Krishnamurti Subtitles home


SA79T7 - Nel completo silenzio la mente incontra l’eterno
Settimo Discorso pubblico
Saanen, Svizzera
22 luglio 1979



0:46 K:Penso che questo sia l'ultimo discorso. Da mercoledì ci saranno dei dialoghi per cinque giorni. Perché ve ne state tutti così tranquilli?
1:12 Mi domando se l'avete mai notato, la nostra mente è raramente molto quieta silenziosa, senza problemi o, se ne ha, li mette da parte per un po'; avere una mente libera, non ingombra una mente che non cerca niente ma è assolutamente quieta, silenziosa, e forse osserva non solo quello che accade nel mondo ma anche quello che accade nel mondo interiore, nella propria esistenza i propri atteggiamenti, i propri conflitti, semplicemente osserva. Mi domando se avete mai fatto una cosa del genere. Oppure stiamo sempre cercando qualcosa, chiedendo, analizzando, esigendo cercando il successo, seguendo qualcuno, qualche ideale, e così via o cercando di stabilire una buona relazione con qualcun altro? Mi domando perché ci sia questa continua lotta e ricerca. Si va in India, non so perché, cercando qualcosa di straordinario che accadrà quando si va in quel paese, seguite qualcuno... che vi dice di ballare, di cantare, di fare quello che volete. (risate) E c'è chi vi induce a meditare in una certa maniera ad accettare l'autorità, a compiere certi riti, a urlare quando ne avete voglia, e così via. Perché facciamo tutti queste cose? Che cos'è questa sete insaziabile? Che cos'è che cerchiamo? Potremmo approfondire un po' la questione... ..e cercare di scoprire per conto nostro qual è la nostra aspirazione che cosa cerchiamo, quale successo ci aspettiamo, che cosa cerchiamo di diventare.
5:01 A parte i credi, i dogmi e i riti religiosi che chi è abbastanza intelligente ha messo da parte senza andare in Tibet o in Giappone, e senza praticare il buddismo Zen... ..sapete quali affari vi sono coinvolti, ma rimanendo tranquillamente a casa propria, o durante una passeggiata in solitudine ci si può chiedere perché c'è questa eterna sete? Potremmo parlarne un po'? Perché abbiamo parlato di molte cose durante gli ultimi sei discorsi. Abbiamo parlato della paura, pensando insieme; abbiamo parlato del dolore del piacere; e abbiamo anche parlato dell'intelligenza, dell'amore e della compassione. Come abbiamo fatto notare, senza l'intelligenza di cui abbiamo parlato a fondo, non ci possono essere amore e compassione. Vanno insieme. Non parlo dell'intelligenza dei libri, o dell'abile inventiva del pensiero né dell'intelligenza di una mente molto acuta e sottile ma dell'intelligenza che percepisce subito ciò che non è vero e ciò che è falso, ciò che è pericoloso e lo lascia andare immediatamente, questa è la qualità della mente intelligente. Potremmo parlarne, questa mattina e non solo di che cos'è che tutti cerchiamo e desideriamo così tanto. E forse, mentre procediamo, scopriremo per conto nostro qual è la qualità di una mente - la mente è tutti i nostri sensi, tutte le nostre reazioni tutte le nostre emozioni e la capacità di pensare con molta chiarezza tutto questo è la mente, la cui essenza è il pensiero. E forse potremmo parlare, insieme, della natura della meditazione e se c'è qualcosa nella vita, nella nostra esistenza quotidiana non solo le attività materiali, i beni materiali, il denaro, il sesso le sensazioni, ma al di là di tutto questo, se c'è qualcosa di realmente sacro, non costruito dal pensiero, non le immagini che il pensiero ha creato in varie forme, in varie cattedrali templi e così via, ma effettivamente, per conto nostro, scoprire forse con la meditazione, liberi dalle illusioni e dagli inganni e pensando con molta onestà, se c'è qualcosa di veramente sacro; questo è il movimento della meditazione.
9:58 Perciò per prima cosa indaghiamo, se possiamo pensare insieme: di che cosa siamo tanto affamati? La maggior parte di noi ha avuto esperienze di vario tipo non solo esperienze sensuali, ma eventi che hanno provocato vari movimenti emotivi, sensazionali e romantici ma anche queste esperienze sono piuttosto banali e forse tutte le esperienze sono piuttosto banali. E quando cominciamo a indagare che cos'è che stiamo tutti cercando, volendo esigendo ci chiediamo: è qualcosa di superficiale, di sensoriale o è qualcosa che... ..il desiderio cerca, che deve essere ovviamente piuttosto superficiale? E potremmo noi, pensandoci su insieme passare dalla superficialità a un'indagine più profonda, più vasta? Giusto? Cioè, voi e chi vi parla, stiamo cercando di capire, insieme se tutto quello che desideriamo riguarda semplicemente delle esigenze superficiali, sensoriali, oppure quello che cerchiamo, che vogliamo, di cui abbiamo sete va molto al di là di tutto questo? Capite la mia domanda?
13:12 Come indagherete? Quando vi domandate se la vostra indagine se ciò che desiderate è solo superficiale, come volere più denaro migliori relazioni, ottenere il successo, la felicità sapete, cose superficiali, che stanno in superficie come indagate in tutto ciò? Con l'analisi? L'analisi è sempre lo stesso movimento del pensiero, che guarda indietro. Con l'analisi il pensiero esamina se stesso attraverso gli avvenimenti.. e le esperienze passate, e il suo esame sarà sempre limitato perché il pensiero è limitato. Questo è chiaro. Ma è il solo strumento che abbiamo, e così continuiamo a ripetere e a usare lo stesso strumento, anche sapendo che è limitato e sapendo che non può risolvere i nostri problemi, che non ha la capacità di indagare veramente a fondo, eppure continuiamo a usarlo. Giusto? Non ci rendiamo mai conto, penso, che questo strumento spuntato e logoro non può risolvere i nostri problemi e perciò dobbiamo metterlo da parte. Sembra che non siamo capaci di farlo - perché? Vi prego di indagare con me. Capite la mia domanda?
15:28 Il pensiero ha creato il mondo tecnologico. Giusto? Il pensiero ha creato tutte le divisioni del mondo. Il pensiero ha creato non solo le divisioni nazionali, ma le divisioni religiose le divisioni ideologiche, ogni forma di divisione tra due persone per quanto queste possano pensare di amarsi, c'è sempre divisione, e il pensiero ne è responsabile, è ovvio. Lo accettiamo? Che il pensiero, con la sua attività, inevitabilmente essendo limitato, essendo il risultato del passato deve inevitabilmente portare divisione, e perciò è limitato. Il pensiero non potrà mai vedere l'intero. Giusto?
16:42 Ora possiamo chiederci: questa attività è superficiale o può il pensiero, con la sua limitazione, indagare più a fondo? Seguite quello che sto dicendo? Ci siamo capiti? Possiamo continuare? Vi prego, non è una spiegazione verbale non è verbalmente che facciamo chiarezza, ma piuttosto, insieme scopriamo per conto nostro qual è la radice di questa fame, di questo gran desiderio di cercare, di scoprire, sapete, questo costante movimento dentro e fuori di noi. E' ovvio, non è vero?
17:59 L'osservazione, osservare, è lo strumento del pensiero? Seguite? Vi prego, approfondite un po' con me. Osservare implica il movimento del pensiero? Potete osservare, poi trarre una conclusione, creare un concetto dall'osservazione. L'attività del creare attraverso l'osservazione è il movimento del pensiero. E' quello che generalmente facciamo. Vedo un colore, si vede un colore, lo si osserva ci piace o non ci piace, abbiamo i nostri pregiudizi, tutto ciò è il movimento del pensiero. Giusto? Si può osservare senza alcun movimento del pensiero? E questo richiede qualche disciplina? Capite? La radice della parola disciplina è "imparare". E' imparare, non è conformarsi, non è imitare non è rendere la mente ottusa con la routine, non è tutto questo, ma è imparare. Ora, si può imparare a osservare senza che il pensiero crei un'immagine e senza agire secondo l'immagine che abbiamo creato? Giusto? Si può semplicemente osservare? Cioè imparare, osservare e imparare o essere consapevoli che il movimento del pensiero interferisce con l'osservazione? Imparare. Questa è vera disciplina, imparare. Mi domando se l'avete capito. Ci stiamo capendo? Lo stiamo facendo mentre parliamo, o ci penserete su? Vi prego, lo stiamo facendo insieme, lo stiamo pensando insieme.
21:04 Allora, quando osservate, per esempio, la vostra ambizione la vostra sete di qualcosa, potete osservarla senza alcun motivo il motivo è il passato, può essere il desiderio, una conclusione del pensiero, potete osservarla senza che il passato interferisca con l'osservazione? Potete farlo? Questo è imparare. L'intero movimento: l'osservazione, l'interferenza del pensiero, qual è il risultato e l'effetto di tutto questo movimento, solo osservare. Si vuole imparare. Imparare è un accumulo di conoscenza, generalmente. Giusto? La scuola, il liceo, l'università oppure si impara qualcosa sulla relazione e così via, si impara. Si accumula la conoscenza e poi si agisce. Giusto? Lo scopo di imparare è accumulare conoscenza e da lì agire con maggiore o minore abilità, dipende. Oppure agite e poi imparate, cioè dall'azione accumulate conoscenza. Avete capito? State seguendo? Così le nostre azioni si basano sempre sulla conoscenza accumulata. Giusto? Agire, imparare dall'azione, e accumulare. Accumulare conoscenza e poi agire. Giusto? Così le nostre azioni si basano sempre sul passato o il passato si proietta nel futuro, e si agisce in vista del futuro. E' lo stesso movimento, modificato ma sempre lo stesso movimento. Giusto? Mi domando se state seguendo tutto questo. Lo state facendo signori?
24:26 Fa caldo!
24:37 Noi stiamo indicando una cosa del tutto diversa. Capite? Si accumula conoscenza e poi si agisce. Si accumula conoscenza e la si proietta nel futuro e si agisce in base al futuro. Perciò le nostre azioni sono invariabilmente il risultato del passato o del futuro cioè le nostre azioni si basano sul tempo: ieri oggi e domani. Ieri si incontra col presente che è oggi, si modifica e va avanti. Giusto? Le nostre azioni si basano su questo. Perciò le nostre azioni sono sempre incomplete, è ovvio. Perchè ci sono i rimpianti un senso di frustrazione, non sono mai complete, ovviamente. Giusto?
25:46 Ora noi stiamo sottolineando un'altra cosa, completamente diversa cioè un'osservazione in cui il passato e il futuro non esistono. E' solo osservazione. Come fa un vero scienziato, che osserva nel microscopio quello che effettivamente sta accadendo. Giusto? Quando egli osserva quello che effettivamente sta accadendo la cosa osservata cambia, si muove. Giusto? Vi prego, ascoltate. Si può osservare l'ambizione, il desiderio, l'urgenza, l'intensa energia che ci vuole solo osservare tutto questo senza il movimento del passato? Avete capito? State seguendo? Non è terribilmente intellettuale, vi prego. E' solamente logico, ragionevole e perciò sano. "Sano" significa in buona salute. Potete farlo? Osservare i nostri desideri, che cosa vogliamo dalla vita, che cos'è che cerchiamo, di che cosa siamo a caccia. La maggior parte di noi è così, altrimenti non sareste qui. Cioè - vi prego, approfondite ancora un po' - leggete dei libri di filosofia di psicologia, vi laureate in questo e quello, o leggete libri cosiddetti religiosi. In quei libri si afferma sempre che c'è qualcosa che va al di là la parapsicologia, capite? C'è sempre qualcosa di più e che va sempre più in profondità. E dopo aver letto quei libri dite: "Forse c'è questo qualcosa, lo cercherò". E allora si viene presi nella rete dei preti, dei guru si segue l'ultima moda e così via, finché pensate di aver trovato quello che vi soddisfa - giusto? - che vi dà... Dite: "Sono perfettamente felice, non devo cercare nient'altro". Può essere forse un'illusione. Alla maggior parte della gente piace vivere nelle illusioni. Ma tutte le vostre ricerche, le vostre ambizioni,
29:44 la vostra fame non hanno risolto nulla non hanno dato vita a una buona società - capite? - una buona società una società basata sulla pace, dove non c'è violenza, dove non è che ciascuno cerca di soddisfare le proprie ambizioni, con ogni genere di violenza. Lo scopo della nostra indagine è di creare una buona società nella quale gli uomini possano vivere felicemente, senza paura senza conflitto, senza tutta questa snervante lotta senza brutalità e tutto il resto, è questa l'intenzione dell'indagine, perché la società è costruita dalla relazione tra le persone. Se le nostre relazioni non sono corrette, precise, reali, allora creiamo una società come quella di adesso, ed è quello che accade nel mondo. Giusto?
31:23 Perciò indaghiamo in questo: cioè nel fatto che gli esseri umani sono separati chi cerca una cosa e chi ne cerca un'altra completamente differente, ciascuno vuole qualcosa di diverso. Giusto? Perciò c'è sempre questo movimento egocentrico. La società che abbiamo creato si basa sui problemi egocentrici sulle ambizioni personali, sul successo personale sulla disciplina del "dovere", che porta violenza. Stiamo indagando tutto questo, che è quello che abbiamo, e indaghiamo anche la mente - la vostra mente - la mente, capite? Quando usiamo la parola "mente", non è la vostra mente o la mia - è la mente. Perché la vostra mente è uguale a quella di migliaia, di milioni di persone. Giusto? Una mente che lotta, esige, segue, accetta obbedisce, idealizza, appartiene a qualche religione, soffre è ansiosa, la vostra mente è questo e la mente degli altri è come la vostra. Giusto? Perciò la vostra mente non è vostra. E' la mente. Non so se lo vedete. Forse non lo vedete perché la vostra vanità, il senso della vostra importanza individuale può impedire l'osservazione, che è reale. Giusto? Mi domando se lo vedete. E' per questo che, fino a che non comprendiamo veramente che noi esseri umani siamo così simili, psicologicamente noi esseri umani, in tutto il mondo, siamo così infelici. Tutti pregano, ma le preghiere non danno una risposta a questo problema. Sono sempre infelici, sempre in lotta, sempre disperati. Questa è la mente che abbiamo in comune. E perciò quando indaghiamo indaghiamo l'essere umano, non me o voi. Siamo esseri umani. Mi domando se vedete tutto questo.
34:48 Nella nostra indagine, possiamo osservare il mondo esteriore con le sue divisioni e tutto il resto, il terrore il pericolo, la criminalità dei politici possiamo osservare tutto questo, solo osservare, senza trarre delle conclusioni? Se osserviamo quello che accade là fuori, e allo stesso modo osserviamo quello che accade dentro di noi, allora le nostre azioni non sono la vostra azione e la mia azione. Non so se seguite tutto questo. Perché allora stiamo agendo insieme, capite? perché stiamo osservando la stessa cosa insieme.
36:13 Ora la domanda è: che cosa stiamo cercando? Capite? Chiedetevi che cosa state cercando: è il denaro è la sicurezza, è essere liberi dalla paura così che possiate avere un continuo piacere? Volete essere liberi dal peso del dolore? Non solo dal vostro peso, ma dal peso del dolore del mondo. Oppure cercate - a parte tutte le assurdità delle religioni - cercate qualcosa che è senza tempo qualcosa che non è stato assolutamente toccato dal pensiero? Capite? Qualcosa di essenzialmente originale, qualcosa di assolutamente incorruttibile? Scoprite per conto vostro che siete esseri umani come tutti gli altri esseri umani del mondo che cosa ambite, che cosa cercate, di che cosa avete fame.
38:21 Se si vuole un'esperienza perché si sono avute delle esperienze sensoriali sessuali, esperienze di vario tipo, e diciamo "Basta con queste cose, voglio esperienze di altro genere" capite? Voglio qualcosa di più. E' questo che cercate? Qualche esperienza che vi dia grande piacere grande comprensione, un'illuminazione, una trasformazione. Come lo scoprirete?
39:35 Per prima cosa, per scoprirlo, bisogna essere liberi da tutte le illusioni. Giusto? Questo significa essere terribilmente onesti, così che la mente non inganni se stessa. Giusto? Perché la mente non si inganni, bisogna capire l'intera natura del desiderio. Giusto? Perché è il desiderio che crea le illusioni tramite il desiderio si vuole la realizzazione, si spera in qualcosa di più. Perciò, a meno che non comprendiate l'intera natura e struttura del desiderio, il desiderio creerà inevitabilmente delle illusioni. Abbiamo già parlato del desiderio. Allora può la vostra mente, avendo capito l'attività del desiderio, conoscere il suo valore relativo e quindi essere libera di osservare? Questo significa che osservate senza alcun tipo di illusione. Il nazionalismo è un'illusione. Giusto? E' ovvio. Questo è molto facile. Le illusioni che il pensiero ha creato - giusto? Siamo consapevoli delle illusioni? Su, avanti, signori! E quando la mente è libera dalle illusioni è assolutamente priva di ipocrisia, è chiara, onesta allora possiamo cominciare a indagare, chiedendoci se c'è un'esistenza senza tempo - capite? - una verità senza tempo. Cioè, qui è dove nasce la meditazione. Giusto? State seguendo?
42:59 Qualcuno di voi ha fatto meditazione? Probabilmente no, o probabilmente ha fatto la meditazione trascendentale, la meditazione tibetana la meditazione indù, la meditazione buddista, la meditazione zen. Probabilmente vi siete trastullati con tutte queste cose - seriamente o con superficialità. Tutte queste cose, per quanto si può capire e chi vi parla ha discusso la questione con tutti gli eruditi dei vari circhi, il loro concetto è che il pensiero deve essere controllato, che ci deve essere disciplina che si debbono sottomettere i propri sentimenti a qualcosa di diverso da "ciò che è" con la consapevolezza, col controllo con la costante attenzione - sapete tutto questo, vero? Dovete ripetere certi mantra, o degli slogan: potete ripetere "amen" o "coca-cola" o quello che volete (risate) - no, non ridete, sono la stessa cosa. Stiamo dicendo che si è accettato che la meditazione sia tutto questo.
45:04 Ora, se volete scoprire che cos'è la meditazione non accettate semplicemente quello che dice qualcun altro se volete scoprirlo, sono necessarie alcune cose ovvie. Non ci deve essere autorità, se no dipendete da questa. Giusto? E' ovvio. Perciò lottate, imitate, vi conformate. E bisogna capire la natura del "controllo". Chi è il controllore? Capite? Lo capite? Mi domando se capite tutto questo. No? Vi interessa tutto questo? Perché è la vostra vita, non la mia. E' della vostra vita quotidiana che parliamo, di che cosa vi è implicato... ..se si può essere liberi da tutto questo caos, confusione e infelicità. Questa è l'indagine, voi state indagando, non sono io che indago e voi accettate, stiamo indagando insieme, stiamo compiendo questo viaggio insieme.
47:09 Perciò, per prima cosa, come abbiamo detto, niente autorità, il che significa cessare di essere di seconda mano. Capite? Siamo tutte persone di seconda mano, perché di seconda mano è la tradizione. Non diciamo mai: "Ecco, ho messo tutto da parte, fammi guardare."
47:48 L'altra questione è il controllo: fin dall'infanzia siamo stati allenati educati a controllarci, a reprimerci o, all'altro estremo, che è quello che accade ora, a fare quello che ci piace, a farci gli affari nostri! Che è l'opposto del controllo. Perciò bisogna capire l'intero movimento del controllo. C'è un modo di vivere - vi prego, fate attenzione c'è un modo di vivere senza alcuna forma di controllo? Che non significa fare quello che vi pare permissivismo o indulgenza. C'è un modo di vivere - vi prego, indagate, forse questo è nuovo per voi - in cui non c'è ombra di controllo? Per scoprirlo bisogna chiederci: chi è il controllore? Giusto? Stiamo indagando che cos'è la meditazione perché forse potremo capire la natura della meditazione non il significato della parola, il significato della parola è molto semplice ponderare, pensarci su, indagare, ecc. ecc. ma a parte la parola, scoprire che cos'è la meditazione. Si potrebbe, in questa indagine, trovare la soluzione, portare in essere una vita straordinariamente sana, straordinariamente razionale e forse scoprire qualcosa che non ha nome, che non ha tempo. Stiamo puntando a questo.
50:21 Allora, chi è il controllore che dice: "Devo controllare i miei sentimenti" o: "Devo lasciar fluire i miei sentimenti" e così via chi è l'entità che dice: "Devo controllarmi"? Capite? Il controllo e il controllato. Il controllore e la cosa da controllare. Così c'è una divisione. Chi è il controllore? Non è sempre il movimento del pensiero? Il pensiero dice - vi prego di seguire - il pensiero dice "Ho fatto questa esperienza, questo l'ho imparato" e tutto il resto, che è il passato, così il passato è il controllore. Giusto? E ciò che accade ora deve essere controllato dal controllore. Giusto? Capite? State seguendo tutto questo? O vi state addormentando? (risate)
51:37 Q:Stiamo seguendo. Krishnamurti: Lo faccia davvero, signore.
51:41 Non sto parlando per mio beneficio. Giusto? Ho parlato per 52 anni - "basta" per me. Non mi interessa parlare. Ma mi interessa scoprire se anche voi potete scoprire la stessa cosa così che la vostra vita sia completamente differente, trasformata così da non avere problemi complicazioni, conflitti, ambizioni e tutto il resto. Chi vi parla, parla per questa ragione, non lo fa per la propria gratificazione per il proprio divertimento o per la propria realizzazione - tutte quelle assurdità.
52:35 Così il controllore è il risultato del pensiero il pensiero è basato sulla conoscenza, che è il passato. E il pensiero dice: "Devo controllare quello che accade ora" - giusto? Il reale. Il reale può essere, per esempio, l'invidia o la gelosia, che tutti conoscete. E il pensiero dice: "Devo controllarla". "Devo analizzare. Devo reprimerla o soddisfarla". Così c'è una divisione - giusto? - divisione creata dal pensiero. State seguendo? Allora, in questo c'è un inganno. Giusto? L'inganno sta nell'idea che chi controlla sia diverso da ciò che viene controllato. Tutti e due sono creati dal pensiero. Giusto? Il controllore è il controllato. Mi domando se lo vedete. Giusto? Se lo lo capite davvero approfonditelo molto seriamente per conto vostro e vedrete che il controllore non è necessario, è necessaria solo l'osservazione. Capite? Quando osservate, non ci sono il controllore o il controllato, c'è solo osservazione. Osservando la vostra invidia, per esempio osservatela, senza darle un nome, senza negarla né accettarla semplicemente osservate la sensazione, la reazione che sorge che viene chiamata invidia, guardatela senza la parola. State seguendo?
55:08 Allora, quando non c'è la parola perché la parola rappresenta il passato - seguite? quando usate la parola "invidia", questa rinforza il passato. Giusto? Così c'è una possibilità di vivere senza alcun senso di controllo. Non lo dico come una teoria, ma come una cosa effettiva. Chi vi parla dice quello che ha fatto non è qualcosa che inventa, che si può vivere senza alcun senso di controllo e perciò senza alcun senso di conflitto, di divisione. Questo può succedere solo quando c'è pura osservazione. Avete capito? Fatelo e vedrete. Fatelo! Provatelo!
56:36 Quando non c'è il minimo conflitto, che accade nella mente? Capite? Il conflitto implica movimento. Giusto? Il movimento è tempo. Giusto? Il tempo è andare da qui a là, sia fisicamente che psicologicamente. Cioè, è il movimento da un centro a un altro centro o il movimento da una periferia all'altra - seguite? C'è questo costante movimento in tutti noi. Ora, se osservate con molta attenzione questo movimento mentre lo osservate che cosa accade nella mente? State seguendo tutto questo?
57:53 Per prima cosa, voi avete capito: niente autorità; la natura del pensiero; il pensiero che è limitato e la conoscenza che è immagazzinata nel cervello come memoria, e quella memoria si comporta come pensiero in azione. Quindi la conoscenza fa sempre parte dell'ignoranza. Giusto? Ne abbiamo parlato. Allora che accade nella mente? Capite? La mente, come abbiamo detto, non solo è capace di pensare con chiarezza, obiettivamente, impersonalmente, il pensiero ha creato nel mondo la tecnologia e tutto il resto ma ha anche creato tutti i problemi interiori. Giusto? Quando si osserva tutto questo, la mente ha la capacità di agire non dal l pensiero, ma dalla pura osservazione. Lo comprendete? Mi domando se lo capite. Vi prego, signori, tutto questo è logico, non nulla di settario non riguarda la filosofia orientale, niente di tutto questo. Anche se chi vi parla è nato nel paese chiamato India non è un indiano. Ha un passaporto, questo è tutto. Perciò egli non è coinvolto in assurdità esotiche o romantiche, o in qualche strana filosofia. Stiamo solo osservando quello sta accadendo realmente. E per osservare quello che accade realmente bisogna guardare senza che la risposta del passato gli dia una certa forma. Da quella pura osservazione scaturisce l'azione. Quella è intelligenza. Ed è anche quella cosa straordinaria chiamata amore e compassione.
1:00:46 Dunque, la mente ha questa qualità di intelligenza e naturalmente con quell'intelligenza si accompagnano la compassione e l'amore. L'amore non è solo sesso, per amor del cielo, spazzate via tutta quella roba... L'amore è una cosa diversa dalla pura sensazione, non ha alcuna relazione con le nostre esigenze, col nostro appagamento e tutto il resto.
1:01:23 Così ora la mente ha questa qualità, questa stabilità. E' come una roccia in mezzo alla corrente nel mezzo di un fiume, immobile. Seguite? Una mente simile ha capito la relazione con ciascun altro ne abbiamo parlato, la relazione non si basa sull'immagine capite? Voi avete un'immagine di me e io ho un'immagine di lei, e la nostra relazione è questo, tra due immagini. Sapete tutto questo, vero? E perciò non c'è una vera relazione. Può esserci una relazione fisica, dei sensi ma questa non è una vera, profonda relazione con qualcun altro. Se non c'è questa profonda relazione c'è conflitto e da quel conflitto noi creiamo questa società completamente immorale, violenta, cruenta. Ora la mente ha questa qualità di grande stabilità. E ciò che è stabile è silenzioso. Giusto? State seguendo tutto questo? Lo avete approfondito? Capite? Essere assolutamente chiari, avere la chiarezza che permette di esaminare qualsiasi problema. Quella chiarezza è stabilità. Capite? E' solo una mente confusa, contraddittoria in frammenti, che è instabile, nevrotica, che cerca e lotta. Ora siamo arrivati al punto in cui la mente è completamente chiara e perciò completamente immobile. Capite? Non immobile come una montagna, ma immobile nel senso che è così completamente... senza problemi - seguite? è questo, perciò è straordinariamente stabile e quindi arrendevole. Giusto?
1:04:52 Ora: una tale mente è quieta. Ed è necessario avere una mente che sia assolutamente silenziosa... ..assolutamente, non in modo relativo - c'è il silenzio quando andate di sera nel bosco, c'è un grande silenzio tutti gli uccelli sono andati a dormire, il vento, il fruscio del vento tra le foglie è finito, c'è una grande quiete, c'è silenzio intorno. E osservando quel silenzio, la gente dice "Devo avere quel silenzio" e così dipende dalla quiete dello stare da soli - capite? - dell'essere in solitudine. Quello non è silenzio. E c'è il silenzio creato dal pensiero. Cioè, il pensiero dice: "Devo fermarmi, devo essere quieto non devo chiacchierare", e a poco a poco produce un silenzio. Ma non è quello, il silenzio, perché è il risultato del pensiero che agisce sul rumore. Giusto? Noi stiamo parlando di un silenzio che non dipende da nulla. E' solo quella qualità di silenzio, quell'assoluto silenzio della mente che può vedere ciò che è eterno, senza tempo, senza nome. Questa è meditazione. Giusto? Bene, signori. E' finito.