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SA79T2 - Possiamo, insieme, creare una società buona?
Secondo discorso pubblico
Saanen, Svizzera
10 luglio 1979



0:57 K:Possiamo continuare con quello di cui parlavamo domenica mattina? Va bene?
1:17 Mi chiedo se avete pensato ancora a quello di cui abbiamo parlato domenica mattina. Se ci avete riflettuto a fondo per conto vostro e siete arrivati ad un certo punto oltre il quale forse non potete andare; se è così potremmo approfondire molto di più. Quello che stavamo dicendo domenica mattina era che noi dobbiamo avere la capacità di pensare insieme. Questa capacità è naturale e inevitabile se si vede l'importanza e la necessità di pensare insieme in questo mondo corrotto che non implica essere d'accordo o meno, ma mettere da parte i propri particolari punti di vista, i propri pregiudizi opinioni e giudizi, per avere così la capacità di pensare insieme. Perché quando pensiamo insieme non c'è divisione voi non state pensando separatamente da chi vi parla. Scusate, ho una leggera febbre da fieno. Non datemi medicine! Se siamo capaci di pensare insieme la divisione tra voi e l'altro non c'è più. C'è solo pensare, non il vostro modo di pensare o quello di un altro, c'è solo la capacità di pensare insieme. Ma questo non è possibile se non mettete da parte le vostre conclusioni particolari, la vostra vanità le vostre esigenze particolari, altrimenti non si è insieme.
4:46 La parola 'insieme' significa camminare insieme, essere sempre insieme.. non c'è qualcuno che cammina avanti e l'altro che lo segue, camminare insieme significa che tutt'e due percorriamo la stessa strada non pensiamo a cose diverse, ma osserviamo la stessa cosa senza tradurre ciò che avete osservato secondo le vostre particolari inclinazioni e i vostri pregiudizi, ma osservare, ascoltare, camminare insieme.
5:30 Mi chiedo se vi rendete conto di che cosa succede fra due esseri umani quando questo avviene. C'è una grande esigenza un grande bisogno, nell'attuale società permissiva che tutti. si sentano appagati, sessualmente, emotivamente eccetera - un grande desiderio di successo. E da questo naturalmente deriva tutto il problema della frustrazione. Vi prego, ascoltate bene quello che sto dicendo. Non accettate e non negate quello di cui stiamo parlando stiamo pensando insieme, e intendo veramente insieme.
6:33 Quando si cerca la gratificazione in un altro o si desidera essere. o diventare qualcosa e si agisce di conseguenza, che è una forma di soddisfazione, in quel movimento c'è frustrazione ogni genere di idee nevrotiche, è la nevrosi, ecc. ecc. Ma quando pensiamo insieme, cioè quando voi avete lasciato cadere la vostra particolare opinione, i giudizi e così via e anche l'altro l'ha fatto non c'è divisione e perciò non c'è alcun senso di gratificazione mi domando se lo capite... - e perciò non c'è alcun senso di frustrazione. Vi prego, questa non è una conclusione verbale, un concetto idealistico qualcosa da raggiungere, si tratta di rendersi conto della realtà del fatto che finché non pensiamo insieme riguardo a tutto politica, religione, economia, relazioni personali, e così via pensando insieme, ci deve essere divisione, e da quella divisione sorge il desiderio di gratificazione la cui inevitabile conseguenza.. è la frustrazione con tutte le sue nevrosi e tutte le inevitabili reazioni. Quando pensiamo insieme tutto questo finisce. Mi domando se riuscite a seguire.
8:54 Posso chiedervi se voi, se qualcuno di voi dopo aver ascoltato il discorso di domenica mattina dentro di sè ha lasciato cadere le proprie opinioni personali, le proprie conclusioni ed esperienze? Oppure continuate a portarvele dietro, consciamente o inconsciamente, e fate uno sforzo per pensare insieme? Naturalmente tutto questo è piuttosto puerile, si può solo avere una certa comunicazione verbale, ma nella realtà c'è divisione e quindi conflitto. Quando pensiamo insieme il conflitto finisce. Mi domando se lo vedete! Vi prego, dovete arrivarci. Perché gli esseri umani, millenni dopo millenni hanno vissuto con i conflitti - lotte e sforzi di ogni genere fisici, psicologici, emotivi, sfruttandosi reciprocamente tutte le relazioni umane sono basate su questo. E pensando insieme le relazioni subiscono un cambiamento fondamentale, perché non c'è divisione. Se voi siete ambiziosi e l'altro non lo è, c'è divisione. Se voi credete in Dio, in Gesù o in Krishna, o quel che sia e l'altro no, c'è divisione e quindi c'è conflitto. Potete tollerarvi a vicenda, che è quello che accade ora ma la divisione esiste - il nazionalismo è così via. Quindi, se noi potessimo, durante questi discorsi non so quanti saranno, credo una decina - se potessimo un gruppo di noi, tutti noi se possibile, o almeno alcuni di noi applicare le nostre menti per scoprire se possiamo assolutamente pensare insieme. Quando lo facciamo la relazione fra di noi subisce un totale cambiamento. Giusto? Mi domando se lo vedete.
12:09 E domenica stavamo anche dicendo che psicologicamente il pensiero ha accettato il processo di progressiva evoluzione e quindi sta sempre cercando di divenire qualcosa, o di essere qualcosa. Abbiamo parlato anche del tempo - vi prego, ascoltate, rifletteteci - chiedendoci se esista veramente il tempo psicologico, il domani se psicologicamente esista il futuro. Se non c'è, allora che cos'è la relazione tra due esseri umani che non hanno futuro? Capite? Seguite la mia domanda? Non la mia domanda, è la vostra domanda. Potete non averla formulata voi, ma la domanda è stata posta. Quindi dovete guardarla.
13:39 Nel corso dei secoli, nella religione, nella politica e in altri campi, noi abbiamo accettato questa idea della gradualità. Giusto? E' ovvio. Gradualmente diventerò perfetto gradualmente sarò un po' meno questo e un po' più quello. In questa gradualità, le conclusioni e la misurazione evolutiva sono diventate importanti. Naturalmente. Seguite? Questo è misurare ciò che si era, ciò che si è e ciò che si sarà - questo è misurare. Misura è tempo e noi lo mettiamo in questione lo mettiamo in questione insieme che ci sia veramente il tempo psicologico. C'è il tempo cronologico, ovviamente, perché ci incontreremo se volete, dopodomani mattina, questo è ovvio. Se volete andare a giocare a golf o al cinema o quel che sia, c'è un dopodomani. Ma psicologicamente, interiormente, c'è il tempo? Forse il pensiero ha inventando il tempo psicologico perché è troppo pigro, indolente e anche perché non sa come affrontare ciò accade effettivamente. Perciò dice "Datemi tempo; non so come liberarmi dall'invidia, ma ci penserò ci lavorerò e gradualmente me ne sbarazzerò" - se volete. Ma se vi piace tenervela, va bene lo stesso.
16:09 Questo è stato il nostro condizionamento. Giusto? State seguendo? Non verbalmente, vi prego guardatelo in voi stessi. Questo è stato il vostro condizionamento e qualcuno come chi vi parla arriva e vi dice: "E' veramente così?" Lo avete accettato, è stata la tradizione, la tradizione culturale non una superstizione, perché tutti, gli scienziati e altri hanno parlato dell'ascesa dell'uomo attraverso l'accumulazione di conoscenza che è tempo, e così via - lo avete accettato. E chi vi parla viene a dirvi "Guarda, potrebbe essere tutto sbagliato, mettilo in dubbio". Così vi dice che forse psicologicamente non c'è domani. Lo capite? No, guardate l'importanza della questione. Che cosa vi succede se vi fate questa domanda molto seriamente non come un'idea, ma come un fatto? Un fatto è ciò che accade ora. Giusto? Se vi fate questa domanda, qual è la qualità della mente che psicologicamente non pensa al domani? Seguite? Avete capito la mia domanda? Giusto? Che cosa succede se psicologicamente non c'è futuro? - Un futuro c'è dovrete andare a pranzo, dovrete andare a dormire dovrete fare questo e quello - ma psicologicamente se non c'è futuro, che cos'è la vostra relazione con l'altro? Avete capito? Lo avete compreso? Avete risolto la domanda che vi è stata posta ieri? Qual è la relazione con vostra moglie o con la vostra ragazza, o... eccetera, se non c'è domani? Se psicologicamente avete un domani, allora create l'immagine e perseguite quell'immagine di lei o di lui avete i ricordi accumulati nella relazione con quella persona e agite secondo quei ricordi, secondo quell'esperienza. Continuate a seguirli. Giusto? Quando psicologicamente c'è un futuro, allora tutto diventa meccanico. Capite quello che intendo per meccanico? una routine, una ripetizione, l'agire basandosi sul ricordo. Ora, se psicologicamente non c'è domani che cosa succede nella vostra relazione? Nella vostra relazione, non come un'idea ma nella vostra effettiva relazione con vostra moglie, con vostro marito col vostro amico, ragazzo, ragazza, che cosa accade veramente? Capite? Vi interessa? Significa che non avete indagato solo il concetto del condizionamento del futuro psicologico ma ne avete capito tutto il significato, razionalmente con mente sana, con logica e vi siete detti: "Può non esistere". Così, con un po' di esitazione, vi siete allontanati dal vostro condizionamento. E quando vi fate questa domanda la vostra mente è libera di osservare non è più legata al condizionamento che ci sia un futuro. Avete capito? Che cos'è la vostra relazione con qualcuno quando il domani psicologico non c'è?
21:58 Forse l'approccio potrebbe essere... - ma non voglio rispondere alla domanda lo scopriremo da noi mentre procediamo. So che state aspettando che risponda io, ma questo non avrebbe senso, diventerebbe una faccenda verbale, piuttosto sciocca. Ma se poteste seguire la questione in una direzione diversa, forse ne afferreremo il significato interiore, la bellezza, la verità.
22:42 Gli antichi Indù e i Greci formularono il concetto di una buona società. Cercate di non annoiarvi con queste cose. Dicevano che una buona società è questo, quello e quell'altro. I Greci dicevano che in una buona società c'è giustizia, ecc. ecc. Gli antichi Indù dicevano che una buona società è possibile solo se ci sono dei gruppi di persone che hanno rinunciato al mondo - vi prego... ..fate attenzione, non vi sto chiedendo di farlo, sto solo dicendo che.. quelle persone non possedevano nulla erano fuori dalla società, ed essendone fuori erano responsabili delle attività della società. Seguite? Senza ritirarsi dalla società, ma standone fuori erano moralmente incorruttibili, perché non possedevano proprietà di alcun genere. Ed erano moralmente, eticamente, religiosamente chiari. Non avrebbero mai ucciso nessuno, ecc. ecc. E per un certo tempo sono esistiti, probabilmente. Poi, come ogni altra cosa sono degenerati in ciò che il mondo conosce come "bramini".
25:24 I Greci avevano la stessa idea che nel mondo deve esistere una buona società. Si trattava di una società idealistica, secondo una certa formula, una società ideologica. Idee, ideali - capite? - secondo i quali si formulava in modo preciso come doveva essere la società, secondo Aristotele e così via, ma non sono mai esistite.
26:10 Ora noi diciamo - vi prego, ascoltate - possiamo far nascere una buona società? non ideologicamente, non come un'utopia, come qualcosa da fare, da raggiungere ma una società, cioè una relazione tra due persone è già società. State seguendo? Possiamo noi, come gruppo, creare una simile buona società? Ora, aspettate un attimo. I Greci, gli Indù e probabilmente i Cinesi, hanno enunciato una formula ma noi non stiamo formulando niente. Noi non stiamo parlando dell'ideale - non diciamo che la società deve essere questo e quello. Non lo diciamo perché diventerebbe un'utopia, un ideale da raggiungere, qualcosa da fare - state seguendo? Noi parliamo di una buona società che può solo nascere quando voi, come esseri umani, rappresentanti di tutta l'umanità... - ci sto arrivando, aspetti - siete responsabili verso ogni altro essere umano. Quando diciamo che siete l'umanità intera, intendiamo psicologicamente. Giusto? Potete avere la testa di forma diversa la pelle più chiara o più scura un'alimentazione migliore e perciò essere più alti, vivere in un clima temperato il vostro nome può essere diverso. ma psicologicamente viviamo allo stesso livello con sofferenze, dolore ansia, frustrazione, con un senso di disperata solitudine, di grande sofferenza. Seguite? E' così in tutto il mondo. E' un fatto, non è un'idea da accettare. Se andate in India vedete gli stessi fenomeni che avvengono qui. Là sono più scuri di pelle, hanno problemi di sovrappopolazione e di povertà, ma psicologicamente sono anche loro ansiosi, insicuri, confusi infelici, adorano qualcosa di immaginario, proprio come qui. Perciò c'è una grande somiglianza. Psicologicamente si tratta dello stesso movimento che varia e si modifica un po' ma la fonte di questo movimento è la stessa per tutto il genere umano - giusto? Lo vedete? Non come un'idea, ma come una realtà, cioè come ciò che sta accadendo. Giusto? Quindi voi siete il resto dell'umanità. Se lo vedete non darete così grande importanza a voi stessi alle vostre ansie personali, alla vostra soddisfazione personale, conoscete tutti i problemi egotistici, perché siete come chiunque altro. Ma dovete risolverlo, questo problema. Giusto?
30:59 Allora, stiamo dicendo - comincio ad essere un po' stanco, e voi? Stiamo dicendo che una buona società può nascere immediatamente non è qualcosa da raggiungere nel futuro. Una buona società può esserci solo quando pensiamo insieme questo significa che non c'è divisione fra voi e un altro. Allora tutto il nostro comportamento cambia. Lo vedete? Allora nessuno sfrutta l'altro, né sessualmente né in nessun'altra maniera psicologica sottile. Giusto? Comprendetelo, almeno verbalmente.. Ma verbalmente non significa nulla è come aria vuota, come tenere della cenere nella mano vuota.
32:31 Stiamo parlando di una buona società che deve esistere in questo terribile mondo in questo mondo criminale, in questa società immorale - se un gruppo di noi può pensare insieme, perciò vi ho chiesto: "Che cos'è la vostra relazione con qualcun altro se non c'è il futuro psicologico?" Vedete, capite che cosa è successo? Voi.. Che cosa è successo a una mente... - vi prego ascoltate - che cosa è successo a una mente che è stata abituata, allenata, educata, condizionata ad accettare l'intero modello di vita basato sul futuro? Questo è stato il vostro modo di vivere. In questo è coinvolto uno sforzo costante per divenire per acquisire, con la competizione, il confronto, l'imitazione - lo sforzo. Se intelligentemente voi non accettate quel modo di vivere cioè se nella vostra relazione con l'altro non accettate il futuro, allora che cosa avviene nella vostra mente che cosa è successo alla vostra mente?
35:09 E' una domanda importante se potete risolverla per conto vostro - no, non risolverla. Se la vostra mente ha la qualità di non agire vi prego ascoltate - - da un punto di vista ideologico, se ha un ideale di non agire secondo quell'ideale, che vuol dire divisione e perciò senza avere ideali di alcun genere, e senza cercare di raggiungere... ..qualcosa che non sia la comprensione di ciò che accade effettivamente. Avete capito? Siete tutti addormentati?
36:38 Q: No
36:46 K:Voi venite a dirmi che non c'è domani. Io ascolto molto attentamente quello che mi dite perché forse avete qualcosa un modo di vivere in cui non c'è conflitto. Voi venite a dirmi questo. Prima di tutto mi chiedo: sto veramente ascoltandovi? Sto veramente assorbendo quello che state dicendo? Oppure sto traducendo quello che dite in un'idea e l'accetto seguite attentamente - sto rifiutando o accettando quell'idea e mi domando "Come faccio a vivere secondo quell'idea?" Seguite? E' quello che fate tutti. Mentre quell'uomo dice di non farlo, ma solo di ascoltare. Di ascoltare il fatto che avete vissuto così vedendo tutte le conseguenze del vivere in quel modo, quali sono le implicazioni, in maniera logica, passo per passo. Avete vissuto in quel modo e perciò siete diventati - la vostra mente.. è diventata completamente meccanica - ripete, segue, imita. Se lo vedete attentamente, mi dice quell'uomo, scoprite per conto vostro che cosa succede se non pensate in termini di futuro. Che cosa succede nella vostra relazione con l'altro? Con l'altro che sta ugualmente pensando con voi. Capite? Anche l'altro dice "Sì, lo vedo". Per cui pensiamo tutti e due insieme. Io lascio cadere le mie opinioni, i miei pregiudizi e così stiamo pensando insieme. Seguite? E allora che succede? Perché tutti noi vogliamo, desideriamo, aspiriamo a una buona società in cui non ci facciamo del male a vicenda, non ci uccidiamo, non ci mutiliamo non ci facciamo la guerra gli uni con gli altri, non viviamo in perenne insicurezza, pieni di paura. Vogliamo tutti una società diversa. Alcuni hanno detto - per favore ascoltate hanno detto che potete avere una buona società modificando le circostanze, l'ambiente. I comunisti, i socialisti, tutti quanti nel mondo, dicono .di cambiare tutto tramite la legge, democraticamente se possibile, altrimenti con il totalitarismo - con la repressione, e la forza, ma bisogna cambiare l'ambiente. Ci hanno provato in decine di modi diversi - ma non è mai successo. L'uomo non è cambiato. Che si tratti di cristiani o indù, gli esseri umani non sono cambiati radicalmente. Perché? Si tratta di ragioni economiche? E' una questione di credi? Voi credete in Gesù e un altro no. Perché? Perché nel mondo ci sono stati migliaia e migliaia di anni di costante divisione? Gli egiziani, i greci, i romani, i persiani sapete quante divisioni - perché? E' perché neppure due esseri umani hanno mai scoperto come pensare insieme? Capite il mio punto? Voi e io non possiamo pensare insieme. Io lo voglio. Chi vi parla dice "Per l'amor di Dio, pensiamo insieme perché insieme potremo creare un mondo completamente diverso". Ma voi dite: "Mi dispiace, io voglio tenermi le mie opinioni le mie opinioni mi piacciono, non posso abbandonare le mie esperienze, i miei piaceri". E questo mantiene la divisione.
42:46 Ora noi diciamo: potete mettere da parte tutte le vostre stupide cose senza senso - le opinioni, le esperienze? sono cose morte, andate, finite - e dire: "Pensiamo insieme". Così ci sono le nostre menti, non la vostra diversa dalla mia c'è solo una mente quando siamo insiemen - lo capite? Allora, qual è la relazione di quella mente con un'altra nella vita quotidiana? Avanti, signori.
43:35 Q:Si tratta di una domanda retorica, signore? Perché se non lo è vorrei rispondere, ma non voglio interrompere il suo discorso.
43:49 K:Non riesco a sentire, signore - qualcuno ha sentito?

Q:Chiede se si tratta di una domanda retorica.
43:55 K:No, non è una domanda retorica.
43:58 Q:Intende dire che aspetta una risposta dal pubblico
44:02 e non da lei stesso?
44:04 K:E' per questo che sto aspettando signore.

Q:Ora le do una risposta, signore.
44:07 K:Oh no, non "una" risposta.
44:09 Q:Io le posso dare solo la mia risposta. Non posso rispondere per gli altri...
44:14 K:Ah! Allora non stiamo pensando insieme. No, no, è proprio questo il punto, signore. La prego, mi perdoni. Non c'è il suo punto di vista e il mio.
44:27 Q:Non ho mai detto punto di vista.

K:E' il suo modo di esprimerlo.
44:35 Q: No, signore, quello che volevo dire
44:37 era solo questo, lei ha chiesto: se... ..non c'è il tempo psicologico, qual è la vostra relazione con un altro? La mia risposta è: aspetti fino a giovedì e potrò dirglielo, perché adesso non posso farlo. Ho litigato con mia moglie per vent'anni...
44:54 K:Quindi lei sta dicendo, signore, che non può dirmelo adesso. Ha litigato per vent'anni e ora non mi può rispondere ma forse potrà farlo in futuro?
45:09 Q:Giovedì, signore. In passato l'ho ascoltata in un modo che non è affatto ascoltare. E proprio adesso sento che forse sono sulla sua lunghezza d'onda ma ho bisogno di un po' di tempo per provarlo. Non posso darle immediatamente una risposta dicendole qual è la mia relazione con qualcun altro quando non ho avuto modo di osservare quello che succede nella mia vita quotidiana. Stando seduto qui...

K:E' quello che sto dicendo signore. Sì, signore, ho capito il suo punto. Lei dice che non ha avuto l'opportunità di farsi questa domanda e ha bisogno di tempo per poter rispondere. Io dico che lei è fuori strada. Dico che lei non sa che cos'è.... "Io ti amo" Che cosa succede a una mente che dice "Non ho divisioni"? Ora, non si tratta di pensarci su, di lavorarci sopra, se no siete..

Q:La questione è aperta.
46:20 K:No, lei non afferra il mio punto, signore.
46:26 Q:Beh, non si può sapere quello che succede.
46:30 K:Come ha detto, signora?
46:31 Q:Credo che quando si pensa insieme
46:36 non si può sapere quello che succede.
46:41 K:Lei sa che cos'è la sua relazione con qualcuno in questo momento?
46:46 Q:No.
46:51 K:Lei non sa che cos'è la sua relazione con un altro adesso con sua moglie, il suo amico, con la ragazza o il ragazzo, lei sa che cos'è ora?
47:00 Q:No.

K:Non lo sa?
47:06 Q:Lo sappiamo ma...

K:Lo sto chiedendo a voi. Lo sapete?
47:12 Q: Naturalmente.
47:14 Q:Io non lo so.
47:19 K:La signora dice che non lo sa.
47:24 Il suo ragazzo o suo marito sarà d'accordo? (risate)
47:36 Voi vi state divertendo.
47:44 Mettiamola diversamente. Che cosa faremo insieme per portare un cambiamento nel mondo? Tutti diciamo che un cambiamento è necessario. Vediamo che tutto sta degenerando, sapete quello che succede nel mondo.. stanno succedendo cose terribili nel mondo. E che cosa faremo insieme - ascoltate, vi prego - per cambiare le cose?
48:21 Q:Dobbiamo cambiare noi stessi...

K:No, aspetti, aspetti. Ci sto arrivando. Non dica "cambiare noi stessi". Ha avuto 50 anni per farlo.
48:29 Q:52.

K:52! (risate) Lei ha avuto 52 anni, perché, in nome del cielo, non è cambiato? Vuol dire che lei accetta il futuro. Succederà qualcosa che la farà cambiare. La mia domanda è: che cosa faremo insieme? - vi prego ascoltate. Benchè abbiate ascoltate chi vi parla per 52 anni o per 10 o per 5 anni, che cosa faremo insieme per far nascere una nuova società?
49:28 I cattolici in un certo periodo della storia furono terribilmente uniti. Chiunque non era d'accordo veniva torturato, inquisito, bruciato. Per un certo periodo furono molto uniti, perché avevano lo stesso credo conoscete tutta la storia. Ma adesso tutto questo è finito - nessuno crede più in niente. E vediamo la società così com'è. Che cosa faremo insieme? Di fronte a questa domanda ognuno ha dei progetti diversi - giusto? - idee e concetti diversi: bisogna fare questo, non fare quello, dobbiamo... ..unirci tutti per eleggere un nuovo presidente, un nuovo politico - seguite?
50:41 Perciò io chiedo: sarà una fede a tenerci uniti? Giusto?
50:49 Q:No.

K:Non può. Aspetti. Sarà l'autorità a farci stare insieme?

P: No.
51:03 K:Vi prometto una ricompensa.

P:No.
51:09 K:Se fate così raggiungerete il Nirvana.

P:No.
51:16 K:Oppure, se non lo fate andrete all'inferno.
51:21 Premio e punizione, su questo si basa la nostra vita.
51:27 Allora, che cosa ci unirà? La fede non lo farà, e rifiutiamo qualsiasi genere di autorità così come rifiutiamo la ricompensa come mezzo per il cambiamento. E se qualcuno vi dice che se non obbedite sarete puniti nell'al di là voi rispondete: "Via, non dire stupidaggini" e lo lasciate perdere. E allora che cosa ci porterà insieme?
52:04 Q:Cercare di ascoltare.
52:12 K:Ma voi non ascolterete se avete dei pregiudizi. Giusto? Allora, lascerete perdere i vostri pregiudizi? Torniamo a dire la stessa cosa. Lascerete perdere il vostro desiderio personale di qualche straordinaria utopia sull'evoluzione, sull'illuminazione? Abbandonerete la vostra idea di ciò che deve essere la meditazione? Potete lasciar andare tutto questo? Ci vorranno altri 52 anni e poi direte "Sì, è la fine, sto morendo ma spero che ci riuscirò". Seguite? Allora, che cosa ci unirà? Fatevi questa domanda.
53:10 Q: Non ce la siamo posta, non so perché.
53:14 K:Solo quando siamo capaci di pensare insieme. Giusto, signori? Quando voi e io vediamo la stessa cosa. Non quando voi la vedete in un modo e io in un altro. Quando ciascuno di noi vede quello che accade effettivamente così com'è allora possiamo guardarlo insieme. Ma se dite che non sta accadendo, che si tratta solo di immaginazione o di questo e quello - seguite quello che sto dicendo? Allora, che cosa ci unirà? Non intendo sessualmente, in questo mondo permissivo è la cosa più ovvia e sciocca e pensiamo che quello sia essere insieme.
54:22 Mettiamola in un altro modo: se non c'è domani... ..psicologicamente, non c'è futuro, qual è la mia azione verso un altro? Nessun futuro implica che non ci sono ideali, e che non c'è nemmeno un passato. Lo capite? Se si nega il futuro psicologico, bisogna negare anche il passato. Non so se riuscite a seguire. Oh Signore! Lascerete andare il vostro passato? Le offese, le ferite che avete ricevuto i desideri inappagati, le ansie - tutto questo è il passato. Se psicologicamente non c'è futuro significa che psicologicamente non c'è nemmeno il passato. Mi domando se lo vedete! Non potete avere l'uno e rifiutare l'altro, sono lo stesso movimento. E' questa la nostra difficoltà. La nostra difficoltà è di lasciar andare, sia il passato che il futuro.. perché abbiamo paura. Non ne parlerò adesso, ma guardate quello che stiamo facendo. Vogliamo cambiare il mondo. E' necessario per i nostri nipoti. Sapete, signori, se amate qualcuno con tutto il cuore, con il vostro sangue con tutto il vostro essere, se l'amate, se avete un bambino piccolo.. che amate, volete che entri in un mondo simile? Allora, che cosa faremo? Ma a voi questo non interessa!
57:02 Q:Ma lei pensa che sia davvero possibile farlo completamente? Conosce qualcuno che lo ha fatto?
57:12 K:"E' possibile farlo completamente?" mi chiede quel signore che mi ha ascoltato per 52 anni. "E lei conosce qualcuno che lo ha fatto?". Sarebbe irrispettoso da parte mia - vi prego, ascoltate - sarebbe irrispettoso, maleducato, scorretto, dire che conosco qualcuno che l'ha fatto. Ciò che conta è: lo sta facendo lei ora? Non se io conosco qualcuno. State fuggendo da voi stessi quando dite... "Mi mostri qualcuno, un risultato". Chi vi parla non è interessato ai risultati. Se lo fosse rimarrebbe deluso sfrutterebbe gli altri, entrerebbe in un mondo completamente diverso.
58:17 Allora, che cosa faremo insieme? Vedete, se capiste la parola "insieme". Sapete, quando vi tenete per mano con qualcuno che vi piace potete tenervi per mano anche pensando in modo diverso. Giusto? Ma non siete insieme. Essere insieme significa avere la stessa qualità di mente. Quando ci si ama c'è la stessa qualità. Capite? Amare qualcuno così completamente - oh, voi non... In quell'amore non c'è futuro, no? Non dite "Ti amerò domani".
59:32 Allora, che cosa faremo per far nascere il sentimento di non essere separati di essere insieme, il sentimento, la qualità, il sentirlo - capite?
1:00:06 E' davvero fenomenale che quel signore mi abbia ascoltato per 52 anni quell'altro laggiù per 20, e qualcun altro di voi mi abbia ascoltato per 10, 5 anni o per la prima volta... - che cosa vi farà cambiare? Una botta in testa? L'offerta di una ricompensa? Che cosa vi farà cambiare, in modo da poter dire "Guarda, essere insieme è la cosa più importante della vita"?
1:01:23 Q:Lasciar andare la paura.

K:Non avere paura. E' questo?
1:01:33 Oppure - vi prego ascoltate - oppure è che pensiamo di essere sicuri nella separazione?
1:01:52 Q:Deve cominciare... (non udibile)
1:01:54 K:Signora, ascolti semplicemente quello che ho detto.
1:02:01 Ognuno di noi pensa che, avendo un nome particolare una forma, un lavoro, un conto in banca appartenendo a una particolare nazione, o a un gruppo, siamo salvi, sicuri. Ma io vi chiedo: siete sicuri? E' ovvio che non lo siete. Seguite? Volete essere completamente sicuri nel vostro isolamento ma nel momento in cui siete isolati non potete essere sicuri. E' quello che dicono le varie nazioni. Dobbiamo avere sicurezza, dobbiamo costruire armi dobbiamo proteggerci dagli altri. Quindi, ogni essere umano vuole sentirsi sicuro nel proprio isolamento. Oh, per amor del cielo! Quando siete isolati non potete mai essere sicuri.
1:03:34 Non è questo un fatto?

Q:Sì.
1:03:37 K:Perciò, se è un fatto, non siate isolati. Vedete, voi non accettate il fatto, dite che è così e tuttavia ve lo tenete, rimanete lì. E' una generazione senza speranza, non è così? No signore.
1:04:05 Allora, stiamo mettendo in evidenza che c'è completa totale sicurezza quando siamo insieme. Capite? Quando pensiamo insieme. Solo da questo può nascere una buona società che sia giusta, morale, in pace - sapete. In quello c'è sicurezza, non in ciò che avete adesso.
1:04:57 Basta Ci incontreremo dopodomani, credo, vero?