giudizi, senza dire che è o non è necessaria, ma vederne la verità ed essere totalmente liberi dall'autorità. L'autorità di un libro, di un prete, l'autorità degli psicologi con le loro disperate invenzioni.
33:53 Ho detto che per indagare non ci dev'essere un motivo, perché il motivo detterà ciò che andrete a scoprire. Se c'è una causa, l'effetto dipende dalla causa. Quindi l'effetto non è la verità, è una reazione. Allora, può la mente essere libera da qualsiasi motivo per investigare, qualsiasi cosa possa accadere alla fine? Cioè, potete essere liberi da questa educazione autoritaria che avete ricevuto fin da bambini? Questa libertà può esserci soltanto quando c'è la necessità e l'urgenza di trovare la verità della questione. E allora il background si affievolisce. Perché, se sono molto attento a capire quello che dite, dimentico me stesso. Dimentico di essere indù, cristiano, buddista, tutto il mio background, sono davvero interessato a capire quello che intendete dire. Quindi scompare tutto, il background, senza motivo, perché sono interessato a scoprire. Riuscite a capire di cosa parlo, alcuni di voi?
35:38 L'intensità è necessaria per indagare. E quell'intensità può nascere soltanto quando non c'è né causa né effetto e quindi nessuna reazione. Lo state facendo con me? Non che dobbiate, ma insieme, ed è per questo che siete qui, avete fatto un viaggio, avete affrontato molti problemi, spese, e così via, e ora siete qui per scoprire la verità della questione. Non quello che voi o io ne pensiamo, il che conta ben poco, ma la verità di qualcosa così da essere liberi per sempre da questa bestiale autorità. Scusate per l'aggettivo. Capite che cosa implica? Implica che dovete essere completamente soli nella vostra indagine. Soli. La parola solo significa 'tutt'uno' Non è strano? Voglio ripeterlo, così che lo comprendiate. Solo, il significato di questa parola, la radice di questa parola significa 'tutt'uno'. Solitudine non significa isolamento, non significa doversi ritirare, doversi costruire un muro intorno. Soli significa che siete tutt'uno. Ah, voi non lo vedete!
37:54 Come umanità, l'umanità ha un background, un motivo, uno scopo, un fine, uno schema secondo cui vivere e di conseguenza non capisce mai la verità dell'autorità, qui stiamo cercando di scoprirla. Perciò, se siete davvero seri per capirne la verità, dovete osservare. Osservare, non fuori, per così dire, ma osservare perché avete l'autorità, perché accettate di obbedire a qualcuno, con la barba, le ghirlande, e tutta quella roba. Perché obbedite psicologicamente. Obbedite al chirurgo quando vi dice che avete il cancro e che dovete subire un'operazione, perché ha visto ai raggi X e tutto il resto e vi dice quanto sia pericoloso, allora obbedite, naturalmente. Questo è un naturale, istinto di autoconservazione. Ma l'altro non lo è, è un istinto coltivato, è un istinto educato, è un istinto condizionato.
39:56 Allora perché noi esseri umani, cosiddetti civilizzati, obbediamo? Non sto parlando della legge, del poliziotto, ecc. Psicologicamente, come mai obbediamo? E' perché in quell'obbedienza a un'autorità c'è il desiderio profondo di sicurezza, o pensiamo che vi sia sicurezza? Altrimenti non sareste qui, non è vero? Sareste qui, onestamente?
40:55 Così, obbedendo a qualcuno, a un'idea, a un'autorità ecc., psicologicamente, noi speriamo di vivere una vita senza conflitto, senza alcuna incertezza, e questo è molto molto disturbante, e fa diventare nevrotici. Essendo già psicologicamente nevrotici ci si affida a qualcuno che ci dica cosa fare. Non fate forse così? In quell'obbedienza c'è la radice del desiderio di soddisfazione e sicurezza. Vi prego, vedetelo! E c'è forse sicurezza in qualsivoglia insegnamento, in insegnamento - in qualche idea o in qualche persona? Dovete scoprirlo. Qualcuno come me viene a dire che c'è la verità, c'è un'estasi. La parola estasi significa essere al di fuori di se stessi non all'interno e sentire un grande senso di felicità, ma estasi implica, la radice del termine implica che siete completamente al di fuori di voi stessi. Non c'è alcun sé. Perciò, quando arriva qualcuno, una persona come me a dire che c'è uno stato della mente che è al di là della morte, del conflitto e del dolore e quindi una mente piena di compassione e intelligenza. Chi vi parla dice questo. E voi venite qui e dite che è un'idea meravigliosa, come si fa ad ottenerla? E lui, se è sufficientemente sciocco - ma io non lo sono - lui vi dice di obbedire completamente alle sue parole, più gli obbedite, maggiore sarà la possibilità di averla. E per la brama di ottenere quello stato straordinario, voi obbedite.
43:51 L'altro giorno, alla BBC ho ascoltato un discepolo di una di queste persone, una ragazza europea che diceva all'intervistatore che aveva lasciato la famiglia, gli amici, tutto il passato e si era unita a un certo gruppo di idee e diceva: "Il mio guru mi dirà esattamente cosa fare: quando sposarmi, avere figli, quando avere rapporti sessuali... Io mi sono abbandonata a lui." Questo è ciò che la chiesa cattolica ha fatto per secoli. Solo che questa cosa nuova è piuttosto attraente perché viene da oriente, un po' romantica, con profumi, canti, musiche e danze, e voi ci cascate. Perché in voi c'è il desiderio di avere questo straordinario senso di sicurezza così da non essere mai più disturbati, mai più insicuri - vero?
45:19 Indagando razionalmente la questione dell'autorità, se c'è una qualsiasi forma di obbedienza - poiché nell'obbedienza c'è sicurezza - quando vedete che nell'obbedienza stessa c'è una grande illusione, allora lasciate cadere l'obbedienza istantaneamente. Capite? Osservate davvero, ne siete consapevoli, come lo siete del battito del cuore o del polso, siete davvero consapevoli che in qualsiasi forma di obbedienza non c'è soltanto divisione ma c'è conflitto, imitazione, conformismo, e quindi una lotta continua, che alla fine comporta molte forme di illusione? Lo vedete? Se lo vedete, questa mattina, allora è finito. Lo lasciate andare. E allora, in qualsiasi circostanza non obbedirete più a nessuno, incluso Gesù, o Budda, o Krishna, o chiunque sia, incluso chi vi parla. Ed essendo un essere umano completo, che rappresenta l'umanità, la vostra coscienza subisce un cambiamento, lo subisce attraverso la percezione, che è il risveglio dell'intelligenza. Quell'intelligenza dice che è finita per sempre con l'autorità. Poiché avete finito con l'autorità c'è il risveglio dell'intelligenza. Capite? E questo influisce sulla vostra coscienza.
47:42 Da ciò, ci chiediamo:
47:46 è possibile vivere una vita senza alcuno schema, senza alcuno scopo, senza alcuna idea di un futuro, vivere senza conflitto? E' possibile? Perché noi siamo educati al conflitto: se sono questo, devo combatterlo, devo reprimerlo, devo controllarlo. Ascoltate, vi prego. E' possibile vivere senza alcun conflitto? Chi vi parla dice di sì. E voi potreste dire: non sia sciocco, lei si illude. Oppure le piace pensare di vivere senza conflitto, ma non è così. Non serve discutere con una persona simile, perché ha modellato la propria mente. Ma quando chi vi parla dice che è possibile vivere senza alcun conflitto di sorta, o sta dicendo la verità, o sta giocando con qualche illusione ipocrita. Allora dobbiamo esaminare non soltanto l'illusione, la nostra ipocrisia, ma anche scoprire se sia possibile vivere una vita senza conflitto. Chi vi parla ve lo dirà. Ma non accettatelo, perché se lo accettate diventa l'autorità e ricadete nel vecchio gioco. Egli dice che è possibile. E' possibile solo quando vivete completamente con ciò che è. 'Ciò che è' è quello che effettivamente avviene, vivete con quello, non cercate di trasformarlo, non cercate di superarlo, di controllarlo, non cercate di fuggire, guardatelo, viveteci insieme. Capite? Lo farete ora? Fatelo ora, santo cielo, non domani! Non c'è domani. Vivere con ciò che è, se siete invidiosi, avidi, o gelosi, o se avete problemi, di sesso, di paura o quello che sia, vivere con quello senza alcun movimento del pensiero che vuole allontanarsene. Capite quello che dico? Riesco a comunicare qualcosa? Cioè, sono invidioso di voi perché voi siete intelligenti, brillanti, belli, parlate così bene, e io sono invidioso. Avete una bella macchina, una grande casa, ecc., anch'io le voglio, e sono invidioso. La mia educazione mi porta a negarlo, quindi devo controllarlo, devo reprimerlo, devo cercare di superarlo. Questo è stato il mio condizionamento, la mia educazione. Arrivate voi e mi dite che c'è un modo diverso di vivere, cioè, senza condannarlo, senza valutarlo, senza soffocarlo, senza sfuggirlo, semplicemente osservarlo. Come un bambino appena nato, terribilmente brutto - avete visto i bambini appena nati, sono brutti - ma per la madre è il suo bambino, per lei non è brutto, è il bambino più bello che ha. Similmente, vivete con quello che è; che cosa significa? Che voi non sprecate energia - vi prego ascoltate bene - non sprecate energia per controllare, per reprimere, nel conflitto, nella resistenza e nella fuga. Tutta quell'energia veniva sprecata, ora voi la raccogliete, perché ne vedete l'assurdità, la falsità, l'irrealtà, ora avete l'energia di vivere con ciò che è. Capite? Sono stato chiaro? Chiarissimo? Bene. Allora fatelo! Allora avete l'energia per osservare senza alcun movimento del pensiero. E' il pensiero che crea la gelosia, e poi il pensiero dice che deve allontanarsene, che deve sfuggirla, reprimerla. E' la mia educazione, il mio background, il mio condizionamento. Ma qualcuno mi dice di non farlo, è troppo puerile, non si può risolvere il problema dell'invidia così, viveteci insieme. Cioè, non muoversi da ciò che il pensiero ha creato. Non lasciare che un altro pensiero dica di fuggire, di resistergli. Dopo tutto, l'invidia è creata dal pensiero, Il pensiero che risveglia una reazione emotiva, sentimentale e romantica, ecc. Il pensiero ha creato questa reazione chiamata invidia. Il pensiero l'ha creata. E poi il pensiero dice che deve allontanarsene, che non sa cosa farne. Devo fuggire, resistere, ingoiarla. Stiamo dicendo che se vedete la falsità del fuggire, del resistere e reprimere, allora quell'energia impiegata per reprimere, resistere, fuggire, si raccoglie per osservare - capite? E allora che cosa accade? Fatelo, vi prego fatelo con me mentre siamo insieme, altrimenti il mio parlare non serve a nulla.
55:28 Perciò ora voi non fuggite, non resistete, siete invidiosi, che è il risultato del movimento del pensiero. L'invidia è paragone, valutazione, - io non ho, tu hai. Il pensiero ha creato il sentimento dell'invidia, e poi dice: 'Devo allontanarmi da questa cosa enorme che non conosco. Sono stato educato a scappare'. E poiché ne vedete la falsità, la smettete. E avete l'energia per osservare l'invidia. La stessa parola, invidia, la parola stessa è la sua condanna. Quando dico che sono invidioso, c'è già il senso di eliminarlo. Quindi, la parola, bisogna essere liberi dalla parola per osservare. Tutto questo richiede una enorme vigilanza, una grande attenzione, consapevolezza, quindi non fuggire e vedere la parola invidia - la parola ha creato il sentimento? o senza la parola c'è un sentimento? Se non c'è la parola e quindi non c'è movimento di pensiero, - va bene? Capite cosa sto dicendo? allora, c'è invidia? Io sono invidioso, invidia implica paragone, misura, desiderio di essere qualcosa di diverso da ciò che è, ecc. o avere qualcosa che non ho. La mia educazione è stata di sfuggirla, di sopprimerla. Ora, ascoltando molto attentamente quello che mi dite vedo l'assurdità della cosa, e quindi questa stessa percezione la allontana da me, e di conseguenza c'è energia.
58:25 Allora, indago l'invidia. La parola ha creato il sentimento? Perché la parola è associata al sentimento. La parola comunismo è associata a un certo modello di vita, ecc. ecc. Perciò la parola determina il mio sentimento. Posso osservare senza la parola? Capite? Fatelo, fatelo! Potete osservare la vostra invidia senza la parola? Cioè, la parola è il movimento del pensiero usato per comunicare, comunicare con se stessi o con gli altri. Perciò, quando non c'è la parola non c'è comunicazione tra il fatto e l'osservatore. Mi chiedo se lo vedete. Perciò, il movimento del pensiero come invidia finisce, smette completamente, non temporaneamente. Potete ammirare una bella macchina, la sua linea, e finisce lì.
1:00:06 Vivere con ciò che è completamente implica assenza di qualsiasi conflitto. Per cui non c'è futuro, come trasformazione in qualcos'altro. La fine stessa di tutto questo raccoglie una suprema energia che è una forma di intelligenza. Perciò, alla fine di questo discorso, di questa comunicazione reciproca, siete davvero liberi da ogni autorità, liberi da tutte le conclusioni, liberi dal voler andare verso qualcosa? Che non significa vivere nella disperazione, al contrario! C'è disperazione soltanto quando si proietta una speranza, quando vivete con ciò che è, non c'è né futuro né passato, è così. Mi chiedo se lo vedete.
1:01:39 Che ora è?
1:01:49 Allora, avendo ascoltato con serietà, con cura, spero, avete scoperto per conto vostro la verità che l'autorità è il fattore psicologico più distruttivo? Quindi, quando non c'è autorità di alcun genere, come modello, idea, e così via, voi vivete completamente nel mondo del senza tempo, che significa vivere con ciò che è, in cui non c'è il tempo. Capite? Per cui c'è un risveglio dell'intelligenza, che è ciò che ci interessa, almeno, che interessa a chi vi parla. Parlando con voi, discutendone con voi, approfondendolo passo per passo con voi, l'intenzione di chi vi parla, l'urgenza di chi vi parla, è di risvegliare in voi quell'intelligenza. Non la sta risvegliando in voi - ma lavorando insieme, ascoltando insieme queste cose, si risveglia naturalmente, va bene?