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SA77T4 - La compassione fiorisce nel campo del desiderio?
Quarto discorso pubblico
Saanen, Svzzera
17 luglio 1977



0:22 Krishnamurti: Se permettete, continueremo con quello di cui parlavamo l'altro ieri. Alcuni di voi forse non erano qui e quindi riprenderò brevemente l'argomento. Innanzitutto, vorrei sottolineare che questo è un raduno di persone serie - almeno spero. Non è un raduno per intellettuali, o per gente romantica o sentimentale, perché abbiamo a che fare con dei fatti, i fatti della vita quotidiana, del modo di vivere. E se non siamo davvero seri, non vale la pena di venire qui, prendersi tanto disturbo e rimanere seduti qui per un'ora. E io spero che tutti noi che siamo qui, siamo abbastanza seri, perché siamo interessati alla nostra vita di tutti i giorni, ai fatti quotidiani. Molti di noi trasformano questi fatti in un'astrazione, astrarre dal fatto un'idea, una conclusione, e diventare prigionieri di quelle idee e conclusioni. Possiamo arieggiare quelle prigioni, ma comunque, la maggior parte di noi, trasformando i fatti in astrazioni, vive in prigione. Quindi, vi prego, cercate di capire che non abbiamo a che fare con idee, con qualche filosofia esotica, o con conclusioni astratte. Siamo qui, se posso ricordarvelo, come abbiamo fatto per gli ultimi tre o quattro incontri, per condividere questa cosa insieme. Tratteremo problemi che richiedono molta cura, molta attenzione. Bisogna essere molto, molto seri, perché la casa sta andando a fuoco. Non so se ve ne rendiate conto. C'è il mondo comunista che continua a premere, per farci credere in certe ideologie, perché in caso contrario vi spediscono in campi di concentramento o in ospedali psichiatrici, ecc. Sta gradualmente avanzando. Possiamo non esserne a conoscenza ma se vi rendete conto della situazione mondiale, di ciò che sta avvenendo nel mondo in campo economico, sociale, politico, e delle guerre che stanno preparando, bisogna diventare terribilmente seri. Non è qualcosa con cui trastullarsi, bisogna agire.
5:06 E, come dicevamo, l'azione basata sull'abilità, di cui abbiamo parlato giovedì scorso, l'azione basata sull'abilità porta inevitabilmente ad azioni divisive, frammentarie. Per favore, seguite. Ne parlerò ancora, come abbiamo fatto giovedì. Perché la nostra educazione, il nostro ambiente, le esigenze sociali, impongono a tutti di sviluppare particolari abilità. Quell'abilità produce non soltanto un senso di potere, di posizione, ma una tale azione, nata dall'abilità, è molto limitata, enfatizza l'importanza di se stessi. Si costruisce la struttura di se stessi, l'io, l'ego. E, senza chiarezza, l'abilità diventa distruttiva. Per chiarezza intendiamo, quella che avviene quando c'è l'arte di ascoltare, l'arte di guardare, l'arte di imparare. E con la parola arte intendiamo mettere ogni cosa al suo giusto posto, al quale appartiene. E allora, da quell'azione, che consiste nel dare a tutto il suo giusto posto, da quello scaturisce la chiarezza.
7:34 La chiarezza non nasce dalla logica, dalla ragione, o dal pensiero obiettivo. Ma bisogna avere chiarezza, per pensare in modo chiaro, totale, completo. Bisogna comprendere il significato di ascoltare, di guardare, e l'arte di imparare. Abbiamo detto che arte di ascoltare significa che ascoltate non i vostri pregiudizi, non le vostre conclusioni, o le vostre esperienze, ai quali siete molto abituati. E se ascoltate con quei pregiudizi, quei condizionamenti, allora non ascoltate affatto. In quel caso state semplicemente giudicando quello che viene detto con quello che già sapete, e di conseguenza non c'è reale comunicazione o chiarezza.
8:54 E l'arte di vedere, di guardare senza alcuna direzione, senza alcun motivo, guardare il mondo, guardare ciò che succede intorno a voi, in ambito politico, religioso, e tutte le cose che i guru purtroppo stanno importando in Europa, vederlo chiaramente, senza alcuna personale esigenza, senza alcun pregiudizio o desiderio. Anche questo necessita una grande dose di attenzione, bisogna averla.
9:44 E anche imparare. Penso sia molto importante comprenderlo. Imparare implica, come sappiamo, conoscenza, fatti, informazioni, informazioni, conoscenza, esperienza vengono conservate nel cervello e, in base a quella conoscenza, si agisce in modo più o meno abile. Ma, quando il pensiero - che è il prodotto di conoscenza esperienza e ricordi accumulati, e perciò reazione a quei ricordi, che è il pensiero - quando il pensiero trabocca, per così dire, nel campo psicologico, allora crea il caos, cosa di cui abbiamo parlato sufficientemente l'altro ieri, Perciò, se non vi dispiace, non ne riparleremo, perché abbiamo ancora molte cose di cui parlare.
11:12 L'arte di ascoltare, l'arte di guardare ciò che avviene intorno a voi, quello che accade dentro di voi, quello che avviene nelle vostre relazioni, con un altro, uomo, donna, vederlo molto chiaramente. Poi l'arte di imparare produce una straordinaria qualità di chiarezza. Se lo avete fatto, mentre siete seduti lì, se lo fate davvero, non in teoria, se seguite passo per passo e lo fate, allora avrete una chiarezza straordinaria dalla quale scaturisce l'azione. E da quella chiarezza deriva in modo naturale l'abilità. Ma quello che facciamo ora è sviluppare l'abilità senza chiarezza, e perciò, qualsiasi cosa facciamo nel mondo, nelle nostre vite quotidiane, porta costante conflitto, infelicità, confusione. E questo è molto ovvio. E noi stiamo dicendo che senza compassione, la chiarezza di per sé ha ben poco significato.
12:47 Perciò questa mattina esamineremo la questione di quale sia il senso e il significato della compassione. Prima di parlarne diventa importante comprendere che ci stiamo occupando della vita di tutti i giorni e null'altro, perché questa è la base di tutte le relazioni e quindi della vita intera.
13:36 Moltissimi di noi sono mediocri. La parola mediocre significa, la radice di questa parola è salire a metà della collina. Lo facciamo tutti, arriviamo soltanto a metà salita, e questa è mediocrità. Eccellenza significa arrivare fino in cima. Quindi noi reclamiamo l'eccellenza, non la mediocrità, l'azione mediocre. E' chiaro? Andare fino in cima, non a metà strada, altrimenti finiremo per essere soffocati, distrutti come essere umani, dai politici, dagli ideologi, che si tratti di comunisti, di socialisti, e così via, o di eurocomunisti. Perciò stiamo esigendo da noi la più alta forma di eccellenza. Questa eccellenza può esserci soltanto quando c'è compassione, chiarezza, e da questa compassione e chiarezza deriva l'abilità - non viceversa. Ed è quello che noi cerchiamo di fare, sviluppare l'abilità e avere chiarezza e quindi compassione. Ma noi stiamo dicendo piuttosto il contrario.
15:44 Perciò esamineremo la questione della compassione. Qual è la struttura e la natura di questa straordinaria qualità, che, se mancante nella mente umana, finirà per distruggere il mondo, e quindi distruggere gli esseri umani. Abbiamo anche detto che ogni essere umano, voi, come esseri umani, rappresentate l'intera umanità. E non si tratta di un'idea o di un'astrazione, ma di un fatto reale quotidiano. Cioè, dovunque andiate, in India, Asia, America o Europa, o perfino in Russia o in Cina, gli esseri umani vivono ansie, paure, incertezza, un grande senso di solitudine, di insicurezza, sono imbrigliati nella corrente della sofferenza, Questo è un fatto in tutto il mondo. Perciò, ogni essere umano, cioè voi che siete qui in questo raduno, e fuori, siete effettivamente l'essenza di tutta l'umanità. Questo è un fatto, e voi dovete rendervene conto non solo intellettualmente ma con tutto il vostro essere, nel vostro sangue, nelle vostre viscere, che è un fatto assoluto. Perciò è molto importante che ogni essere umano si renda conto di essere responsabile. Quando vi sentite totalmente responsabile, allora vi importa, vi importa di quale educazione viene impartita ai vostri figli, di quale genere di letteratura, vi importa di tutto.
18:35 Perciò parleremo della questione della compassione. Come abbiamo detto, stiamo esaminando la cosa insieme. Ne stiamo ragionando insieme. Stiamo usando la nostra logica migliore. Ma la ragione, il pensiero chiaro, obiettivo, e un'eccellente logica, non generano la compassione. Ma noi dobbiamo usare le qualità che abbiamo, che sono la ragione, un'accurata osservazione, e da quello deriva l'eccellenza di una visione chiara Stiamo facendo il viaggio insieme e vi prego, vedetene l'importanza. Se vi limitate ad ascoltare e accettare o rifiutare, allora non stiamo comunicando fra di noi. Chi vi parla vuole discuterne con voi, approfondirlo, perché sente che è una materia terribilmente urgente. Dato che condividiamo insieme la domanda: 'Qual è l'implicazione della compassione?' diventa vostra responsabilità pensare chiaramente, non con i vostri personali pregiudizi, non con la vostra particolare esperienza, o con certe conclusioni derivate dall'esperienza, o da studi, letture, e così via. Quelle conclusioni e quelle esperienze vi impediranno di condividere con gli altri. Penso sia molto chiaro.
21:23 Così, noi esploreremo insieme, indagheremo, non intellettualmente ma effettivamente, nella nostra vita di tutti i giorni, qualunque essa sia: a volte brutta, a volte felice, talvolta deprimente, e via dicendo, qualunque essa sia, noi insieme esamineremo tutto questo. Perciò, per favore, metteteci cura, e attenzione, siate seri, per amor del cielo, per amor vostro. Il futuro è ciò che ne fate oggi. Se siete negligenti, se vivete in modo superficiale, voi state creando per il futuro un mondo che risulterà molto distruttivo. Non so se sappiate cosa sta accadendo nel mondo, i progressi della tecnologia, in campo militare e tutto l'orrore che sta succedendo, e se ve ne rendete conto, dovete fare qualcosa. Allora procediamo per capire - non da chi vi parla perché io non sono il vostro guru, non chiediamo a nessuno di seguirci, perché il seguace distrugge la verità. Non c'è alcun guru, non c'è alcun seguace, non c'è alcuna autorità qui, di nessun genere. Perciò noi siamo insieme, come due essere umani, profondamente preoccupati, non solo delle nostre vite, ma delle vite dell'umanità, per creare una radicale trasformazione psicologica nelle nostre coscienze. Il contenuto costituisce la coscienza, - il contenuto, il ciò che è - ciò che sta dentro la coscienza costituisce la coscienza. Scusate se sono piuttosto enfatico su questo, non intendo essere dogmatico. Se ci riflettete, se osservate, lo scoprirete da voi.
24:33 Così, a noi interessa la trasformazione del contenuto della coscienza umana. Il contenuto umano sono tutte le cose che il pensiero ci ha messo, come la politica, le divisioni politiche, il mio paese e il tuo, le ideologie, le ideologie comuniste, secondo Marx e Lenin, o l'eurocomunismo, con le sue peculiari idee di comunismo. Il contenuto sono tutti i dogmi religiosi, i riti, le fedi, la pretesa che voi obbediate, perché i preti, o i papi, o i loro rappresentanti, pensano di essere i rappresentanti di Dio o di Cristo. Il contenuto è la paura, il piacere, il dolore, l'ansia, la solitudine, la disperazione e un enorme senso di sofferenza, e la paura della morte. Tutto questo è il contenuto di ogni essere umano nel mondo, sia che viva in Cina, in Asia, in India, in America o qui. E quando c'è una trasformazione nella coscienza produce un effetto su tutta l'umanità. Se l'avete provato, lo scoprirete. Fatelo, e vedrete.
26:38 Così, esamineremo insieme i vari contenuti della coscienza, in cui la compassione non esiste. C'è la pietà, la commiserazione, la tolleranza, c'è il desiderio di aiutare, c'è una peculiare forma di amore, ma tutto questo non è compassione. Allora esamineremo questa cosa. Vi prego di comprendere, benché chi vi parla sia seduto su questo palco, questo non gli conferisce autorità alcuna. Egli è seduto qui per praticità, in modo che possiate vedere la persona che parla, tutto qui. Perché abbiamo sempre accettato il senso di obbedienza, 'Ci dica che cosa dobbiamo fare, e lo faremo', ma non è quello che stiamo dicendo. Quando comprendete cos'è la compassione, da quello scaturisce la vostra chiarezza e azione, allora siete fuori da ogni miseria e confusione, e potete creare una coscienza diversa nel mondo.
28:40 Ora andiamo avanti. Arriva un altro treno. Ci stiamo domandando se la compassione - o l'amore - sia piacere. Indagheremo insieme, - per favore ricordatevelo, insieme - qual è il significato e il senso del piacere, che tutti cercano, che ogni essere umano ricerca ad ogni costo. Cos'è il piacere? Il piacere derivante dal possesso, il piacere che deriva dalla capacità, dal talento, il piacere di quando potete dominare qualcuno, il piacere di possedere un grande potere, in ambito politico, religioso o economico. Poi c'è il piacere del sesso, il piacere dato dal denaro, che dà un grande senso di libertà. Sono tutte forme di piacere. E se osservate bene, se guardate voi stessi come se vi guardaste allo specchio, vedrete che state inseguendo lo stesso - il piacere. Potrebbe non essere il denaro, o gli averi, ma potrebbe essere il sesso, o l'attaccamento a qualche forma di esperienza, che vi ha procurato grande soddisfazione, e vi ci aggrappate, oppure qualche vostra conclusione, una conclusione ideologica che vi dà un senso di superiorità, che è una forma di piacere.
31:56 Allora, qual è effettivamente il significato del piacere? La parola, non il piacere che deriva da qualcosa, ma l'essenza del piacere. L'altro ieri abbiamo parlato della natura della paura, chiedendoci se gli esseri umani, voi come esseri umani rappresentanti l'intera umanità, possiate essere completamente, liberi dalla paura. Ne abbiamo parlato molto a fondo e non credo sia necessario riparlarne ora, perché non abbiamo tempo. Così ci chiediamo: qual è la natura e la struttura del piacere, che ogni essere umano ricerca? Nel piacere sono presenti diversi elementi: c'è il godimento, c'è un senso di gioia, piacere, godimento, gioia, e poi estasi. Nel campo del piacere sono coinvolti il piacere, la gioia, godere di qualcosa, e un senso di estasi. Il significato della parola estasi, - per favore, capite che cosa significa - la radice della parola è essere oltre se stessi. Non c'è un sé che gioisce. Il sé, il me, l'ego, la personalità, sono tutti completamente spariti, c'è soltanto quel senso di essere al di fuori. Quella è l'estasi. Ma l'estasi non ha nulla a che fare con il piacere. Perciò esamineremo attentamente il piacere, il suo significato, che include la gioia, deliziarsi per qualcosa eccetera. Spero che anche voi lo vogliate approfondire. Potreste non volerne parlare perché potreste averne paura, perché pensate: 'Oh Dio, se ci toglie il piacere che cosa ci resta nella vita?' Ma noi non stiamo eliminando il piacere. Non stiamo dicendo che sia brutto o sbagliato. Lo stiamo esaminando. Ma se non volete esaminare la cosa perché ne avete paura, allora per favore non fatelo. Ma se lo volete comprendere, vederne il significato, se volete approfondire la cosa, allora non ci deve essere il blocco della vostra paura.
36:02 Abbiamo chiesto: che cos'è il piacere? Voi traete piacere da qualcosa. Il senso di delizia avviene in modo naturale, quando vedete qualcosa di molto bello. In quel momento, in quel secondo, non c'è né piacere, né gioia, c'è soltanto quel senso di grande osservazione. E in quell'osservazione il sé non c'è. Quando guardate quelle montagne, incappucciate di neve, con le loro valli, lo splendore, la magnificenza, il loro straordinario profilo, si annullano tutti i pensieri. Eccola, quella cosa meravigliosa davanti a voi. E' una grande delizia. Poi interviene il pensiero a dire che è stato meraviglioso, un'esperienza magnifica, e il ricordo di quella percezione viene coltivata, e quella coltivazione diventa piacere. Dove il pensiero interferisce con il senso della bellezza, il senso della grandiosità, della magnificenza, di qualsiasi cosa, di una poesia, di uno specchio d'acqua, o di un meraviglioso albero in un campo solitario: vedere tutto questo senza registrare. Capitelo, vi prego, è importante. Nel momento in cui registrate quella bellezza, la registrazione stessa mette in azione il pensiero. Il vedere quella bellezza e il desiderio di ricercarla diventa piacere. Ci stiamo muovendo insieme da qualche parte? Vediamo una bella donna, o un bell'uomo, e subito viene registrato nel cervello. E' un fatto, no? Quella registrazione mette in azione il pensiero e voi volete essere in sua compagnia, eccetera. Quindi, il piacere è la continuazione e la coltivazione di un evento tramite il pensiero, che gli dà continuità. Avete avuto un'esperienza sessuale la notte scorsa o due settimane fa, voi la ricordate e volete ripeterla, e questa è un'esigenza di piacere. E' piuttosto ovvio.
39:46 Allora, il punto è: è possibile non registrare? Capite? La funzione del cervello è di registrare perché registrando si sente sicuro, sa che cosa fare. E nella registrazione, sapendo cosa fare, c'è un senso di sicurezza, c'è lo sviluppo dell'abilità. E l'abilità diventa un grande piacere, è un talento, un dono, tutto questo è il movimento della continuazione del pensiero attraverso il desiderio e il piacere. Capite? Bene? Possiamo procedere da qui? Vi prego, io posso continuare. Chi vi parla può andare avanti. Ma voi procedete con lui, lo fate davvero, vedete da voi cosa avviene e vi rendete conto della spiegazione, della scoperta, dell'esplorazione? Va bene?
41:28 Allora, è possibile registrare soltanto ciò che è assolutamente necessario, e non registrare nient'altro? Prendiamo una cosa semplicissima, molti di noi hanno provato dolore, un dolore fisico di qualche genere. Quel dolore è registrato perché il mio cervello mi dice di stare molto attento per non avere quel dolore domani, o fra una settimana, perché il dolore fisico distorce. Non si può pensare chiaramente quando c'è grande dolore. Quindi, il cervello lo registra. è una funzione del cervello registrare il dolore per difendersi, così da non ripetere cose che causano dolore. Così il cervello deve registrare. E allora cosa avviene? Osservatelo con attenzione per conto vostro. Il cervello ha registrato e c'è il timore che quel dolore possa accadere di nuovo. Così, quella registrazione ha causato paura. E noi ci chiediamo: è possibile, avendo provato un dolore, finirlo lì, senza portarselo appresso? State seguendo? Sono stato chiaro?
43:41 Stiamo parlando in base a fatti reali, non a teorie, perché tutti abbiamo provato dolori di qualche tipo, grandi o piccoli. Proviamo quel dolore e finiamolo, non portiamocelo dietro. Allora il cervello ha la sicurezza di essere libero e intelligente. Lo vedete? Perché quando ve lo portate appresso, non è mai libero dalla paura, non è mai libero. Quando abbiamo un dolore, alla fine del giorno finiamolo, non pensiamoci, non preoccupiamocene: 'Oh dio, domani ci sarà ancora!' consultare il medico, prendere medicine, ecc. ma mettetegli fine, e lo vedrete da voi.
44:55 E allora ci chiediamo, insieme, non lo sto chiedendo io, lo chiedete anche voi, se sia possibile non registrare affatto, se non le cose assolutamente necessarie. Il necessario sono conoscenza, come guidare la macchina, parlare una lingua, la conoscenza tecnologica - vi prego, seguite bene - la conoscenza tecnologica, quella per leggere e scrivere, e tutto quello che serve. Ma nelle nostre relazioni umane, fra uomo e donna, tutto quello che avviene nella relazione viene registrato. State seguendo? Viene registrato, e quindi che cosa accade? La donna si irrita, o diventa assillante, oppure carina, gentile, oppure vi dice qualcosa prima che andate in ufficio, qualcosa di sgradevole, e allora voi, da quella registrazione costruite un'immagine di lei, e lei si fa un'immagine di voi. Questo è un fatto reale, no? Per amor del cielo, sto dicendo qualcosa di straordinario?
46:55 Nelle relazioni umane, fra uomo e donna, o fra vicini di casa, eccetera, la costruzione di immagini è il processo di registrazione. Ecco perché quando la moglie dice qualcosa di sgradevole, bisogna ascoltare e finire lì, senza registrare. O quando il marito dice qualcosa di brutto, ascoltate attentamente, finisce lì, non portatevelo appresso. Allora vedrete che non c'è alcuna formazione di immagini, perché se non c'è immagine fra l'uomo e la donna, la relazione è molto diversa - completamente diversa! Ma quando c'è un'immagine fra i due, la relazione avviene fra un pensiero contro un altro pensiero. Noi la chiamiamo relazione, ma in realtà non lo è, è soltanto un'idea che tu sei mia moglie, o la mia ragazza, è semplicemente un'idea. Riuscite a capire? Spero che voi siate attivi quanto chi vi parla.
48:31 Stiamo indagando la questione di quale sia la natura e la struttura del piacere. Il piacere è la continuazione di un episodio, una continuità data dal pensiero. Perciò, il pensiero è la radice del piacere. Se non avete pensieri, vedete una cosa bella, e finisce lì. Ma il pensiero vuole averne ancora, tutto il movimento del pensiero. Allora, qual è il rapporto fra piacere e gioia? La gioia giunge inattesa, accade. State camminando per la strada, o siete seduti in autobus, oppure camminate in un bosco, vedete i fiori, le colline, le nuvole e il cieo blu, e improvvisamente c'è uno straordinario senso di gioia. Poi c'è la registrazione, il pensiero dice: 'E' stata una cosa meravigliosa, devo averne ancora'. Così la gioia si trasforma in piacere tramite il pensiero. Questa non è analisi, è pura osservazione. Cioè, vedere le cose come sono, non come vorremmo che fossero. Vederle esattamente, senza alcuna distorsione, vedere ciò che accade. Quando lo fate, noi siamo insieme, stiamo viaggiando insieme, stiamo esplorando insieme.
50:58 E qui ci chiediamo: che cos'è l'amore?
51:06 Che ora è?
51:09 Pubblico: Le 11,20
51:12 K: Che cos'è l'amore? Prego, ripeto, abbiamo moltissime opinioni su questo, abbiamo un mucchio di idee: l'amore è questo, non è quello, non bisogna parlare di amore davanti a una ragazza, abbiamo idee fantastiche. Ora esamineremo la cosa in modo chiaro. La esamineremo insieme. Chi vi parla non vi sta dicendo cos'è l'amore, e nemmeno voi lo state dicendo a lui, ma lo stiamo esaminando. Quindi dovete essere liberi dal vostro pregiudizio. Liberi dalle vostre opinioni su cosa dovrebbe essere l'amore. Siete liberi di osservare. Allora, cos'è l'amore? E' piacere? Come abbiamo detto, il piacere è il movimento del pensiero e la continuazione di un avvenimento attraverso il movimento del pensiero? Che è piacere, cosa che abbiamo spiegato molto bene, non è la mia spiegazione, potete osservarlo per conto vostro. E noi ci chiediamo, è piacere? Il movimento del pensiero è amore? Capite? L'amore è ricordo? E' accaduto qualcosa fra un uomo e una donna, e c'è il ricordo, si vive in quel ricordo e sentendo quel ricordo che è finito, lo si ravviva dicendo: 'Che cosa meravigliosa quando stavamo insieme sotto quell'albero, quello era amore'. Il ricordo di una cosa finita. E' amore quello? L'amore è il piacere del sesso, in cui c'è tenerezza, gentilezza, ecc., è amore quello? Non stiamo dicendo che lo sia o non lo sia. Ce lo stiamo domandando, come dobbiamo mettere in questione tutto nella vita! Dubitare di tutto. Ma se dubitate di tutto non vi resterà nulla. Il dubbio deve essere tenuto al guinzaglio, come tenere un cane, a una corda o al guinzaglio, il dubbio deve essere tenuto al laccio, e voi dovete sapere quando lasciarlo libero e quando trattenerlo. Questa è l'arte del dubbio.
54:56 Così noi stiamo dubitando, mettendo in questione tutto ciò che l'uomo ha costruito dicendo che quello è amore. E ci chiediamo: l'amore è piacere? Se lo è, allora il piacere dà enfasi al ricordo alle cose passate, dà importanza al me, il mio piacere, il mio divertimento, i miei ricordi. E' amore quello? E l'amore è desiderio? Fatevi queste domande, ardete con queste domande, perché voi dovete scoprirlo, perché abbiamo ridotto l'amore a piacere. e questo è un fatto di tutti i giorni. L'amore è desiderio?
56:25 Allora, che cos'è il desiderio? Desidero una macchina, una casa, qualcuno desidera il successo, il potere, la posizione. Si possono desiderare dozzine di cose: di essere belli come voi, di essere intelligenti, brillanti, e svegli come voi, desiderio. E cos'è il desiderio? Il desiderio porta chiarezza? Per favore chiedetevelo con me. Quello che chiamate amore, noi stiamo dicendo: quell'amore è basato sul desiderio, desiderio di avere una donna, di dormire con una donna, o con un uomo, il desiderio di tenerla, di possederla, dominarla, controllarla, 'lei è mia, non tua'. E c'è il piacere che deriva dal possesso, dal dominio. L'uomo domina il mondo, e anche la donna lotta per il dominio. Qual è la natura e la struttura del desiderio? Desiderio, non per qualcosa, non per la casa, per una bella macchina, la posizione, il potere, emergere nelle vostra piccola società, nel vostro piccolo stagno. Perciò dobbiamo scoprire cos'è il desiderio.
58:26 Non sto dicendo che non dovremmo avere il desiderio, Questo lo dicono le chiese di tutto il mondo, le religioni organizzate hanno detto di sopprimere il desiderio, se volete servire Dio non dovete avere desideri. E i preti lo sostengono ma pur parlando della necessità di essere senza desiderio, loro ardono di desiderio, bollono. Forse non vogliono cose materiali, ma vogliono diventare vescovi, arcivescovi, papa, salire la scala del successo spirituale.
59:18 Allora, cos'è il desiderio? ll desiderio porta forse chiarezza, e quindi quella chiarezza è abilità in azione? Nel campo del desiderio la compassione fiorisce? Dovete porvi queste domande. Perciò, per scoprire la verità della questione dovete esaminare cos'è il desiderio, non il desiderio per un oggetto, gli oggetti non sono importanti, possono cambiare, quando si è bambini si desidera un giocattolo, crescendo si desidera qualcos'altro. Quindi non stiamo discutendo, o parlando degli oggetti del desiderio, ma di cos'è effettivamente il desiderio. Se non porta chiarezza, e se il desiderio non è nel campo in cui ci sono la bellezza e la grandezza della compassione, allora che posto ha il desiderio? Perciò dovete approfondire e scoprirlo, non secondo qualche psicologo, o predicatore, incluso chi vi parla, ma scoprirlo insieme. Insistiamo a dire che stiamo pensando insieme, ragionando insieme, scoprendo insieme. Non che io lo scopro e voi accettate o rifiutate, ma scopriamo insieme. Allora, cos'è il desiderio? Il desiderio di una società migliore, e la coltivazione di quel desiderio che diventa passione per un'idea. Molti sono impegnati nel comunismo, ne sono appassionati, o a qualche altra proiezione ideologica. Diventa molto importante approfondire la questione di cos'è il desiderio, non di come sopprimerlo, come sfuggirlo, di come renderlo più bello, ma soltanto capire cos'è il desiderio. Come accade che gli esseri umani ne siano prigionieri? Un anno siete stati cristiani, o per trent'anni e poi buttate via tutto e vi mettete un'altra etichetta chiamata indù, o buddista, o quello che sia, oppure zen.
1:02:42 Nell'indagare dobbiamo avere a che fare con i fatti, non con opinioni, non con giudizi, perché voi avete la vostra opinione, e chi vi parla ha la sua, e così si crea un contrasto e non c'è comunicazione. Ma noi affrontiamo dei fatti, non il vostro o il mio fatto, ma il fatto che gli esseri umani hanno desideri colossali, desideri assurdi, desideri illusori. Allora, cos'è il desiderio? Come nasce? Rifletteteci, guardatelo, avete i vostri desideri, purtroppo o per fortuna. Il desiderio di essere buono, sapete. Come nasce il desiderio da voi, in voi? Vedete una bella donna, o un bell'uomo - vedere. Percezione, la vista, poi il contatto, poi la sensazione, poi quella sensazione viene sostituita dal pensiero, che diventa desiderio con la sua immagine. Guardatelo, lo vedrete da voi. Vedete un bel vaso, una bella scultura, - non intendo le sculture moderne, scusate. A qualcuno possono piacere, ma a me no - vedete una bella statua, degli antichi egizi, o greci, e la guardate. E mentre la guardate, se vi è permesso, la toccate. Vedete l'intensità di quella figura, seduta su una sedia, o a gambe incrociate. E guardandola c'è una sensazione, non è vero? Che cosa meravigliosa! Quella sensazione fa dire al desiderio: 'Mi piacerebbe averla in camera mia. Vorrei poterla guardare tutti i giorni, toccarla tutti i giorni'. C'è l'orgoglio del possesso di avere una cosa meravigliosa come quella. Questo è desiderio, no? Vista, contatto, sensazione, e poi c'è il pensiero, che usa quella sensazione per coltivare il desiderio di possedere o non possedere. E' una cosa ovvia, non è la mia spiegazione, è una spiegazione basata sui fatti.
1:06:25 E ora arriva la difficoltà: consci di questo, tutti i religiosi del mondo hanno intimato di non guardare! Quando una donna ti viene vicino, guarda qualcos'altro. Pensa a lei come a una sorella, una madre, Dio o altro, Voi ridete, ma ci siete nati, ne siete condizionati. Tutti i religiosi hanno suggerito di fare voto di celibato. Non guardate le donne. Se le guardate, trattatele come vostre sorelle, o vostra madre, o quello che volete, perché voi siete al servizio di Dio, e avete bisogno di tutta la vostra energia per servirlo. Per servire Dio incontrerete molti problemi, quindi siate pronti, non sprecate la vostra energia. Ma quella cosa brucia. Così stiamo cercando di capire che cosa brucia. Non il guardare una donna o un uomo, ma il desiderio che lotta continuamente, che vuole essere appagato, vuole completarsi. Così abbiamo detto, che il desiderio è il movimento di percezione, vista, contatto, sensazione, pensiero come desiderio con la sua immagine. Stiamo dicendo che vista, contatto, sensazione, sono normali, sani, va bene? Finitelo lì! Non lasciate che il pensiero intervenga e li trasformi in un desiderio. Comprendetelo, e poi vedrete. Non ci sarà alcuna soppressione del desiderio, Cioè, vedete una bella casa, ben proporzionata, con delle belle finestre, un bel giardino, ben tenuto, con un tetto che si fonde nel cielo, con dei muri forti, sapete, come parte della terra, Voi guardate la casa, c'è una sensazione. La toccate o, meglio, la toccate con lo sguardo, poi odorate l'aria, gli aromi, l'erba tagliata di fresco. Non potete fermarvi lì? Perché la sensazione diventa desiderio? State seguendo? Sono stato chiaro? Quando c'è percezione, contatto, sensazione, è una cosa naturale, è bello vedere una cosa piacevole, o una cosa brutta. E finirla lì, dire che è una bella casa. Allora non c'è alcuna registrazione del pensiero che dice: 'vorrei avere quella casa', che è il desiderio e la continuità del desiderio. Potete farlo molto facilmente! E intendo proprio dire, facilmente, se comprendete la natura del desiderio.
1:11:12 Allora ci chiediamo: il piacere è amore? Il ricordo è amore? Il desiderio è amore? Il piacere, il ricordo, il desiderio, sono il movimento del pensiero. Allora ci chiediamo: il pensiero coltiva l'amore? Il pensiero è amore? Riesco a essere chiaro? Per favore, andiamo!

P: Sì.
1:11:55 K: E allora scopritelo. Se non è piacere, perché il piacere ha il suo posto, non è desiderio, non è ricordo, benché questi abbiano il loro posto, allora, che cos'è l'amore? L'amore è gelosia? L'amore è senso di possesso? Mia moglie, mio marito, la mia ragazza, è possesso? L'amore contiene la paura? Fatevi queste domande, scopritelo. Quindi, se non è nessuna di queste cose - nessuna di queste cose! - spazzandole tutte via, mettendole al loro giusto posto, allora c'è l'amore. capite, allora c'è amore!
1:13:21 Stiamo dicendo che attraverso la negazione c'è il positivo. Attraverso la negazione. Cioè, il piacere è amore? Abbiamo esaminato il piacere e abbiamo visto che non lo è, benché il piacere abbia il suo posto, non è quello, giusto? E così lo negate. Dite che non è ricordo, benché il ricordo sia necessario. Allora mettiamo il ricordo al suo giusto posto, e avete negato il ricordo in quanto non è amore. Avete negato il desiderio, benché il desiderio abbia il suo posto. E allora dite che attraverso la negazione c'è il positvo. Ma noi, al contrario, ipotizziamo il positivo e poi siamo impigliati nel negativo. Cioè, bisogna iniziare con il dubbio, dubitare completamente, e allora si finisce con la certezza. Ma se partite con la certezza, come fate tutti, allora finite nell'incertezza e nel caos.
1:15:03 Quindi, nella negazione nasce il positivo. Ho finito. Ho finito per questa mattina. Continueremo martedì prossimo.