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SA77T6 - Cosa significa osservare in modo olistico?
Sesto discorso pubblico
Saanen, Svizzera
21 luglio 1977



0:21 Krishnamurtii: Non ricordo di cosa stavo parlando.
0:40 Questa mattina vorrei parlare, se permettete, dell'osservazione olistica. Osservare, vedere o ascoltare l'intero contenuto di qualcosa. Noi guardiamo le cose in modo parziale, secondo il nostro piacere, o in base al nostro condiziomento, o secondo qualche punto di vista idealistico. Così guardiamo sempre le cose in modo frammentario. Il politico si preoccupa solo della politica, l'economista e così via, lo scienziato, l'uomo d'affari, per tutta la vita, mi sembra, che non consideriamo e non osserviamo l'intero movimento della vita, non spezzettata, come un fiume in piena, con un grande volume d'acqua che scorre. E' sempre acqua, dall'inizio alla fine. Potrebbe essere inquinata, ma dando sufficiente spazio fra due inquinanti, riesce a ripulirsi. Allo stesso modo, possiamo trattare la nostra vita olisticamente, muoverci totalmente dall'inizio alla fine senza alcuna frammentazione, senza alcuna deviazione, senza alcuna illusione? E' di questo che vorrei parlare, ora ricordo.
3:12 Prima di tutto, è importante capire, penso, come la mente crei illusioni di importanza di sé, di ogni genere, di conforto, senso di sicurezza, che, almeno per il momento, ci faccia sentire sicuri, e questo comporta una grande quantità di illusioni. Cioè, si guarda qualcosa con un'idea preconcetta o credo, e così non la vedete mai veramente. Queste illusioni sono create dal desiderio, dalla soddisfazione, dal cercare conforto. La soddisfazione è completamente diversa dall'estasi. Estasi, come abbiamo detto l'altro ieri, è uno stato di essere o non essere. uno stato di essere al di fuori di se stessi. Una vera estasi in cui non c'è un fare esperienza. Quando c'è chi fa esperienza, si tratta del sé, sono i ricordi passati che rammentano, ricordano, per tradurre un'esperienza secondo i bisogni passati, o il condizionamento passato. L'estasi non crea mai illusioni, Non potete trattenerla perché è al di fuori di se stessi. Non si tratta di ricordarla, non si tratta di volerla, perché quando la si vuole c'è il desiderio da soddisfare e questo crea illusione. E la maggior parte di noi è prigioniera di qualche illusione, l'illusione di essere o di non essere, l'illusione di potere, di posizione, ecc. tutte le varie categorie delle proiezioni dal centro, che è l'io. Questo inevitabilmente crea illusione. Come dicevamo, illusione significa osservare, vedere con una conclusione definita, un pregiudizio, o un'idea, che inevitabilmente creano illusioni. Questo è chiaro. Una mente illusoria, o presa nelle illusioni, non ha ordine.
7:16 L'ordine avviene soltanto in modo olistico. Vi prego, vedetene l'importanza. Abbiamo bisogno di ordine. Perfino in una stanza piccolissima dovete mettere le cose a posto, altrimenti diventa terribilmente disordinata, brutta, sporca, come molte stanze lo sono, scusate! Noi pensiamo che l'ordine sia seguire un certo modello, seguire una certa conclusione, seguire un certo ordine che avete stabilito in passato e continuare la stessa routine. Io penso che l'ordine sia qualcosa di completamente diverso. L'ordine può esserci soltanto quando c'è chiarezza. La chiarezza porta ordine, non viceversa. Se la mettete nell'altro modo, cioè cercare di seguire l'ordine, diventa poi una cosa meccanica. Naturalmente. Una ripetizione, un adattarsi a un modello che avete stabilito da voi nella stanza o fuori, o dentro di voi.
9:07 L'ordine, come abbiamo detto, può esserci soltanto con la chiarezza, la chiarezza di osservare senza alcuna distorsione. Ne abbiamo parlato bene l'altro giorno, quindi non ne riparlerò ora, se non vi dispiace. Ordine implica armonia nella vita di tutti i giorni. L'armonia non è un'idea, perché siamo già prigionieri delle idee. Siamo presi nella prigione delle idee e quindi non c'è armonia. Armonia implica chiarezza, cioè vedere le cose in modo olistico, vedere, osservare la vita come un movimento unitario totale. Possiamo farlo? Capite la mia domanda? Possiamo osservare la vita, o osservare come viviamo, che è vita, come un totale movimento di vita? Non che, come uomo d'affari sono diverso a casa, o essendo un artista faccio le cose più assurde, cose eccentriche, con tutto quel che segue. Questo spezzettare la vita in varie categorie, l'élite e la non élite, i lavoratori e i non lavoratori, l'intellettuale e il romantico, l'emotivo, i politici e gli economisti, che è il nostro modo di vivere. Possiamo comprendere quanto sia importante vedere la vita come un movimento totale che include tutto, senza divisioni fra il buono e il cattivo, il paradiso e l'inferno. Mettiamola così: possiamo osservare che cosa significa vedere olisticamente? E' possibile vedere in modo olistico qualsiasi cosa? Quando osservate il vostro amico, o vostra moglie o la ragazza, o il ragazzo, il marito, potete osservarli, vedere in modo olistico in quella relazione? State seguendo? Va bene? E' possibile?
12:43 E' possibile soltanto quando non ci sono ricordi accumulati che diventano immagini. In ogni relazione ci sono ricordi accumulati, incidenti, che lasciano un segno nel cervello, e di conseguenza guardate sempre qualcuno, o vostra moglie, ecc. in modo frammentario. Ora, possiamo noi, essendo seri, volendo trovare un modo diverso di vivere nel nostro quotidiano, è possibile guardare l'altro nella relazione, intima o non intima che sia, come una totalità? Vi prego, fatelo ora mentre ne parliamo. Siete sposati, avete una ragazza, un ragazzo, avete un marito, una moglie, ecc. avete degli zii e zie, o quello che sia, potete osservare qualcuno nella sua totalità? Che significa non avere alcun ricordo o conclusione sull'altro. Osservare in modo olistico implica libertà. Andiamo avanti.
14:42 Noi pensiamo che la libertà sia 'da' qualcosa. Di solito per libertà si intende: sono libero dal mio dolore, dalla mia ansia, dal mio lavoro, o quello che sia, ma si tratta di una reazione, perciò non è affatto libertà. Quando una persona dice di essere libera dal fumo - spero che nessuno di voi fumi, - perché fa molto male alla salute, ma vedete voi - quando qualcuno dice 'sono libero dal fumo' è una risposta da ciò che è stato, è un allontanarsi da ciò che è stato. Ma noi stiamo parlando di libertà non 'da qualcosa', che significa osservare olisticamente. Va bene? Ci siete?
15:59 Stiamo parlando di qualcosa che esige la vostra totale attenzione. Cioè, osservare in modo libero,olistico, significa osservare senza frammentazioni o direzioni. Dove c'è una direzione non c'è libertà, quando c'è direzione c'è distorsione. Solo quando c'è completa libertà si può osservare in modo olistico. E perciò, in quell'osservaione non c'è soddisfazione, e di conseguenza non c'è illusione. Ci stiamo avvicinando passo per passo.
17:07 E' possibile osservare la vita come un movimento totale, non frammentato, ma olistico? Come un flusso continuo, continuo non nel senso del tempo. Quando usiamo la parola continuo, implica il tempo. Ma c'è una continuità che non è del tempo. Voglio approfondire un po' di più. Questa cosa emoziona anche voi?
18:20 Quando si parla di continuità, si intende nel tempo, una cosa che è stata e che sarà. La relazione è fra il passato e il futuro, come continuità, senza interruzione. Questo è ciò che di solito si intende con la parola continuità, qualcosa che appartiene al tempo. Il tempo è movimento, da qui a lì. Tempo implica distanza, di giorni, mesi, anni, o l'idea di qualcosa da raggiungere. Tutto questo implica un movimento. Il tempo implica pensiero, naturalmente, quindi il pensiero è movimento nel tempo, oppure, il pensiero è il movimento del tempo. Quindi, è un movimento della misura. E' una cosa ragionevole, sensata. C'è una continuità, se possiamo usare questa parola, che non è forse del tutto giusta, ma usiamola per il momento, c'è una continuità che non sia una serie di eventi relativi al passato, in cui la causa diventa l'effetto, e l'effetto diventa la causa, che è continuità. Ci chiediamo se vi sia uno stato dell'essere in cui si arriva alla fine di tutto. Sto scoprendo qualcosa, voglio parlare della morte. Lo vedrete fra un minuto.
21:09 Noi pensiamo che la vita sia un movimento nel tempo, che si possa misurare, e questo movimento finisce con la morte. Questo è ciò che chiamiamo continuità. Come possiamo osservare, c'è un movimento che non è del tempo, che non è il ricordo di qualcosa, che attraversa il presente, si modifica e continua. C'è uno stato della mente che muore a tutto ciò che avviene, che entra e fuoriesce. Non trattiene nulla, fuoriesce. Non conserva nulla, fuoriesce sempre. Ha un suo senso di bellezza, e, se posso usare tra virgolette la parola, 'continuità', che non fa parte del tempo.
22:52 Ora, ci stiamo lavorando insieme? Altrimenti non ha senso, non è divertente se ne parlo da solo. E' divertente soltanto quando possiamo comunicare insieme, e ciascuno di noi lo fa insieme agli altri. E' come giocare a cricket, o a football, o altro, ma dobbiamo farlo insieme. Non che io lo faccio, poi ve lo dico, e voi lo copiate, o cercate di capire che cosa significhi. Ma se lo facciamo insieme è sempre una cosa attiva.
23:40 Ci chiediamo: c'è un modo di vivere che sia soltanto di momento in momento, senza alcuna conservazione, che è memoria, ecc... Come posso dirlo? Voglio comunicare quindi devo trovare... Perché la comunicazione implica - ascoltate bene - comunicazione implica compassione, chiarezza e capacità, cioè la capacità verbale di comunicare. Se c'è compassione con chiarezza, inevitabilmente ci sarà la capacità, non viceversa. Voglio dirvi qualcosa di molto profondo e devo avere la capacità di dirlo, le parole, il mezzo per comunicare ma quella comunicazione rimane solo verbale quando non ci sono compassione e chiarezza. Intellettualmente se ne può discutere in modo astuto, logico, ragionevole, obiettivo, ma la cosa rimane a un livello molto superficiale, ma quando c'è comunicazione con compassione, chiarezza, l'abilità diventa facile. Non so se riusciate a seguire.
25:55 Chi vi parla vuole comunicare con voi, se sia possibile vivere una vita completamente olistica, non frammentata, quindi senza 'tu' e 'io'. Non 'noi' e 'loro', il mio paese, il tuo, il mio dio e il tuo, Tutto questo è finito. Lo state facendo? Mentre ne parliamo, lo stiamo facendo insieme? Come ho detto, stiamo giocando una partita importantissima. Per cui, se non fate la vostra parte, siete fuori dal gioco. Se un giocatore non gioca bene al pallone, è fuori. Questa è una partita che coinvolge la vita, tutta la vita, perciò dovete partecipare a questo gioco. Ci stiamo chiedendo insieme se sia possibile vivere una vita che sia olistica, senza alcuna frammentazione. E la frammentazione esiste quando c'è un desiderio da soddisfare, che crea illusione, e pertanto non state giocando la partita. Siete fuori dal gioco. Se dite che siete venuti qui per capire me, chi vi parla, allora siete fuori dal gioco. Voi non state capendo me, state comprendendo l'intera esistenza umana, che siete voi. Voi rappresentate tutta l'umanità, e pertanto dovete prendere parte al gioco, in modo olistico. Ora, è possibile? Io dico che è possibile solo quando vedete esattamente ciò che è, senza alcuna distorsione. Se siete arrabbiati, vedetelo così com'è, senza cercare di reprimervi e tutto il resto. Quando siete gelosi, ansiosi, quando soffrite, ecc. osservate in modo olistico. E questo è possibile soltanto quando vivete con la sofferenza, completamente, senza andare oltre, senza cercare conforto o vie di fuga, quando vivete completamente con qualcosa non c'è distorsione. E da quell'osservazione olistica, scaturisce la chiarezza. Vi prego, fatelo mentre ne parliamo.
29:43 Per noi, come abbiamo detto, la vita è un movimento nel tempo. Sono nato molti anni fa, e cresco, finché muoio. C'è un costante movimento di ricordi, registrazioni, conservazione, azione, e da quell'azione imparo, immagazzino, ecc. E noi stiamo dicendo che quel movimento è del tempo, ed è creato dal pensiero, che è tempo. Ed essendo il pensiero limitato, un frammento, il pensiero non può mai vedere in modo olistico, anche se abbiamo coltivato religiosamente il pensiero, con l'educazione ecc. - pensiero. Il pensiero diventa una cosa straordinaria nella nostra vita. Quindi il pensiero è sempre frammentario. Perché? Perché nasce dalla memoria, dalla conoscenza, dall'esperienza, immagazzinate nel cervello. Tutto ciò che è immagazzinato nel cervello è il passato, e quindi è limitato, e perciò è frammentario, non olistico. E' chiaro, no?
31:47 Abbiamo detto anche che l'ordine è essenziale nella vita, perché quando avete ordine siete chiari. Quando c'è chiarezza c'è ordine. E ora esamineremo insieme il problema della morte. Insieme. Tutte le religioni, fin dai tempi antichi, hanno cercato di scoprire se vi sia qualcosa oltre la morte. Gli antichi egizi - se avete letto qualcosa in proposito - pensavano o vivevano in un modo secondo cui la vita è parte della morte, e allora continua con i tuoi schiavi, con le tue greggi, finché muori. Andare dall'altra parte significa vivere quello che hai vissuto nel passato. Ne avrete letto, questo era il modo di vedere degli antichi egizi. Era una continuità. E gli indù - la parola indù era stata inventata dai britannici durante la colonnizzazione. La parola indù non esisteva, l'induismo non esisteva. fu inventato dai britannici durante il loro grande impero. I popoli antichi dell'India - diciamo così - in senso geografico, a quel tempo non c'era geografia, c'erano esseri umani. Dicevano che la vita deve avere una continuità perché a che servirebbe conquistare un carattere morale, avere molte esperienze nella vita, soffrire così tanto, se tutto finisse semplicemente nella morte, che senso avrebbe? Perciò, dicevano, ci dev'essere un futuro. E quel futuro è il contenuto della coscienza con il suo contenuto. E quella coscienza, modificata con il suo contenuto ha continuato, non voglio entrare nei dettagli, non voglio nemmeno nominarli. Perché è molto meglio non parlare di queste cose, le potete osservare.
35:31 I cristiani hanno desideri diversi, parlano di resurrezione, e così via. Noi vogliamo scoprirne la verità La verità, non ciò che ne pensate voi o io, non quello che ne pensano gli esperti, i preti, gli psicologi, ecc. Sono stati pubblicati moltissimi articoli, in Europa e in America, di persone morte, 'morte' fra virgolette, che sono tornate in vita e che ricordano uno stato straordinario dopo la morte, luci, bellezza, o cose del genere. Ci chiediamo se fossero veramente morti, perché quando si è morti davvero, non c'è più ossigeno nel cervello, e di conseguenza il cervello si deteriora dopo cinque o tre minuti, non ricordo esattamente, perciò, quando c'è vera morte non si torna indietro. E quindi non ci può essere ricordo di qualcosa dopo la morte. Ci sono stati molti articoli su questo. Perciò, voglio sgombrare questo campo.
37:00 Voglio scoprire la verità di questo stato straordinario. insieme. Vi prego, stiamo giocando una partita molto seria, ben più degli scacchi, o del football, al di là di tutto. E' una partita, stiamo giocando una partita con piacere, con divertimento, e quindi con una mente desiderosa di scoprire, senza dire: devo scoprire, perché vorrei vivere una prossima vita, ho paura della morte, per favore ditemi se c'è qualcosa di più. Questo non è giocare la partita. Siamo insieme per cercare di scoprire la verità di questa faccenda. Perché la morte dev'essere l'esperienza più straordinaria, molto più grande del cosiddetto amore, più grande di qualsiasi desiderio, di qualsiasi idea e conclusione, perché potrebbe essere la fine di tutto, la fine di qualsiasi forma di relazione, di ogni forma di memoria, ricordo, raccolta. Potrebbe essere totale annientamento. La fine completa di tutto. Bisogna scoprire qual è la verità di questa materia.
39:15 Per trovare la verità, per incontrarla, deve finire qualsiasi forma di identificazione, ogni forma di paura, e il desiderio di conforto. Il desiderio di conforto può creare illusione, nella quale si può rimanere intrappolati, con l'idea che ci sia uno stato meraviglioso dopo la morte. Così, noi stiamo imparando come osservare in modo olistico, che significa che non c'è paura, non c'è desiderio di conforto, non c'è illusione, e quindi la mente è completamente libera di guardare. Lo stiamo facendo? Il che significa che non avete attaccamenti, cosa molto difficile, perché sono attaccato a mia moglie, casa, idee, conclusioni, e perciò ho paura di lasciar andare, ho paura di essere completamente solo. Abbiamo spiegato che la parola solo significa tutt'uno Nessun attaccamento di alcun genere a nulla: a idee, a persone, a speranze future - vi prego, se state giocando la partita, questo è molto serio - a vostro figlio, a vostra figlia. moglie o marito, nessun attaccamento, il che non significa diventare insensibili. Quando c'è attaccamento c'è illusione, e quando c'è illusione non c'è chiarezza, e quando non c'è chiarezza non c'è libertà e di conseguenza non c'è ordine.
42:18 Perciò la mente non deve avere identificazioni, con il nome, con la forma, o con persone, idee, conclusioni, è possibile? Come abbiamo detto, questo non nega l'amore, al contrario, quando si è attaccati a una persona non c'è amore, c'è dipendenza, c'è la paura della solitudine, di rimanere soli in un mondo dove tutto è terribilmente insicuro, sia psicologicamente sia esteriormente, quindi c'è il desiderio di attaccarsi a qualcosa.
43:27 Mentre state ascoltando, se volete trovare la verità della morte, il suo significato, la vera profondità di questa cosa straordinaria che deve succedere nella vita, ci deve essere libertà. E non c'è libertà quando c'è attaccamento, quando c'è paura, quando c'è desiderio di conforto. Potete mettere tutto questo da parte? Potete? Altrimenti non giocate la partita. Non potete giocare la partita. Se potete farlo, e io spero possiate, perché stiamo cercando di scoprire insieme la verità di questa cosa straordinaria chiamata morte. E anche la verità di quello che c'è prima della morte. Non la verità dopo la morte, ma anche prima della morte. Qual è la verità prima della morte? Se non è chiaro questo non può esserlo nemmeno l'altro. Perciò dobbiamo osservare molto da vicino, con attenzione e libertà cosa c'è prima della morte, quello che chiamiamo vivere. Quindi, qual è la verità del nostro vivere, cioè, che cosa siete voi, o chi siete voi? Che cosa siete voi, che definite vivere? Stiamo cercando di vederne la verità. Non devo dirvelo io, no? Voi lo sapete molto bene. Una mente pesantemente condizionata per via dell'educazione, dell'ambiente, attraverso la cultura, attraverso le regole religiose, i credi, i dogmi, i riti, il mio paese, il tuo paese, la continua battaglia, il voler essere felici essendo infelici, depressi o euforici, ansiosi, incerti, pieni di odio, di invidia. alla ricerca del piacere, pieni di paura. Paura di essere soli, paura della solitudine, della vecchiaia, della malattia, questa è la verità della nostra vita di ogni giorno. Può una mente simile, che non mette ordine in questa vita, un ordine che deriva da chiarezza e compassione, può una simile mente, così fortemente frammentata, disordinata, spaventata, può scoprire la verità di qualcos'altro?
47:45 Perciò bisogna innanzitutto mettere in ordine la propria casa. La casa sta bruciando e alcuni di noi non ne sono per niente consapevoli. Sta bruciando davvero. Se leggete il giornale ogni giorno sapete che cosa succede in ogni paese, la vostra casa e quella dell'umanità è in fiamme. E noi non stiamo facendo nulla. Perché siamo preoccupati della nostra personale sicurezza. E quando cercate la sicurezza, per amor del cielo, state causando totale insicurezza.
49:06 Durante gli ultimi sei discorsi, o quanti sono stati, quattro o cinque abbiamo cercato di portare chiarezza. Da quella chiarezza e compassione deriva intelligenza. Intelligenza è compassione, è chiarezza, il suo risveglio. E il risveglio può avvenire nel mezzo dello squallore, quando ci vivete insieme completamente. Quando vivete con la vostra sofferenza, il vostro dolore, con la vostra angoscia, viveteli completamente, non sfuggiteli in alcuna direzione. Da quello deriva uno straordinario senso di chiarezza, di cui abbiamo parlato ampiamente.
50:12 Durante questi giorni, insieme, avete portato questa intelligenza nella vita, prima della morte? Se lo avete fatto, e io lo spero, per il bene dell'umanità e del mondo - viene voglia di piangere perché noi esseri umani siamo così dannatamente stupidi - allora potete trovare la verità della morte. Non morire parzialmente, essere svegli o morti parzialmente, com'è la maggior parte degli esseri umani, ma la fine totale, quando il cervello rimasto senza ossigeno può durare soltanto, non so esattamente, tre o cinque minuti, dopo di che non può più funzionare. Questa è la morte. che arriva per malattia, incidente o vecchiaia, o con la senilità. Ora, qual è la verità di tutto questo? Qualcuno di noi può avere visto cosa c'è prima della morte, e vedendolo molto chiaramente, da quella chiarezza viene la compassione e quindi il risveglio dell'intelligenza, e con quell'intelligenza andremo ad osservare. Vedetene la logica. Se la vostra casa non è in completo ordine e quindi in completa chiarezza e compassione, come potete scoprire qualsiasi cosa al di là? Allora, qual è la verità della morte? Cioè, la fine totale. Potrebbe esserci qualcosa, o forse no. Perché si tratta di una speranza, una speranza crea distorsione e quindi illusione. Quindi la eliminiamo. Potete sopportare tutto questo?
53:20 La fine: si può trovarne la verità soltanto quando c'è una fine. Quando c'è la fine di tutto quello che avete. Potete farlo? La fine del vostro attaccamento, senza aspettare nemmeno un giorno, ma finirlo completamente, ora. E' questo il significato della morte. Potete? Finire, finire completamente, quando c'è una fine completa, nasce qualcosa di nuovo. Capite? Me lo domando.
54:47 La paura è un peso, un peso terribile, e quando lo rimuovete completamente avviene qualcosa di nuovo. Ma noi abbiamo paura di finire, finire alla fine della nostra vita. Stiamo dicendo di finirla ora. Avete capito? Finirla, finire la vostra vanità, perché senza la fine non c'è inizio. E noi siamo imbrigliati in questa continuità, senza fine. Quando c'è una fine completa, olistica, c'è l'inizio di qualcosa di completamente nuovo, che non potete nemmeno immaginare, E' una dimensione completamente diversa, il mio parlarne non ha significato. Ma stiamo giocando insieme la partita cercando di scoprire cos'è la verità di questa cosa straordinaria chiamata morte... Finire all'attaccamento, alle paure, alle vanità, alle conclusioni e alle nevrosi, finirle. Potete farlo? Lo farete? Lo state facendo? Non un po' alla volta, un giorno l'attaccamento, il secondo la paura, il terzo la vanità, il quarto l'ansia, ecc. ma finire tutto quanto ora. Cioè, finire il contenuto della coscienza, che è la nostra coscienza. Il contenuto costituisce la coscienza. Il contenuto è paura, attaccamento, avidità, invidia, il mio paese e il tuo, il mio dio e il tuo, il contenuto. Finire tutto questo, non con la forza di volontà, con la volontà non potrete mai fare nulla, in senso psicologico. Se lo fate con la volontà c'è conflitto. E attraverso il conflitto non c'è comprensione della profondità o della verità di nulla. Se voi e vostra moglie o vostro marito siete in conflitto, non comprendete la relazione. E' solo quando non c'è conflitto che potete guardarvi a vicenda, e allora potete sentirvi, fidarvi l'uno dell'altro, e c'è uno stato completamente diverso nella relazione.
58:43 Quindi, per scoprire la verità di cosa è la morte, ci deve essere la fine del contenuto della propria coscienza. E allora non chiederete mai 'chi sono io' o 'che cosa sono io'. Voi siete la vostra coscienza con il suo contenuto. E quando c'è la fine di quella coscienza con il suo contenuto, c'è qualcosa di completamente diverso, che non è immaginato. Gli esseri umani hanno cercato l'immortalità nelle loro azioni, uno scrive un libro e in quel libro c'è l'immortalità dello scrittore, un grande pittore fa un disegno, o un dipinto, che diventa l'immortalità di quella persona. Tutto questo deve finire, ma nessun artista è disposto a farlo.
1:00:15 Quindi, come essere umani, e ciascuno rappresenta l'intera umanità, vorrei che lo sentiste, che comprendeste la profondità di una tale affermazione. Voi siete il mondo, e il mondo è voi, e quando c'è cambiamento in quella coscienza voi apportate un cambiamento nella coscienza umana. Quindi, la morte è la fine della coscienza come noi la conosciamo.
1:01:08 Ci rivediamo domenica.