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SA84Q2 - Secondo incontro domande e risposte
Saanen, Svizzera
24 luglio 1984



0:16 Ci sono ancora centocinquanta domande o forse più. Non possiamo rispondere a tutte, ci vorrebbero un paio di mesi, e sono certo che non vorreste rimanere qui un altro mese.
0:43 Mi chiedo - ci chiediamo se ci sia davvero una domanda finale, una domanda che risponda a tutte quante.
1:04 Non ci abbiamo pensato, ci sto pensando solo ora. C'è una domanda, o un'indagine, non un'esperienza, perché le esperienze sono sempre limitate le esperienze sono condizionate dai propri desideri, intenzioni e limiti. Quindi non si può contare sulle esperienze, sono le cose più dubbie del mondo, anche le cosiddette esperienze spirituali. Sono sicuro che molti di voi vogliono quel genere di esperienze per avere sostegno, energia, ecc. Ma qualsiasi esperienza, per quanto profonda, ampia e complessa, rimane sempre limitata perché c'è sempre lo sperimentatore che sperimenta - giusto? E lo sperimentatore è il passato, le sue memorie, il suo passato, e secondo quel background lo sperimentatore riconosce l'esperienza e la vive sperando di avere un'esperienza più grande. Ma l'esperienza più grande, più vasta, più profonda, è sempre limitata perché c'è lo sperimentatore.
3:27 Ora nasce la domanda che io pongo a voi, se vi sia veramente qualcosa da sperimentare. A parte le esperienze fisiche, sessuali, ecc. a parte quelle reazioni fisiche, c'è veramente qualche esperienza? Perché vogliamo fare esperienze? Vi prego, come abbiamo detto, stiamo indagando insieme, non è che chi parla dice qualcosa e voi la rifiutate, la accettate, o la ignorate. Ma se potessimo esaminare questa interessante domanda: a parte le normali esperienze biologiche, c'è davvero necessità di fare esperienza? Sembra che le esperienze ci tengano svegli. Le esperienze, o i problemi, sono qualcosa che vi viene lanciato contro, specialmente il significato della parola 'problema' è qualcosa che vi viene proiettato. Questo è un problema, il significato, la radice di questa parola. Esperienza significa anche passare attraverso, non trattenere quello che abbiamo attraversato.
5:47 Dunque, il cervello ha forse bisogno di problemi per tenersi sveglio, di sfide, crisi, shock, ha bisogno di queste cose per tenersi sveglio? Perché le nostre vite sono così superficiali e noi ne siamo soddisfatti, molti di noi, almeno. E con l'educazione, ecc. diventiamo meccanici, pigri, indolenti. E per tenerci svegli pensiamo che sia necessario avere problemi e pressioni per mantenere vigile il cervello - giusto? Può il cervello essere vigile, estremamente attento senza alcuna droga, problema, sfida, shock? Ci abbiamo mai riflettuto sopra? Oppure siamo così desiderosi di qualcosa di più, di meglio, sempre lì a misurare, cosa che rende la mente ancora più ottusa. Una mente ottusa chiede sempre di più - giusto? Non vogliamo essere cinici, ma se potessimo indagare per scoprire se il cervello, che è stato condizionato per millenni e millenni, condizionato da vari incidenti, avvenimenti, pressioni, propaganda, è stato programmato, può il cervello, in modo naturale, senza sforzo, essere totalmente sveglio? Per scoprirlo bisogna rifiutare completamente tutte le esperienze eccetto quelle fisiche, le esperienze psicologiche devono essere totalmente rifiutate. Senza dipendere da pressioni, impressioni, stimolazioni. Ora voi siete stimolati da chi vi parla, purtroppo. E questo agirà come una droga, come il caffè, il tè o droghe più forti, come l'alcol, ecc. Se dipendiamo da queste cose come stimolanti, per tenere il cervello sveglio, allora state mantenendo il processo meccanico. Per la maggior parte di noi il cervello è diventato meccanico, ripetitivo.
10:29 Vivere una vita senza una sola sfida, che non significa mettersi a dormire, senza una sola esigenza, sia esterna sia interna, così che il cervello sia straordinariamente attivo. Azione non è movimento - mi domando se lo vedete. Posso parlarne un po'? Vi interessa?
11:12 L'azione non è movimento. Movimento implica tempo - va bene? Per andare da qui a là ecc. Qualsiasi movimento è nella sfera del tempo e del pensiero. Va bene? Tutto il movimento, sia fisico sia psicologico, tutto il pensiero è contenuto nel campo del tempo. Giusto? E l'azione non è del tempo. Azione non è aver fatto e il ricordo delle cose fatte, o l'esperienza o la soluzione di problemi, cioè tutto il background che è tempo, o il futuro, che è pure tempo. Perciò l'azione è l'istante, il viverla, l'immediato, istantaneamente. Stiamo trasmettendo qualcosa?
12:48 Stiamo parlando insieme della questione di un cervello che è stato così rovinato, così scioccato, ferito. Ogni shock è una ferita, ogni dolore. Avere un cervello che non può essere ferito psicologicamente, potete avere uno shock se cadete dalle scale - questo è diverso. Spero che non cadiate dalle scale. Ma lo shock di una brutta notizia, o se improvvisamente il dottore vi dice che avete un tumore. O quando qualcuno vi lascia. Tutti questi colpi naturalmente feriscono il cervello che perciò è continuamente in tensione. Avere una mente intoccabile dalle circostanze - capite? Un tale cervello è qualcosa di straordinario. Questo fa parte della meditazione, non tutte quelle sciocchezze che fanno.
14:57 Ci chiediamo se ci sia una domanda che possa rispondere a tutte le domande - una sola. Abbiamo risposto. Va bene?
15:21 La sua affermazione che l'arte è solo il prodotto del pensiero e quindi non è creazione ha turbato molti artisti, poeti, musicisti che sono qui e che pensano di essere dei creatori. Non può la creazione includere l'attività del pensiero?
16:01 La sua affermazione, che è soltanto... no, qui manca qualcosa. La sua affermazione che tutta l'arte - c'è qualcosa di sbagliato qui. La sua affermazione che è soltanto il prodotto ... No, è tutto sbagliato. Ah, sì. La sua affermazione che è... La sua affermazione... La sua affermazione che l'arte è solo il prodotto del pensiero e quindi non è creazione ha turbato molti artisti, poeti, musicisti, inclusi noi che siamo qui e che pensiamo che siano dei creatori. Non può la creazione includere l'attività del pensiero? Giusto? La domanda è chiara.
17:42 Chi vi parla ha detto che il pensiero, tutta la natura del pensiero non può mai essere creativo. E il pensiero, che è l'espressione anche di un artista, poeta, musicista, inclusi tutti noi, il pensiero è sempre limitato. Non è vero? Perciò prima dobbiamo indagare cos'è il pensiero, perché è limitato, che sia espresso dal più grande poeta del mondo o dal più grande artista o dall'artista al suo inizio, - spero che l'artista stia sempre iniziando, senza raggiungere - penso fosse Goya, o Velasquez, non ricordo, uno dei due disse: 'Sto sempre imparando'. Goya? Bene! Aveva 92 anni quando disse 'Sto ancora imparando'
19:27 Dobbiamo indagare diverse cose: innanzitutto, cos'è la creazione? Creazione, com'è nato il mondo - fa parte della creazione. E dovremmo anche indagare il pensiero e l'arte di vivere, che è l'arte più grande, l'arte suprema. e l'arte della pittura, della musica, l'arte dell'oratoria. Ma perché diamo così tanta importanza agli artisti? L'altro giorno è stato venduto un quadro per dieci milioni di dollari, sarà stato un ottimo investimento! Perciò, dobbiamo indagare tutto questo, non condannare o chiedere 'Perché dice queste cose?'
21:09 Indaghiamo innanzitutto qual è l'arte di vivere. Perché dice che è l'arte più grande, più grande di qualsiasi altra arte del mondo, dal fantastico falegname che costruisce un mobile ai grandi artisti, come Leonardo da Vinci, ecc. i grandi artisti classici e i grandi poeti, e quelli di noi che non sono cosiddetti artisti, ma che possono avere la sensibilità di ammirare le montagne, la sensibilità verso chi soffre, sensibilità verso la natura, di ammirare un albero. C'è un albero meraviglioso lungo la strada - da solo, integro, un grande tronco con moltissimi rami, con un ricco fogliame ondeggiante nel vento. Quando guardate quella bellezza o la bellezza di una nuvola illuminata dal sole, dobbiamo anche chiederci cos'è la bellezza giusto?
23:06 Questa domanda implica moltissime cose, non soltanto una. Cos'è la bellezza, a parte la forma fisica - un bel viso, sano, uno sguardo luminoso, il sorriso e un senso di dignitaà? C'è la bellezza di una montagna, di un albero, delle acque che scorrono. Quando vediamo tale bellezza? Potete andare in tutti i musei del mondo, e chi vi parla ne ha visitati moltissimi, tutti dicono: 'Che quadri meravigliosi, sono bellissimi i colori, le proporzioni, le forme e tutto l'insieme', e così via. Usiamo la parola 'bellezza' in moltissimi modi. Un bel salone! e così via. Se davvero esaminiamo la cosa, cos'è la bellezza? La bellezza si trova negli occhi, nel cuore o nella mente? Oppure c'è bellezza quando il sé, l'ego, non c'è? Capite? L'ego, con tutti i suoi problemi, i suoi disordini, tutta la confusione, l'incertezza, l'infelicità, la felicità, sapete... - questo è il sé. E quando il sé dice che una cosa è bella, ha ben poco significato. Avrete sentito parlare del Grand Canyon in Arizona, è una cosa straordinaria, enorme con un fiume che lo attraversa. E' una vista straordinaria. Qualcuno ha scritto nel libro dell'hotel: 'Ho visto questo spettacolo magnifico e fra poco il tè è l'ora del tè'-
26:34 Allora, è possibile guardare qualcosa - l'albero, la montagna, la vallata, la moglie o il marito, o qualsiasi cosa, senza il sé, senza che voi interveniate fra quello e la vostra percezione? Capite? E' possibile apprezzare quel senso di grande bellezza? La bellezza non può assolutamente esistere quando c'è il sé. Potete essere un grande artista, nel senso moderno della parola, ed essere terribilmente egocentrico, ambizioso, arraffare denaro - non è vero? Dipingere quadri meravigliosi. E noi li chiamiamo grandi artisti.
27:58 Ma dobbiamo chiederci cos'è l'arte di vivere, che è l'arte più grande sulla terra, perché noi... I grandi poeti, i grandi scultori, Michelangelo ecc. hanno compreso?... Non li sto sminuendo o mancando loro di rispetto, o per gli artisti, poeti, musicisti che sono qui. Possiamo scoprire innanzitutto l'arte di vivere e poi tutto quello che fate è arte. Ma qual è l'arte di vivere?
29:05 Credo che la parola 'arte' significhi dare la giusta proporzione alla vita, mettere tutte le cose della vita nel loro ordine, senza esagerare in nulla. E per trovare l'arte di vivere ci vuole moltissima... non solo capacità intellettuale, ma anche grande sensibilità. L'arte di vivere può esserci solo quando c'è libertà totale, libertà da tutte le nostre piccole preoccupazioni, da tutte le nostre intenzioni, da tutti i problemi e le paure, e quando c'è questo straordinario senso di totalità. Cioè, quando siete nulla. Il nulla è totalità. Mi chiedo se lo capite. Perché noi vogliamo sempre essere qualcosa. Se siete impiegati volete diventare capufficio, se siete scienziati volete esplorare sempre di più. volete fama, pubblicità, e via dicendo - la ricerca. Ricerca nella biologia, non nella vostra mente, nel vostro essere. Quello non conta nel mondo, quello non ha importanza. Ma essere uno scienziato, esplorare l'atomo, conferisce un'importanza enorme.
31:55 Allora, possiamo scoprire da noi l'arte di vivere? Per esaminarlo dobbiamo scoprire la natura del pensiero. Il pensiero è nato dalla conoscenza, come memoria. Il pensiero è memoria, conoscenza, esperienza. Se non c'è esperienza, conoscenza, memoria, non c'è pensiero. Si può avere una sensazione, ma non è il pensiero attivo. E il nostro pensiero in qualsiasi direzione, orizzontale o verticale, lineare o intero, è sempre limitato, perché la conoscenza è sempre limitata, ora o nel futuro. E' chiaro? E' così. Non è un'affermazione di chi vi parla, è un fatto, perché tutte le esperienze sono limitate. Ed essendo limitate c'è il bisogno di averne di più - più conoscenza. E noi vediamo che quella conoscenza, anche se alcuni biologi e scienziati dicono che la conoscenza faccia 'ascendere' l'uomo... - lo avrete sentito. Dicono che l'uomo 'ascende' tramite la conoscenza, forse fisicamente - capite? Costruiscono case più grandi, migliori, ben riscaldate, strade e comunicazioni migliori, modi migliori per uccidere, ecc. ecc. Allora, essendo il pensiero limitato ha creato questo mondo, questa società in cui viviamo. Ovviamente. Il pensiero ha creato tutti i rituali e tutte le organizzazioni religiose. Il pensiero ha creato gli déi dalla paura, dal desiderio di conforto, di sicurezza. Il pensiero è un processo materiale perché è contenuto nel cervello, capite? Chi vi parla non è un esperto del cervello, ma ha osservato come lavora il proprio cervello, le sue reazioni, il suo ritmo, ecc. Non ne parlerò ora. Quindi il pensiero, qualsiasi cosa faccia, è limitato. Ed essendo limitato può inventare, inventa nuovi modi di costruire una moto, inventa il motore a combustione, ecc. inventa il jet, ecc. Può inventare di tutto, ma invenzione non è creazione - giusto? Posso scrivere una bella poesia e sentirla come una mia creazione, ma è sempre nel campo del pensiero. Non è vero? Per forza. Se scrivo una poesia, per quanto possa essere bella, magnifica, con una profondità e un bel ritmo delle parole, ecc. è ancora... il sentimento può essere diverso ma la sua espressione è ancora nel campo del pensiero.
37:24 Quindi, qualsiasi cosa il pensiero faccia è limitata. Le invenzioni sono limitate. Invento qualcosa e poi arriva qualcuno che inventa la stessa cosa ma molto migliore, ecc. Allora cos'è la creazione? E' una domanda che è stata posta dagli antichi indù, poi dai greci, e diciamo che dio ha creato tutto questo - che è una comoda via d'uscita dalle cose. Ma se ci poniamo la domanda lasciando da parte ogni affermazione, cos'è la creazione? Può essere nata dalla conoscenza? e quindi la creazione è limitata? Oppure la creazione è qualcosa oltre tutta la conoscenza, che non ha nulla a che fare con la conoscenza? Capite? Se lo esaminate seriamente per scoprire, non che io lo scopro e ve lo dico, ma scopritelo da voi, perché non ha nulla a che fare con il pensiero, con la memoria, la conoscenza, l'esperienza. Riuniamo tutto in una sola parola per trasmettere tutta quella conoscenza. Come abbiamo detto, la conoscenza è sempre limitata, ora o in futuro. E la creazione dev'essere qualcosa di illimitato. Non si può dire: 'Io creo una poesia', è un uso improprio della parola, se posso sottolinearlo. Non stiamo sminuendo l'artista, il pittore, ecc. stiamo indagando molto a fondo la questione per scoprire quello che non è creato dal pensiero, l'immensità dell'universo. Possiamo osservare l'universo con un telescopio, vedere i gas, ecc. ma l'enormità della creazione, la cosa che non è misurabile dalle parole, noi misuriamo tutto con le parole. Essere liberi dalla conoscenza - capite? Tuttavia tenere la conoscenza al suo posto. Scoprire se il cervello possa mai essere libero dalla conoscenza e dalla parola, mantenendo la conoscenza al suo posto - capite? Guidare, parlare, scrivere una lettera, varie forme di abilità e discipline, dove la conoscenza è assolutamente necessaria, altrimenti voi e io non saremmo seduti qui. Ma il senso di immensità, il senso di quella creazione che non è misurabile dal pensiero e perciò la creazione è... La creazione è qualcosa che non ha relazione con la conoscenza. Vorrei gridare aiuto, ma come possiamo essere 'aiutati', tra virgolette, alla libertà?
42:54 Vorrei gridare aiuto, ma come possiamo essere 'aiutati', tra virgolette, alla libertà?
43:09 Signore, ci sono momenti, giorni, periodi in cui vogliamo essere aiutati. Vogliamo essere aiutati quando andiamo dal medico, vogliamo essere aiutati quando siamo ammalati, quando abbiamo dei problemi, parlandone con qualcuno. In ogni parte del mondo, in Asia o in altre parti del mondo, vogliamo sempre essere aiutati - non è vero? E ci sono quelli che vi aiutano - il prete, il parroco del paese, il papa, i guru che vi dicono che vi aiuteranno. Ci sono molti al mondo che cercano di aiutare gli altri perché la gente vuole aiuto. Questa sembra una risposta naturale a tutti i loro problemi, alla loro infelicità. Probabilmente molti di voi, se posso farlo notare con tutto il rispetto, tutti voi probabilmente volete essere aiutati. Forse. Alcuni no. Perché volete essere aiutati? Chi può aiutarci? E' un problema molto serio. Siamo stati aiutati dai leaders, 'tra virgolette', aiutati dai preti, dagli psicologi, dai terapeuti, da molta letteratura - giusto? La brama, il desiderio umano, il grido per essere aiutati. Perché? Questo avviene non soltanto ai giorni nostri, ma accade dalle origini dell'uomo, voler essere aiutati. Voler essere aiutati non soltanto da qualcuno, ma pregando dio, qualche simbolo, qualcosa, chiedendo aiuto. E lo facciamo da migliaia di anni, verso leaders politici e sociali, ecc., verso i guru e le loro assurdità. E' questo che accade. Ma non siamo stati aiutati - vero? Essere aiutati significa diventare forti, non dipendere da nessuno, vedere le cose obbiettivamente, in modo chiaro, non personale. E siccome siamo piuttosto indolenti, siamo facilmente soddisfatti. Molti di noi sono insoddisfatti. L'insoddisfazione è come una fiamma, e noi la vogliamo soffocare. Non teniamo viva la fiamma perché è troppo problematico, potrebbe causare distruzione, non una distruzione fisica rivoluzionaria, ma la distruzione delle nostre meschinità, delle nostre incertezze, ecc. Così vogliamo essere aiutati. E ci sono persone che ci aiutano, e perciò ci tengono permanentemente in uno stato di incapacità di aiutare noi stessi - non è vero? E' possibile non rivolgersi ad altri? Non rivolgersi a libri, a nulla, perché quello che siete è il risultato di essere stati aiutati. Se dite a voi stessi: 'Voglio comprendere me stesso, voglio osservarmi, vedere esattamente cosa sono'. senza deprimervi vedendolo, o rallegrarvene, ma solo osservare. Questa osservazione è molto semplice, se davvero volete. Non cercate aiuto da nessuno, e perciò dovete contare totalmente su di voi, il che significa una enorme responsabilità. E noi non vogliamo essere responsabili. Questa è una delle cose che accadono nel mondo, stiamo diventando sempre meno responsabili, perché diciamo che ci penseranno i politci, gli economisti; se abbiamo problemi ci penseranno gli psicologi, i terapeuti, e così via.
51:33 Avere una traboccante vitalità, la profondità e la comprensione di questo movimento chiamato il sé', che può essere percepito molto chiaramente nello specchio della relazione - va bene? Seguite? Potete vedervi molto chiaramente, con vostra moglie, nella vostra relazione. Ogni reazione, ogni pensiero e sentimento, senza lasciare scappare nemmeno un pensiero. Osservare. Allora avete una forza immensa, e non dipendete da nessuno, perché siete completamente responsabili di voi, delle vostre azioni. E questo richiede una grande energia, senza sprecare energia chiacchierando continuamente. Seguite? Pochissimi lo faranno, purtroppo, perché siamo tutti piuttosto fiacchi. Scusate se uso la parola 'fiacchi'.
53:13 Così la responsabilità è posta sugli altri, non su di noi. E se chiedete aiuto, vi rendete ancora più deboli. Se avete mal di testa, come temo molti abbiano qualche tipo di nevralgia, ecc. prendete immediatamente una pillola. Ma non indaghiamo il motivo, la sua natura, il perché... scoprite, esaminate. Capite? Capite perché succede. Forse mangiate in modo sbagliato, ecc. ecc. Non andiamo mai alla causa delle cose. Dove c'è una causa c'è una fine. Mi capite? Se bevete troppo la mattina dopo ne sentite i postumi, mal di testa, e per superarlo prendete una pillola, e il giorno dopo continuate - seguite? E' cosi che viviamo. Viviamo in un mondo molto sofisticato, e quindi chiedere aiuto significa diventare più deboli, più irresponsabili, più dipendenti. Mentre, se siete totalmente responsabili di voi stessi, per tutto quello che fate, o che avete promesso di fare, senza cercare scuse - capite? Così vi reggete sulle vostre gambe, con dignità e responsabilità. Come possiamo educare i nostri figli ad essere intelligenti, esseri umani liberi e responsabili nel mondo di oggi?
55:51 Come possiamo educare i nostri figli ad essere intelligenti, esseri umani liberi e responsabili nel mondo di oggi?
56:11 Volete parlare di questo argomento? Sembra una domanda che si pongono tutti i genitori al mondo. Figli, come possiamo aiutarli ad essere intelligenti e liberi, esseri umani responsabili nel mondo di oggi? I genitori sono intelligenti e liberi? Gli insegnanti sono intelligenti, liberi e responsabili? La società, il sistema educativo li aiuta ad essere liberi, responsabili e intelligenti? Perciò dobbiamo indagare, se volete, perché veniamo istruiti in matematica e biologia, scienze, chimica, storia e tutte le materie che dobbiamo imparare? Frequentiamo liceo, università, per laurearci e trovare un buon lavoro, almeno, così si spera, non è così nel mondo dove c'è un enorme incremento della popolazione, disoccupazione. Così, se abbiamo dei figli, se chi vi parla avesse un figlio e una figlia, che cosa sarebbe di loro? La scuola, dove dovrebbero imparare a scrivere e leggere, e studiare tutte le materie, il che diventa un enorme problema, capite? Bisogna studiare la matematica, la cosa non vi piace ma dovete, se volete diventare un buon ingegnere. E così diventa un problema. E la società dice: 'Diventa ingegnere e ti pagheremo di più' Capite?
59:08 Dunque dobbiamo capire che cosa intendiamo con la parola 'educazione'. E' semplicemente imparare la tecnica di vivere, acquisire un'abilità in una particolare disciplina? Capite? Per diventare dottore dovete lavorare, studiare dieci o quindici anni. Diventare un eccellente chirurgo richiede tempo. Eccetera, eccetera. E' per questo che stiamo educando i figli? Benché sia necessario - capite? L'educazione è anche... non significa forse educare l'essere umano - capite? non ad acquisire delle tecniche, un'abilità, ma educare un essere umano a vivere con grande arte? Il che significa non soltanto conoscenza tecnologica - giusto? ma anche l'immenso campo senza limiti della psiche, e andare oltre, è un'educazione olistica - capite?
1:01:07 Tutto questo implica che l'educatore ha bisogno di educazione. I genitori hanno bisogno di educazione, non solo i figli. E se i genitori amano i loro figli, se li amano, senza trattarli come giocattoli, e cose del genere. Se li amassero davvero, permetterebbero che venissero uccisi o che uccidessero? Capite, signori? I governi pretendono, forse non in America o in Inghilterra, ma in questo paese, in Francia, in Europa, dovete fare il servizio militare per due anni, imparare a portare un'arma, a sparare, a uccidere un essere umano. E le madri e i padri lo accettano, e dicono che non possono farci nulla, perchè il governo lo esige. Prego, non vi sto esortando a ribellarvi al governo, dipende da voi.
1:02:49 Educazione significa un approccio olistico alla vita, coltivare il cervello in campo tecnologico - coltivandolo anche ad essere libero dal suo piccolo sé meschino. Questo richiede insegnanti che lo capiscano, che siano impegnati e responsabili. E i genitori devono amare i loro figli. Ora cosa fanno - li coccolano, li tengono in braccio, li baciano, finché hanno due, cinque anni, dopo di che li gettano ai lupi - non è vero? E questa la chiamano educazione. Come può esserci intelligenza quando il cervello viene condizionato? Capite? Condizionato dalla conoscenza da una parte, condizionato dalle nostre paure, ansie, solitudini, angosce, e tutte le bruttezze degli esseri umani. E in cima a tutto, ci sono i templi, le chiese, le moschee. La religione è qualcosa di completamente diverso, non ha nulla a che fare con la vostra vita, impegnata interamente a guadagnarvi da vivere. E diventa sempre più grave, questa dicotomia, questa separazione. L'educazione è qualcosa in cui ci dev'essere rispetto, amore, affetto in tutto questo.
1:05:22 I genitori, gli insegnanti e gli studenti saranno d'accordo? Voi ne siete responsabili. Se siete genitori siete responsabili di cosa saranno i vostri figli. Una volta abbiamo sentito un genitore dire: 'Devo forse sacrificare la mia vita, cioè bere, droghe, andare con le donne, ecc. per i miei stupidi figlioletti?' Capite cosa sto dicendo? Il mondo va avanti così, e continua da millenni, perché noi come genitori, come esseri umani, non vogliamo vivere una vita olistica, completa. Siamo frammentati, e accettiamo questa frammentazione. In questa frammentazione non c'è intelligenza, non c'è compassione, non c'è libertà.
1:07:00 Questa è l'utima domanda. Qual è la sua relazione con noi?
1:07:17 Qual è la sua relazione con noi? Volete rispondere a questa domanda? Qual è la vostra relazione con chi vi parla? Voi avete posto questa domanda, e chi vi parla vi chiede: qual è la vostra relazione con chi vi parla, non qual è la mia relazione con voi. Capite? Io capovolgo la domanda. Risponderò dopo alla vostra: qual è la relazione di chi vi parla con voi, risponderò dopo, ma prima dovete chiedervi qual è la vostra relazione con chi vi parla. Cioè, perché siete qui? Qual è la vostra intenzione? Che cosa volete? Siete qui per essere stimolati? Per identificarvi con un grande gruppo? Per scoprire la verità di ciò che dice chi vi parla? Oppure lo accettate, casualmente per un'ora, e poi continuate come prima? Oppure siete attratti, fisicamente, da chi vi parla? Chi vi parla va dicendo che non c'è alcun culto della personalità, la persona non ha importanza. Ciò che importa è ciò che dice: dubitate, interrogate, chiedete.
1:09:57 Qual è la vostra relazione con chi vi parla?
1:10:02 Per dirla diversamente: qual è la relazione fra luce e buio? Qual è la relazione tra conflitto e non conflitto? Qual è la relazione fra pace e guerra? Capite la domanda? Cioè qual è la relazione fra il bene e il male? Il bene è il prodotto del male? Vi prego, stiamo lavorando insieme. Il bene è il prodotto del male? O il bene è completamente separato dal male? Se il male è connesso al bene, allora questo non è bene - giusto? Se c'è connessione, se il bene ha radici nel male, allora è bene solo parzialmente, quindi non è bene. Giusto? Allora bisogna scoprire per conto proprio che il bene è totalmente libero dal male, totalmente separato, non hanno nulla a che fare fra di loro. Violenza e libertà dalla violenza. Gli esseri umani sono violenti, purtroppo. Si può risalire biologicamente all'origine della violenza, derivata dagli animali, ecc. non ne parleremo adesso. Cioè, gli esseri umani sono violenti e hanno pensato di non essere violenti - giusto? Ma sono violenti, e hanno creato l'opposto che chiamano nonviolenza, perciò la nonviolenza è connessa alla violenza, e quindi non è libera dalla violenza - capite? Stiamo lavorando insieme? Perciò il bene è totalmente indipendente dal male. Amore e odio, se conosciamo l'odio, l'antagonismo, le preferenze, la gelosia e diciamo di amare allora quell'amore è ancora collegato all'odio - non è vero? - è sempre connesso alle simpatie e antipatie, all'antagonismo, ecc. Sta piovendo...
1:14:31 Così ci chiediamo quale sia la relazione fra di noi. Qual è la relazione di chi è libero con chi vive in una prigione. Capite? Noi viviamo in prigione, non una prigione materiale, con le guardie, ecc. ma abbiamo le nostre prigioni, costruiamo le nostre prigioni e ci viviamo dentro - giusto? E qualcuno che vive al di fuori, qual è la relazione di chi vive in prigione con chi è fuori? Capite la mia domanda? Ha qualche relazione con voi, con chi sta in prigione? Oppure l'uomo in prigione - capite che cosa intendo per prigione? - le nostre paure, ansie, pensieri, solitudine, tutte le cose degli esseri umani, sono le nostre prigioni, gli déi, le fedi, le opinioni dogmatiche o superficiali ecc., quella è la nostra prigione. E chi non è in quella prigione, qual è la relazione fra l'uomo in prigione, e l'uomo che sta fuori? L'uomo in prigione ha qualche relazione con quello che sta fuori? Naturalmente no. Ma l'uomo che sta fuori ha relazione con quello che sta in prigione. Avete capito?
1:16:42 Supponiamo che io sia in prigione. e che voi siate fuori, Io non ho alcuna relazione con voi. Mi piacerebbe averla, ma sono ancora ingabbiato. Ma voi siete in relazione con me - giusto? Perché voi siete intelligenti, e tutto il resto. Voi avete amore, compassione, siete intelligenti, siete completamente responsabili là fuori.
1:17:24 Capite? Prima creiamo dio tramite il pensiero - onnipotente, misericordioso, potente, che vede tutto, e bla bla bla. Diciamo che c'è quello e preghiamo per farne parte. Capite? E' la stessa cosa - io sono in prigione, e voi siete liberi. E io prego. Vedete il gioco che faccio, prego qualcosa che ho creato. Che io ho costruito, non creato, scusate. Costruito con il pensiero, l'immagine, la struttura, il simbolo, il salvatore, il guru, e tutto il resto. Capite? Vogliamo sempre avere relazione con qualcosa di totalmente fuori di noi - giusto? Qualcosa di immenso. L'immensità è in relazione con noi, ma noi non siamo in relazione con essa. Se lo riconosciamo, se ne vediamo la verità, allora infrangiamo la prigione, ad ogni costo. Se lo vediamo, il nostro cervello diventa sottile, rapido, siamo davvero in una prigione. E una persona in prigione soffoca, piange, spera, cerca di arrivare a quello, di essere libero. E prega quello dalla prigione. Ma che valore ha? Capite? Come quei monaci e monache nel mondo che pregano per la pace. E dall'altra parte il mondo prepara armamenti. Sì, signori, capite l'assurdità di tutto questo?
1:20:04 C'è relazione con un altro soltanto quando entrambi siamo liberi - va bene? Ma uno è in prigione e l'altro no, questo è il problema. E sprechiamo energia cercando di essere in relazione. O siamo liberi o non lo siamo. E per riconoscere la profondità di quella libertà, la sua bellezza, per vedere l'immensità di quella libertà, non ci deve essere alcun sé, alcun ego nascosto in spazi diversi, in parti diverse dei recessi del cervello. Va bene?
1:21:09 Abbiamo finito per stamattina. Possiamo alzarci?